Assodate le regole base di un match di wrestling, andiamo ora ad analizzare i casi, molto frequenti, di incontri a stipulazione speciale. Talvolta l’incontro può essere un classico match di wrestling con una semplice stipulazione aggiuntiva. È il caso dei match con lo special referee e/o special enforcer, che non sono altro che match classici con una special guest nel ruolo di arbitro interno e/o esterno al posto di un arbitro della compagnia. Oppure è il caso di quei match che mettono in palio qualcosa di particolare: ad esempio un match in cui chi perde viene bandito dalla ringside area per un altro incontro in cui magari è coinvolto un compagno di stable. Ma ci sono anche tantissime altre stipulazioni che vanno analizzate. Vediamole nel dettaglio.
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I vari match senza squalifica (e count-out)
No disqualification match. È questa una categoria molto ampia in realtà, i cui match si differenziano per particolare violenza, ma fondamentalmente la regola è sempre la stessa: non ci sono regole. Nel no disqualification match classico tutto è concesso perché non sono previste squalifiche. L’unico modo per vincere è per schienamento o sottomissione. Di norma è però previsto il count-out, anche se è ormai consuetudine che nei no dq match non vi sia neanche esso
No count-out match. Tipologia di match abbastanza rara. In teoria si tratta di un incontro in cui non è previsto il conteggio fuori degli atleti, mentre è possibile vincere oltre che per schienamento o sottomissione anche per squalifica. Tuttavia, si ribadisce che è una stipulazione assai rara, spesso assorbita nel no dq match
No holds barred match. Incontro dove tutto è permesso. Nella sostanza non ha nulla di diverso dal no disqualification match. La dicitura è utilizzata per accentuare l’aspetto violento del match, dove tutto è concesso. Non ci sono squalifiche o count-out e si può vincere solo per schienamento o sottomissione
Unsanctioned match. Variante del no holds barred/no disqualification match, che ha fondamentalmente una sola differenza. In caso di infortunio la compagnia non si assume la responsabilità dei danni patiti dall’infortunato. Non ci sono squalifiche o count-out e si può vincere solo per schienamento o sottomissione
Only pinfall or submission match. Anche in questo caso non c’è una vera differenza con le altre stipulazioni descritte. La denominazione è utilizzata per accentuare l’aspetto delle due uniche modalità di vittoria. Spesso si preferisce utilizzare questa denominazione quando ad affrontarsi sono due atleti poco avvezzi alle scorrettezze. Non ci sono squalifiche o count-out e si può vincere solo per schienamento o sottomissione
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Lo street fight match e le sue varianti
Street fight match. Altra variante del no dq match, che accentua l’aspetto della rissa di strada, dal momento che tutto è concesso e lo schienamento o sottomissione può avvenire anche fuori dal ring. Spesso in onore della città che sta ospitando l’evento viene aggiunto il nome della città al nome “street fight match”. Non ci sono squalifiche o count-out e si può vincere solo per schienamento o sottomissione (anche fuori dal ring)
Extreme rules match o hardcore match. Variante dello street fight match, che non ne modifica le regole. Essenzialmente si utilizza questa denominazione per accentuarne l’aspetto violento. Non ci sono squalifiche o count-out e si può vincere solo per schienamento o sottomissione (anche fuori dal ring)
Falls count anywhere match. Altra variante dello street fight match, che fondamentalmente non modifica nulla, ma semplicemente accentua l’aspetto relativo al fatto che il duello è ammesso fuori dal ring senza pericolo di count-out. Non ci sono squalifiche o count-out e si può vincere solo per schienamento o sottomissione (anche fuori dal ring)
Parking lot brawl. Variante dello street fight match, caratterizzata dal fatto che fondamentalmente si combatte all’interno di un parcheggio e non in un vero e proprio ring o in altra parte dell’arena. Non ci sono squalifiche o count-out. L’unico modo per vincere è per schienamento o sottomissione
Backlot lot brawl. Variante del parking lot brawl in cui il ring è situato in un parcheggio. Non ci sono squalifiche o count-out. L’unico modo per vincere è per schienamento o sottomissione all’interno del ring situato nel parcheggio
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I match nelle gabbie
Steel cage match. Si tratta di un altro particolare incontro senza squalifiche, dove gli atleti si affrontano all’interno di una gabbia d’acciaio senza soffitto che circonda tutto l’apron ring. Non ci sono squalifiche e non è possibile alcun count-out. Si può vincere per schienamento o sottomissione oppure uscendo dalla gabbia prima dell’avversario dalla porta principale o scavalcando la gabbia e toccando con entrambi i piedi a terra prima dell’avversario
Asylum match. Variante dello steel cage match, la cui differenza sta nel fatto che la gabbia contiene anche armi contundenti attaccate alla parete della gabbia stessa. Non ci sono squalifiche e non è possibile alcun count-out. Si può vincere per schienamento o sottomissione oppure uscendo dalla gabbia prima dell’avversario dalla porta principale o scavalcando la gabbia e toccando con entrambi i piedi a terra prima dell’avversario
Hell in a cell match. Gli atleti combattono all’interno di una struttura in acciaio chiusa sul soffitto che circonda tutta la ringside area. Durante l’incontro gli atleti possono liberamente entrare e uscire dalla stessa e anche salire in cima. Tutto è ammesso. Non ci sono squalifiche o count-out. L’unico modo per vincere è per schienamento o sottomissione. Clicca qui per la nostra top 10 dei migliori hell in a cell di sempre
A questa categoria appartengono anche l’elimination chamber e il war games, che però tratteremo più avanti nei match a più uomini e/o a squadre.
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I match di resistenza
Submission match (talvolta only submission match). Incontro in cui agli atleti che si affrontano è concesso tutto, ma in cui anche lo schienamento non serve a nulla per aggiudicarsi il match, non essendo ammesso. Non ci sono squalifiche o count-out e a nulla servono gli schienamenti. L’unico modo per vincere è per sottomissione
I quit match. Variante più estrema e violenta, che coniuga elementi dei no dq e dei submission match. Gli atleti lottano liberamente in qualsiasi punto dell’arena, non solo del ring, con l’arbitro che li segue ovunque con un microfono. Lo scopo e far cedere l’avversario facendogli pronunciare le parole “I quit” (io mollo, ndr). Non ci sono squalifiche o count-out, non servono a nulla gli schienamenti così come le sottomissioni se non finalizzate a far pronunciare la frase decisiva al rivale. L’unico modo per vincere, infatti, è facendo dire all’avversario “I quit”
Last man standing match. Gli atleti si affrontano in un incontro in cui tutto è ammesso, non essendoci squalifiche o count-out. Ma anche lo schienamento e la sottomissione non servono a nulla. Lo scopo del match è infatti annientare l’avversario, facendolo restare al tappeto fino al conto di dieci dell’arbitro. Può accadere che entrambi siano al tappeto e che l’arbitro li conti entrambi. In tal caso se solo uno dei due riesce ad alzarsi prima del dieci, il conteggio prosegue solo per l’altro. Al contrario, se entrambi restano al tappeto fino al dieci, si ha il pareggio. Non ci sono squalifiche o count-out e a nulla servono schienamenti o sottomissioni. L’unico modo per vincere è lasciando l’avversario a terra fino al conto di dieci dell’arbitro
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I match con più “cadute”
Iron man match. Preceduto sempre dall’indicazione della durata (30-minute, 60-minute, ecc). Si tratta di un regolare incontro, dove per vincere è necessario ottenere più “cadute” dell’avversario entro il tempo massimo del match. Le cadute possono avvenire in tutti i modi possibili: schienamento, sottomissione, squalifica o count-out. Chi alla fine del tempo ha ottenuto più cadute dell’avversario ottiene la vittoria. È ammesso il pareggio, anche se talvolta (celebre ad esempio il caso del main event di Wrestlemania XII, ndr) si può ricorrere alla sudden death rule, che fa sì che il match prosegua fino a che uno degli atleti coinvolti non ottenga una caduta vincente dell’avversario
2 out of 3 falls match. Match in cui per ottenere la vittoria è necessario ottenere la caduta dell’avversario due volte. La sfida è, quindi, suddivisa in più incontri. Può trattarsi di soli match classici, ma anche di incontri le cui stipulazioni variano tra loro e, magari, vengono scelte dagli stessi atleti. Non è raro, infatti, che un atleta scelga una stipulazione, uno ne scelga un’altra e un terzo sceglie l’eventuale terza stipulazione decisiva. Le modalità di “cadute” sono dipendenti dalle stipulazioni scelte per i tre match. L’obiettivo finale, comunque, per vincere l’intero match è ottenere per primo due cadute dell’avversario
Three stages of hell match. Essenzialmente non cambia nulla rispetto al 2 out of 3 falls match. L’unica differenza, oltre che nel nome, sta nel fatto che tutte le stipulazioni in teoria dovrebbero essere estreme e speciali (senza squalifiche). Le modalità di “cadute” sono dipendenti dalle stipulazioni scelte per i tre match. L’obiettivo finale, comunque, per vincere l’intero match è ottenere per primo due cadute dell’avversario.
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Altri match speciali
Ambulance match. Gli atleti si affrontano in un match senza squalifiche o count-out, ma dove sono anche inutili schienamenti o sottomissioni. L’unico modo per vincere è chiudere per primo l’avversario in un’ambulanza
Buried alive match. Stipulazione poco utilizzata oggi, ma molto in voga ai tempi di Undertaker. Si tratta di un match senza squalifiche o count-out e dove a nulla servono schienamenti o sottomissioni. L’unico modo per vincere è seppellire l’avversario in una fossa
Casket match o coffin match. Stipulazione poco utilizzata oggi, ma molto in voga ai tempi di Undertaker. Si tratta di un match senza squalifiche o count-out e dove a nulla servono schienamenti o sottomissioni. L’unico modo per vincere è chiudere l’avversario per primo all’interno di una bara o di un sacco per cadaveri
First blood match. Incontro in cui due atleti si affrontano in una sfida dove tutto è ammesso. Non ci sono squalifiche o count-out, ma a nulla servono schienamenti o sottomissioni. Vince chi per primo riesce a far sanguinare l’avversario
Lumberjack/Lumberjill match. Incontro in cui due atleti si affrontano in un ring circondato da varie superstar, alcune a sostegno di un contendente e altre a sostegno di un altro. Queste superstar hanno il permesso di colpire l’atleta che non sostengono quando viene gettato fuori dal ring. La denominazione “lumberjack” è per la variante maschile, mentre “lumberjill” è per quella femminile. Non ci sono squalifiche o count-out. L’unico modo per vincere è per schienamento o sottomissione
Strap match. Incontro senza squalifiche o count-out, che ha la particolarità nel fatto che i due atleti coinvolti sono legati tra loro da una cintura che fa sì che siano sempre a stretto contatto. Non esistono squalifiche o count-out. Ma per vincere ci sono due varianti. Nella variante classica non servono a nulla neanche schienamenti o sottomissioni perché l’unico modo per vincere è toccare consecutivamente prima dell’avversario tutti e quattro gli angoli del ring. Nell’altra variante è invece possibile vincere per schienamento o sottomissione
Texas bullrope match. Variante dello strap match in cui la cintura che lega gli atleti è sostituita da una cintura che nel mezzo ha un campanaccio per richiamare i bovini. Le modalità del match per il resto sono esattamente le stesse dello strap match
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Tavoli, sedie e scale
Chairs match. Più che in questa categoria potrebbe essere inserito in quella dei no dq match. Infatti le regole sono esattamente le stesse. Semplicemente si accentua il fatto che dagli atleti possono essere utilizzate liberamente le sedie. Non ci sono squalifiche o count-out. Si può vincere solo per schienamento o sottomissione, anche se in alcune promotion è ammessa la vittoria in base ad un numero specifico di sediate inflitte all’avversario
Tables match. Incontro in cui tutto è ammesso, ma in cui si accentua l’utilizzo dei tavoli. Infatti è un match senza squalifiche o count-out e in cui a nulla servono schienamenti o sottomissioni. L’unico modo per vincere è schiantando per primo l’avversario su un tavolo
Ladder match. Incontro, spesso a più di due contendenti/tag team, in cui tutto è ammesso e in cui viene accentuato l’utilizzo delle scale. Questo perché sopra il ring è sospeso qualcosa, molto spesso un titolo. Non ci sono squalifiche o count-out e a nulla servono schienamenti o sottomissioni. L’unico modo per vincere è salire in cima ad una scala e afferrare prima degli avversari il titolo o l’oggetto sospeso sopra il ring
TLC match. Variante del ladder match che include tutti gli elementi precedenti. Fondamentalmente è un ladder match, ma nella denominazione viene accentuato il fatto che gli atleti (che molto spesso sono più di due superstar/tag team) possono utilizzare tavoli, sedie e, appunto, scale. Non ci sono squalifiche o count-out. Per la vittoria ci sono due modalità. Se c’è qualcosa sospeso sopra il ring allora non servono a nulla sottomissioni o schienamenti perché l’unico modo per vincere è salire in cima ad una scala e afferrare prima degli avversari il titolo o l’oggetto sospeso sopra il ring. Se non c’è nulla sospeso, allora è ammessa la vittoria per schienamento o sottomissione. Clicca qui per la nostra top 10 dei migliori TLC match di sempre
Money in the Bank ladder match. Particolare ladder match che viene combattuto da almeno sei atleti, in cui tutto è ammesso e in cui sopra il ring è sospesa una speciale valigetta, contenente un contratto che è una speciale title shot per un titolo mondiale da sfruttare in qualsiasi momento e circostanza entro un anno dalla conquista. Non ci sono squalifiche o count-out e a nulla servono schienamenti o sottomissioni. L’unico modo per vincere è salire in cima ad una scala e afferrare prima degli avversari la valigetta. Clicca qui per la nostra top 10 dei migliori incassi di sempre del MITB e clicca qui per l’albo d’oro del Money in the Bank
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Gli incontri con più superstar o a squadre, con o senza eliminazione
Triple treath match. Incontro combattuto da tre atleti tutti l’uno contro l’altro. Non ci sono squalifiche o count-out. L’unico modo per vincere è ottenendo per primo lo schienamento o a sottomissione vincente
Fatal four/five way match. Incontro combattuto da quattro/cinque atleti tutti l’uno contro l’altro. Non ci sono squalifiche o count-out. L’unico modo per vincere è ottenendo per primo lo schienamento o a sottomissione vincente
Six pack challenge match. Incontro combattuto da sei atleti tutti l’uno contro l’altro. Non ci sono squalifiche o count-out. L’unico modo per vincere è ottenendo per primo lo schienamento o a sottomissione vincente
Four/Five/Six way elimination match. Incontro combattuto da quattro/cinque/sei atleti tutti l’uno contro l’altro. Lo scopo è eliminare ogni avversario mediante una caduta per squalifica, count-out, schienamento o sottomissione. Vince il match l’unico atleta che non subisce alcuna eliminazione
Varianti tag team dei match precedenti. Questi incontri possono essere combattuti anche da coppie. Le regole sono identiche, ma cambia solo la gestione in ring degli uomini legali. Infatti, indipendentemente che siano coinvolte tre, quattro, cinque o sei coppie, nel ring possono esserci solo due atleti, che possono però dare il cambio non solo al proprio partner, ma anche ad un atleta di un altro tag team, escluso il partner dell’altro uomo legale nel ring in quel momento. Solo all’uomo legale è concesso lo schienamento o la sottomissione.
Tornado tag team match. Variante del tag team match che ha due particolarità. La prima è rappresentata dal fatto che non esiste la regola del tag e quindi tutti gli atleti possono liberamente essere presenti nel ring. L’altra particolarità è che non ci sono squalifiche o count-out. L’unico modo per vincere è per schienamento o sottomissione
Handicap match. Preceduto spesso da una dicitura indicante la composizione dei team (2on1, 3on1, 3on2, ecc.). Incontro in cui un singolo atleta ne affronta contemporaneamente due o più oppure in cui si affrontano due team tra cui però c’è una disparità numerica. Chi è in squadra sottostà alle consuete regole del tag team match, salvo i casi in cui l’handicap match abbia un’ulteriore stipulazione speciale.
Beat the clock challenge. Incontro a pià atleti (o tag team) in cui lo scopo è battere un avversario (o un altro tag team) entro un limite di tempo. Un atleta può affrontare lo stesso atleta o un atleta diverso rispetto al suo rivale. I match che si disputano sono dei single match classici. Vince la contesa chi stabilisce il record nell’ottenere la vittoria del proprio match (se vince, ovviamente)
Gauntlet match. Incontro caratterizzato da più atleti che subentrano alla fine di ogni singolo match. Si parte con un single match tra due atleti, al termine del quale lo sconfitto è eliminato dalla contesa, mentre il vincitore affronta un altro avversario in un single match successivo. Vince il gauntlet match colui che vince l’ultimo incontro e non ha più altri avversari da affrontare
Tag team turmoil match. Variante tag team del gauntlet match. Incontro caratterizzato da più coppie che subentrano alla fine di ogni singolo match. Si parte con un tag team match tra due atleti, al termine del quale lo sconfitto è eliminato dalla contesa, mentre il vincitore affronta un altro avversario in un tag team match successivo. Vince il tag team turmoil match colui che vince l’ultimo incontro e non ha più altri avversari da affrontare
Championship scramble match. Incontro della durata di venti minuti, con in palio un titolo che viene combattuto da cinque superstar. Due atleti iniziano il match e ogni cinque minuti ne entra un altro. L’incontro non prevede squalifiche o count-out. Nei venti minuti chi ottiene lo schienamento o la sottomissione vincente detiene il titolo temporaneamente fino ad un’eventuale nuova “caduta” o fino alla fine dell’incontro se riesce a non “cadere”. Vince l’incontro l’atleta che al termine dei venti minuti ha ottenuto l’ultima caduta vincente, diventando così il campione definitivo.
Elimination Chamber match. Incontro diventato un classico della Road to Wrestlemania, pur essendo nato in tutt’altro contesto. Sei atleti (talvolta sette) combattono all’interno di una struttura metallica chiusa sul soffitto, che circonda tutta la ringside area. Due (o tre) atleti iniziano la contesa, mentre gli altri sono rinchiusi all’interno di celle in plexiglass poste agli angoli del ring. Ogni cinque minuti un nuovo atleta entra nel match. Lo scopo è eliminare tutti gli avversari mediante una sottomissione o uno schienamento. Non ci sono squalifiche e non è possibile il count-out. Vince il match l’atleta che resta sul ring senza aver subito alcuna eliminazione. Essendo diventato un classico della Road to Wrestlemania, è stato spesso utilizzato o per mettere in palio titoli mondiali (mischiando le carte o provando a farlo, in vista dello ‘Showcase of Immortals’) oppure per mettere in palio title shot per l’altro titolo mondiale dopo che è stata già effettuata la scelta da parte del vincitore della Royal Rumble relativamente al titolo per cui competere a Wrestlemania. Clicca qui per la nostra top 10 dei più bei elimination chamber match dis empre
Iron survivor challenge. Incontro combattuto da sette superstar. Due atleti iniziano la contesa, mentre gli altri cinque sono all’interno di cinque gabbie posizionate fuori dal ring. Ogni cinque minuti un atleta entra nella contesa. Quando tutti sono entrati parte un cronometro che determina il tempo massimo di durata dell’incontro. Entro questo tempo si possono ottenere le cadute degli avversari per schienamento, sottomissione o squalifica. L’atleta che subisce lo schienamento paga penitenza rientrando nella gabbia fuori dal ring per novanta secondi. Vince il match chi entro il tempo massimo di durata dell’incontro ha ottenuto più cadute degli avversari
Survivor Series match. Il più classico degli incontri a squadre, che per decenni ha caratterizzato l’evento Survivor Series. Due squadre composte da quattro o cinque atleti ciascuna si affrontano tra loro in un match il cui scopo è eliminare i componenti della squadra avversaria mediante ogni tipo di caduta: schienamento, sottomissione, squalifica o count-out. La squadra che ha almeno un atleta non eliminato vince l’incontro
War games match. Stipulazione storica della NWA/WCW, riesumata poi a NXT e ora in WWE, diventando appuntamento fisso delle Survivor Series. Si affrontano due squadre composte da quattro o cinque componenti ciascuna. Due atleti, uno per ciascun team, iniziano la contesa all’interno di due ring attaccati tra loro e circondati da una gabbia che circonda gli apron ring e aperta sul soffitto (anche se uscire da essa non comporta alcuna esclusione né la fine del match, come nel caso dello steel cage). Gli altri componenti delle squadre sono invece sulla rampa all’interno di piccole gabbie, in attesa di entrare in gioco. I due atleti che iniziano la contesa combattono tra loro per cinque minuti, poi entra nella struttura un componente di una delle due squadre. Successivamente entrano gli altri ad intervalli di tre minuti. La squadra che ha il “war games’ advantage” fa entrare per prima un suo componente, ottenendo ciclicamente un vantaggio numerico per tre minuti fino all’ingresso finale. Non è possibile effettuare schienamenti o sottomissioni finché tutti gli atleti non sono entrati nella struttura. Quando anche l’ultimo atleta è entrato, allora parte ufficialmente il match. Non ci sono squalifiche o count-out. L’unico modo per vincere è ottenendo lo schienamento o la sottomissione decisiva
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Le battle royal
Battle royal. Spesso preceduta nella denominazione dal numero di atleti coinvolti (20-men/women, 30-men/women, ecc). Si tratta di un incontro in cui tutti gli atleti coinvolti sono all’interno dello stesso ring. Non ci sono squalifiche o count-out e a nulla servono schienamenti o sottomissioni. Lo scopo del match è eliminare gli avversari facendoli uscire dal ring dalla corda più alta e facendogli toccare terra con entrambi i piedi. Vince il match l’atleta che resta per ultimo solo sul ring
Royal Rumble match. Un classico della Road to Wrestlemania, che dà il titolo allo specifico evento. È una battle royal, che ha però una modalità diversa e più spettacolare. L’incontro prende il via con due atleti nel ring. Ogni tre minuti entra un nuovo atleta nel ring, fino al trentesimo ed ultimo ingresso. Per il resto non cambia nulla. Non ci sono squalifiche o count-out e a nulla servono schienamenti o sottomissioni. Lo scopo del match è eliminare gli avversari facendoli uscire dal ring dalla corda più alta e facendogli toccare terra con entrambi i piedi. Vince il match l’atleta che resta per ultimo solo sul ring, che conquista una speciale title shot per un titolo mondiale a sua scelta da utilizzare a Wrestlemania. Clicca qui per la nostra top 10 dei migliori Royal Rumble match di sempre e clicca qui per l’albo d’oro dei Royal Rumble match
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Match classici con stipulazioni speciali
Carreer threatheing match. Spesso denominato anche Retirement match. Si tratta di un regolare single match (a meno che non sia affiancato da altra stipulazione speciale, come ad esempio nel main event del Wrestlemania XXVI, ndr), dove è in palio la carriera di uno dei due contendenti e in caso di sconfitta dell’atleta di cui è in palio la carriera, quest’ultimo è costretto a ritirarsi
Career v career match. Variante del retirement match, in cui è in palio la carriera di entrambi i contendenti. Lo sconfitto è costretto a ritirarsi
Champion v champion match. Classico single match in cui si affrontano atleti che detengono ciascuno un titolo, ma non li mettono in palio. Le regole sono, salvo aggiunta di altra stipulazione, quella del single match
Winner takes all match (unification championship match o title v title match). Classico single match in cui si affrontano atleti che detengono ciascuno un titolo e ciascun titolo viene messo in palio nell’incontro. Le regole sono, salvo aggiunta di altra stipulazione, quella del single match. Il vincitore si prende tutti i titoli in palio, conservando il proprio e vincendo l’altro/gli altri. Lo sconfitto perde tutto