Quasi un anno è passato da quando Damian Priest trionfava a Money in the Bank, vincendo la preziosa valigetta. Da allora, però, ancora non è avvenuto alcun incasso. Solo Edge con 280 giorni e Seth Rollins con 273 hanno aspettato così tanto prima di incassare. Due record che, salvo scossoni, saranno vertiginosamente avvicinati nella notte di Wrestlemania, visto che oggi l’ ‘Archer of Infamy’ è già quasi a 240 giorni senza incasso. Ma come mai tutta questa attesa? E c’è un piano predefinito oppure c’è il rischio di non sapere cosa fare con Damian?
A ben vedere, almeno nella categoria maschile, negli ultimi anni la WWE si è distinta in negativo per non aver avuto le idee chiare sul vincitore della ‘briefcase’. Nel 2017 è stata la volta di Baron Corbin, costretto addirittura a fallire l’incasso. L’anno dopo si è scelto Braun Strowman, affossando ulteriormente la credibilità del suo personaggio, facendogli incassare in modo pulito la valigetta (cosa rara) e facendogli fallire l’incasso con un no contest in un hell in a cell (che già questo è un controsenso, ndr). Nel 2019 il MITB non è stato sprecato, vero, ma per farlo si è scelto di andare sul sicuro dandolo nelle mani di Brock Lesnar, non esattamente un atleta da lanciare. Già nel 2020 tornano i problemi con la vittoria di Otis. Personaggio divertente, ma che alla lunga non sembrava credibile con quella valigetta e con l’idea che potesse incassarla per un titolo mondiale; così lo si è costretto a metterla in palio in un match, perso, contro The Miz, che è diventato il nuovo possessore (l’aveva fatto Edge nel 2007 contro Mr Kennedy, ndr). E se nel 2021 con Big E tutto è filato liscio, nel 2022 la valigetta nelle mani di Austin Theory è stata la pietra tombale sul personaggio di quest’ultimo. Prima i tentativi “abortiti” di incasso (esattamente come sta accadendo a Damian Priest, ndr). Poi la scellerata scelta di far incassare per il titolo US, prima volta in assoluto che il MITB viene incassato per un titolo secondario. Incasso anche fallito, tra l’altro. Insomma, critichiamo ogni anno la scelta di far incassare subito o quasi i MITB delle donne, ma il vero problema forse sta negli uomini, con cui realmente non si sa cosa fare.
E qui veniamo al ‘Senior Money in the Bank’, Damian Priest. Il suo percorso è una crescita costante. Il suo 2023 è scorso via con un solidissimo regno da campione indiscusso di coppia insieme a Finn Balor, che dura ancora oggi e che presumibilmente arriverà quantomeno fino a Wrestlemania. Ma se passiamo a parlare della valigetta, qui iniziano i problemi. Ha preso di mira pressoché solo Seth Rollins e il titolo mondiale pesi massimi. E, a dirla tutta, nei primi mesi le occasioni per incassare le ha avute. Ma si è scelto sempre la via dell’ “aborto dell’incasso”, con Damian che subiva in qualche modo un’interferenza esterna che gli impediva l’incasso (Randy Orton che torna a Survivor Series War Games; Drew McIntyre che impedisce l’incasso a Raw Day1; Sami Zayn che ruba la valigetta, ecc.). Ma ora che i mesi sono passati sembra sempre più difficile incassare. E poi su chi?
Roman Reigns? Impossibile. Il regno del ‘Tribal Chief’ se dovrà finire sarà per mano di un face ben costruito che dovrà dare l’impressione di aver compiuto l’impresa. E in quest’ottica Cody Rhodes è la scelta giusta e ovvia. E se incassasse a sorpresa su Cody dopo che l’ ‘American Nightmare’ ha trionfato a Wrestlemania? Sarebbe certamente un colpo di scena nientemale. Ma sarebbe un attentato al personaggio di Rhodes, che lo metterebbe definitivamente ai margini. Tanto vale farlo perdere di nuovo contro Roman. Più probabile che i piani non cambino e si punti ad un incasso per il titolo mondiale pesi massimi, nella notte stessa di Wrestlemania o magari nel Raw appena successivo. Ma per arrivare a questo crediamo che l’unico scenario credibile sia che Seth Rollins sconfigga ancora Drew McIntyre, ma esca talmente male dal match, che Damian possa finalmente approfittarne. Un incasso su McIntyre non lo mettiamo in conto e non avrebbe senso (fai fare tutto questo percorso allo scozzese, gli dai il match a Wrestlemania, per cosa? Per fargli subire un incasso? Ndr). Ci sarebbe, poi, la strada alternativa, che in parte è sembrata percorsa nell’ultimo episodio di Raw. Incassare ancora per un titolo secondario, ma stavolta per il titolo intercontinentale detenuto ad oggi da Gunther da oltre 600 giorni. Un record assoluto nella storia del titolo intercontinentale, che lo mette come prestigio quasi al pari dei titoli principali. Se aggiungiamo che Gunther oggi può perderlo ma per una sua crescita deve essere “coperto”. E quale “copertura” migliore di subire un incasso del Money in the Bank? È una strada alternativa, ma che potrebbe starci.
In ogni caso, che si faccia in fretta, perché il tempo sta passando e facendo perdere “verve” al MITB in suo possesso, si rischia di “bruciare” anche un atleta molto bravo come Damian Priest. Confidiamo in Triple H, che i talenti sa farli esplodere