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Il 2023 ha regalato ottimi incontri. Abbiamo avuto modo di assistere a spettacoli assolutamente di alto livello anche negli show settimanali. Non seguiamo (per questioni lavorative e di tempo, ndr) anche NXT, ma volendo ci sarebbe materiale a sufficienza anche dal brand di sviluppo. Non è stato facilissimo, come sempre, stilare una graduatoria, ma alla fine abbiamo comunque scelto i nostri 10 match migliori. 

Prima delle 10 scelte, però, facciamo altrettante più che doverose menzioni d’onore

  • men’s Elimination Chamber match per l’United States Championship (Elimination Chamber)
  • Seth ‘Freakin’ Rollins v Logan Paul (Wrestlemania 39)
  • Edge v ‘Demon’ Finn Balor in un hell in a cell match (Wrestlemania 39)
  • Bianca Belair (c) v Asuka per il Raw Women’s Championship (Wrestlemania 39)
  • Bianca Belair (c) v Iyo Sky per il Raw Women’s Championship (Backlash)
  • Kevin Owens/Sami Zayn (c) v Roman Reigns/Solo Sikoa per l’Undisputed WWE Tag Team Championship (Night of Champions)
  • Ricochet v Logan Paul (Summerslam)
  • Asuka (c) v Bianca Belair v Charlotte Flair in un triple treath match per il WWE Women’s Championship (Summerslam)
  • Kevin Owens/Sami Zayn (c) v Finn Balor/Damian Priest in uno steel city street fight match per l’Undisputed WWE Tag Team Championship (Payback)
  • Seth ‘Freakin’ Rollins (c) v Drew McIntyre per il World Heavyweight Championship (Crown Jewel)

E ora, via con la classifica.

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10 – Seth ‘Freakin’ Rollins (c) v Shinsuke Nakamura in un last man standing match per il World Heavyweight Championship (Fastlane)

Che Nakamura nella parte finale del 2023 sia stato letteralmente rigenerato dalla scrittura del personaggio è cosa indubbia. Ma va dato grande merito anche a Seth Rollins per aver non solo accompagnato in questo percorso il giapponese, rendendo credibile nel corso del loro feud, l’idea della pericolosità dello stesso ‘King of Strongstyle’. E se a Payback lo scontro tra i due non è stato nulla di che, qui si sono davvero superati. Un match davvero bello, duro, aggressivo. E con Nakamura che forse tira fuori la prestazione più bella della sua carriera nel main roster. Abbiamo rivisto il Nakamura che ci mancava e abbiamo visto il solito immenso Seth Rollins, che con la sua stoica resistenza coinvolge e trascina l’incontro. Tra i match più belli di questo 2023, sebbene all’interno di uno show trascurabile come Fastlane

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09 – Usos v Roman Reigns/Solo Sikoa (Money in the Bank)

Prendiamo la prima metà e buttiamola. Se non fosse per il pubblico che, invece di fischiare, entra di prepotenza nel match con cori incessanti, forse giustificheremmo chiunque abbia spento il pc durante la visione. Ma invece ne vale la pena, anche e soprattutto per arrivare alla sequenza finale. Epica! Prima i near falls. Poi il solito momento con l’arbitro ko, Roman che schiena addirittura entrambi i cugini e si prepara all’ennesima chiusura trionfale. Ma quando anche questo diventa un near fall allora tutto cambia. Altro momento epico è il low blow durante lo schienamento di Jey Uso, che ci fa credere ancora una volta che possa esserci un finale diverso dal solito. Ed ecco che stavolta il finale diverso c’è. Jey schiena Roman. Il ‘Tribal Chief’ schienato! Non succedeva dal dicembre 2019. Emozionante questo moment, che apre la narrazione della corsa al titolo del ribelle Jey Uso. Peccato che il suo fratellino Jimmy dopo appena un mese avrà un ripensamento, negandogli la grande occasione di spodestare Roman a Summersla,. Ma questa è un’altra storia

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08 – Team Cody v Team Judgement Day in un men’s war games match (Survivor Series War Games)

E’ stato un main event bello quello di Survivor Series War Game. Non tanto nel suo incedere, tutto sommato lento, quanto nella scrittura della parte conclusiva. Uno spettacolo. Prima di arrivare alla sequenza finale vediamo ottimi momenti di storytelling. Cody Rhdes e Seth Rollins che mettono da parte i loro attriti e lavorano insieme con la bull rope (citazione a Dusty Rhodes, un’istituzione dei war games). Poi gli stessi Cody e Seth che litigano perché Randy Orton ancora non si è fatto vivo, con il ‘Visionary’ che mette in dubbio il lavoro di Rhodes. Poi il finale. Bellissima la trovata di far tentare l’incasso del MITB a Damian Priest su Rollins nel corso del match. Ma poi Randy Orton arriva e tutto salta per il Judgement Day. Inizia una fase molto coinvolgente, con anche un tenativo, poi abortito, di Orton di attaccare Jey Uso (non avendo dimenticato l’infortunio causatogli quando era ancora nella Bloodline, ndr). E poi la bellissima RKO al volo di Randy su JD McDonagh e la chiusura di Cody Rhodes, che fissa quello che doveva essere l’obiettivo: elevarsi per mettere le basi per il suo grande 2024. E poi? Vogliamo parlare del post match? Quando ormai siamo ai saluti, ecco tornare CM Punk. Bravi i booker a non coinvolgerlo nel match e a regalare l’ovazione del suo ritorno in un contesto staccato dall’incontro

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07 – Team Bianca v Damage CTRL in un women’s war games match (Survivor Series War Games)

Ancora war games e passiamo alla parte femminile. Una delle versioni meglio riuscite del war games nel main roster, certamente una delle migliori femminili. Molto bella la dinamica. Ottime azioni e grandi spot: i voli di Iyo e Charlotte sono davvero tanta roba. E poi la scrittura. Charlotte e Becky che mostrano poco feeling, ma che poi si riappacificano e lavorano insieme come ai bei tempi. E il finale? Bayley si sacrifica per evitare che Iyo subisca la Spear di Charlotte, ma la giapponese che rimane a terra e lascia che la sua leader venga letteralmente massacrata, subendo le finisher da parte di tutte le rivali. Ci saranno certamente delle conseguenze. Bayley che si lamenterà? Iyo e le altre che se la prenderanno con lei dandole la colpa della sconfitta? Vedremo, ma è stata sicuramente una bella trovata narrativa

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06 – Bad Bunny v Damian Priest in un San Juan street fight match (Backlash)

Che Bad Bunny sa il fatto suo l’avevamo scoperto già a Wrestlemania 37. Ma qui si è davvero superato. Bravo a vendere i bump e a connettere con mosse comunque non facili. Bravissimo anche Priest a valorizzarlo, ma di Bad Bunny apprezziamo la dedizione e il non essersi risparmiato, nonostante abbia un tour che sta per partire. Bravo davvero. Unica pecca del match l’eccessivo, anche se prevedibile, overbooking. Ma il rapper e l’ ‘Archer of Infamy’ hanno tirato fuori uno dei match più belli di tutta l’annata WWE. Il pubblico di San Juan ha fatto il resto con un coinvolgimento straordinario

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05 – Roman Reigns (c) v Sami Zayn per l’Undisputed WWE Universal Championship (Elimination Chamber)

Un capolavoro di storytelling. La cosa straordinaria non è tanto la qualità tecnica dell’incontro, ma l’atmosfera. L’inizio con i cori pro-Sami che si protraggono per almeno cinque minuti. I ‘come-back’ di Zayn e i suoi near falls che hanno provato a illuderci di una vittoria che avrebbe avuto dell’incredibile. E poi Sami che resiste ai soprusi e all’attacco di Jimmy Uso. E ancora, Jey che si ribella al cugino-capo, ma che per errore viene colpito dall’amico Sami. La vittoria di Reigns era scontata, ma è stata scritta bene. Quello che delude è il post-match. Perché Kevin Owens arriva solo ad incontro finito? Il suo arrivo sarà stato anche coerente con il suo riavvicinamento a Zayn solo graduale fino a Wrestlemania, ma questo post-match di Elimination Chamber è stato puro overbooking. Ma tutto quello che c’è stato prima, difficilmente può essere dimenticato

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04 – Roman Reigns (c) v Cody Rhodes per l’Undisputed WWE Universal Championship (Wrestlemania 39)

Il finale sarà tra i più discussi di sempre. Era la storia di Cody Rhodes. Era il match di Cody Rhodes. Ma era soprattutto la Wrestlemania di Cody Rhodes. Lui ha fatto un match incredibile. Roman ha saputo elevarne lo status con un ottimo lavoro di selling, ma Cody è stato grandioso. Tutto, ma proprio tutto lasciava pensare alla sua vittoria. Anche dopo la Spear decisiva credevamo che all’ultimissimo decimo di secondo prima del “tre”, la spalla dell’ ‘American Nightmare’ si sarebbe sollevata. E invece no. Ha vinto Roman, come sempre, ancora una volta. Ma delusione a parte per una storia giusta, mandata all’aria, non possiamo dire che non sia stato un grande match.  Anche le interferenze di Usos, Owens e Zayn non hanno disturbato perché non sono state quelle ad aver influito sull’esito finale, ma sono state una parentesi. I near falls, la resistenza di Cody durante la Guillottine, le facce assurde di Rhodes e di Reigns nel vedere il rivale alzare la spalla prima del ‘tre’. Sono stati momenti epici. Il finale rovina la storia, certo. Maè stato un più che degno main event di Wrestlemania.

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03 – Charlotte Flair (c) v Rhea Ripley per lo SmackDown Women’s Championship (Wrestlemania 39)

Ormai ogni anno la WWE ci delizia con un supermatch femminile a Wrestlemania. Così dopo i grandissimi Sasha-Bianca di WM37 e Becky-Bianca di WM38 ecco il capolavoro. Charlotte Flair e Rhea Ripley confermano la loro alchimia straordinaria. Se la loro sfida di tre anni fa fu giù bellissima, ma penalizzata dall’assenza di pubblico, e quella di Money in the Bank 2021 lo fu altrettanto, ma è passata ingiustamente inosservata, questa sfida è davvero sensazionale. Pathos, interpretazione, colpi duri. Non è mancato nulla e quel finale con la Super Riptide è la ciliegina sulla torta. Doveva essere la consacrazione di Rhea Ripley (oltre che la rivincita) con un grande match. Lo è stato. Caspita se lo è stato. Bravissime entrambe. Questa sfida va dritta sul gradino più basso del nostro podio.

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02 – Gunther (c) v Sheamus v Drew McIntyre in un triple treath match per l’Intercontinental Championship (Wrestlemania 39)

Medaglia d’argento per un altro grandioso incontro. A dire il vero, a caldo l’avevamo addirittura definito come il match della (doppia) serata di Wrestlemania. Riguardando gli incontri prima di stilare questa classifica, lo retrocediamo al secondo posto, ma la sostanza non cambia: il triple treath per il titolo intercontinentale visto allo ‘Showcase of Immortals’ è qualcosa di incredibile. Gunther è un talento innato: mai banale e bravo in ogni suo match. Drew McIntyre e Sheamus sono delle certezze. L’irlandese soprattutto ha coronato una sua fase di carriera inattesa: mai visto così bene neanche quando vinceva i titoli mondiali in età più giovane. La parte più bella e intensa è forse quella finale dove Gunther, paradossalmente, è stato assente. Ma è coerente col personaggio, che vince sfruttando i due pretendenti che si annichiliscono tra loro con le loro Brogue Kick e Claymore e altre mosse durissime. Chop, finisher varie, intensità, colpi pesantissimi. Applausi. Solo applausi

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MATCH OF THE YEAR – Usos (c) v Kevin Owens/Sami Zayn per l’Undisputed WWE Tag Team Championship (Wrestlemania 39)

Stellare. Un main event di Wrestlemania (prima serata, ndr) stellare. Uno dei match di coppia più riusciti di sempre. Gli Usos a dare qualità e ritmo, Sami e Kevin a dare intensità e interpretazione. I near falls che si sono susseguiti sono stati un colpo al cuore continuo e hanno fatto sussultare gli spettatori. In termini di lottato è fantastico ma in termini di storytelling è stato un autentico capolavoro. Fatto davvero bene con emozioni continue, come deve essere un main event di Wrestlemania. La vittoria di Sami e Kevin, amici da una vita, è il grande riconoscimento al loro percorso. L’abbraccio finale è l’immagine della serata e indubbiamente uno dei più grandi Wrestlemania Moment di sempre. E’ questo il nostro match dell’anno ed è anche un piccolo primato. Scorrendo, infatti, i premi degli anni precedenti abbiamo sempre e solo avuto sfide uno contro uno. Per la prima volta premiamo un match tag team.

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Anni precedenti
2017 – AJ Styles (c) v John Cena per il WWE Championship (Royal Rumble)
2018 – Becky Lynch (c) v Charlotte Flair in un last woman standing match per lo SmackDown Women’s Championship (Evolution)
2019 – Daniel Bryan (c) v Kofi Kingston per il WWE Championship (Wrestlemania 35)
2020 – Edge v Randy Orton (Backlash)
2021 – Edge v Seth Rollins in un hell in a cell match (Hell in a Cell)
2022 – Cody Rhodes v Seth Rollins in un hell in a cell match (Hell in a Cell)

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns