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La Royal Rumble è da sempre l’evento atteso ogni anno per la grande rissa reale, che dà diritto a lottare per un titolo mondiale a Wrestlemania. Ma non è solo questo a renderla un evento affascinante. Infatti non sono assolutamente mancati vari match che spesso hanno segnato la storia di questo show. In questa classifica ripercorriamo quelli che secondo noi sono i dieci incontri più belli, diversi dalla rissa reale, andati in scena nello show Royal Rumble.

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10) 1998 – Shawn Michaels (c) v The Undertaker in un casket match per il WWF Championship

Nel ppv IYH Bad Blood del 1997, durante il primo hell in a cell match della storia tra Undertaker e Shawn Michaels, ha fatto la sua prima apparizione il fratellastro del ‘Deadman’, ossia Kane. La ‘Big Red Machine’ ha causato la sconfitta di Taker, negandogli la title shot per il titolo WWF alle Survivor Series, vinta proprio da ‘HBK’, diventato poi campione WWF. Ma la rivincita per il ‘Phenom’ arriva in occasione della Royal Rumble ottiene una nuova chance titolata proprio contro Shawn. La stipulazione è una specialità del ‘Deadman’: il casket match. Incontro molto equilibrato, dove Shawn riesce benissimo a tener testa alla maggiore potenza di Taker. L’azione insistita di ‘HBK’, aiutato anche da Triple H e dalla D-X a bordo ring, si spinge gino al Flying Elbow che stordisce il ‘Phenom’, che si becca poi anche una Sweet Chin Music, che lo fa finire dritto nella bara. Ma qui arriva il comeback di Undertaker, che riesce a reagire e colpire più volte l’avversario. Michaels viene annichilito dalla potenza del ‘Deadman’, che mette a segno una Chokeslam e anche la sua Tombstone Piledriver. Tutta la D-X viene demolita a suon di Chokeslam. La vittoria e il titolo WWF sono vicine. Ma ecco che le luci vanno via, esattamente come a Bad Blood di qualche mese prima. Si palesa ancora una volta Kane. La ‘Big Red Machine’ sembra inarrestabile e distrugge chiunque gli si pari davanti. Ma soprattutto mette ko il fratellastro Undertaker, lasciandolo esattamente come tre mesi prima ko al tappeto. Triple H e Chyna a fatica aiutano un esausto Shawn Michaels a trascinare il ‘Deadman’ nella bara, riuscendo nell’impresa. Altra vittoria rocambolesca e Shawn Michaels si conferma ancora campione WWF.

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09) 2017 – Kevin Owens (c) v Roman Reigns in un no disqualification match (Chris Jericho sospeso in una shark cage sopra il ring) per l’Universal Championship

Kevin Owens è da fine 2016 il campione universale ed è in piena faida con Roman Reigns. Suo alleato è Chris Jericho, che sembra essere a suo agio nei panni del mentore e amico. Insieme hanno strappato anche il titolo statunitense al ‘Big Dog’. Ma per la grande rivincita della Royal Rumble, che è u match senza squalifiche, Jericho viene limitato e costretto a seguire il match sospeso in una gabbia per squali, senza poter intervenire in alcun modo. Match con ritmi lenti, ma con i due contendenti che se le danno reciprocamente con colpi proibiti anche su tavoli e sedie. Jericho prova a incidere solo una volta, lanciando a Owens un tirapugni, ma Reigns riesce a resistere anche a questo colpo. La fase decisiva si ha quando Reigns sembra farcela dopo aver schiantato il campione sul tavolo dei commentatore con una Powerbomb. Ma a quel punto, a sorpresa, interviene il gigante Braun Strowman, che aggredisce Reigns e lo annienta con una Chokeslam sullo stesso tavolo dei commentatori. A quel punto Owens schiena Roman e riesce a conservare la sua cintura

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08) 2004 – Triple H (c) v Shawn Michaels in un last man standing match per il World Heavyweight Championship

Nel corso di tutta la seconda metà del 2002, Triple H e Shawn Michaels sono stati protagonisti di una splendida rivalità, dove hanno inanellato alcuni grandissimi incontri (lo street fight di Summerslam, l’elimination chamber delle Survivor Series e il three stages of hell di Armageddon, ndr). Ma il feud si rinnova sul finire del 2003. In un episodio di Raw, Shawn Michaels fa coppia con RVD e insieme battono tutta la Evolution, con ‘HBK’ che effettua il pin decisivo su ‘The Game’, campione mondiale pesi massimi. La cosa gli vale la title shot per il titolo. La sfida va in scena nell’ultima puntata di Raw dell’anno, ma termina in pareggio. Il titolo rimane a Triple H, ma non essendo stato sconfitto, Michaels ottiene dallo “sceriffo” di Raw, Stone Cold Steve Austin, una nuova opportunità, stavolta alla Royal Rumble e in un last man standing match. La sfida è bellissima, con i due rivali che se le danno di santa ragione. Ne viene fuori un incontro davvero bellissimo e come tutti gli incontri equilibrati si chiude nel modo più giusto. L’equilibrio regna sovrano finché i due sono sul ring. I due, poi, si spostano fuori dal quadrato, dove Michaels salta utilizzando le corde del ring per gettarsi addosso a Triple H, ma quest’ultimo schiva e HBK si schianta attraverso il tavolo dei commentatori, mandandolo in frantumi. Michaels si rialzò al conto di sette, ma fu sanguinante dalla fronte a causa dell’impatto subito contro il tavolo. Triple H rigetta Michaels nel ring e continua ad infierire colpendolo con molteplici pugni al volto per poi eseguire una spinebuster. HBK si rialza ancora una volta al conto di sette. Il ‘King of Kings’ allora prende una sedia e colpisce Shawn più volte. Ma ancora una volta ‘HBK’ si rialza aggrappandosi alle corde al conto di nove. Triple H tenta il Pedrigree sulla sedia, ma stavolta Shawn lo sorprende gettandolo sopra la medesima sedia per poi catapultarlo contro il paletto di sostegno del ring. Michaels centra poi Triple H al volto con la sedia causandogli l’apertura di una ferita alla fronte. HBK colpisce poi The Game con un diving elbow drop per poi tentare di eseguire la Sweet Chin Music, ma il campione evita il tutto colpendo Michaels con un low-blow. Entrambi si rialzano al conto di nove e Michaels chiude Triple H in una Sleeper Hold. The Game si rialza ancora al conto di nove ed effettua una DDT su Michaels per poi colpirlo con il Pedigree. Michaels si rialza incredibilmente al conto di nove e sorprende Triple H con una fulminea Sweet Chin Music, ma dopo l’esecuzione si getta a terra esausto. Entrambi non riescono ad alzarsi al conto di dieci. Termina tutto in parità. Triple H può esultare perché rimane campione mondiale pesi massimi

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07) 2022 – Roman Reigns (c) v Seth ‘Freakin’ Rollins per l’Universal Championship

Roman Reigns è da oltre un anno l’incontrastato campione universale. E dopo aver battuto chiunque, nessuno sembra poter essere un suo degno avversario in vista della Royal Rumble. Il più idoneo sarebbe Brock Lesnar, con cui la rivincita della sfida di Crown Jewel 2021 non è riuscita ad andare in scena causa contagi da pandemia di Covid. Ma con Brock che vira le sue attenzioni verso il titolo WWE di Bobby Lashley, a farsi avanti contro il ‘Tribal Chief’ è una vecchia conoscenza dei tempi dello Shield: ossia Seth ‘Freakin’ Rollins. L’ex partner provoca Roman ricordandogli di come non l’abbia mai battuto nei match che contano, quelli nei ppv. Tra un mind game e l’altro la sfida va in scena ed è uno spettacolo. Rollins entra in mezzo al pubblico con la musica e la divisa dello Shield, provocando ancora il ‘Tribal Chief’. La sfida è un susseguirsi di emozioni e near falls. Il ‘Visionary’ va vicino al successo più volte: Powerbomb sul tavolo di commento, Frog Splash, Buckle Bomb e poi anche dallo Stomp. Ma non basta. Rollins stupisce ancora chiudendo il rivale anche nella Reverse Triangle Choke e resistendo dopo una Deadlift Powerbomb. Altro colpaccio quando Rollins intercetta una Spear e la trasforma in un Pedegree, come accadde a Money in the Bank 2016. Ma stavolta non ottiene la vittoria. Sembra finita allora quando Reigns piazza la Spear, ma Seth non sembra accusare il colpo, anzi ride, mandando Reigns su tutte le furie. Erroraccio perché il ‘Tribal Chief’ gli salta addosso e poi lo chiude nella Guillottine. Seth prova a resistere, ma sembra svenire. L’arbitro gli alza il braccio per sincerarsi delle condizioni, ma Seth con le ultime forze tocca le corde. Roman dovrebbe mollare la presa, ma incredibilmente non lo fa e scatta la squalifica. Peccato per il finale sporco, ma come raramente accade, questo finale non incide sull’ottima riuscita dell’incontro. Post-match con citazione al passato con il ‘Tribal Chief’, che colpisce il rivale con una sediata esattamente come fece lui quando ruppe con lo Shield; e poi inizia a massacrarlo, prima di andarsene con la cintura ancora in spalle

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06) 1999 – Mankind (c) v The Rock in un I quit match per il WWF Championship

Nell’incredibile Deadly Games andato in scena alle Survivor Series del 1998, The Rock è arrivato in finale contro Mankind, che sembrava essere il protetto di Vince McMahon e della Corporation. Sembrava. Infatti nella finale, con un altro screwjob (stavolta fa parte della scrittura del match, ndr), Vince McMahon fa finire il match quando Rocky chiude il rivale nella Sharpshooter, anche se Foley non ha ceduto. Per la prima volta in carriera, The Rock diventa campione WWF e diventa l’uomo di punta della Corporation dei McMahon. Il suo regno sembra incontrastabile, ma nella prima puntata del 1999 di Raw, Mankind incredibilmente si prende la sua rivincita, battendo il ‘Great One’ e conquistando il titolo WWF. The Rock chiede e ottiene una rivincita e le settimane che seguono sono ricche di scontri cruenti tra il pazzoide Mankind e lo sfidante. Alla fine viene sancita una resa dei conti durissima: un “i quit match” alla Royal Rumble. Nessuna regola, solo tanta violenza e il primo che pronuncerà le parole “i quit” (io cedo, ndr) perderà l’incontro. L’incontro è selvaggio e senza regole. Foley sembra in controllo e arriva a piazzare anche una DDT seguita dall’immancabile Mandible Claw dopo aver indossato il calzino Mr Socko. The Rock sembra svenuto, ma ha ancora le forze per dire che non cede. Mankind trascina l’avversario in mezzo al pubblico, ma qui arriva la reazione del ‘Brahma Bull’, che prende in mano la contesa e colpisce ripetutamente il campione con la campanella, per poi schiantarlo sul tavolo di commento con una Rock Bottom, ma Mankind non cede. La sfida è ormai una rissa senza regole. Mankind carica The Rock, che risponde continuando a trascinarlo lungo la rampa di accesso al ring. Qui gli rifila una DDT, che però non fa cedere Mick. The Rock allora prende una scala per caricare con questa contro il campione, che però lo anticipa, imprigionandolo. Rocky soffre, ma non cede, anzi ricarica Mankind con la stessa scala. La rissa selvaggia prosegue con The Rock lancia il rivale contro i materiali elettronici dell’impianto. Raggiunge poi Mankind e impedisce all’arbitro e a Shane McMahon di interrompere il match. Quindi riporta Mankind sul ring a suon di calci e lo ammanetta, colpendolo più volte. Ma con un low blow, il campione, anche se ammanettato riesce a frenare lo sfidante e a colpirlo con molti calci e addirittura con una violentissima ginocchiata nelle parti basse. Ma The Rock non cede, anzi riesce di nuovo a mettere ko l’avversario, poi prende una sedia e la posiziona sulla testa del rivale, colpendolo poi con la People’s Champion atterrando proprio sulla sedia. Mankind non cede ancora e allora The Rock decide di massacrarlo a suon di sediate: lo colpisce tante volte fino a farlo sanguinare alla testa e alla fine Mankind non può fare altro che dire “i quit”. The Rock diventa campione WWF

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05) 2007 – John Cena (c) v Umaga in un last man standing match per il WWE Championship

John Cena è da mesi l’incontrastato campione WWE. La dirigenza le ha provate tutte, perfino mandargli contro Umaga, un selvaggio samoano che era ancora imbattuto fino alla sfida contro Cena. Ma a New Year’s Revolution anche questo ostacolo è stato superato. Ma il manager di Umaga chiede e ottiene una rivincita per la Royal Rumble, ottenendo anche la scelta della stipulazione. Viene scelto il last man standing match, anticipato da violentissimi scontri nelle settimane precedenti, in cui John viene quasi infortunato da Umaga. Fase iniziale di dominio di Umaga, che torna a guidare la sfida dopo una breve reazione di Cena. Splash dal paletto di Cena, ma Umaga lo blocca al volo per poi stenderlo con una sidewalk slam. Dopo aver schivato una mossa dell’avversario, Cena colpisce prima Umaga con una Protobomb sui gradoni e poi con il Five Knuckle Shuffle; ma non riesce a piazzare la FU a causa della reazione del samoano, che gli fa sbattere la testa contro i gradoni, causandogli una vistosa ferita al volto. Dopo essersi rialzato al conteggio di nove, Cena si prende un altro durissimo Samoan Drop, ma quando Umaga tenta il Samoan Spike, John lo anticipa con un Flying Leg Drop. Il manager di Umaha, Alejandro Estrada, prova a interferire, ma Cena lo mette ko e poi centra Umaga al volto con un monitor. Ma Umaga reagisce ancora, lanciando Cena contro un paletto di sostegno del ring per poi posizionarlo sopra un tavolo dei commentatori. Umaga tenta anche un diving headbutt, tuttavia Cena si spostò facendo schiantare lo stesso Umaga attraverso il tavolo. Il samoano si rialza al nove. A questo punto Estrada stacca l’intera terza corda del ring per poi darla ad Umagaper colpire Cena che, però, lo sorprende con la sua F-U, per poi chiuderlo nella STFU su Umaga con l’ausilio della terza corda. Umaga perde lentamente i sensi e non riesce a rialzarsi entro il conteggio di dieci. Cena mantene il titolo WWE

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04) 2000 – Triple H (c) v Cactus Jack in uno street fight match per il WWF Championship

Sul finire del 1999 la famiglia McMahon-Helmsey, composta da Triple H e da Stephanie McMahon, figlia del chairman Vince, prende le redini degli show della WWF. Inizia una fase in cui per mesi gli atleti non graditi alla dirigenza vengono sistematicamente penalizzate. Tra queste superstar c’è Mick Foley, che interpreta il personaggio di Mankind. Della McMahon-Helmsey Faction entra a far parte quasi tutta la vecchia DX: i New Age Outlaws, X-Pac, Tori, Pat Patterson e Gerald Brisco. A favorire l’ascesa della stable è l’assenza di Linda e Shane McMahon e l’infortunio di Vince, il padre padrone, messo ko dallo stesso Triple H nell’ultimo ppv del 1999: Armageddon. Mankind trova un alleato nella sua ribellione in The Rock. Ma Triple H, che intanto oltre a essere campione WWF prende anche le redini degli show, impone a The Rock di sfidare l’amico in un match in cui lo sconfitto sarebbe stato licenziato. Vince The Rock e Foley è costretto a lasciare. Ma il ‘People’s Champion’ compie un grande gesto nella duemilesima puntata di Raw del 10 gennaio 2000. Riunisce altri atleti ribelli e mette alle strette la dirigenza: o riammettono Foley o andranno tutti via dalla WWF. A Triple H non rimane altra scelta che reintrodurre Mankind, che lo sfida a un match alla Royal Rumble con in palio il titolo WWF. Nella stessa serata il campione attacca con brutalità Mankind, ma scatena qualcosa che non poteva prevedere. Tre giorni dopo a SmackDown assistiamo alla metamorfosi di Mankind, con Foley che torna a interpretare Cactus Jack, la gimmick più cruda e violenta, che interpretava ai tempi della ECW. Al match della Rumble viene aggiunta una stipulazione: sarà uno Street Fight match. Fin dall’inizio il match si rivela essere una rissa selvaggia e senza regole. La contesa si sposta fuori dal ring: scazzottate in mezzo al pubblico, Suplex su dei bancali, finché Cactus Jack tira fuori ‘Barbie’, la sua mazza di legno circondata da filo spinato. E’ però Triple H a impossessarsene e a usarla contro il rivale. Ma con un colpo basso, Foley riesce a riprendersela e a colpire il campione. Va anche vicino alla vittoria con un DDT, ma non basta. Allora Cactus Jack torna a usare ‘Barbie’ e colpisce più volte Triple H al volto, che ben presto diventa una maschera di sangue. ‘The Game’ è in balia dell’avversario, ma riesce a schiantarlo su un tavolo di commento con un Backbody Drop. Foley riesce a tornare all’attacco e schianta la faccia di Triple H su ‘Barbie’. ‘The Game’ comunque ritrova le forze per reagire e dopo aver assestato qualche colpo contro i ring steps, ammanetta il suo rivale e lo colpisce più volte con sediate. Sembra fatta, ma a sorpresa arriva dal nulla The Rock, che stende Triple H e permette a una guardia di togliere le manette a Cactus Jack, che passa al contrattacco. Piledriver su un tavolo di commento e ora non rimane che chiudere la faccenda nel ring. Ma Foley vuole strafare e mette nel ring delle puntine. Arriva di corsa Stephanie McMahon per salvare il marito, Cactus Jack si distrae e Triple H, con le ultime energie, lo schianta sulle puntine con un Backbody Drop, per poi rifilargli un Pedegree. Sembra fatta, ma Cactus Jack esce al due dal pin. Triple H non ci crede, ma la fine del suo avversario è vicina. Foley si rialza, ma viene ‘accolto’ da un altro Pedegree, stavolta sulle puntine e stavolta non c’è scampo. Triple H vince e rimane campione WWF. Ma tra i due non finisce qui. Un mese dopo a No Way Out daranno vita a uno spettacolo ancora superiore.

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03) 2003 – Kurt Angle (c) v Chris Benoit per il WWE Championship

Armageddon 2002: Kurt Angle sfida Big Show, diventato campione WWE dopo aver battuto Brock Lesnar alle Survivor Series dopo l’inaspettato tradimento di Paul Heyman. Nelle settimane precedenti all’evento, a SmackDown la GM Stephanie McMahon sospende Brock, ma Angle promette a ‘The Next Big Thing’ di farlo reintrodurre nel roster se lo aiuterà a battere Big Show. Detto fatto. Lesnar interferisce nel match tra Kurt e Show e l’ ‘Olympic Hero’ diventa campione WWE. Lesnar ora, però, vuole una title shot. Ma Angle non gliela concede e fa riferimento a una clausola nel contratto che il suo ex manager Heyman gli aveva fatto firmare; clausola che prevedeva l’assenza della clausola di rematch in caso di perdita dei titoli. In un’altra puntata di SmackDown, intanto, viene indetto un match non titolato tra Kurt Angle e l’amatissimo Chris Benoit. Match che termina per squalifica a causa dell’attacco di Show ai danni di Benoit, che viene soccorso da Brock Lesnar. La GM Stephanie McMahon allora prende una decisione. Lesnar non ha diritto al rematch e quindi sarà costretto a giocarsi le sue carte nel Royal Rumble match (che vincerà, ndr). Mentre a giocarsi la chance per sfidare Kurt Angle per il titolo WWE alla Royal Rumble saranno Big Show e Chris Benoit. Proprio Benoit vince e diventa lo sfidante ufficiale al titolo WWE. Un bel match tra i due c’era già stato due anni prima a Wrestlemania XSeven, ma stavolta i due si superano. Prima del match viene bandito da bordo ring il Team Angle, ossia gli scagnozzi dell’ ‘Olympic Hero’, Charlie Haas e Shelton Benjamin. Prima parte di match molto accesa e con continui rovesciamenti di fronte. Il primo spot però arriva quando il ‘Canadian Crippler’ tenta il Diving Headbutt, ma il campione schiva. Benoit è stordito e Kurt prova la Angle Slam; ma lo sfidante è bravo a evitarla e a far cadere il campione, per poi chiuderlo nella Sharpshooter. L’ ‘Olympic Hero’ riesce a fatica a toccare le corde e a rimanere in partita. Botta e risposta da una parte e dall’altra a suon di German Suplex, fino ad arrivare al grandissimo Superplex di Angle. Il campione prova a chiuderla con la Angle Slam, ma Benoit evita e lo chiude nella Crippler Crossface. Sembra finita, ma Kurt tocca le corde. Benoit, però, lo ritira al centro del ring e lo sottomette nella sua stessa mossa finale, la Ankle Lock. Il campione resiste e rovescia la mossa, chiudendo lui ora il rivale nella Ankle Lock. Dura pochissimo perché Chris è bravissimo a rovesciarla di nuovo in Crippler Crossface, ma stavolta Angle rovescia in un pin in suo favore, solo di due. Ma si supera più tardi ancora. Benoit riesce ancora a chiuderlo nella Crippler Crossface, ma stavolta il campione invece di rovesciarla in pin, solleva il canadese e lo schianta al tappeto con la Angle Slam. Ma incredibilmente è solo pin di due. Angle è determinato e prova allora a chiuderla con la Ankle Lock, ma Benoit lo lancia contro il turnbuckle. Nuovo botta e risposta di German Suplex, ma Benoit prende il sopravvento con un fantastico Overhead Belly to Belly Suplex. Il campione è esamine e allora Chris decide di regalare lo spot della serata: immenso volo dei suoi con un fantastico Diving Headutt, che stavolta va a segno. Sembra fatta per il ‘Rabid Wolverine’, ma incredibilmente ottiene solo un pin di due. L’ ‘Olympic Hero’ riesce a riprendere il controllo, arrivando a piazzare la Angle Slam, ma Benoit esce ancora al due dal pin. Kurt prova a sottomettere il rivale con una manovra di strangolamento, ma Chris la rovescia in Crippler Crossface. Angle la rovescia a sua volta in Ankle Lock. Benoit si libera una prima volta, ma poi Kurt torna all’attacco e lo sottomette di nuovo nella Ankle Lock. Lo sfidante resiste più che può, ma alla fine è costretto a cedere. Kurt Angle vince e rimane campione WWE al termine di un incontro tecnicamente eccellente. Il Team Angle torna sul ring per festeggiare il loro capo, ma l’ovazione finale del pubblico è tutta per Chris Benoit e la sua straordinaria prestazione. Una delle più belle della sua carriera.

02) 2015 – Brock Lesnar (c) v John Cena v Seth Rollins in un triple treath match per il WWE World Heavyweight Championship

A Summerslam 2014, Brock Lesnar ha letteralmente polverizzato John Cena, diventando campione mondiale WWE. Ma il leader della Cenation sfida ancora ‘The Beast’ nella rivincita di Night of Champions, dove però vince solo per squalifica a causa di un’interruzione di Seth Rollins, detentore del Money in the Bank, ma che non sembra ancora intenzionato a incassare la valigetta. Cena ottiene una nuova title shot, ma per volontà dell’Authority, deve metterla in palio contro Seth Rollins, che vuole guadagnarsi anche una title shot classica oltre a quella imprevedibile del Money in the Bank. Ma Cena a TLC vince ancora e rimane lo sfidante ufficiale di Brock per la Royal Rumble. Ma l’Authority studia un grande inganno. In un episodio di Raw licenzia Erick Rowan, Dolph Ziggler e Ryback, accusati di aver aiutato Cena contro l’Authority alle Survivor Series. Così indice un handicap match dove John da solo deve sfidare Seth Rollins, Kane e Big Show: in caso di vittoria perderà la title shot per la Royal Rumble; in caso di sconfitta la manterrà e i suoi amici saranno reintegrati nel roster. Cena si sacrifica e perde, ma l’Authority, riacquistato il potere ricompensa Seth Rollins, insererendolo nel match per il titolo WWE tra Brock Lesnar e John Cena, che diventa così un triple treath match. Rollins ottiene ciò che vuole: una title shot senza incassare ancora il Money in the Bank. La sfida è fantastica. Sulle prime ‘The Beast’ è padrone assoluto della situazione contro entrambi i suoi avversari. Ma ogni fase di dominio viene sempre bruscamente interrotta a turno o da Cena o da Rollins. Seguono vari near falls: prima Cena interrompe il pin di Brock dopo una F5 su Rollins, poi Seth interferisce sul pin di Cena dopo la AA sul campione, piazzando il Curb Stomp. Lesnar si rialza e riprende fiato fuori dal ring, ma lo raggiunge Cena che lo schianta oltre le barricate e continua a colpirlo quando vede che ‘The Beast’ continua a rialzarsi. Ma quando lo stende sul tavolo di commento è Seth Rollins a dare il colpo di grazia, lanciandosi in Flying Elbow sul campione. Brock è ormai finito e viene addirittura portato via in barella. La contesa rimane tra Cena e Rollins. ‘The Architect’ sembra più provato e infatti subisce la AA da John, ma incredibilmente esce al due dal pin, tenendo tutto ancora in gioco. Rollins riesce comunque a ottenere il supporto della JJ Security, che attacca Cena, salvo poi essere sbaragliata dal bostoniano. Doppia AA sulla JJ Security e poi altra AA su Seth, ma ancora una volta solo pin di due. Altra fase intensa con reverse continui, ma sull’ultimo Rollins evita la AA e connette col Curb Stomp, che però ancora una volta non porta al successo. Rollins prova allora a chiudere piazzando una fantastica Phoenix Splash, ma una volta connesso, incredibilmente risbuca alle sue spalle Brock Lesnar. ‘The Beast’ rifila un German Suplex all’ex Shield, che però si riprende e lo colpisce ripetutamente con la valigetta del Money in the Bank, ma Brock riese a frenare l’impeto dell’uomo dell’Autorithy, evitando il Curb Stomp e piazzando la F5 decisiva. Brock Lesnar vince un match incredibile e si conferma campione mondiale WWE.

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01) 2017 – AJ Styles (c) v John Cena per il WWE Championship

Nella Royal Rumble del 2016 AJ Styles, stella delle indies e della TNA, per la prima volta è approdato in WWE. Dopo le rivalità con Chris Jericho e Roman Reigns, il ‘Phenomenal One’ ha puntato la stella per eccellenza: John Cena. Il loro feud è ricco di ottimi match, uno su tutti: quello di Summerslam. AJ Styles batte Cena, che da quel momento sparisce per diversi mesi dai radar. Per Styles inizia invece un periodo d’oro, che lo porta nel giro di qualche mese a diventare il campione WWE. Ma a inizio 2017 ‘Big Match John’ torna più determinato che mai e dice ad AJ che se lui è campione lo è solo perché Cena gliel’ha permesso finora. Quindi lancia la sua sfida per il titolo alla Royal Rumble. Match spettacolare, dove i due rivali si alternano più volte nella fasi di dominio del match. Grandissima la fase in cui si rovesciano a vicenda varie sottomissioni: prima Calf Crusher di Styles, poi STF di Cena, poi STF stavolta di Styles, quindi Figure Four Leglock di Cena e poi Cross Armbreaker di ‘The Phenomenal’. C’è tempo per altri colpi di scena: Styles Clash del campione, ma Cena resiste al pin di due. Il campione prova un 450 Splash, ma lo sfidante alza le ginocchia e prende nuovamente il comando della sfida. Ma AJ stupisce tutti: prima esce al due dal pin dopo una Code Red; Cena allora prova ad annientarlo con una Super AA, ma ancora una volta il campione resiste al pin di due. Il ‘Phenomenal One’ trova la forza di reagire e riesce a realizzare ancora la Styles Clash, ma non schiena il rivale. Vuole finirlo col Phenomenal Forearm. Ma Cena ne approfitta, prendendolo al volo e connettendo con ben due AA e stavolta Styles si arrende. John Cena diventa campione WWE ed entra nella storia (semmai non ci fosse già, ndr) perché questo è il suo sedicesimo regno da campione mondialie (13 da campione WWE più i 3 da campione mondiale pesi massimi). Solo Ric Flair (NWA; WCW e WWE) era riuscito ad arrivare a tanto

Di Mario Grasso

giornalista pubblicista, laureato in Giurisprudenza e potenziale avvocato. Da sempre appassionato di wrestling. Tra i suoi miti 4 nomi si tutti: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome