Ci siamo. Abbiamo ancora negli occhi la grandissima edizione di Wrestlemania XL appena vista. Ma dobbiamo chiudere questo capitolo e lo chiudiamo con le pagelle.
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Rhea Ripley (c) v Becky Lynch
pronostico: SI
voto: 8-
Opener davvero molto bello. Chiariamo un punto. Sia per Becky che per Rhea non è stata la miglior prestazione di sempre a Wrestlemania. Questo match è inferiore ad esempio al match disputato da ‘The Man’ contro Bianca Belair a WM 38 ed è inferiore alla sfida tra Rhea e Charlotte Flair di un anno fa (che è ad oggi il miglior match femminile disputato in WWE, almeno nel main roster). Siamo però di fronte ad un incontro solido, equilibrato, ben combattuto e di ottima qualità. Ancor più se pensiamo che, sembra che entrambe (o quantomeno Becky) non fossero al 100%. Era un match non scontato nel pronostico e sono state brave a tenere alta questa incertezza. Quanto all’epilogo, forse, per non minare la credibilità del personaggio è giusto aver fatto vincere la ‘Eradicator’, in questo momento probabilmente la superstar del roster femminile più dominante
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six-pack ladder match
pronostico: SI* (indovinato lo split dei titoli, ma solo una delle due coppie vincitirci)
voto: 7
Doveva essere un match dinamico, divertente, con spot. E lo è stato. Prevedevamo uno split dei titoli e c’è stato. Bella l’idea di far vincere un titolo ad una coppia heel nel mezzo del match e concentrare la battaglia vera sulla conquista degli altri titoli rimasti sospesi, che vanno invece ad un team face. Tutto sommato giuste anche le vittorie. Se il regno di Balor e Priest doveva finire, giusto che a spodestarli siano i team che per i personaggi si prestano a maggiori narrazioni. Theory e Waller sono due heel chiacchieroni e spocchiosi, che possono generare attriti e voglia di togliergli i titoli. Miz e Truth sono due face diversi tra loro e divertenti proprio per questo perché capaci di attirare con i loro segmenti. Forse tecnicamente #DIY o New Catch Republic sarebbero più meritevoli, ma ad oggi non hanno ancora quel potenziale narrativo giusto e poi comunque hanno tanto tempo davanti a loro per affermarsi. Tornando al match, non siamo dinanzi ad un capolavoro, ma certamente davanti ad un incontro che intrattiene e non annoia. Obiettivo raggiunto in pieno
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Rey Mysterio/Andrade v Santos Escobar/Dominik Mysterio
pronostico: NO
voto: 6,5
La storia era assai poco appetibile, però il match è stato condotto bene da tutti i competitor. Qualche errorino qua e là, ma in compenso i quattro protagonisti (e anche i rispettivi accompagnatori) hanno regalato un segmento che ha spezzato il ritmo dello show senza annoiare. Rey Mysterio è sempre una garanzia; Dominik Mysterio e Santos Escobar hanno fatto il loro; ma probabilmente la palma del migliore spetta ad Andrade, che conferma di essere un atleta interessante su cui la WWE non ha puntato abbastanza in passato, ma potrebbe redimersi adesso che ‘El Idolo’ è di nuovo qui. Il match è assolutamente buono, unica nota la facciamo sull’esito: aveva senso far interferire i due ex Philadelphia Eagles per dare ai ‘face’ una vitttoria da ‘heel’? Per noi non ha molto senso, ma ai fan presenti sembra sia piaciuto così
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Jey Uso v Jimmy Uso
pronostico: SI
voto: 5,5
Qui siamo alla vera delusione della serata. Forse l’unica vera delusione di tutta Wrestlemania. La faida poteva essere costruita decisamente meglio, visto che le interferenze di Jimmy ai danni di suo fratello Jey hanno avuto origine a Summerslam. Eppure con questi due sono state sprecate tante belle occasioni: dal confronto ad inizio Royal Rumble, mai davvero entrato nel vivo, alla faida in sé, costruita male e di fretta nella Road to Wrestlemania. Ci aspettavamo almeno un match bello, ma non abbiamo avuto neanche quello. È stato uno spam di Superkick e quando sembrava potesse decollare col finto pentimento di Jimmy, ecco che Jey è andato a prendersi la vittoria in modo davvero banale. Minutaggio basso, da match spezza-ritmo. Ci aspettavamo di più, molto di più
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Jade Cargill/Bianca Belair/Naomi v Damage CTRL
pronostico: SI
voto: 6,5
Al contrario, da questo incontro non ci aspettavamo nulla ed invece è stato assolutamente un bel segmento di intrattenimento. Minutaggio giusto, scrittura semplice, ma altrettanto giusta per quello che doveva essere il fine di questo match: elevare lo status di Jade Cargill, che trascina le sue alla vittoria. Non doveva essere un capolavoro, ma c’era il rischio che non coinvolgesse abbastanza. Ed invece ha funzionato
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Gunther (c) v Sami Zayn
pronostico: SI
voto: 8,5
Qui torniamo su un livello alto. Sami contro Gunther nel ring ha riportato ciò che si è raccontato nella storia. Zayn che doveva superare un ostacolo insormontabile e che doveva saper resistere e soffrire prima di scagliare il colpo decisivo. E così è stato. Abbiamo visto il solito devastante Gunther, che però fa i conti con la resistenza incredibile dello sfidante, che non molla un centimetro, incassa e resiste. E quando l’austriaco sente la vittoria in tasca, ecco che Sami sferra l’attacco improvviso e decisivo. La Superbrainbuster che precede la Helluva Kick è fantastica. È uno schema che alla lunga annoia, sia chiaro, ma che a Wrestlemania, coerentemente con la storia raccontata e col personaggio di Sami funziona bene. Complimenti poi ad entrambi per l’interpretazione dei ruoli. Non un capolavoro di tecnica, ma un ottimo storytelling, che è il sale del wrestling
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Cody Rhodes/Seth Rollins v The Rock/Roman Reigns
pronostico: SI
voto: 9-
Signori, che spettacolo. Quattro protagonisti eccellenti. L’unico neo di questo main event è forse la prima parte eccessivamente lunga. Ma è comunque giusta per creare il clima che ci vuole. L’impostazione è quella della rissa, con i protagonisti che combattono anche fuori dal ring per molto tempo. Ma è nella seconda parte che la sfida decolla davvero e lo fa senza interferenze. Assistiamo a cose incredibili. Il doppio Pedegree di Seth e Cody, gli Stomp di Rollins, le Cross Rhodes di Cody, i Superman Punch e le Spear di Reigns, Cody che anticipa un People’s Elbow per piazzare la Cody Cutter. E poi quel finale mozzafiato, dove succede di tutto. Cody che frantuma il tavolo di commento schiantandoci The Rock con la sua stessa Rock Bottom; neanche il tempo di realizzare che Roman travolge Rollins con una Spear sulle barricate; pochi secondi e Cody prende in consegna Reigns e quasi lo sconfigge. Ma c’è spazio per la citazione memorabile al finale dell’anno scorso. Cody che piazza due Cross Rhodes su Roman, ma prima della terza si becca una cinturata da The Rock, che anticipa la fine. Spear di Roman e poi il ‘Final Boss’ che conclude l’opera con la combo Rock Bottom-People’s Elbow. Quasi a voler ricordare a tutti che la Bloodline comanda tutto e Cody non può farcela. Magnifico. E se su Rhodes, Rollins e Reigns avevamo pochi dubbi, facciamo un grandissimo applauso a The Rock, che a distanza di 8 anni dalla sua ultima apparizione in ring, si mostra in forma, si prende bump importanti, ma soprattutto si conferma un maestro di interpretazione. La seconda parte thriller, almeno secondo noi, compensa e “perdona” pienamente una prima parte giusta, ma che effettivamente poteva durare un po’ meno
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voto complessivo alla night 1: 8
Prima serata bella, solida, che emoziona, ma che, va detto, trova la sua riuscita nell’opener azzeccato e negli ultimi due match straordinari, in particolare il main event, che doveva essere la sfida portante dello show. C’è qualche battuta a vuoto, certo. Jey contro Jimmy una vera delusione. Ma di contro ci sono match per i quali c’era hype pari a zero, che invece hanno saputo intrattenere. Il trend delle ultime edizioni, in cui la prima serata di Wrestlemania era particolarmente elettrizzante, è rispettato ma con moderazione. Qui siamo partiti forte, abbiamo avuto una fase centrale buona, ma con una grande delusione nel mezzo, e una parte finale bellissima, trascinata da un main event incredibile. Quest’ultimo poteva durare meno nella prima parte? Vero, ma con il “rollercoaster” di emozioni della seconda parte gli si perdona tutto. Gran prima serata, con qualche difettuccio, ma gran prima serata
pronostico: NO* (indovinato però che nel post match viene incassato il MITB)
voto: 8-
Ma cosa hanno fatto sti due? Ritmi sempre alti, finisher e near falls una dopo l’altra. Uno schema che ricorda quello utilizzato spesso nei match di Brock Lesnar, ma con il pathos che non hanno i match di Brock Lesnar. Bellissimo vedere questi due guerrieri fronteggiarsi colpo su colpo, finisher dopo finisher. Bellissimo vedere Drew che provoca durante il match CM Punk, provando addirittura a vincere con la finisher del ‘Best in the World’ in quella che doveva essere la Wrestlemania del ‘Best in the World’. Spettacolare come sempre Rollins nell’interpretare il campione che nonostante le fatiche della sera precedente, combatte, lotta, resiste e quasi vince addirittura, prima di capitolare definitivamente. L’incasso successivo era “telefonato”, ma l’hanno costruito bene, rendendo l’interferenza di CM Punk non invasiva nell’economia del match. Punk è stato in disparte per tutto l’incontro, senza cedere alle provocazioni e non attaccando nessuno dei due competitor. Ha attaccato Drew, ma l’ha fatto nel modo giusto e credibile: perché provocato a fine match. Tutto gestito benissimo
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Drew McIntyre (c) v Damian Priest
pronostico: SI
voto: SV
Chiaramente, come il 95 % degli incassi del Money in the Bank, sebbene ad effetto e bello da vedere, è ingiudicabile. Non è un vero e proprio match, ma è il classico incasso furbo di chi detiene la valigetta e approfitta dell’indebolimento momentaneo del campione. Bel momento, bel segmento, ma oggettivamente invalutabile come match
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six-men tag team Philadelphia street fight match
pronostico: SI
voto: 7
Un incontro che di hype ne generava poca, ma che la WWE è stata brava prima a trasformarlo in uno street fight match, che già lasciava pregustare botte da orbi con tavoli, sedie e bastoni in primo piano. Ma è stata ancor più brava a sorprenderci con la scelta di un arbitro speciale, tra l’altro azzeccatissimo. Bubba Ray Dudley, uno dei Dudley Boyz, celebre tag team estremo della WWE e prima ancora della ECW, che a Philadelphia aveva la sua casa. Belle tutte le interazioni, anche tra le accompagnatrici B-Fab e Scarlett. Fantastico il coinvolgimento proprio di Bubba Ray e bel finale, al netto del tavolo rotto accidentalmente prima dello spot del Frog Splash. Minutaggio giusto. Non doveva essere un capolavoro, ma doveva intrattenere e divertire e c’è riuscito benissimo
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LA Knight v AJ Styles
pronostico: SI
voto: 7-
Tra molte virgolette sarebbe il match peggiore della serata. Il virgolettato è d’obbligo però perché siamo di fronte ad un match assolutamente ben combattuto. LA Knight e AJ Styles hanno saputo tirar fuori un incontro di tutto rispetto nonostante un minutaggio non eccessivo. Si è rivisto almeno in parte lo Styles che ci mancava e che negli ultimi anni abbiamo visto molto raramente. Il suo lottato ha contribuito ad elevare la ‘Megastar’, che si prende con l’ovazione finale il giusto premio per quanto di buono fatto col suo personaggio nel corso del 2023
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Logan Paul (c) v Kevin Owens v Randy Orton
pronostico: NO
voto: 7,5
Bel match anche questo. Ritmo tipico del triple treath, con azione continua. Forse Logan perde un po’ a livello atletico, regalandoci meno voli e meno gesti atletici fighi rispetto al passato, ma si comporta benissimo nel ruolo di heel calcolatore che prova, riuscendoci, a mettere contro i due rivali che nonostante la stipulazione erano alleati contro di lui quasi a rendere l’incontro un handicap match mascherato. Lo stesso Logan regala il solito spot del tirapugni ed è bravo a prendersi la vittoria capitalizzando i colpi che si scambiano i due avversari, tirandone via uno e rubandogli lo schienamento vincente. Non è un capolavoro, ma è un match solido, dinamico, che si fa guardare e che ha al suo interno uno storytelling che funziona
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Iyo Sky (c) v Bayley
pronostico: SI
voto: 8-
Il problema di questo match era che fino al voltafaccia di Bayley alle Damage CTRL e al conseguente annuncio di sfidare Iyo per il titolo femminile WWE, questo match aveva generato attesa. Ma il fatto di aver ottenuto tutto questo appena cinque giorni dopo la Royal Rumble, ha fatto venir meno tutta quell’attesa perché la faida aveva già raccontato tutto. Ci hanno marciato un po’ sopra con il tradimento anche di Dakota Kai, che tra la ‘Role Model’ e il trio giapponese ha scelto queste ultime. Ma ben presto la faida è finita in secondo piano, facendo calare la hype per il match. Eppure l’incontro, sebbene inferiore alla controparte di Raw della sera prima, è assolutamente bello, ben raccontato e ben lottato. Iyo superlativa con i suoi voli e con la capriola con cui evita la prima Roseplant. Ma anche Bayley ci delizia con qualche atletismo niente male. Pubblico coinvolto e questo è il grande merito delle due interpreti. Volendo trovare un difetto, ci fa strano come nessuna delle Damage CTRL abbia almeno provato a venire in soccorso della ‘Genius of the Sky’, soprattutto dopo averle viste accompagnarla sul titantron per poi sparire. Non erano bandite dalla ringside area, quindi potevano esserci. Ma nel complesso va bene così. Bell’incontro, solido, senza eccellere, come doveva essere un match che precede il main event
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Roman Reigns (c) v Cody Rhodes
pronostico: SI
voto: 9
Mamma mia! Signori, mamma mia! Che match è stato? Tutto straordinario. Le entrate: Cody che bacia sua moglie prima di tuffarsi nell’ultima battaglia; Roman introdotto da cori e orchestra, quasi a volerci dire che il suo regno è (è stato, ndr) epocale e merita un’entrata trionfale. E poi la sfida. Qui, correggono l’errore della sera precedente. Roman e Cody si dilungano sì nella fase centrale, ma senza tirarla troppo per le lunghe e senza annoiare. Si rubano le finisher a vicenda, se le danno, ma resistono, regalandoci i primi bei near falls. Poi la parte clou. Qui qualcuno potrebbe storcere il naso perché è oggettivo che c’è stato overbooking. La girandola di interferenze, tuttavia, era prevedibilissima. Era un Bloodline rules match: come si poteva pensare che i membri della Bloodline non avrebbero messo il bastone tra le ruote all’ ‘American Nightmare’? E poi, Cody aveva degli alleati come Jey Uso e Seth Rollins, perché mai avrebbero dovuto lasciarlo solo nella serata più importante della sua carriera? Ci sta tutto. E comunque tutto è stato gestito bene, senza influenzare il match. Rhodes in particolare fa emozionare tutti quando resiste alla combo Samoan Spike-Spear di Solo Sikoa e Roman Reigns. Poi l’arrivo di John Cena e The Rock, con tanto di citazione al ‘Once in a Lifetime’. Rollins che arriva con musica e attire dello Shield, quasi a provocare e riaprire una ferita mai chiusa in Roman Reigns. E la sorpresa di Undertaker, per mettere fine all’interferenza di The Rock. Avremmo forse preferito Stone Cold Steve Austin, vero rivale storico del ‘Final Boss’, ma va bene così. Overbooking sì, ma che non decide nulla né in favore dell’uno né dell’altro. O meglio lo fa indirettamente ai danni di Reigns. Infatti il finale è qualcosa di poetico. Roman ha una sedia in mano e deve scegliere se colpire Cody e chiudere definitivamente la questione o colpire Seth Rollins e farlo alle spalle, come fece il ‘Visionary’ su di lui quando tradì lo Shield. E Roman mette da parte il titolo, Cody, la gloria, il regno, per vendicarsi di qualcosa che a distanza di anni fa ancora male. Seth che sa di aver provocato il ‘Tribal Chief’ e che si sacrifica per un bene più grande, far vincere Cody, che se lo merita. Ed infatti Seth si prende il colpo, Roman si vendica, ma paga questa scelta subendo le tre Cross Rhodes decisive che finalmente portano Cody a finire la sua storia, regalandoci uno dei finali più iconici di sempre di Wrestlemania. Magnifico! Magnifico!
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voto complessivo alla night 2: 9 Anche per questa seconda serata viene invertito il trend delle ultime Wrestlemania, ma stavolta al contrario. La seconda serata è quella che spacca e supera la prima. Non c’è un match sbagliato. Opener pauroso con tanto di incasso del Money in the Bank. Midcarding gestito egregiamente con match col giusto minutaggio e che riescono ad intrattenere andando ben oltre la semplice sufficienza, tenendo quindi sempre alto il livello. Tutto questo a far da preludio ad un main event che passerà alla storia. Chiaramente il main event eleva stratosfericamente il voto di questa seconda notte, ma è giusto che sia così perché è l’evento trainante dello ‘Showcase of Immortals’. Bravissimi entrambi. Roman e Cody hanno regalato emozioni incredibili. E bravi i booker che, a nostro modo di vedere, hanno gestito benissimo il ruolo dei vari invasori nell’overbooking della fase clou. Serata davvero incredibile, superiore alla precedente
voto finale a Wrestlemania XL: 9 E allora tiriamo le somme. Che Wrestlemania è stata? Straordinaria. Un’edizione che tiene testa ad alcune edizioni grandiose del passato e che con ogni probabilità finisce dritta nella top 10 delle più belle di sempre. Edizione che conferma il trend positivo ed in costante crescita qualitativa delle edizioni dello ‘Showcase of Immortals’ dal 2019 ad oggi. Infatti, a nostro modo di vedere, dopo il mezzo flop del 2018, la crescita è stata costante, compreso nell’edizione senza pubblico del 2020. Un anno fa era andata in scena un’edizione per qualità molto simile a quella di quest’anno, ma secondo noi leggermente inferiore per due motivi. Il primo è rappresentato dal fatto che in quella appena conclusa individuiamo una sola delusione nel match tra gli Usos, ma per il resto tutto si incastra benissimo tra match ottimi e incontri che rendono godibilissimo il midcard. Più di un anno fa abbiamo due opener davveri belli (mentre l’anno scorso forse gli opener, soprattutto quello della prima serata, erano stati sottotono). Come un anno fa abbiamo due bellissimi main event, ma entrambi col finale giusto. L’anno scorso ci eravamo illusi la prima sera con la sconfitta degli Usos che lasciava pregustare la fine della Bloodline; ma la sera dopo la vittoria di Reigns aveva lasciato l’amaro in bocca per la brusca frenata nella corsa di Cody Rhodes verso il titolo. Quest’anno l’opposto. Prima la vittoria degli heel che mette tutto in salita per l’ ‘American Nightmare’. Poi quella di Rhodes in un incontro conclusivo in cui si concentrano emozioni che solo il wrestling sa regalare. Il finale è straordinario, come tutte le Wrestlemania a cifra tonda ci insegnano. La decima edizione fu quella della consacrazione di Bret Hart, la cui scena tra l’altro è citata anche in questa edizione quando varie superstar portano Cody in trionfo, così come accadde trent’anni fa all’ Hitman. La ventesima fu quella dell’epico abbraccio tra Chris Benoit ed Eddie Guerrero, resa ancor più magica dalla loro tragica fine di qualche anno dopo. La trentesima fu quella dello Yes Movement e del momento epico di Daniel Bryan, campione scelto dal popolo. Se l’obiettivo di Wrestlemania è lasciare qualcosa ai posteri, lasciare il segno, scrivere la storia della compagnia e del wrestling in genere, beh, non giriamoci troppo intorno, questa edizione c’è riuscita! Pareggiarla non sarà facile e ce la ricorderemo in futuro
Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns