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Vancouver, British Columbia, Canada

I match

  • Kevin Owens batte Santos Escobar in un United States Championship Tournament final match e diventa #1 contender per l’United States Championship alla Royal Rumble
  • Iyo Sky (c) batte Michin e rimane WWE Women’s Champion
  • Butch/Tyler Bate battono Pretty Deadly [Elton Prince/Kit Wilson]
  • Randy Orton v LA Knight v AJ Styles: no contest in un triple treath match

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Storyline
Prima puntata dell’anno dello show blu. Per l’occasione eccoci alla puntata speciale di SmackDown New Year’s Revolution. Si comincia con la finalissima del torneo per decretare lo sfidante ufficiale al titolo statunitense. Si affrontano Kevin Owens e Santos Escobar, quest’ultimo accompagnato dai suoi nuovi alleati Angel Garza e Humberto Carrillo. Match aperto però subito da due colpi di scena e mezzo. Il primo è l’arrivo del campione statunitense, Logan Paul, che si mette comodo ad assistere al match dalla postazione di commento. Il secondo è l’arrivo di Joaquin Wilde e Cruz del Toro del LWO, che attaccano Angel e Humberto, impedendogli di poter aiutare Santos. Il quasi colpo di scena lo regala lo stesso Owens, che approfitta del caos iniziale per sorprendere Escobar e piazzare quasi dal nulla la Swanton Bomb. Ma non basta per vincere. Scampato il pericolo anche Escobar inizia a giocarsela e ne viene fuori una bella contesa. Alla fine ‘KO’ dopo aver sfiorato la vittoria con la Popup Powerbomb e aver sfiorato la sconfitta tra Hurracarana e Destroyer, centra il successo con la Stunner. Kevin Owens va dritto alla Royal Rumble dove sfiderà Logan Paul per il titolo. Subito faccia a faccia tra i due a fine match, con ‘The Maverick’ che provoca Owens e il ‘Prizefighter’ che lo interrompe con un pugno

È il momento di Bobby Lashley, accompagnato dagli Street Profits. ‘The All Mighty’ dice di avere grandi piani per il suo 2024 e di voler iniziare prendendo parte alla Royal Rumble maschile. Ma il promo viene interrotto dall’arrivo di Karrion Kross, accompagnato non solo dall’immancabile Scarlett ma anche da Paul Hellering. La presenza di Paul, storico ex manager dei Legion of Doom e degli AOP, fa pensare ad un grande ritorno. E infatti poco dopo, alle spalle di Lashley, Ford e Dawkins arrivano proprio gli AOP. Akam e Rezar, insieme a Kross, distruggono i presenti sul ring e fanno capire che per il 2024 hanno grandi piani anche loro

Titolo femminile WWE in palio tra la campionessa, Iyo Sky, e Michin degli OC. Match più combattuto del previsto, con Michin che fa una gran figura e arriva a sfiorare la vittoria quando mette a segno una Super Styles Clash. Iyo tocca provvidenzialmente le corde e si salva dal conteggio. Michin prova ad insistere, ma fallisce il Suicide Dive e subisce la reazione della giapponese con una Meteora. Quindi Iyo chiude i giochi col suo Moonsault, che le permette di confermarsi campionessa. Nel backstage Bayley si congratula e il resto delle Damage CTRL la spinge a prendere parte alla prossima Royal Rumble femminile, che dovrà vincere per puntare all’altro titolo femminile della compagnia e sancire il dominio delle Damage CTRL. Ma c’è Bianca Belair che non sembra d’accordo e che la sfida ad un match per la settimana prossima

Altro match della serata. I Pretty Deadly affrontano Butch e un partner misterioso, vista l’assenza di Ridge Holland. Butch sorprende tutti e al suo fianco troviamo Tyler Bate, storico amico/nemico dei tempi di NXT (e prima ancora di NXT UK, ndr). Il match che ne viene fuori è divertente e dinamico, con Bate e Butch che lavorano a meraviglia insieme e vanno a vincere

E ora l’atteso main event. Randy Orton, LA Knight, AJ Styles. Tutti contro in un triple treath match che decreterà lo sfidante ufficiale al titolo universale indiscusso di Roman Reigns alla Royal Rumble. Incontro che vive di fasi di dominio alternato da parte di ciascuno. Nessuno sembra seriamente prevalere su un altro, ma tutti hanno le loro grandi occasioni per vincere. Il primo è LA Knight, che dopo una fase confusionaria, riesce a piazzare la BFT su Orton. Ma il conteggio viene fermato da Styles, che blocca l’arbitro quando sta per “battere” il tre. La sfida prosegue e proprio AJ sfiora il successo, quando vince un duello con la ‘Megastar’ e connette col 450 Splash. Sembra fatta, ma clamorosamente LA Knight si salva al due dal conteggio. Torna in azione Orton e ‘The Viper’ non delude mettendo fuori causa Knight, anche se Styles sembra avere la meglio su di lui e si lancia per il Phenomenal Forearm. Ma Randy lo intercetta al volo con una spettacolare RKO. È finita? No. LA Knight tira via l’arbitro durante il conteggio. L’arbitro rimane ko e a questo punto arriva tutta la Bloodline. Roman Reigns, Solo Sikoa e Jimmy Uso attaccano tutti. Prima alla rinfusa fuori dal ring usando anche i ringstep. Poi uno ad uno: Superman Punch e Spear di Roman su LA Knight; Powerbomb devastante del ‘Tribal Chief’ su AJ Styles; infine combo di Samoan Spike e Spear su Randy Orton. Il match ovviamente è no contest e la Bloodline celebra il suo trionfo. Ma il general manager, Nick Aldis, si rivolge a Paul Heyman dicendo che questo gesto costerà caro. Infatti alla Royal Rumble il suo ‘Tribal Chief’ non ne dovrà affrontare solo uno, bensì tutti e tre. Sarà infatti in palio il titolo in un fatal four way match

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns