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Wrestlemania XL ha sancito la fine di uno dei regni più iconici della storia del wrestling e della WWE. 1316 giorni da campione universale senza mai essere spodestato. 1316 giorni che hanno segnato tutto per Roman Reigns: la svolta del personaggio, la creazione della Bloodline, una delle stable più dominanti di sempre, l’entrata nell’olimpo dei più grandi, la consacrazione definitiva, match dopo match, PLE dopo PLE, Wrestlemania dopo Wrestlemania. Ripercorriamo tutte, ma proprio tutte le difese del ‘Tribal Chief’

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Payback 2020: batte The Fiend (c) e Braun Strowman in un triple treath no holds barred match. Prima di arrivare qui dobbiamo fare un accenno a Summerslam 2020. Sono gli anni della pandemia, delle arene virtuali e la WWE non sta vivendo un buon momento. La scena legata al titolo universale è ruotata intorno a Braun Strowman, campione di ripiego, che è stato spodestato da The Fiend a Summerslam. Qui, però, a rubare la scena è stato l’improvviso ritorno di Roman Reigns, che qualche giorno dopo si è fatto ritrarre con un nuovo manager, nientemeno che Paul Heyman, lo storico manager di Brock Lesnar. Paul dice di avere un contratto in cui Roman è inserito nel match di rivincita tra Fiend e Strowman in programma a Payback. Ma la sfida che va in scena nell’evento di fine estate è alquanto strana. Di Reigns non sembra esserci traccia e sul ring è tutto ridotto al duello tra Strowman e il maligno, campione. Il momento epico arriva quando il Fiend solleva il gigante Braun e lo mette ko con un Superplex che fa collassare il ring. I due sono sfiniti al tappeto e a questo punto arrivano Roman Reigns e Paul Heyman. Sembra la più facile delle vittorie, ma Roman viene chiuso nella Mandible Claw dal maligno. Ma il ‘Big Dog’ se ne libera con un colpo basso e, appena vede l’altro rivale, Strowman, piazza la decisiva Spear. Roman Reigns è campione universale!

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Clash of the Champions 2020: batte Jey Uso. Il regno ha, dunque, inizio e per Roman c’è già una prova particolare. Una sfida in famiglia. Jey Uso, orfano del fratello Jimmy, temporaneamente infortunato, rileva Big E in un fatal four way match con in palio una title shot per il titolo universale. Con grande sorpresa Jey, finora in mostra solo in tag team col fratello, ottiene la sua grande chance in singolo e va dritto a sfidare il cugino. Roman qui inizia a parlare di famiglia, tribù, linea di sangue e si fa chiamare ‘Tribal Chief’. La sfida che va in scena a Clash at the Champions mostra un Jey Uso determinato e convincente, che va vicino alla vittoria piazzando lo Uso Splash, che però non basta. Ma a questo punto entra in scena Roman, che vuole umiliare e annichilire suo cugino e gli rifila due Spear, colpendolo con insistenza senza mai chiudere il match. Quando, però, sovrasta Jey in ground and pound, si rivede Jimmy Uso, che per aiutare suo fratello lancia la spugna sul ring, in segno di resa. Roman Reigns trionfa nella sua prima difesa titolata e mostra tutta la sua superiorità schiacciante al resto della famiglia

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SmackDown del 16/10: batte Braun Strowman. La faida con Jey Uso è tutt’altro che finita, con ‘Main Event Uso’ che chiede e ottiene una grande rivincita per Hell in a Cell. Ma nel frattempo viene annunciata una difesa titolata per la puntata di SmackDown che va in onda due settimane prima del ppv. Reigns se la vede contro un rivale molto grosso come Braun Strowman. Sfida che delude le aspettative e che viene decisa da una Spear e da una Guillottine con cui Roman fa svenire il rivale. Conferma del titolo, ma la notizia è che a fine match compare ancora Jey Uso con cui ha inizio una tremenda rissa a quindici giorni dal nuovo scontro tra i due

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Hell in a Cell 2020: batte Jey Uso in un I quit hell in a cell match. Dicevamo che Jey Uso non si è arreso e che ha ottenuto la sua rivincita. Roman Reigns promette un’altra umiliazione e alza la posta in palio. La sfida sarà un hell in a cell ma anche un I quit match, dove Roman promette di far cedere il cugino e a quel punto gli imporrà le sue regole: lo riconoscerà come ‘Tribal Chief’, sarà ai suoi ordini ed estrometterà suo fratello, Jimmy, dalla famiglia. Il match è molto intenso ma quando Roman prende il sopravvento sembra di assistere a un massacro come quello di Clash of Champions. Eppure Jey non vuole saperne di cedere. E’ stremato e a nulla servono arbitri e security: Roman non si ferma e Jey non cede. Arriva allora ancora una volta Jimmy Uso per aiutare suo fratello e supplicare Roman a fermarsi. Reigns abbraccia Jimmy, capendo le sue intenzioni. Ma è una finta: lo sottomette nella Guillottine Choke e grida a Jey di cedere ora per evitare il peggio. A questo punto Jey cede e insieme al fratello non gli rimane che riconoscere Roman come loro campione e capo famiglia. A fine match Reigns, confermatosi campione universale, viene incoronato anche dai Wild Samoans, come capo-famiglia. Inizia ufficialmente l’era del ‘Tribal Chief’

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TLC 2020: batte Kevin Owens in un TLC match. Il ‘Tribal Chief’ ha dato inizio all’era della Bloodline, con al suo fianco il fedelissimo Paul Heyman e il nuovo entrato (forzatamente, ndr) Jey Uso. Roman si diverte ad umiliare Jey, costretto a subire abusi di ogni tipo e ad accettarli in virtù della sua sconfitta a Hell in a Cell. Ma c’è chi nota queste cose e mostra disappunto. Si tratta di Kevin Owens, che riesce a convincere Reigns ad accettare la sua sfida per un TLC match nell’omonimo ppv, dopo aver attaccato proprio Jey. Come spesso accaduto nelle sfide tra Reigns e Owens, si assiste a un incontro molto intenso e avvincente. Tavoli, sedie e scale vengono utilizzati con insistenza. I due si schiantano ripetutamente su tavoli: Owens schiantato da una Spear, Reigns da una Pop-Up Powerbomb. ‘KO’ sale in cima per afferrare la cintura, ma viene fermato da Jey Uso, che subisce una Stunner, ma permette al ‘Tribal Chief’ di rialzarsi e raggiungere Owens in cima alla scala per rifilargli un low blow e chiuderlo nella Guillottine. Kevin cede e Roman si impossessa della cintura, confermandosi campione universale. Jey si è mostrato leale al giuramento aiutando suo cugino, ormai nulla può fermare la Bloodline

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SmackDown del 25/12/2020: batte Kevin Owens in uno steel cage match. Ma Kevin Owens non si arrende e viene programmata subito una grande rivincita. Per l’ultimo episodio di SmackDown del 2020 (andato in onda a Natale, ndr), viene sancito uno steel cage match di rivincita. Altro ottimo incontro, dove Reigns sembra uscirne meglio quando mette ko il canadese con una Spear e fa per uscire dalla gabbia. Ma Owens lo ferma ancora una volta e piazza la Stunner che sembra decisiva. Ma ancora una volta Jey Uso aiuta suo cugino, bloccando l’uscita di Kevin e ammanettandolo alla gabbia. Furbata decisiva perché Owens non riesce a muoversi e si vede costretto ad assistere attonito a Roman Reigns che esce indisturbato dalla gabbia, vincendo e confermandosi campione universale. Ma non è finita qui. Un’ultima e decisiva resa dei conti è inevitabile

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Royal Rumble 2021: batte Kevin Owens in un last man standing match. Il capitolo tra Owens e Reigns sembra chiuso e Roman sembra prendersela con l’official Adam Pearce, che ha insisisto nel mettergli contro ‘KO’ e lo provoca inducendolo ad autoinserirsi, sebbene non lotti più da anni, in un gauntlet match per decretare l’avversario di Roman alla Royal Rumble. Adam Pearce, grazie agli aiuti di Roman e Jey Uso, vince il match. Ma al momento della firma del contratto per un match che sembra avere il più scontato degli esiti, Pearce finge un infortunio e decreta di aver inserito nel contratto una clausola per nominare un sostituto. E il sostituto è ancora una volta Kevin Owens, che sfiderà ancora Reigns alla Royal Rumble. Non poteva esserci epilogo migliore. Per l’ultima e decisiva sfida tra Kevin Owens e Roman Reigns viene sancito un last man standing match. L’incontro si svolge lungo tutto il Thunderdome, dove i due se le danno di santa ragione, non risparmiandosi. Si segnalano una Spear di Roman sui led, un Frog Splash di Owens da un’impalcatura, una Swanton Bomb di Owens da un bancale, un investimento di Roman con un muletto. Owens sembra potercela fare quando ammanetta il ‘Tribal Chief’, che però colpisce con un low blow l’arbitro quando arriva al conto di nove. Poi arriva Heyman a liberare Roman dalle manette. Una volta libero, Reigns va dritto su Owens per chiuderlo nella Guillottine, facendolo svenire. A quel punto un altro arbitro arriva per contare fino a dieci e sancire la vittoria del ‘Tribal Chief’, che si conferma ancora una volta campione universale

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Elimination Chamber 2021: batte Daniel Bryan. Siamo nel pieno della Road to Wrestlemania. La Royal Rumble è stata vinta da Edge, che però, si è preso del tempo per decidere per quale titolo mondiale competere, annunciando che solo dopo Elimination Chamber dichiarerà se competere per il WWE o per l’Universal Championship a Wrestlemania. Nel frattempo Adam Pearce annuncia che l’elimination chamber match maschile riguarderà il roster di SmackDown e il vincitore avrà l’onore di competere per il titolo universale di Roman Reigns nella stessa sera. Nella chamber, molto bella, non manca il solito Owens, si esalta Cesaro, c’è perfino Jey Uso, ma chi vince e ruba i riflettori è il grandioso Daniel Bryan. Dopo una prestazione epica delle sue, l’ ‘American Dragon’ vince schienando Jey Uso per ultimo e ottiene la title shot. Ma nessuno aveva specificato in che momento della serata ci sarebbe stata la sfida immediata a Roman Reigns. Così il ‘Tribal Chief’ si palesa con Paul Heyman proprio alla fine della chamber, con Daniel visibilmente provato. Bryan riesce sulle prime ad abbozzare una reazione, ma il match è una farsa e Roman impiega pochissimo a chiudere il rivale nella Guillottine e a vincere il match, confermandosi ancora campione universale

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Fastlane 2021: batte Daniel Bryan (con Edge special enforcer). Dopo Elimination Chamber, come promesso, Edge, da vincitore della Royal Rumble, ha fatto la sua scelta per Wrestlemania, decidendo di competere per il titolo universale di Roman Reigns. Ma nel mezzo c’è ancora un ppv, ossia Fastlane, e c’è un Daniel Bryan quantomai arrabbiato per come sono andate le cose a Elimination Chamber. Il ‘Goat Face’ chiede a gran voce un rematch, ottenendolo dopo aver battuto Jey Uso in uno steel cage match. Ma a questo punto Bryan viene ostacolato proprio da Edge. La ‘Rated-R Superstar’, concentrata su Wrestlemania, snobba Daniel, che per tutta risposta gli fa notare come meriti molto più di lui di essere nel main event di Wrestlemania, arrivando addirittura ad attaccarlo. Edge, anche lui battendo Jey Uso, riesce a intrufolarsi nella sfida di Fastlane, ottenendo il pass per fare da special enforcer nel rematch tra Bryan e Reigns. La sfida è grandiosa ed inevitabilmente il ruolo di Edge diventa cruciale. Sulle prime rimane imparziale, ma poi, quando l’arbitro è ko, il canadese entra in azione prendendo il ruolo di arbitro della contesa. Litiga con Roman per un conteggio troppo lento a dire del ‘Tribal Chief’, fa i conti con le inteferenze di Jey Uso, ma soprattutto si becca una sediata involontaria da Daniel Bryan, che in realtà voleva colpire Roman. Bryan chiude Reigns nella Yes Lock, ma Edge è al tappeto e non può accertarne la vittoria. Quando si rialza lo fa per uscire di scena colpendo a sediate sia Roman che Daniel. Edge se ne va, arriva un altro arbitro. Giusto nel momento in cui uno stremato Roman allunga il braccio su Bryan per il conteggio decisivo. Roman Reigns si conferma ancora campione universale e da tale arriverà a Wrestlemania

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Wrestlemania 37: batte Edge e Daniel Bryan in un triple treath match. Il main event di Wrestlemania sembra chiaro: Roman Reigns contro Edge per il titolo universale. Il campione contro il vincitore della Royal Rumble. Ma il finale di Fastlane non può non aprire nuovi scenari e infatti Daniel Bryan rimane ancora focalizzato sul titolo e come, accaduto nel 2014, pur non essendo né campione né vincitore della rissa, chiede a gran voce di entrare nel main event di Wrestlemania. Edge non ci pensa a rinunciare alla title shot e al momento che attendeva da quando si era ritirato nel 2011. Così Adam Pearce risolve la questione, sancendo per lo ‘Showcase of Immortals’ un main event a tre: Roman Reigns difenderà il titolo universale in un triple treath match. La sfida va in scena finalmente davanti a un pubblico vero (sebbene con capienza dello stadio ridotta al 25%) ed è il main event della seconda serata di Wrestlemania. Ancora oggi entra di diritto tra i main event più belli dello ‘Showcase of Immortals’, come da anni non se ne vedevano. Ritmo sempre alto e tutti che hanno le loro ottime chance per portarla a casa. Il momento più difficile per il ‘Tribal Chief’ è quando viene contemporaneamente chiuso sia nella Yes Lock di Bryan sia nella Crossface di Edge. Solo la competizione interna tra l’ ‘American Dragon’ e la ‘Rated-R Superstar’ lo salva perché inevitabilmente i due sono costretti a mollare la presa. Edge sembra quello che ne esce meglio, colpendo sia Bryan che Reigns con la Spear e poi insistendo con tante sediate su Roman. Quindi il canadese prova a chiudere tutto con la Con-Chair-To. Va a segno su Daniel, ma Roman viene salvato da Jey Uso, che alla fine subisce la Spear. Ma Roman riesce a rialzarsi e contrattaccare: Spear su Edge e poi è lui a piazzare la Con-Chair-To. Chiusura epica: Roman Reigns che mette i due rivali uno sopra l’altro e li schiena, sancendo la sua definitiva superiorità. Roman Reigns si consacra a Wrestlemania e si conferma ancora come campione universale

FINE PRIMA PARTE (continua)

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns