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Vancouver, British Columbia, Canada

I match del main show

  • Team Rhea batte Team Liv nel women’s war games match
    * ordine di ingresso superstar (con “w” quelle del team vincente, con “l” quelle del team sconfitto): Bayley (w), Nia Jax (l), Naomi (w), Candice LeRae (l), Bianca Belair (w), Tiffany Stratton (l), Iyo Sky (w), Raquel Rodriguez (l), Rhea Ripley (w), Liv Morgan (l)
  • Shinsuke Nakamura batte LA Knight (c) e diventa United States Champion
  • Bron Breakker (c) batte Sheamus e Ludwig Kaiser in un triple treath match e rimane Intercontinental Champion
  • Gunther (c) batte Damian Priest e rimane World Heavyweight Champion
  • Team OG Bloodline batte Team New Bloodline nel men’s war games match
    * ordine di ingresso superstar (con “w” quelle del team vincente, con “l” quelle del team sconfitto): Tama Tonga (l), Jey Uso (w), ‘Big’ Bronson Reed (l), Jimmy Uso (w), Jacob Fatu (l), Sami Zayn (w), Tonga Loa (l), CM Punk (w), Solo Sikoa (l), Roman Reigns (w)

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L’evento in sintesi

Si comincia subito con un war games, quello femminile. Da una parte il team capitanato da Rhea Ripley, composto da Bayley, Naomi, Iyo Sky e da una delle due campionesse femminili di coppia, Bianca Belair. Dall’altra il team guidato dalla campionessa mondiale femminile, Liv Morgan, che è affiancata dalla fedelissima Raquel Rodriguez, da Candice LeRae, dalla ‘Miss Money in the Bank’ Tiffany Stratton e dalla campionessa femminile WWE, Nia Jax.  A cominciare il match sono Bayley e Nia Jax. Come prevedibile la ‘Role Model’ fa fatica a reggere la potenza maggiore della ‘Irresistible Force’, che domina fino all’ingresso di Naomi, che con dei kendo stick colpisce Nia e porta l’inerzia del match verso il suo team. Quando Nia sembra reagire, rinviene Bayley, che fa valere la superiorità numerica, almeno fino al successivo ingresso. Si prepara ad entrare Tiffany Stratton, ma le si para davanti Candice LeRae, ansiosa di mettersi in mostra per aiutare l’amica Nia. È la ‘Poison Pixie’ ad entrare, dunque, con Tiffy che non la prende bene. L’aiuto di Candice si fa sentire soprattutto quando piazza un Codebreaker su Bayley facendo leva sulla schiena di Naomi e poi quando si lancia in Splash sulla ‘Role Model’, piazzata da Nia su una struttura di sedie. Ma le ‘face’ tornano in vantaggio numerico con l’entrata di Bianca Belair. La ‘EST’ ruba la scena, facendo rifiatare le sue e tenendo testa da sola a tutte le rivali. Ma poi ecco entrare Tiffany Stratton, che lavora bene sia da sola che con Nia Jax, riuscendo a piazzare anche una Blockbuster sulla Belair. Fase confusa in cui tutte se le danno senza che nessun team prevalga. Poi entra Iyo Sky. La giapponese prova a regalare un’entrata spettacolare, prendendo un bidone e salendo in cima alla struttura per gettarsi in volo. Candice la ostacola e alla fine Iyo “ripiega” su una Sunset Flip dalla cima della gabbia, che però non riesce. Ma Iyo comunque trova un modo per buttare giù Candice. Bel duello di acrobazie con Tiffy, con la Sky che ha la meglio, ma viene poi messa ko da Nia Jax, attaccata a sua volta da Bayley. Ma entra ora Raquel Rodriguez, che con Nia crea una combo di potenza incredibile. Le due stendono Naomi e Bayley con due Powerbomb e si mettono comode ad attendere l’ingresso di Rhea Ripley. La ‘Mami’ tiene testa a tutte le rivali e il suo impatto rivitalizza il team, che trova il modo di reagire e riprendere il comando al punto che quando arriva il momento dell’ultimo ingresso, quello di Liv Morgan, la ‘Miracle Girl’ quasi ha paura di entrare. Trova coraggio portando sul ring la sua mazza da baseball. Mossa vincente perché Rhea si ritrova ben presto sovrastata dalle rivali, che la tengono ferma mentre Liv la colpisce all’addome e alla schiena con la mazza.

Liv e le altre provano ad ammanettare Rhea ad un angolo, ma arrivano tutte le compagne della ‘Mami’ in soccorso. Segue uno spam di finisher da una parte e dall’altra. Running Stomp di Tiffy su Iyo, Chingona Bomb di Raquel su Bianca, Code Breaker di Liv su Naomi, Running Drop Kick di Bayley su Liv e Samoan Drop di Nia sulla ‘Role Model’, ma è solo conto di due. Il caos regna sovrano e nella confusione si prendono la scena Tiffy ed Iyo, che salgono sulle due cime opposte della struttura e si tuffano contemporaneamente sulle altre partecipanti: Tiffy in Swanton Bomb, Iyo in Moonsault col bidone addosso. Tutte al tappeto, ma accade qualcosa. Tiffy trova la sua valigetta del MITB in un bidone e vede stese sia Liv che Nia e pensa seriamente all’incasso. Temporeggia troppo, però, nel decidere su chi incassare e alla fine arriva prima Raquel a battibeccare per capire cosa abbia in mente. Poi arriva Iyo Sky che apre un estintore e semina il panico. Nella confusione Rhea ammanetta Raquel ad un angolo del ring. Altra fase di confusione, in cui è Nia Jax a sembrare in controllo, quando mette ko Bianca Belair con il suo Leg Drop. Sia Bayley che Iyo Sky potrebbero, però, attaccarla, ma finiscono faccia a faccia e tra le due sembrano riaffiorare i vecchi attriti. Nia ne approfitta le mette ko entrambe per poi tornare a concentrarsi sulla Belair, che viene posizionata su un tavolo per chiudere i giochi con una Annihilator. Ma Bianca si rialza e insieme a Naomi afferrano la ‘Irresistible Force’ e la schiantano sul tavolo con una Double Powerbomb. Arriva Liv a colpire Bianca con la mazza da baseball, ma la ‘EST’ blocca il colpo. Tutte attaccano sia Liv che Raquel, ancora ammanettata all’angolo. Dal nulla però la Morgan riesce a tirar fuori dal cilindro la ObLivion su Bayley. Ma alle sue spalle arriva Rhea, che prova a piazzare la Riptide. Raquel salva Liv come può, togliendola dalla presa. La ‘Mami’ colpisce la Rodriguez, ma si distrae e si becca la Code Breaker da Liv su una sedia. Liv ha la vittoria in tasca e posiziona la ‘Eradicator’ su un tavolo per potersi poi schiantare su di lei in volo. Ma Rhea riesce a rialzarsi e a raggiungere la rivale sul paletto. Duello serrato, ma alla fine Rhea ha la meglio e da lì connette con un’incredibile Super Riptide che schianta Liv sul tavolo di commento. Non c’è più scampo. Finisce qui. Rhea ha schienato la campionessa mondiale femminile e le sue chance di riprendersi il titolo ora salgono vertiginosamente. Si conclude il tutto con il team delle ‘face’ in festa per la bella vittoria

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Passiamo adesso alla sfida per il titolo statunitense che vede il campione, LA Knight, vedersela contro Shinsuke Nakamura dopo i vari attacchi subiti nelle settimane scorse. Lo stile stiff del giapponese crea qualche problema in avvio alla ‘Megastar’, che però trova il modo di reagire con un Suplex e un Baseball Slide. La sfida si sposta per un po’ fuori dal ring, poi si rientra e i due si alternano spesso nel comando delle operazioni. Knight sembra più in palla e ottiene un conto di due. Ne ottiene anche un altro dopo un bel Death Valley Driver. Si duella sul paletto, dove a LA Knight non riesce di piazzare la Frankensteiner. Nakamura reagisce e connette con un Super Inverted Back Suplex. Ma non basta: conto di due. Prova allora la Kinshasa, ma Knight la evita e connette poi col Big Elbow. Chiama la BFT, ma Shinsuke sfugge via. Si duella fuori dal ring di competenza, ma i due si equivalgono. Il giapponese però è più rapido nel rialzarsi e nel prendere posizione per caricare la finisher. Così va a segno con la Kinshasa, che è decisiva. Finisce qui il regno di LA Knight. Ritorno di impatto incredibile per Shinsuke Nakamura, che da oggi è il nuovo campione statunitense

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Altra sfida titolata, stavolta per il titolo intercontinentale. Triple treath match che mette di fronte Ludwig Kaiser, Sheamus e il campione, Bron Breakker. Fin dall’avvio il campione e il ‘Celtic Warrior’ provano a liberarsi di Kaiser, riuscendoci anche, almeno finché il tedesco non torna alla carica con delle sedie. Ludwig ne posiziona una ad un angolo per usarla contro i rivali, ma finisce per essere nuovamente pestato e lanciato da un angolo all’altro sia da Bron che da Sheamus. Poi però è Breakker che prende il comando, attaccando entrambi i rivali fuori dal ring e poi riportandovi dentro l’irlandese e concentrandosi su di lui. Sheamus reagisce, ma quando sta per piazzare una Bodyslam, viene interrotto dall’arrivo di Kaiser. Scatta la rissa che arriva fuori dal ring. Sheamus si carica Ludwig per una Powerbomb sul tavolo di commento, ma Kaiser sfila via e mentre i due si azzuffano, dall’apron ring vola su di loro Bron con una bellissima Flying Clothesline. Kaiser però riesce poi a reagire, ma subisce un attacco alle spalle di Sheamus, che contrattacca anche su Bron. Kaiser provoca l’irlandese minacciando di colpirlo col suo stesso bastone, ma il ‘Celtic Warrior’ gli va incontro e lo mette ko fuori dal ring. Al rientro parte il duello serrato con Breakker. Sheamus ha la meglio e connette con la Celtic Cross, ma ottiene solo un conto di due. Prova la White Noise dal paletto, ma Bron sfila via e contrattacca con la Frankensteiner. Sembra fatta anche perché Bron prepara la sua Spear, ma va a vuoto e finisce contro la sedia piazzata dall’angolo in avvio di incontro. Sheamus ne approfitta e gli dà il colpo di grazia con il Brogue Kick. È finita? No perché il conteggio si ferma al due con Kaiser che tira via l’arbitro. Sheamus, incredulo, raggiunge il rivale fuori dal ring, ma viene colpito col suo stesso bastone. Kaiser prova a chiuderla ma il conto si ferma al due. Sheamus reagisce, ma non ha la forza per caricare il Brogue Kick. Ludwig lo raggiunge e dopo vari reverse piazza il DDT. Ma quando si alza per lo schienamento viene centrato in pieno dalla Spear di Breakker, che si carica per colpire anche Sheamus, che viene centrato anche lui in pieno. È stata dura, ma alla fine Bron Breakker si conferma campione intercontinentale

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Ed eccoci ora all’attesa sfida per il titolo mondiale. Rivincita di Summerslam, stavolta con Gunther nelle vesti del campione e Damian Priest in quelle dello sfidante. Damian Priest conferma il suo ottimo stato di forma e più volte costringe Gunther a rifugiarsi fuori dal ring. Il ‘Ring General’ riesce a prendere il comando solo quando inizia ad insistere sulla spalla di Priest. Il portoricano reagisce con un Enzenguri Kick. Serie di reverse con i due che evitano sia la Powerbomb che la Razor’s Edge, ma Damian riesce a chiudere l’austriaco in una Guillottine. Gunther si libera, ma rischia la finisher del rivale, ribaltandola e chiudendolo nella Sleeper. L’ ‘Archer of Infamy’ si libera, ma si becca la Powerbomb. Solo due. Si va sul paletto, dove però è Damian ad avere la meglio, piazzando una Frankensteiner. Quindi Priest realizza la Razor’s Edge. Il conto si ferma al due. Damian prova con la South of Heaven, ma Gunther sfugge e chiude il rivale nella Kimura. Priest non cede e allora Gunther lo tartassa con le Clothesline, finché non è lui a beccarsene una da Damian. Il portoricano ci crede e sale sulle corde, ma viene raggiunto. Duello serrato sulla cima del paletto e nessuno dei due sembra cedere. Alla fine Gunther finisce al tappeto, ma anche Damian cade fuori dal ring finendo per urtare la spalla dolorante contro le corde. L’arbitro si sincera delle condizioni dei due, ma quando non vede, arriva Finn Balor, che sale in cima ai ringstep e piazza la Coupe de Grace su Priest. Balor ancora una volta mette ko Damian, ma Gunther non apprezza il gesto e colpisce l’irlandese con un Running Dropkick. Poi riporta dentro il ring Priest e connette con la Powerbomb, prima di chiudere i giochi con la Sleeper. Gunther ce la fa e si conferma campione. Ma Finn Balor lancia occhiatacce verso il ring.

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Siamo ora al main event. Altro war games, stavolta maschile. Da un lato la New Bloodline, composta dal leader Solo Sikoa e dai suoi adepti, Tama Tonga, Tonga Loa e Jacob Fatu. Tutti affiancati anche da Bronson Reed. Dall’altra parte la OG Bloodline, guidata da Roman Reigns, con i ritrovati alleati Jey Uso, Jimmy Uso e Sami Zayn e soprattutto con l’inatteso partner, CM Punk. Proprio tra Punk e Reigns c’è maretta con l’ ‘OTC’ che carica tutto il suo team tranne proprio il ‘Best in the World’. A dare inizio alla contesa sono Tama Tonga e Jey Uso. Equilibrio a lunghi tratti, ma poi sembra essere Jey ad avere la meglio. Poi però entra in gioco Bronson Reed. Jey tiene testa all’inizio, ma poi inizia a subire entrambi i rivali. L’ingresso di Jimmy Uso riequilibra la situazione con gli Usos che insieme lavorano benissimo e creano non pochi problemi agli avversari. Poi, però, entra Jacob Fatu, che fa sentire la sua presenza devastante, con i suoi partner che spadroneggiano sugli Usos. Ma arriva il momento del terzo ingresso dei ‘face’. Sembra tocchi a CM Punk, ma Roman Reigns gli sbarra la strada e fa segno a Sami Zayn di entrare. È, quindi, il canadese ad entrare, con Punk e Reigns soli nella gabbiola sull’apron, che sembrano dei separati in casa. Buon avvio per lui, ma alla lunga la New Bloodline torna al comando delle operazioni. Poi arriva anche Tonga Loa a fare il suo ingresso, che dà ulteriore manforte ai suoi. La sfida sembra a senso unico con Sami e gli Usos in balia degli avversari. Ma arriva il quarto ingresso dei ‘face’. Roman Reigns sembra prendere la via del ring, ma CM Punk ricambia il “favore” e gli si para davanti, entrando al suo posto. Punk usa una cassetta di attrezzi per colpire tutti gli avversari che trova sulla sua strada. Grande impatto per lui, ma viene sorpreso dalla ripresa immediata di Jacob Fatu, che si rialza immediatamente e lo colpisce. La New Bloodline riprende coraggio e torna al comando delle operazioni. Di male in peggio: entra anche Solo Sikoa, che prima scaglia la porta della struttura in faccia a tutti e poi, una volta entrato, chiude la struttura con catena e lucchetto. La New Bloodline è in controllo totale. Sikoa piazza la Uranage su Zayn; Tonga e Tama piazzano la loro finisher sugli Usos, lasciando poi spazio a Jacob per il Moonsault su entrambi posizionati uno sull’altro; poi Reed piazza lo Tsunami su Sami. Quindi anche Punk viene pestato a dovere.

Tocca a Roman Reigns entrare, ma la struttura è chiusa. L ‘OTC’ prova a scalarla, ma viene ostacolato. Alla fine nessuno riesce ad impedirgli l’ingresso e Roman si lancia sui rivali con una bellissima Flying Clothesline. Roman rialza tutti i suoi partner da terra, tranne Punk, che deve fare tutto da solo. Sale la tensione tra i due, ma Paul Heyman arriva dal backstage e grida ad entrambi di restare uniti. I due si convincono e si va allo scontro tra fazioni. Fase confusa in cui Solo afferra Reigns per il Samoan Spike e Punk si carica Jacob sulle spalle per la GTS. Roman evita la finisher di Solo e carica la Spear. Sikoa si scansa e Roman centra in pieno CM Punk. Roman incredulo, ma non dispiaciuto. Sikoa lo attacca alle spalle e la New Bloodline torna al comando. Ma Reigns reagisce e con un low blow colpisce Fatu. Bronson Reed lo colpisce col Superkick e sistema Roman su un tavolo, pronto a schiantarsi su di lui con lo Tsunami dalla cima della struttura. Ma, colpo di scena, CM Punk mette da parte tutto e salva Roman, togliendolo dal tavolo e facendo andare a vuoto ‘The Colossal’.  Roman aiuta Punk a rialzarsi, ma entrambi finiscono vittima dei rivali. Punk si becca il Superkick da Jacob, mentre Roman subisce il Samoan Spike di Sikoa. Solo conto di due, con Jey Uso che salva tutto. Jacob Fatu corre verso di lui, ma viene preso in pieno dalla 1D degli Usos, che lo mette ko. Jey lo piazza su un tavolo con Jimmy che si prepara per l’Uso Splash dalla cima della struttura. Tama Tonga e Tonga Loa provano a salvare Jacob, ma entrambi subiscono la Spear di Jey. Quindi Jimmy porta a termine il lavoro realizzando lo Uso Splash.

Solo Sikoa si ritrova circondato da tutti i rivali. Si gioca tutto e va all’attacco, ma subisce prima vari Superkick dagli Usos, poi la Helluva Kick da Sami Zayn, quindi la GTS da CM Punk e poi Roman Reigns chiude i giochi con la Spear. Finisce qui. La OG Bloodline trionfa. Sami e gli Usos abbracciano prima Roman e poi Punk. Quindi entrambi vanno faccia a faccia e alla fine si stringono la mano. Tutti celebrano la vittoria alzando al cielo il dito, in segno di riconoscimento verso Roman Reigns come unico vero ‘Tribal Chief’. Ma sorprende l’atteggiamento di CM Punk, che invece fa il segno di “mandare a dormire” qualcuno. Poi escono tutti e vanno ad abbracciare anche Paul Heyman, che si scambia qualche battuta proprio con CM Punk. Quindi si chiude tutto sul titantron con la OG Bloodline che alza ancora il dito indice al cielo. CM Punk sbuca dalle retrovie e fa ancora il segno del “mandare a dormire qualcuno”. Vorrà dire qualcosa? Lo scopriremo. Intanto il wargames è vinto

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns