Siamo tornati! Sei anni fa assistevamo all’ultimo live event della WWE in Italia. Era il mese di novembre del 2018 ed eravamo a Roma, in realtà non molto preoccupati perché bene o male in quel periodo una volta all’anno la WWE in Italia faceva tappa e perché ad aprile saremmo stati a vedere dal vivo Wrestlemania (l’edizione n. 35, ndr). Ma in realtà per lungo tempo quella di Roma del 2018 è stata l’ultima volta che le nostre superstar hanno fatto tappa nel Bel Paese. Ultima prima della fantastica data di ieri. Con gli atleti in tour in Europa in vista di Backlash, che andrà in scena sabato sera, ecco che c’è spazio anche per una data italiana. E quindi zaini in spalla, si parte per Bologna
Partendo da Milano il viaggio è abbastanza comodo. Si parte con calma la mattina e alle 11:30 siamo a Bologna in giro per il centro, sperando di vedere qualcuno. Piazza Maggiore, via dell’Indipendenza, il celebre hotel Baglioni. Più o meno ci muoviamo in quelle zone per beccare qualcuno. Notiamo con piacere tantissimi fan con maglie di superstar della WWE. Quanto alle superstar riusciamo a beccarne solo una: Shinsuke Nakamura, che sarà protagonista nel main event della serata. Il giapponese si concede molto gentilmente per una foto, prima di rimettersi a camminare nel suo giro turistico di Bologna. Anche noi proseguiamo per il pranzo. Al termine giriamo ancora un po’ per il centro, ma vuoi perché non becchiamo nessun’altra superstar, vuoi per i nuvoloni che non promettono niente di buono, torniamo al parcheggio per metterci in viaggio verso l’Unipol Arena
Intorno alle 16 parcheggiamo comodamente davanti all’Unipol Arena e ci facciamo un giretto nello shop. Girovaghiamo nell’area antistante, un po’ bevendo qualcosa, un po’ captando qua e là i discorsi dei fan che sembrano davvero eccitatissimi. Dopo un’oretta ci mettiamo in fila. Le nuvole grigie sono sopra di noi, ma il tempo sembra reggere e la speranza è che lo faccia entro le 18:30, orario di apertura dei cancelli. Purtroppo le speranze vanno a farsi benedire quando intorno alle 18 inizia a piovere. Per noi è una mezz’ora infinita, visto che anche gli addetti non sono puntualissimi ad aprire. Poi però finalmente siamo dentro. Dispiace per chi era in coda che si è beccato anche l’aumento di intensità ed è entrato decisamente più inzuppato di noi
Qualche altra birra e un po’ di meritato relax e poi ecco che i mitici Luca Franchini e Michele Posa ci salutano e rubano qualche grido ignorante, mentre ci annunciano anche le principali superstar presenti nell’evento a cui stiamo per assistere
Poi finalmente ci siamo. Lo show inizia e…. bomba! Si parte con Sami Zayn, acclamatissimo dai fan. Il campione intercontinentale difende il suo titolo contro Ludwig Kaiser. Quest’ultimo da buon heel è bravo a farsi fischiare, mentre Sami è letteralmente osannato dai fan, noi compresi. Dopo un buon match, con la classica Helluva Kick, il buon Sami vince e si conferma campione, dedicando un altro momento di ovazione per i fan
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Passiamo già al match successivo, che è un rematch di Wrestlemania. Tre contro tre che mette di fronte da un lato le Damage CTRL, rappresentate da Dakota Kai e dalle campionesse femminili di coppia, Kabuki Warriors; dall’altra il trio composto da Naomi, Jade Cargill e Bianca Belair. La ‘Glow Girl’ ci onora con un’extension tricolore in testa (che rischia di perdere più volte durante il match, ndr) e con un costumino tricolore. Jade si mostra tutta la sua potenza, mentre Bianca è quella che si prende il maggior numero di applausi dai fan. La ‘EST’ è palesemente la più tifata, ma c’è un bel tifo anche per Jade e un generale apprezzamento anche per Naomi, tra l’altro molto brava quando chiamata in causa sul quadrato. Match davvero carino, deciso dalla KOD di Bianca. Le tre restano abbastanza tra ring e stage a prendersi l’abbraccio dei fan anche al termine dell’incontro, che risulta anche essere uno dei più divertenti e ben riusciti della serata
Restiamo in tema di tag team match, ma stavolta sono gli uomini ad andare in scena. Con grande sorpresa (anche perché non annunciato nelle varie card provvisorie che circolavano nel web, ndr), arrivano Solo Sikoa e Tama Tonga, la nuova versione della Bloodline. Per noi la prima occasione in assoluto per vedere proprio Tama in azione. In molti alzano il dito indice al cielo, segno di riconsocimento verso la Bloodline. Ma gli stessi intonano anche il coro “We want Roman”, a voler sottolineare che è quella la Bloodline che riconosciamo, non la nuova versione. Siamo curiosi di vedere gli avversari. Urlo di acclamazione all’ingresso di LA Knight, ma è nulla in confronto al tripudio che travolge l’ingresso del leggendario Randy Orton. Il match in sé è carino, ma ci lascia l’amaro in bocca. Infatti tutti attendevamo una RKO del nostro Randy, ed invece con un finale letteralmente anticlimatico, la mossa viene evitata e poco dopo LA Knight è sorpreso da un roll-up. Piccola delusione anche nel non aver visto granché da Tama Tonga, ma probabilmente sta cercando di non strafare e non scoprire le carte in attesa di Backlash. Ad ogni modo non è del tutto vero che non vediamo almeno una RKO. Infatti nel post match Tama e Solo provano ad accanirsi di Knight. La ‘Megastar’ viene messa in salvo da Randy, che ci regala una RKO su Tama, mentre Knight piazza la BFT su Solo. Match perso, ma almeno si godono l’abbraccio dei fan
Si torna i match titolati. Va in scena ora il match per il titolo mondiale pesi massimi, che è un fatal four way match. Jey Uso entra per primo e viene letteralmente trascinato nel ring dai gasatissimi fan dell’arena. Non siamo noi, personalmente, fan accaniti del samoano, ma ci lasciamo coinvolgere dal clima generale di euforia. Spazio poi a Chad Gable, a Gunther (tifato tantissimo pur essendo heel, ndr) e ovviamente al campione mondiale, Damian Priest, anche lui molto apprezzato dai fan, che gli riservano il coro “you deserve it”. Nella prima fase, forse anche per riequlibrare un po’ il tifo dalla sua parte, visti i tanti cori per Gunther, Jey Uso coinvolge anche arbitro e l’annunciatore, Byron Saxton, nei suoi Yeet. Col pubblico che torna a tifare per lui, la sfida ha inizio. Incontro carino, con alcuni spot interessanti: su tutti il Superplex di Gunther su Gable, mentre contemporaneamente Jey piazza la Powerbomb sull’austriaco; e poi le Spear di Jey su tutti i rivali. Alla fine però il match è deciso dalla South of Heaven di Priest su Gable. Damian si conferma campione, con i fan che tutto sommato apprezzano. Nel post match Jey Uso resta comunque sul ring per far partire la sua musica e divertirsi con i fan.
Il pre e post pausa vede tornare in scena Luca Franchini e Michele Posa, che tra un urlo e un altro, promuovono lo shop ufficiale presente nell’arena. Poi si ricomincia. Altro match titolato, stavolta per i titoli mondiali di coppia. JD McDonagh e Finn Balor del Judgement Day entrano per sfidare i campioni, Awesome Truth. The Miz e il solito divertente R-Truth guidano il pubblico nei vari “whatsapp”. Match che scorre e che culmina nelle solite combo stile John Cena dello strampalato R-Truth. La doppia AA dei campioni chiude il match con il pubblico che si scalda per gli ultimi due incontri
Va in scena ora il match per il titolo mondiale femminile. Nia Jax, sfidante, è la prima ad entrare. Poi è la volta della osannata Becky Lynch, campionessa mondiale femminile. Tutti cantano in coro la musica d’ingresso di ‘The Man’, che non delude con la sua prestazione. Incontro in cui la potenza di Nia si mixa bene con l’agilità e la tecnica di Becky, che alterna momenti di sofferenza a momenti di reazione con i classici Leg Drop tra le corde, Armbar e Dropkick. Alla fine, quando Nia sbaglia il suo Annihilator, ‘The Man’ ne approfitta e la sottomette nella Dis-Arm-Her, andando a confermarsi campionessa. L’abbraccio dei fan è tutto per lei, che si concede a varie foto con chi è nelle prime file. Tutti non hanno smesso di tifarla, neanche noi
E siamo al gran finale, il main event col titolo indiscusso WWE in palio. Shinsuke Nakamura lo ritroviamo in azione. La sua musica di entrata è cantata da tutti e, sebbene sia un heel, anche durante il match non manca un momento in cui viene tifato. Ma il pubblico è tutto per l’eroe del momento. Tutti in coro cantano l’ingresso dell’ ‘American Nightmare’ Cody Rhodes. Il campione WWE si prende l’abbraccio e i cori dei fan prima di entrare in azione nel match che segue. Incontro tra i migliori della serata, dove vediamo delle ottime interazioni col giapponese (contro cui ricordiamo ad inizio anno alcuni ottimi match visti a Raw, ndr). Cody riesce a resistere ad una Kinshasa e a qualche scorrettezza del rivale, come quando gli viene gettata in faccia una polverina. Ma alla fine, dopo esserci andato già vicino con la Cody Cutter, il nostro eroe riesce a trovare il modo per piazzare le classiche tre Cross Rhodes decisive, che lo portano alla vittoria. Il pubblico lo acclama ancora una volta, ma non è finita. C’è spazio ancora per qualcosina
Da buon mattatore della serata, l’ ‘American Nightmare’ prende il microfono e chiede ai fan se si sono divertiti. Quindi ci incita a farci sentire perché la WWE sta diventando globale e magari un giorno potremmo vedere in Italia anche Raw, SmackDown o un PLE. Inutile dire che la gente impazzisce al solo sentire queste parole. E’ il nostro sogno e con questa WWE sappiamo che può succedere. Intanto andiamo via col ricordo di questa bella notte di divertimento e, anche se stanchi, alle 23:30 ci rimettiamo in macchina per affrontare il ritorno a Milano. Ore 1:40 siamo a casa, dopo aver affrontato il viaggio sotto una pioggia incessante, ma contenti per aver assistito a questo grandissimo show. Alla prossima!