E dopo le donne, andiamo avanti con un’altra top 10 dei nostri WWEMania Awards del 2024, stavolta dedicata all’uomo migliore dell’anno. Scaleremo la classifica fino ad arrivare al numero 1, l’uomo del 2024 in WWE
Diciamo che è stato un po’ difficile decidere chi tener fuori da questa top 10 perché ci sono superstar che hanno saputo evolvere benissimo i loro personaggi e che hanno fatto molto bene. Ci sentiamo quantomeno di menzionarli. Pesa tantissimo tener fuori dalla lista due su tutti come LA Knight e Dominik Mysterio. Vanno certamente citati anche: Bron Breakker, Solo Sikoa, Jacob Fatu, Kevin Owens, Randy Orton e Bronson Reed
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n. 10 – Jey Uso
Sul gradino più basso del podio mettiamo Jey Uso. Il samoano già sul finire del 2023 ha intrapreso un percorso da singolo, separandosi dal fratello Jimmy e dal mondo Bloodline. A sostenerlo c’è stata la grande spinta del pubblico e dello ‘Yeet-Movement’. Ma a ben vedere c’è stato tanto fumo e poco arrosto. Un match “brother v brother” a Wrestlemania che ha deluso, un titolo intercontinentale conquistato ma che è sembrato quasi un contentino. Infatti il suo regno è durato circa un mese ed è servito solo come transizione per il ritorno nella OG Bloodline per il war games di fine anno. C’è sicuramente potenziale e appeal nel personaggio, ma si può fare di più. Molto di più
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n. 9 – Sami Zayn
In una top ten di fine anno non può mancare Sami Zayn. Un ottimo atleta, che però si fa notare soprattutto per le sue doti recitative. Le storie quando è lui presente riescono sempre a coinvolgere. La sua Road to Wrestlemania, ad esempio, è stata bellissima. Tutto il suo percorso dalla demoralizzazione e senso di sconfitta all’impresa contro Gunther, che non perdeva un match da quasi due anni, è stato raccontato benissimo. Sami, come spesso accade ai face, ha avuto un calo una volta conquistato il titolo intercontinentale. Il suo regno è stato abbastanza piatto e questo lo fa scivolare di qualche posizione nella nostra top ten. Tuttavia, non possiamo negare che ha avuto un finale interessante con il suo ruolo nel rientro nella OG Bloodline per il war games
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n. 8 – The Rock
Farà discutere la sua presenza. Non c’è mai. L’abbiamo visto solo nella Road to Wrestlemania e in qualche momento sporadico dell’anno. Eppure per quel poco The Rock, secondo noi, è stato travolgente. Non neghiamo che nelle bozze l’avevamo messo anche più su in classifica. Il ‘People’s Champion’ è stata la vera anima della Road to Wrestlemania del 2024 col suo personaggio del ‘Final Boss’, che strizza l’occhio a quello di ‘Hollywood Rock’ visto nel 2003. La rincorsa di Cody non sarebbe stata la stessa senza un antagonista come The Rock, che ha saputo elevare ulteriormente lo status dell’ ‘American Nightmare’. E anche sul ring, nel main event della prima serata, non ha affatto sfigurato, tenendo conto che non lo si vedeva combattere da anni. Insomma, criticateci pure, ma The Rock per noi in questa top 10 ci entra senza se e senza ma
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n. 7 – Seth ‘Freakin’ Rollins
Altra presenza fissa, sebbene qualche posizione più in basso del solito, nelle nostre top 10 di fine anno è lui: Seth Rollins. Il ‘Visionary’ è stato presente in questo 2024 a sprazzi. Ha condotto una Road to Wrestlemania da infortunato, ma questo non gli ha impedito di combattere e tirar fuori due ottimi match: il main event della prima serata e l’opener breve ma intensissimo della seconda serata dello ‘Showcase of Immortals’. Poi è sparito, ma è tornato nella seconda parte dell’anno, dove ha intrapreso una bella faida con Bronson Reed, in attesa di aprire quella con CM Punk. Feud, quest’ultimo, che doveva andare in scena in questo anno ma che la malasorte ha costretto a rinviare. Statene certi che sarà il feud che ci accompagnerà nel prossimo anno e sappiamo già che Rollins, magari stavolta in veste heel, saprà coinvolgerci come sempre
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n. 6 – Damian Priest
Gran bella annata. Damian Priest ha confermato tutto il grande potenziale che aveva. Il portoricano sembrava quasi ostaggio di quel Money in the Bank che non riusciva ad incassare, anche per via dello status elevato di entrambi i campioni in quel momento. Eppure Damian alla fine ha sorpreso tutti con l’incasso a Wrestlemania, ma ancor di più col suo regno. Tutt’altro che un banale regno di transizione. Ha interpretato la figura del leader heel (del Judgement Day, ndr), che però vuole dimostrare di essere capace di farcela da solo, pagando proprio per questo suo atteggiamento. E’ stato un campione credibile, sostenuto anche da ottimi match di difesa, dove forse il match migliore paradossalmente è stato quello in cui ha perso la cintura (contro Gunther, a Summerslam). Una bellissima sorpresa. Bene anche nel prosieguo dell’anno, con la faida mai abbandonata contro gli ex amici del Judgement Day, in particolare Finn Balor
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n. 5 – Roman Reigns
Per Roman Reigns vale un po’ lo stesso discorso di The Rock e di Seth Rollins. Non presentissimo. L’abbiamo visto nella Road to Wrestlemania e poi da Summerslam in poi. Ma la sua presenza si è fatta sentire. Nella faida con Cody Rhodes (e Seth Rollins), con al fianco The Rock e la Bloodline, fino a Wrestlemania XL ha proseguito magistralmente nel suo ruolo avuto per anni, tenendo testa alla presenza ingombrante di The Rock nella sua stable. Poi è sparito per diversi mesi, ma quando a Summerslam è tornato per riprendere il controllo della Bloodline è stato acclamatissimo. Interessante anche la sua veste. Un ‘face’ sì, ma ben diverso da quello che era tanti anni fa. Un buono con quel qualcosa di ‘heel’ del vecchio personaggio, che lo rende ancor più interessante. Indubbiamente il 2025 sarà un anno che lo vedrà ancora protagonista. I tempi dei fischi dei fan sono ormai lontani. Roman (con Cody Rhodes, ndr) è il volto di questa compagnia
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n. 4 – CM Punk
Ebbene sì: doveva essere il suo anno e lo è stato. Il 2024 finalmente ha rivisto CM Punk in WWE. Dieci anni dopo quell’addio denso di polemiche, il ‘Best in the World’ è tornato a casa e l’ha fatto nel suo stile. La sfortuna ci ha messo lo zampino. Lui che sognava finalmente il main event di Wrestlemania, si è visto addirittura costretto a saltare lo ‘Showcase of Immortals’ per colpa di un infortunio rimediato nella Royal Rumble. Ma ha saputo condurre egregiamente l’anno, costruendo con Drew McIntyre una faida partita proprio da quell’infortunio reale. Punk ha passato la prima metà del 2024 lavorando come guastafeste di Drew, costruendo mese dopo mese la faida che è poi sfociata nella seconda metà dell’anno in una bellissima trilogia di incontri. Sul ring è tornato a coinvolgerci come ai bei tempi, anche se, ad onor del vero giocano in suo favore due fattori. Il primo è Drew McIntyre, che è stato fondamentale nell’elevarlo durante tutta la faida e gli incontri connessi. Il secondo è rappresentato dalle stipulazioni: un incontro singolo ma con arbitro speciale e circostanze strane, uno strap match, un hell in a cell e un war games. Tutte stipulazioni che non lasciano spazio a tecnica e atletica, ma in cui la si butta più sulla rissa e sull’interpretazione. Pane per i denti di Punk da sempre, ma anche utilissimo espediente in questa fase di carriera in cui il ‘Best in the World’ spesso è soggetto ad infortuni (come accaduto anche in AEW, ndr). Ad ogni modo è tornato e noi siamo contentissimi. Ora dateci sta faida con Seth Rollins!
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n. 3 – Gunther
Apriamo il nostro podio col ‘Ring General’. Gunther è stato indubbiamente protagonista di un 2024 straordinario. Le basi c’erano tutte visto il suo passato a NXT UK e NXT e visto il suo impatto nel 2022 dove è arrivato in breve tempo alla conquista del titolo intercontinentale. E da qui dobbiamo partire. Tutto il suo 2023 è stato segnato dal regno incontrastato da campione IC, dove nel 2024 ha consolidato il record, diventando il più grande campione intercontinentale di sempre. Il suo regno non ha eguali nella storia. A Wrestlemania ha dovuto ingoiare il boccone amaro della sconfitta contro Sami Zayn, ma era chiaro a tutti che sarebbe stata una sconfitta propedeutica alla conquista di qualcosa di più importante. Ed infatti eccolo trionfare a Summerslam, dove diventa campione mondiale pesi massimi, diventando una delle star di punta. O forse no. Infatti qui, paradossalmente, sono iniziati alcuni problemi. Faide discrete, match un po’ più sottotono e un regno che, a sorpresa, stenta a decollare. Se a questo aggiungiamo che figure come Seth Rollins, CM Punk o Drew McIntyre gli hanno un po’ rubato la scena, non è il massimo per chi ha il titolo principale del roster di Raw in vita. Ad ogni modo non possiamo cancellare un anno glorioso per il ‘Ring General’ e lo posizioniamo senza dubbio sul podio, sperando però che dia una sterzata al suo regno attuale
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n. 2 – Drew McIntyre
Indiscutibilmente il miglior heel della compagnia in tutto il 2024. Sensazionale. Non ha vinto nulla o quasi? Chi se ne frega? Drew è stato unico. Già nel 2023 aveva fatto vedere ottime cose, ma in quest’anno ha davvero sbalordito tutti. Ha cavalcato l’onda dell’infortunio causato a CM Punk nella Royal Rumble, provocandolo in tutta la Road to Wrestlemania, dove pure il suo obiettivo primario doveva essere prendersi il titolo mondiale. Cosa in cui riesce, ma per appena cinque minuti. Giusto il tempo di provocare Punk ancora una volta, subendone stavolta la reazione, con Damian Priest che incassa il MITB su di lui. Da allora Drew ha riprovato più volte a prendersi il titolo mondiale, trovando sempre in CM Punk il guastafeste, aprendo le porte alla faida dell’anno. E qui sia nell’interpretazione sia nella storyline sia nei match abbiamo visto il migliore Drew McIntyre, forse di sempre. Superiore anche al Drew campione WWE del 2020. Non abbiamo dubbi nel dire che l’annata straordinaria di CM Punk forse non ci sarebbe mai stata se l’antagonista non fosse stato lo ‘Scottish Warrior’
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MAN OF THE YEAR – Cody Rhodes
Di Cody Rhodes ne abbiamo parlato a più riprese, ma questo 2024 è stato senza dubbio l’anno della sua consacrazione. Ha concluso la sua storia a Wrestlemania, avendo ragione sulla Bloodline e ponendo fine al regno lunghissimo di Roman Reigns. La sua rincorsa, voluta a furor di popolo, è stata premiata. Il movimento del “We want Cody” che ha spinto la compagnia a cambiare i piani e ad organizzare la grande rivincita tra Cody e Roman, è stato qualcosa di straordinario. Il momento duro è iniziato, come prevedibile, dopo. Quando un face deve conquistare un titolo è trascinante, ma poi deve mantenerlo, difenderlo, rendere importante quel titolo e soprattutto non stancare i fan. Tutto sommato possiamo dire, dopo oltre 200 giorni di regno, che l’ ‘American Nightmare’ c’è riuscito. L’ha fatto con faide tutto sommato semplici, ma accompagnate da match di livello sempre medio-alto. Si va dagli ottimi incontri con AJ Styles (addirittura eccellente quello di Backlash, ndr) e con Logan Paul; ad incontri meno belli ma certamente positivi come quelli contro Solo Sikoa e Kevin Owens, passando per il Crown Jewel Championship contro Gunther. Volendo trovare un difetto lo troviamo nel momento in cui è tornato Roman Reigns. Lì le vicende interne alla Bloodline hanno preso il sopravvento su Cody campione e dominatore di SmackDown. Rhodes si è fatto da parte, lasciando il finale di anno a Roman, altro vero simbolo della compagnia. Ma crediamo si tratti solo di una fase di assestamento. Per l’importanza di Roman Reigns non lo si poteva mettere in secondo piano subito. Cody ha fatto un passo indietro, ma è pronto a rifarne due o anche tre in avanti con l’anno nuovo. Ha passione, ha carisma e, cosa importantissima per un face, ancora non ha stancato nessuno. I fan nelle arene lo acclamano. E’ ancora il campione di tutti. E allora il nostro “man of the year” non può che essere lui!
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Anni precedenti
2017 – Roman Reigns
2018 – AJ Styles
2019 – ‘The Fiend’ Bray Wyatt
2020 – Drew McIntyre
2021 – Roman Reigns [2]
2022 – Roman Reigns [3]
2023 – Seth ‘Freakin’ Rollins