Roman Reigns (c) v Cody Rhodes in un Bloodline rules match per l’Undispited WWE Universal Championship
La storia è già stata ricapitolata nel precedente articolo di questa sezione. Da aggiungere c’è soltanto che, visto che nel main event della sera precedente sono stati The Rock e Roman Reigns a trionfare, il main event della seconda serata di Wrestlemania XL è un Bloodline rules match. Nessuna regola, tutto è ammesso. Visto che un anno prima sono state proprio le scorrettezze a costare caro a Cody, per l’ ‘American Nightmare’ la strada verso la ‘fine della storia’ è sempre più in salita
Siamo al main event. Dopo quello che è accaduto nella prima serata, questa sfida sarà un Bloodline rules match. Certamente senza squalifiche e count-out e con probabilissime interferenze. Cody Rhodes entra accompagnato da sua moglie Brandy sul titantron. Imponente l’ingresso del campione universale indiscusso, Roman Reigns, la cui musica di entrata è realizzata da un’orchestra. Poi finalmente si parte. Cody parte bene provando anche a prendere un tavolo per sfruttare la stipulazione. Roman glielo impedisce e anzi, è lui a colpire il rivale con un kendo stick. Rhodes non si arrende e prosegue l’azione chiudendo il campione nella Figure 4. Ma la presa è interrotta da una manata negli occhi. Roman prende il comando delle operazioni trascinando Cody in mezzo ai fan. Qui però Rhodes evita un Suplex e lo ribalta in suo favore su un tavolo. Cody riporta il ‘Tribal Chief’ nel ring, ma qui subisce una potentissima Powerbomb. Solo conto di due. Ma Roman piazza anche il Superman Punch, ma ottiene solo conto di due. Reigns insiste, ma si becca un Superkick, poi risponde con un Big Boot e poi entrambi finiscono al tappeto dopo una reciproca Clothesline. Scambio di colpi reciproci, da cui Cody esce meglio fino a piazzare la Powerslam. Rhodes prova a chiuderla, Roman schiva, ma finisce per beccarsi la sua stessa finisher, la Spear. Anche qui però è solo conto di due. Cody si lancia ancora per la Cody Cutter, ma viene intercettato e si becca la sua stessa finisher, la Cross Rhodes. Ma è solo conto di due. Reigns si carica allora per la Spear, ma viene intercettato e si becca una serie di Jab, che precedono il Bionic Elbow. Cody quindi va fuori dal ring per provare a schiantare il campione sul tavolo di commento, ma sul tavolo ci finisce lui. Infatti prima si becca un Low Blow e poi Roman lo annichilisce con una Powerbomb che frantuma il tavolo. Si torna dentro ed è Superman Punch di Roman. Ma solo conto di due.
La sfida si accende. Roman carica per la Spear, ma l’ ‘American Nightmare’ la evita e connette col Cody Cutter. Quindi prova la Cross Rhodes, Reigns la evita, ma nello slancio subisce la sua stessa finisher, la Spear. Solo conto di due. Ma Cody ci crede e prende ancora il rivale per il collo per la Cross Rhodes. Una va a segno, ma quando prova la seconda si becca un Superkick da Jimmy Uso. Le regole della Bloodline iniziano a fare capolino. Jimmy aiuta Roman a rialzarsi e tiene fermo Cody per fargli subire la Spear. Ma dal backstage arriva Jey Uso. Jimmy abbandona tutto e va contro il fratello. Scontro sul titantron con Jey che ha la meglio e chiude l’opera lanciandosi in Spear contro suo fratello, andando entrambi a schiantarsi contro un tavolo sullo stage. Intanto sul ring roll-up di Cody, solo conto di due. I contendenti si rialzano e Roman piazza la Spear. Ma è solo due. Reigns chiude allora Cody nella Guillottine, da cui l’ ‘American Nightmare’ non riesce a liberarsi se non quando entrambi capitolano fuori dal ring. Roman cerca rifugio, ma viene centrato in pieno da una Spear sulle barricate da Rhodes. Cody ci crede e anche se con pochissime forze, riporta Roman sul ring per la Cross Rhodes. Ne va a segno una, poi anche un’altra. Ma poi si ripete la storia di un anno fa. Prima della terza arriva Solo Sikoa, che stende Rhodes col Samoan Spike e trascina Roman su di lui per il conteggio. Ma clamorosamente si ferma tutto al due. Solo è perplesso ma anche arrabbiatissimo e tira su di forza Cody per una mossa combinata: Samoan Spike di Solo e Spear di Roman. Sembra davvero finita. Ed invece è ancora solo conto di due.
Solo vorrebbe massacrare Cody, ma a questo punto arriva a sorpresa John Cena. Il 16 volte campione mondiale irrompe di gran carriera e attacca Sikoa. Lo porta fuori dal ring dove piazza la AA sul tavolo di commento. Poi rientra nel quadrato, dove rifila una AA anche a Reigns. Ma non c’è pace in questo match. Arriva anche The Rock, infuriato. Il ‘Final Boss’ va faccia a faccia con Cena, che non si scompone e si toglie la maglietta. Citazione ai loro match passati con Cena che si prepara allo scontro col classico “You can’t see me”. Ma The Rock non gli dà neanche il tempo perché piazza la Rock Bottom su di lui. Ma nell’arena suona la musica dello Shield, la vecchia stable di Roman Reigns. Tutti capiscono che si tratta di Seth Rollins, che però non arriva. Compare all’improvviso alle spalle di The Rock con una sedia, ma Reigns lo anticipa e lo mette ko col Superman Punch. Sembra davvero notte fonda per Cody adesso, con The Rock pronto a prenderlo a cinturate ancora una volta. Ma le luci si spengono e quando tornano alle spalle di Rocky compare Undertaker. Il ‘Deadman’ (in realtà in versione ‘Badass’) lo stende con una Chokeslam. Poi le luci si rispengono e tornano poco dopo. Il caos è terminato e sul ring ci sono solo Cody Rhodes e Seth Rollins che faticano a rialzarsi e Roman Reigns che prende in mano la sedia che aveva portato Rollins sul ring. Roman potrebbe colpire Cody, ma preferisce colpire alle spalle Seth, vendicando dopo anni il gesto dello storico tradimento subito ai tempi dello Shield. Rollins è ko, ma Cody è in piedi. Sfila via la sedia dalle mani di Reigns e piazza la prima Cross Rhodes. Poi la seconda. Si guarda intorno, finalmente non ci sono ostacoli, ed ecco la terza Cross Rhodes. Quella decisiva. La storia si è finalmente conclusa. Il regno di 1316 giorni di Roman Reigns è finito! Cody Rhodes è il nuovo campione indiscusso universale della WWE
Finale emozionante con Cody raggiunto e abbracciato dai principali face della compagnia. C’è John Cena, c’è Seth Rollins, ci sono Kevin Owens e Sami Zayn, c’è Randy Orton. C’è anche CM Punk che lo abbraccia. E c’è soprattutto la sua famiglia. Cody consegna anche la cintura a sua madre prima di lasciarsi andare in un pianto liberatorio. Un tripudio. L’ ‘American Nightmare’ prende poi il microfono e chiama sul ring due persone che tiene molto a ringraziare per averlo voluto nuovamente in WWE. Bruce Prichard e il CCO, Triple H. Bellissimo abbraccio tra i due, che precede ancora il momento in cui Cody viene nuovamente portato in trionfo. È l’inizio di una nuova era
Esito: Cody Rhodes vince e diventa Undisputed WWE Champion
Giudizio: Mamma mia! Signori, mamma mia! Che match è stato? Tutto straordinario. Le entrate: Cody che bacia sua moglie prima di tuffarsi nell’ultima battaglia; Roman introdotto da cori e orchestra, quasi a volerci dire che il suo regno è (è stato, ndr) epocale e merita un’entrata trionfale. E poi la sfida. Qui, correggono l’errore della sera precedente. Roman e Cody si dilungano sì nella fase centrale, ma senza tirarla troppo per le lunghe e senza annoiare. Si rubano le finisher a vicenda, se le danno, ma resistono, regalandoci i primi bei near falls. Poi la parte clou. Qui qualcuno potrebbe storcere il naso perché è oggettivo che c’è stato overbooking. La girandola di interferenze, tuttavia, era prevedibilissima. Era un Bloodline rules match: come si poteva pensare che i membri della Bloodline non avrebbero messo il bastone tra le ruote all’ ‘American Nightmare’? E poi, Cody aveva degli alleati come Jey Uso e Seth Rollins, perché mai avrebbero dovuto lasciarlo solo nella serata più importante della sua carriera? Ci sta tutto. E comunque tutto è stato gestito bene, senza influenzare il match. Rhodes in particolare fa emozionare tutti quando resiste alla combo Samoan Spike-Spear di Solo Sikoa e Roman Reigns. Poi l’arrivo di John Cena e The Rock, con tanto di citazione al ‘Once in a Lifetime’. Rollins che arriva con musica e attire dello Shield, quasi a provocare e riaprire una ferita mai chiusa in Roman Reigns. E la sorpresa di Undertaker, per mettere fine all’interferenza di The Rock. Avremmo forse preferito Stone Cold Steve Austin, vero rivale storico del ‘Final Boss’, ma va bene così. Overbooking sì, ma che non decide nulla né in favore dell’uno né dell’altro. O meglio lo fa indirettamente ai danni di Reigns. Infatti il finale è qualcosa di poetico. Roman ha una sedia in mano e deve scegliere se colpire Cody e chiudere definitivamente la questione o colpire Seth Rollins e farlo alle spalle, come fece il ‘Visionary’ su di lui quando tradì lo Shield. E Roman mette da parte il titolo, Cody, la gloria, il regno, per vendicarsi di qualcosa che a distanza di anni fa ancora male. Seth che sa di aver provocato il ‘Tribal Chief’ e che si sacrifica per un bene più grande, far vincere Cody, che se lo merita. Ed infatti Seth si prende il colpo, Roman si vendica, ma paga questa scelta subendo le tre Cross Rhodes decisive che finalmente portano Cody a finire la sua storia, regalandoci uno dei finali più iconici di sempre di Wrestlemania. Magnifico! Magnifico!