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Elimination Chamber ha emesso il suo verdetto: sarà Rhea Ripley contro Becky Lynch. La sfida che abbiamo atteso per tutto il 2023 durante il regno da campionessa mondiale femminile della ‘Eradicator’ ora è realtà e la vedremo a Wrestlemania XL. Rhea ha superato l’ostacolo più grande incontrato finora, soffrendo ma vincendo contro Nia Jax. Becky ha trionfato in una chamber dall’esito forse “telefonato” ma assolutamente godibile. E ora ci mettiamo comodi per questa sfida tutt’altro che scontata. Ma come ci arrivano le due contendenti?

Il regno della ‘Eradicator’. Rhea Ripley nel 2023 si è consacrata. Un anno fa vinceva la Royal Rumble entrando col numero 1 e andava dritta a Wrestlemania, dove in un match pazzesco contro Charlotte Flair conquistava l’allora titolo femminile di SmackDown, diventato qualche mese dopo titolo mondiale femminile. Un regno lunghissimo, il suo. Salvo scossoni, che sarebbero totalmente  inopportuni e inaccettabili, arriverà da campionessa a Wrestlemania XL. Il suo sarà un regno di oltre un anno. Rhea si presenterà a Philadelphia dopo aver sfondato il tetto dei 365 giorni. Impresa che, in un singolo regno, è riuscita prima di lei a pochissime. Considerando il solo titolo mondiale femminile (ex SmackDown, ndr) c’era riuscita solo Bayley con i suoi 379 giorni del suo secondo regno. Espandendo il discorso anche all’altro titolo, quello femminile WWE (ex Raw, ndr) l’impresa è stata compiuta anche da Bianca Belair con 419 giorni e proprio da Becky Lynch con 398 giorni. Nel novero, comprendendo anche i vecchi titoli femminili ormai aboliti, nel discorso rientrano anche altre leggende come Rockin Robin (unico regno da 501 giorni), Trish Stratus (sesto regno da 447 giorni), Sensational Sherri (unico regno da 440 giorni). Insomma, Rhea tra le grandi. È stata certamente favorita da una predominanza nettissima nella divisione femminile del suo roster. Molte big sono finite a SmackDown (Charlotte Flair, Bianca Belair, le Damage CTRL). Così le varie atlete che si sono via via affacciate per una chance titolata sono state letteralmente spazzate via, non avendo la credibilità e lo status per avere ragione sull’australiana. Abbiamo dovuto attendere il mese di febbraio e il feud con la terribile Nia Jax per vedere la ‘Mami’ in difficoltà, ma alla fine anche questa “tempesta” è passata. La realtà è che Rhea più che con gli incontri di difesa del titolo, si è costruita la sua aura grazie al suo personaggio, leader di fatto del Judgement Day. Sicuramente di impatto. È tornata, forse anche in maniera ancor più decisa, la Rhea che avevamo conosciuto anni fa a NXT e che nel main roster stentava a venir fuori. E con questo status così dominante non è affatto detto che a Wrestlemania cederà il passo.

‘The Man’ cinque anni dopo ‘Becky Two Belts’. Era il 2019 quando dopo anni di sacrifici, Becky Lynch, entrando definitivamente nei cuori dei fan col suo personaggio di ‘The Man’, vinceva la Royal Rumble e andava dritta nel primo storico main event al femminile di Wrestlemania, unificando entrambi i titoli. Fu la notte di ‘Becky Two Belts’. Con entrambi i titoli in vita ‘The Man’ durò solo un mese, ma è rimasta per oltre un anno con il titolo di Raw (oggi titolo femminile WWE, ndr) saldamente nelle sue mani, difendendolo con successo anche nella Wrestlemania successiva e lasciandolo solo per via dello stop causa maternità. La carriera dell’irlandese è stata da allora stabile nei piani alti. Ormai è a tutti gli effetti un’icona del wrestling femminile, di oggi ma possiamo dire anche di sempre. Anche al suo ritorno post-maternità è rimasta in primo piano, strappando il titolo femminile di SmackDown (oggi titolo mondiale femminile, ndr) a Bianca Belair a Summerslam 2021 e arrivando ancora una volta da campionessa nel bellissimo contro di Wrestlemania 38, replicato a Summerslam 2022 contro Bianca Belair. E il 2023 di Becky come è stato? Riproporla con insistenza nella scena titolata sarebbe stato un errore e forse avrebbe portato ad un rigetto dei fan. La compagnia è stata astuta a tenerla apparentemente in disparte, senza però farle perdere il suo status. Così l’abbiamo vista impegnata nel feud contro un’altra leggenda come Trish Stratus. Feud portato forse per le lunghe, ma chiuso con un gran bel steel cage match a Payback. Eppure un titolo femminile l’ha conquistato, emigrando per qualche mese a NXT, dove ha posto fine al regno di Tiffany Stratton, conquistando quel titolo che quando era a NXT in pianta stabile (fino al 2015, ndr) non aveva mai vinto. Una run titolata di qualche mese in cui ha avuto il sapiente ruolo di elevare le nuove proposte e di tenere alto il suo status in vista del futuro push. Perché era chiaro: l’unica vera alternativa a Rhea Ripley era solo e soltanto ‘The Man’. Bisognava solo attendere il momento giusto per proporre questo supermatch. E il momento ora è arrivato.

Chi vincerà? Difficile dirlo. Entrambe hanno lo status, la storia e il personaggio adatto a prendersi la scena e ad uscire dallo ‘Showcase of Immortals’ con la cintura in vita. Rhea può tranquillamente proseguire nel suo regno, visto che la sua credibilità non si è, ad oggi, minimamente scalfita. Certo, c’è il problema di trovarle nuove sfidanti, ma si potrebbe anche insistere per qualche mese col feud tra lei e Becky, creando qualcosa a lungo termine. Dall’altra parte l’irlandese ha tutte le carte in regola per regalare ai fan una nuova notte di gloria come fu quella indimenticabile del 2019. E allora non ci resta che goderci lo spettacolo. Mettiamoci comodi!

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns