Chiudiamo anche il capitolo relativo all’ultimo PLE dell’anno, ossia Survivor Serie War Games. Andiamo a vedere nel dettaglio le nostre pagelle.
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women’s war games match
pronostico: SI
voto: 7,5
Qui dobbiamo fare una grande distinzione tra il match inteso come sviluppo della sfida e il match inteso come spunto per sviluppo di trame narrative future. Nel primo caso il giudizio è assolutamente positivo. Partito lento, l’incontro è cresciuto minuto dopo minuto, man mano che sono entrate le atlete più attese: Bianca, Tiffany, Iyo, Rhea, Liv. I voli di Tiffany Stratton e Iyo Sky in contemporanea sono lo spot della serata. Il momento del quasi incasso di Tiffy ha reso frizzante la contesa, anche se poi non si è concretizzato in nulla. La Super Riptide di Rhea su Liv Morgan sul tavolo è stata bellissima. Insomma, tutto bene. O quasi. Infatti se, da un lato, siamo soddisfatti per la dinamica, non lo siamo per alcune incomprensioni narrative. Ci saremmo aspettati di vedere l’esplosione di attriti che c’erano dall’una e dall’altra parte. Tra le buone abbiamo visto solo un accenno del riaffiorare dei vecchi problemi tra Bayley e Iyo Sky. E chi si aspettava che da questo match si intuisse qualcosa in più su chi ha infortunato Jade Cargill sarà certamente rimasto deluso. Ancora peggio tra le heel. Passi l’ennesimo mancato incasso di Tiffy, che comunque è stata la chiave di volta per il passaggio dell’inerzia del match in favore delle buone. Ma avevamo detto che la presenza nello stesso team di Liv Morgan e Nia Jax, che fino ad un mese fa battaglIavano, avrebbe avuto un senso solo se nel match Nia avesse fatto venir meno la sua lealtà vendicando la sconfitta di Crown Jewel. Niente di tutto ciò. E questo, sebbene non inficia sulla riuscita dell’incontro, fa venire meno completamente la narrazione precedente, avvalorando la tesi dei team fatti “a caso”
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LA Knight (c) v Shinsuke Nakamura
pronostico: NO
voto: 5
Peggior match della serata. La costruzione era già abbastanza povera. Ok che il nuovo Nakamura sembra figo, ma la storyline è stata solo un paio di attacchi alle spalle seguita dall’annuncio sui social che i Nakamura e LA Knight si sarebbero sfidati nel PLE. Poca roba la storia, poca roba il match. Sorprende però che si sia scelto già di dare il titolo al ‘King of Strong Style’. Quando ha detenuto delle cinture in passato, Shinsuke ha deluso. Ma stavolta siamo curiosi perché il suo “restyling” sembra interessante. Ma tornando al match, mediocre.
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Bron Breakker (c) v Sheamus v Ludwig Kaiser
pronostico: SI
voto: 7,5
Questa è stata una bella sorpresa. Un triple treath selvaggio, dinamico, aggressivo. Un po’ ce l’aspettavamo, ma ci siamo davvero divertiti. Bravi tutti. Sheamus un professionista esemplare, che riesce a farci sognare andando più volte vicino all’impresa. Una quasi vittoria che ci fa capire abbastanza chiaramente che l’appuntamento con l’unico titolo in singolo che manca al ‘Celtic Warrior’ è solo rimandato e quel momento potremmo vederlo a Wrestlemania. Intanto ci godiamo un ottimo Bron Breakker e, perché no, un Ludwig Kaiser che ha fatto egregiamente il suo lavoro da guastafeste. Non passerà alla storia come un capolavoro, ma è stato certamente un bel match
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Gunther (c) v Damian Priest
pronostico: SI
voto: 6-
E qui ecco un’altra nota dolente. Se a Summerslam i due avevano offerto una gran bella prova, sporcata dal finale con il tradimento di Finn Balor ai danni di Priest, qui la storia in parte si ripete, ma senza coinvolgerci più di tanto. Il finale è stato praticamente uguale. Finn Balor ce l’ha ancora con Damian e lo attacca, favorendo la vittoria del ‘Ring General’, che però stavolta non la prende bene perché non vuol vincere con aiutini. Ma a parte questa piccola variazione, la sostanza non cambia. Se a questo aggiungiamo un andamento del match assai più lento e brutto di quello visto in estate, ecco che la “frittata” è fatta. Non è insufficiente, ma delude le attese e non poco
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men’s war games match
pronostico: SI
voto: 8-
Una sola parola. Spettacolo. Sono stati bravissimi tutti a recitare la loro parte. Innanzitutto bella anche la sequenza di ingressi. Tra gli heel era difficilmente prevedibile che Reed e Jacob sarebbero entrati nella contesa prima di Tonga Loa, che essendo insieme a Tama l’anello debole del gruppo, era prevedibile vederlo entrare in scena prima. Più lineare la sequenza tra i face, ma lì l’elemento in più sono stati gli attriti tra Roman Reigns e CM Punk. Ed è proprio su questo che si è basata tutta la narrazione dell’incontro. La sfida interna alla Bloodline ha fatto da sfondo a quella che via via è diventata la vera trama del match: Roman e Punk che non vanno d’accordo, con l’ ‘OTC’ che è diffidente e con Punk che, sebbene provocato ed irritato, tiene fede alla promessa fatta a Paul Heyman e aiuta la OG Bloodline nella conquista della vittoria. Ma tutto ha un prezzo e il segmento conclusivo in cui tutti alzano l’indice al cielo, in segno di riconoscimento di Roman, tranne Punk, che fa il suo gesto del “go to sleep” per ben due volte, quasi a ribadire il concetto, è un chiarissimo riferimento al futuro. CM Punk è tornato per fare un favore a Paul Heyman, che però ora gliene deve uno. E che Roman c’entri qualcosa sembra scontato. Anche se ce l’aspettavamo, non è del tutto un male non aver visto né The Rock né Seth Rollins. Per The Rock forse ha più senso un ritorno nelle prossime settimane o in avvio di 2025 per costruire bene i piani suoi e della Bloodline (non si sa di quale, ndr) per Wrestlemania. Per Rollins è coerente l’assenza. Ha un feud aperto con Bronson Reed, odia Roman Reigns tanto da non accettare di unirsi al suo team, ma vuole prendere a calci nel sedere anche CM Punk. Chi avrebbe dovuto attaccare? E come avrebbe giustificato il tutto? Troppo complicato. Meglio aspettare e costruire per bene le cose a Raw
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voto complessivo a Survivor Series War Games: 7-
L’evento è stato assolutamente positivo, sebbene con qualche perplessità nella narrazione in alcuni incontri. I due match a tema, ossia i war games, sono stati ottimi e questo già basta a centrare il bersaglio. Quello maschile è stato fatto davvero bene. Quello femminile è cresciuto col passare dei minuti, anche se pecca di mancanza di creatività narrativa in alcuni punti. Tuttavia non si può dire che sia un match brutto, anzi. Il resto della card vive di alti e bassi. Davvero bello il triple treath per il titolo intercontinentale. Davvero brutto, al contrario, il match per il titolo US, che però ha almeno la novità di questo Nakamura rinnovato che conquista la cintura. Delude abbastanza il rematch tra Gunther e Damian Priest. Questi alti e bassi nella parte centrale della card penalizzano il voto, che se fosse dipeso solo dai due war games, sarebbe stato certamente più alto. Ad ogni modo una buona chiusura di anno per i PLE