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Di notizie, teorie, speculazioni, ecc. ne abbiamo date abbastanza. Ma ora, col grande evento di Wrestlemania ormai alle porte, è arrivato il momento di fare un bel recap e di ripercorrere per bene le tappe che hanno contrassegnato la storyline principale di questa edizione, che si concluderà con la sfida per il titolo universale indiscusso tra il campione, Roman Reigns, e lo sfidante Cody Rhodes

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Premessa su Roman Reigns. La WWE ha provato per anni a proporlo come face di punta, come John Cena, ma lui è stato costantemente rigettato dai fan, che non volevano vedere un campione “imposto”. Ma ad un certo punto c’è stata la svolta heel, che subito l’ha portato ad essere il campione incontrastato che è oggi. Roman ha conquistato il titolo universale a Payback il 30 agosto 2020, unificando il titolo con quello WWE a Wrestlemania 38. Il suo regno ha battuto tantissimi record. È il più longevo dell’era moderna ed è appena sotto il podio dei regni da campione mondiale più lunghi di sempre in WWE. Meglio di lui solo il primo regno di Bruno Sammartino (tra il 1963 e il 1971, irraggiungibile), il primo di Bob Backlund (tra il 1978 e il 1983, altrettanto irraggiungibile) e il primo di Hulk Hogan (tra il 1984 e il 1988), che potrebbe essere superato conservando il titolo almeno fino alla metà di settembre. È un heel, certo, quindi i fischi ora sono ben accetti. Ma è anche un personaggio apprezzato, evoluto, che piace. Un percorso simile a quello che fu di The Rock, suo cugino, ad inizio carriera.

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Cody Rhodes

Premessa su Cody Rhodes. Dall’altra parte abbiamo Cody Rhodes, figlio del leggendario Dusty Rhodes, che però in WWE non ha mai ricevuto il giusto riconoscimento, tanto da andar via nel 2014. Da allora ha ricostruito la sua carriera nelle indies, in Giappone e nella AEW, da lui stesso fondata. È diventato popolarissimo e a Wrestlemania 38 ha fatto il suo ritorno da protagonista. Un percorso simile ad Hulk Hogan, che andò via ad inizio anni Ottanta dall’allora WWF, diventando popolare in AWA e Giappone tanto da recitare anche nel film Rocky III e tornando poi in WWF, dove ha dato inizio al fenomeno della Hulkamania. Tornando a parlare di Cody, un anno fa coronava il suo percorso vincendo la Royal Rumble e scegliendo di sfidare Roman Reigns per vincere quel titolo WWE che è sempre mancato non solo a lui, ma soprattutto a suo padre, leggenda e campione della NWA, ma arrivato in WWF nel pieno della Hulkamania e troppo tardi per dire la sua anche in questa federazione. Ma a Wrestlemania 39 il grande sogno di Cody, quando sembrava ad un passo dal realizzarsi, si è frantumato contro le interferenze della Bloodline. Roman Reigns è rimasto il campione, confermandosi ancora come tale anche nei mesi successivi. Cody ha condotto il 2023 prima in faida con Brock Lesnar, poi col Judgement Day, poi ancora con Shinsuke Nakamura, tenendo comunque alto il suo status.

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Ma ora vediamo davvero tutte le tappe di questa Road to Wrestlemania.

The Rock

1 gennaio, Raw Day 1. Primo show del nuovo anno che fa subito segnare una grandissima sorpresa. Senza alcun annuncio e con un ottimo lavoro fatto dalla WWE nel non far trapelare nulla, appare The Rock. Il ‘People’s Champion’ è lì solo per un saluto, ma dice una cosa importante. Dice di avere fame e di avere voglia di sedersi “at the head of the table”, citando uno dei soprannomi di suo cugino Roman Reigns. Le speculazioni su una sfida al cugino Roman, magari a Wrestlemania, si sprecano. Da tempo si parla del grande scontro tra samoani per il vero ruolo di ‘Tribal Chief’ e in tanti iniziano a pensare ad un suo coinvolgimento nella Royal Rumble. Ma come vedremo, per tutto il mese di gennaio, compresa la Rumble, di The Rock non vedremo neanche l’ombra. Ma intanto una prima “bomba” è stata sganciata. E Roman Reigns? Niente, si limita a sghignazzare sui social quando gli viene chiesto di rispondere

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27 gennaio, Royal Rumble. Intanto si arriva all’attesissima Royal Rumble. Roman Reigns, manco a dirlo, si è confermato campione superando Randy Orton, AJ Styles e LA Knight in un fatal four way match e si mette comodo, insieme all’altro campione mondiale, Seth Rollins, ad assistere alla rissa reale. La rissa è meno bella di quella di un anno fa, ma ha un grandissimo finale. Gli ultimi due rimasti sono Cody Rhodes e il ritornato CM Punk. I due danno vita ad un fantastico match nel match (come Cody e Gunther un anno fa, ndr). Alla fine, dopo un duello incredibile, Cody Rhodes vince ancora per la seconda volta di fila (come illustri predecessori come Hulk Hogan, Shawn Michaels, Edge, Randy Orton, Brock Lesnar, Batista e Stone Cold Steve Austin che di vittorie ne ha addirittura tre). E la sua scelta sembra essere chiarissima: sale sulle corde e punta Roman Reigns. Vuole la rivincita. Vuole “finire la storia”

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2 febbraio, SmackDown. Cody Rhodes sembra aver preso la sua decisione, ma già nell’episodio di Raw successivo alla Royal Rumble, il campione mondiale Seth Rollins ha provato a farlo riflettere, dicendogli che il titolo di Roman è il titolo d’elite, difeso raramente dal suo campione che ha ormai assunto aspetti hollywoodiani. Mentre il suo titolo è difeso costantemente da lui (Rollins, ndr), un vero campione, un campione del popolo, come lo era suo padre Dusty. Cody ci pensa, ma arriva SmackDown e arriva il faccia a faccia con Roman Reigns, che è nel suo destino. Ma l’ ‘American Nightmare’ sconvolge tutti. Dice di aver parlato con qualcuno e dice che si riprenderà tutto da Roman Reigns, prendendosi la sua rivincita e “finendo la storia”, ma non a Wrestlemania. Pubblico zittito. Cody invita una persona di conoscenza di Reigns a farsi avanti. Ed ecco che ad un mese esatto dalla precedente apparizione, compare The Rock. Faccia a faccia intenso tra i due cugini. Cody ha probabilmente “virato” sul titolo di Rollins, mentre a Wrestlemania XL il main event sembra destinato essere il grande scontro tra Roman Reigns e The Rock. Sembra

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8 febbraio, Wrestlemania XL Press Conference. L’episodio citato di SmackDown ha però dato vita ad una vera e propria “sommossa popolare”. I fan reagiscono criticando la WWE e The Rock. Non gradiscono che venga messa da parte la narrazione della rivincita di Cody, una storia che parte da lontano, in favore di una leggenda come The Rock, che torna, fa due apparizioni e ottiene il main event senza alcun merito. La sfida tra The Rock e Roman la volevano tutti, ma forse non a Wrestlemania o almeno non così. Non spodestando Rhodes. Si scatena, così l’hashtag #wewantcody e la gente già a Raw acclama il vincitore della Rumble. Si arriva così alla conferenza stampa di presentazione di Wrestlemania. Ci sono tutti, anche Seth Rollins, visto che a quanto pare saranno annunciati Cody Rhodes contro Seth Rollins per il titolo mondiale e Roman Reigns contro The Rock per il titolo universale indiscusso WWE. Il ‘Great One’ si prende la scena addirittura pubblicizzandolo come il più grande main event di Wrestlemania, citando le comuni origini della loro leggendaria famiglia. Ma Cody Rhodes interrompe tutto e torna ancora sui suoi passi. Dice che è lui il vincitore della Royal Rumble ed è lui che deve scegliere. E sceglie la rivincita contro Roman Reigns, commettendo però l’errore di citare i suoi antenati. The Rock prende la parola, dicendo che parlar male della famiglia di Roman equivale a parlar male della sua famiglia e che quindi ora Cody ha problemi anche con lui. E tanto per non farci mancare nulla, The Rock schiaffeggia Rhodes. Si scatena la rissa con Roman e Rock da una parte e Cody dall’altra, sostenuto anche da Rollins. Intanto 24 ore dopo, a SmackDown, il CCO della compagnia, Triple H, ufficializza il tutto: a Wrestlemania sarà Roman Reigns contro Cody Rhodes, con buona pace di The Rock

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12 febbraio, Raw. Cody Rhodes viene ancora raggiunto dal campione mondiale Seth Rollins, che sembra disinteressarsi dell’Elimination Chamber che determinerà il suo avversario per i titolo mondiale a Wrestlemania. Il ‘Visionary’ ha dei conti in sospeso con la Bloodline e mette da parte alcune vecchie ruggini con Cody Rhodes per assicurargli di essere al suo fianco nella sua battaglia

16 febbraio, SmackDown. Roman Reigns risponde a distanza a Cody Rhodes, ricordandogli che perderà anche stavolta, ma soprattutto annuncia un nuovo ufficiale ingresso nella Bloodline. E si tratta proprio di The Rock. Il ‘Great One’ sancisce il suo turn heel rimproverando i fan per aver gettato alle ortiche quello che era un fantastico main event in programma (lui contro Roman Reigns, ndr), chiamando gli stessi fan “Cody Cribabies” e poi assicurando che per Cody finirà male. Ma stupisce il fatto che pur parlando di Cody guarda in faccia Roman e quando arriva il momento del classico saluto col dito indice alzato della Bloodline, in segno di riconoscimento del ‘Tribal Chief’, The Rock stranamente alza anche il pollice. C’è chi parla di un semplice errore. Ma c’è anche chi ipotizza che quell’ “errore” indichi una pistola pronta a sparare contro Roman Reigns o una L di “loser” indirizzata sempre a Roman

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24 febbraio, Elimination Chamber. Secondo PLE dell’anno. Roman Reigns e The Rock non ci sono, mentre Cody Rhodes e Seth Rollins sono ospiti di una speciale puntata del ‘Grayson Waller Effect’. Il messaggio principale lo lancia l’ ‘American Nightmare’, che oltre a rinnovare il suo grido di battaglia contro Roman Reigns, regala due parole anche a The Rock, sfidandolo ufficialmente ad un match dove e quando vuole

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1 marzo, SmackDown. The Rock ruba la scena a tutta la Bloodline con un suo promo e alla fine risponde alla sfida lanciata da Cody Rhodes. Il ‘Great One’ anche da heel gasa il pubblico, ma sul più bello lo delude, rifiutando la sfida. Tuttavia il ‘Brahma Bull’ fa una controproposta, sottolineando però il suo ruolo nel CDA della TKO e rendendo di fatto la proposta un’imposizione. The Rock propone un match di coppia per la prima serata di Wrestlemania. Da una parte lui e Roman Reigns, dall’altra Cody Rhodes e Seth Rollins. Se vinceranno Cody e Seth, allora nella seconda serata, quando ci sarà la sfida tra Rhodes e Reigns, tutta la Bloodline sarà bandita e ci sarà solo Roman Reigns tra Cody e la “fine della storia”. Se, però, vinceranno The Rock e Roman Reigns, allora sarà la Bloodline a decidere le regole per il match tra il ‘Tribal Chief’ e l’ ‘American Nightmare’. Potrà succedere di tutto, tutto sarà lecito e The Rock assicura che farà di tutto per mettere fine ai sogni di Cody. Ma il monologo di The Rock è interrotto da Roman Reigns, che gli chiede di riconoscerlo pubblicamente. Il ‘People’s Champion’ sembra prenderlo come un affronto e va faccia a faccia col cugino. Il pubblico si gasa ancora, ma per la seconda volta viene deluso. The Rock fa un passo indietro e riconosce Roman come suo ‘Tribal Chief’. Quindi la Bloodline alza ancora il dito indice come sempre a fine segmento. Ma anche stavolta The Rock alza anche il pollice. Le speculazioni, neanche a dirlo, si sprecano

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8 marzo, SmackDown. Dopo essersi giurati reciproca fedeltà a Raw qualche giorno prima, Cody Rhodes e Seth Rollins arrivano a SmackDown per rispondere alla Bloodline. Tra i quattro protagonisti si susseguono reciproche provocazioni, ma alla fine è Seth Rollins a prendere la decisione definitiva e a gridare in faccia a The Rock che accetta la sfida. Così è fatta: il main event della prima serata sarà il match di coppia tra Cody/Seth e Roman/Rock e l’esito dell’incontro avrà implicazioni sul main event della seconda serata e sulla “fine della storia” di Cody Rhodes. Ma prima di chiudere il segmento Cody Rhodes “restituisce” lo schiaffo a The Rock

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15 marzo, SmackDown. Passa una settimana e a SmackDown va in scena uno dei promo più divertenti e allo stesso tempo belli di questa Road to Wrestlemania. The Rock veste i panni del cantante country e canta una canzone in cui provoca e prende in giro Cody Rhodes e Seth Rollins. Dopo aver fatto divertire i fan presenti nell’arena, torna serio, parla di se stesso come il “Final Boss” e si rivolge alla madre di Cody Rhodes promettendo di far molto male a suo figlio e di macchiare il suo cinturone col suo sangue

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22 marzo, SmackDown. Dopo aver avuto da Paul Heyman, special counsel della Bloodline, l’assicurazione che sul ring sarebbero stati da soli per l’atteso faccia a faccia, ecco che si confrontano Roman Reigns e Cody Rhodes, protagonisti del main event della seconda serata del prossimo ‘Showcase of Immortals’. I due si provocano a vicenda. Roman, memore del tradimento allo Shield del 2014, chiede a Cody se davvero si fidi così tanto di Seth Rollins. L’ ‘American Nightmare’ risponde chiedendo chi sia il vero leader della Bloodline tra lui e The Rock. Il promo prosegue con reciproci proclami di vittoria e con Cody che tende la mano sportivamente verso il suo rivale, che però se ne va e gli tende l’imboscata. Dal pubblico arrivano, infatti, Solo Sikoa e Jimmy Uso della Bloodline. Ma Cody sapeva già tutto e dall’altro lato dell’arena arrivano i suoi alleati: Seth Rollins e Jey Uso, quest’ultimo pronto a sfidare suo fratello Jimmy a Wrestlemania. Nessuno scontro, dunque, ma il clima si fa sempre più incandescente

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25 marzo, Raw. Il promo di apertura di Cody Rhodes viene a sorpresa interrotto dall’arrivo di The Rock, che però non prende la parola. Sussurra qualcosa a Cody e se ne va. A fine serata Cody e Rollins impediscono a Jimmy Uso e Solo Sikoa di interferire nel match tra Jey Uso e Shinsuke Nakamura. Ma non va benissimo. Seth viene messo ko da Drew McIntyre (suo prossimo avversario, sebbene snobbato dallo stesso Seth, nella seconda serata di Wrestlemania). Cody sembra reggere lo scontro sia con Solo che con Jimmy, ma nel backstage arriva The Rock. Il ‘Final Boss’ prende il sopravvento e lo porta nel parcheggio, dove massacra il povero Cody, macchiando col  sangue dell’ ‘American Nightmare’ il suo cinturone, dove compare una grande scritta “Mama Rhodes”.

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Le tappe sono state ripercorse. Nessuna speculazione, nessuna teoria. Abbiamo ricapitolato tutti i fatti. Ora le teorie fatele voi!

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns