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Chiudiamo il capitolo sulla Royal Rumble, andando a tirare le somme con le nostre pagelle

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women’s Royal Rumble match
pronostico: SI (la vincitrice era tra le nostre principali scelte pronosticate)
voto: 7,5
Si discute molto nel web sulla giustezza di aver dato la vittoria a Charlotte Flair. Noi rispondiamo soffermandoci su due punti. Il primo è la qualità generale, che è stata buona. Non una rissa memorabile, magari, ma sicuramente che si è lasciata guardare. Il secondo punto riguarda proprio la vincitrice. Diciamolo chiaramente: a meno che non fosse tornata qualcuna con uno status da paura, tipo Becky Lynch, c’era davvero una superstar che più di Charlotte avrebbe potuto vincere questa Rumble? Bayley-bis poco probabile, Bianca sembra andrà verso altre rivalità (bisognerà capire cosa accadrà quando tornerà Jade Cargill, ndr), al massimo Nia Jax, ma dopo un 2024 da campionessa probabilmente non era lei la donna giusta. Noi abbiamo preferito, piuttosto che soffermarci sul verdetto finale, guardare altri aspetti. Il carico da novanta proveniente da NXT, dove tutte o quasi le migliori in circolazione della bella divisione femminile, hanno avuto modo di esprimersi. In particolare Roxanne Perez, che si conferma prontissima per il main roster grazie al suo nuovo record di permanenza in una rissa e al clamoroso exploit, che l’ha vista arrivare fino alla fine. Belli anche i ritorni. Trish Stratus, anche se per lei non era la prima volta; Nikki Bella, lei sì che non si vedeva da tanto; e il grande ritorno di Alexa Bliss, che si è presa la standing ovation e ci auguriamo possa essere utilizzata bene nei prossimi mesi. Volendo trovare un difetto potremmo dire che praticamente per tutta la rissa ha regnato la confusione nel ring, visto che le eliminazioni scarseggiavano. Ad un certo punto sul quadrato ce n’erano addirittura 14. Ma anche questo aspetto ha un suo senso perché l’obiettivo era farle eliminare quasi in blocco dalla più grossa e pericolosa di tutte: Nia Jax. Ecco, un modo giusto per proseguire bene nella costruzione del suo personaggio di donna terribile, senza andarle a regalare una vittoria nella Rumble, che forse non sarebbe stata apprezzata. Si poteva osare facendo vincere un’emergente, ma in realtà sarebbe stato un rischio. Meglio andare sul sicuro con la ‘Queen’

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DIY (c) v Motor City Machine Guns (2 out of 3 falls match)
pronostico: NO
voto: 6,5
E’ un po’ la delusione della serata. Non è stato affatto un brutto match, ma probabilmente era il più sacrificabile della card per quanto riguarda il minutaggio. Le prime due cadute sono state infatti troppo veloci. Il vero match è partito quando si è dovuta mettere a segno la caduta decisiva e lì abbiamo visto il potenziale enorme di entrambi i team. Belle le sequenze messe a segno da entrambi e bello lo snodo narrativo rappresentato dal nuovo volto degli Street Profits, che con la loro interferenza decidono il match. Per le sequenze della terza caduta e per il finale il voto si alza, ma purtroppo dobbiamo considerare anche le due cadute precedenti e qui si abbassa tutto. Ad ogni modo apprezziamo molto la parte decisiva dell’incontro. Una sola cosa non tanto ci è chiara. Se sono intenzionati a prendersi i titoli, allora perché favorire i DIY per la vittoria finale? Un campione vale l’altro. Avrebbero potuto attendere la fine del match e attaccare tutti indistintamente alla fine. Ma vabbè

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Cody Rhodes (c) v Kevin Owens (ladder match)
pronostico: SI
voto: 9-
Signori, ecco un candidato a match dell’anno. Faida intensa, che non poteva non avere il suo culmine in un match di questo livello. Incontro davvero ottimo tra due grandissimi atleti. Per Cody è a mani bassissime la miglior difesa del suo regno. Owens ancora una volta fallisce l’assalto al titolo WWE, ma non esce ridimensionato. I due se le sono date di santa ragione e hanno dato vita ad una sfida tra le più belle viste nella storia di questo PLE (extra Rumble match, ndr). Scale protagoniste sia quando c’è stato bisogno di buttarla in rissa sia quando si è dovuto utilizzarle per schiantarvi sopra il proprio avversario. Powerbomb, Brainbuster, Suplex. Di tutto abbiamo visto. Ma certamente lo spot magnifico è stato l’Alabama Slam di Cody su Kevin, che ha deciso la contesa. Il tutto sotto gli occhi di Sami Zayn. E chissà se questo vorrà dire qualcosa per il futuro prossimo. Sami ha assistito al massacro dell’amico di sempre e l’ha riportato spalla a spalla nel backstage. E ora vedremo anche cosa dirà il futuro prossimo dell’ ‘American Nightmare’

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men’s Royal Rumble match
pronostico: NO
voto: 8,5
Grandissima Rumble. Gestita benissimo fin dall’inizio. Partiti subito a mille con Rey Mysterio e Penta, per un segmento tra luchador interessante anche in prospettiva futura (Wrestlemania magari, ndr). Ma non solo, anche l’utilizzo generale di vari luchador e atleti dinamici in avvio è stato una mossa intelligente per tener viva l’attenzione in attesa dell’ingresso dei pezzi grossi. Bene anche le sorprese. Non si è trattato dei grandi ritorni esagerati, ma di tre ingressi a sorpresa che, a modo loro, hanno saputo farsi apprezzare. Il primo in chiave comedy, ossia IShowSpeed che entra al posto di Tozawa e crede di potersi alleare facilmente con Bron Breakker, salvo poi finire “tagliato in due” dalla sua Spear e buttato fuori. Il secondo è quello del campione TNA, Joe Hendry, che dura poco ma quanto basta per prendersi qualche boato che fa ben sperare per un futuro sbarco a tempo pieno in WWE. Il terzo quello di AJ Styles, di cui si diceva di complicazioni gravi del suo nuovo infortunio e di tempi lunghissimi, ed invece eccolo qui arrivare nella rissa e fare tutto sommato anche una buona figura, arrivando tra gli ultimi sette in gara. Poi le interazioni: Damian Priest che elimina lo spavaldo Dominik Mysterio; Jacob Fatu che ha il suo momento di dominio, dove fa piazza pulita dei presenti sul ring; Roman Reigns che entra e ne fa fuori subito quattro, regalandosi poi prima un faccia a faccia proprio con Fatu e poi uno con l’acerrimo nemico Drew McIntyre; Braun Strowman che entra solo per eliminare Fatu vendicandosi dell’umiliazione del SNME; e anche lo snodo narrativo interessante che potrebbe vedere coinvolti Logan Paul e AJ Styles, vista la furbizia con cui l’influencer elimina AJ dalla contesa. Parlando di prestazioni non possiamo non apprezzare gli oltre 40 minuti di Penta, che si dimostra un ottimo elemento su cui contare. Ma venendo alla “ciccia”, il vero punto forte è l’elemento sorpresa. I favoriti assoluti (escludendo un ritorno di The Rock, che non c’è stato, ndr), erano: John Cena, CM Punk, Roman Reigns, Seth Rollins e Drew McIntyre. Partendo dallo scozzese, è stato la delusione della serata: eliminato prima del tempo da Damian Priest. Nessuno se l’aspettava. Ma è stato incredibile il momento in cui in meno di un minuto hanno salutato la Rumble tre big: Seth Rollins, Roman Reigns e CM Punk. Bellissima la scrittura: Reigns e Rollins che, memori dei loro storici dissapori, si scontrano e provano ad eliminarsi a vicenda finché alle loro spalle arriva il “falco” CM Punk a farli fuori. Voi direste allora è fatta, la vince Punk? E invece neanche il tempo di realizzare cosa sia successo che anche lui va fuori, eliminato da  Logan Paul. John Cena, Logan Paul e Jey Uso last three? A parte il primo, l’avreste detto per gli altri due? E poi comunque le eliminazioni dei tre big non sembrano fini a loro stesse. Il rissone fuori dal ring che li coinvolge, sembra lasciare intendere che si possa andare verso una grandiosa sfida a tre a Wrestlemania. Ma tornando alla rissa, la chicca finale è la sorpresa. Con tutti fuori e con il discorso del ‘Farewell Tour’, sembra scontatissima la vittoria di John Cena. E invece no. Dopo un duello breve, ma intenso, la spunta Jey Uso. Costruito benissimo e over, ma nonostante tutto non pronosticato praticamente da nessuno. Uno dei vincitori più a sorpresa di sempre di una rissa. Insomma, i punti forti li abbiamo detti tutti. Se non è stata una bella Rumble questa? Dai!

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voto finale a Royal Rumble: 8-
Tiriamo le somme. Che evento è stato? Un ottimo evento. I match a tema centrati. In modo diverso le due risse hanno saputo coinvolgere e centrare l’obiettivo. Quella femminile, magari, paga un esito che non mette d’accordo tutti e un andamento che non è stato sempre lineare. Quella maschile ha davvero pochi punti deboli e ha fatto, poi, dell’effetto sorpresa il suo punto di forza maggiore, anche se non l’unico. Ad alzare poi ulteriormente il voto ci ha pensato il favoloso ladder match tra Cody Rhodes e Kevin Owens, che hanno dato spettacolo in una sfida incredibile sia per storytelling che per violenza. Peccato solo per il match di coppia che solo nella caduta decisiva ci ha fatto vedere di cosa possono essere capaci DIY e MCMG se messi nello stesso ring. In buona sostanza comunque è stato un degno inizio di Road to Wrestlemania. Le premesse sono ottime. Vediamo come si svilupperanno

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns