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Siamo al momento più atteso dell’anno. Quello dei resoconti, quello in cui tiriamo le somme di tutto ciò che abbiamo visto durante l’anno solare. Siamo ai premi del 2023. Andiamo subito a vedere chi si è aggiudicato i nostri speciali riconoscimenti nelle varie categorie.

Come sempre, in questa prima carrellata lasceremo fuori le quattro categorie per le quali stileremo delle top 10. Lo faremo, come di consueto, per arrivare a premiare il miglior PLE, la miglior donna, il miglior uomo e il miglior match. In questo post, invece, tutti gli altri premi. Diamoci dentro ora.

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Judgement Day [Finn Balor, Damian Priest, Rhea Ripley, ‘Dirty’ Dominik Mysterio]
Best tag team – Judgement Day

Il 2023 è stato l’anno della disgregazione della Bloodline e con lei anche del tag team che ha dominato la scena per un anno e mezzo, ossia gli Usos (non a caso vincitori del nostro premio negli ultimi due anni). Ma chi premiare? Siamo stati un po’ indecisi, ma alla fine la scelta è ricaduta sul Judgement Day. Questo premio va dato a tutta la stable, anche se poi nella realtà dei fatti ad agire come tag team, vincendo anche i titoli, sono stati Finn Balor e Damian Priest. Da maggio non c’è stata praticamente storia. Trainati da Rhea Ripley, campionessa mondiale femminile, il quartetto ha dimostrato solidità ed efficacia come mai si era visto finora. Damian Priest vince il Money in the Bank, Dominik Mysterio vince il titolo nordamericano di NXT e poi Finn Balor e Damian Priest, insieme, in più riprese vanno anche a prendersi i titoli indiscussi di coppia. Davvero un anno devastante. E dire che dopo i primi fallimenti, solo un anno fa questa stable sembrava essere destinata a finire.

Dicevamo che nell’assegnazione del premio siamo stati un po’ indecisi. Già, perché abbiamo più volte pensato a Sami Zayn e Kevin Owens. Ma al di là della nostra immensa ammirazione per i due canadesi, ragionando un attimo, il loro è stato un “momentum” ma è stato limitato. Nella Road to Wrestlemania solo ad un mese dalla loro sfida contro gli Usos si sono finalmente riuniti e ci hanno poi regalato un momento magico nel main event della prima serata, prendendosi i titoli di coppia. Ma poi il loro regno, sebbene certamente positivo, non è stato avvincente. La loro parabola è stata ascendente fino a Wrestlemania e poi si è andata via via affievolendo. Giusto premiare il Judgement Day e lasciare a Sami e Kevin la menzione d’onore. Segnaliamo anche la bella crescita dell’Imperium e degli Alpha Academy.

Negli anni precedenti
2017 – Cesaro/Sheamus
2018 – The New Day (Kofi Kingston/Big E/Xavier Woods)
2019 – The Viking Raiders (Erik/Ivar)
2020 – The Street Profits (Angelo Dawkins/Montez Ford)
2021 – The Usos (Jimmy Uso/Jey Uso)
2022 – The Usos (Jimmy Uso/Jey Uso) (2)

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Best feud – La disgregazione della Bloodline

La storyline della Bloodline almeno fino alla prima metà del 2023 è stata davvero fantastica. Già di per sé è stata un capolavoro di scrittura fin da quando è nata: con la figura di Roman Reigns dominante e le varie figure che poco alla volta si sono affiancate a lui, prima gli Usos, poi Sami Zayn in versione “opportunista” e poi Solo Sikoa. Con il finale di Suvirvor Series 2022 eravamo andati in estasi: Sami Zayn che si schierava definitivamente con i samoani, tradiva l’amico Owens e metteva da parte ogni dubbio sul suo conto. Ma il 2023 è stato l’anno in cui poco alla volta Roman Reigns ha perso i suoi alleati, senza però perdere il suo titolo. Prima la guerra al nemico Kevin Owens, con i sospetti su Sami Zayn stavolta proprio da parte del ‘Tribal Chief’. Poi il grande voltafaccia di Sami alla Royal Rumble, che porta fino allo scontro emozionante di Elimination Chamber, dove però al canadese non riesce l’impresa di spodestare l’ ‘Head of the Table’. Poi la guerra su due fronti fino a Wrestlemania. Da una parte Sami Zayn e Kevin Owens che tornano insieme e si alleano contro gli Usos, dopo che Jey tra la famiglia e l’amico Sami sceglie la prima. Dall’altra Cody Rhodes, vincitore della Royal Rumble che va dritto verso il titolo universale indiscusso di Roman Reigns. Quindi il doppio main event magnifico di Wrestlemania. Nel primo Sami e Kevin spodestano gli Usos, nel secondo Roman Reigns sorprende tutti e non cede il passo a Cody. Ma questa non è ancora la fine della storia. Infatti i malumori proseguono nella Bloodline, con Roman Reigns che prende di mira i suoi cugini Usos, rei di aver perso i titoli. Jimmy si ribella nello storico voltafaccia di Night of Champions e Jey tra la Bloodline e il fratello sceglie quest’ultimo. Tutto questo sfocia nella “Bloodline Civil War” di Money in the Bank, dove per la prima volta dopo 1294 giorni Roman Reigns viene schienato. Jey Uso che lancia la sfida al cugino a Summerslam in quella che potrebbe essere una magnifica chiusura del cerchio (dove tutto è iniziato, contro l’avversario con cui tutto ha avuto inizio). Ma qui ecco l’ennesimo colpo di scena: Jimmy che tradisce il fratello perché non vuole che diventi come Roman e gli costa il titolo. Da qui in poi, però, la storia ha un po’ perso di originalità e la si sta mandando un po’ per le lunghe, con Jimmy che ora addirittura è tornato nella Bloodline. Ma ciò che abbiamo visto fino a Summerslam è stato davvero grandioso.

Menzione d’onore va fatta anche per il feud che ha coinvolto Seth Rollins e Shinsuke Nakamura, che ci ha  mostrato un lato sadico e innovativo del giapponese; faida poi conclusa da un gran bel match.

Negli anni precedenti
2017 – Roman Reigns v Braun Strowman
2018 – Becky Lynch v Charlotte Flair
2019 – Kofi Kingston v Daniel Bryan
2020 – Bayley v Sasha Banks
2021 – Edge v Seth Rollins
2022 – Cody Rhodes v Seth ‘Freakin’ Rollins

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Grayson Waller

Best rookie – Grayson Waller

Trovare una nuova leva che ha sorpreso più di altri è abbastanza complicato quest’anno. Non perché non ce ne siano state, ma perché mentre un anno fa avevamo un atleta dominante, che si è confermato dominante nel corso del 2023 (Gunther, ndr), quest’anno ce ne sono diversi, che ciascuno per un particolare potrebbero aggiudicarsi il premio. Tra questi noi abbiamo scelto di premiare Grayson Waller. Arrivato da NXT, l’ ‘Arrogant Aussie’ ha dimostrato di avere il carisma e la parlantina giuste per sfondare. Sul ring ha finora dimostrato poco e vinto altrettanto poco. Ma il suo ‘Grayson Waller Effect’ è davvero interessante e lui nelle vesti di provocatore ci sa davvero fare. Ha ampi margini di miglioramento, ma dei nuovi prospetti è certamente quello su cui punteremmo qualcosa in più.

Vanno comunque menzionati altri atleti che o sul ring o comunque on screen si sono ben comportati. Pensiamo a JD McDonagh, molto bravo a fare da spalla al Judgement Day. Oppure a Zoey Stark, che durante il brutto feud tra Becky Lynch e Trish Stratus, è stata comunque brava nel vestire i panni dell’allieva sempre pronta ad aiutare la cattiva maestra Trish. Oppure ancora a Santos Escobar, che si è messo in evidenza a suon di ottime prestazioni sul ring all’interno del LWO.

Negli anni precedenti
2017 – Asuka
2018 – AOP (Akam/Rezar)
2019 – Ricochet
2020 – Dominik Mysterio
2021 – Damian Priest
2022 – Gunther

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Best come back – CM Punk a Survivor Series War Games

Diciamoci la verità. Scegliere un ritorno su tutti nel corso di questo 2023 fino ad un certo punto dell’anno è stato molto difficile. Forse quello a sorpresa dal nulla, non preannunciato, di John Cena a Money in the Bank ha fatto la sua bella figura. Poi però c’è stato il ritorno (one night only) di The Rock nell’episodio di SmackDown del 21 settembre, che ha schivato tutti i rumors degli esperti per poi far esplodere l’arena. Ma al fotofinish del 2023 c’è stato un altro ritorno che ha lasciato il segno. Survivor Series War Games. E’ già tornato Randy Orton ed è stato un pop importante. E’ terminato il main event e non resta che salutarsi. Ma nell’arena di Chicago suona una musica che non risuonava dal 2014: quella di CM Punk. Ebbene sì. Il ‘Best in the World’ è tornato in WWE. Inutile dire quale sia stata la reazione della folla. Letteralmente in estasi. Per anni abbiamo atteso il colpo di scena. Quante volte abbiamo atteso inutilmente un ingresso a sorpresa alla Royal Rumble? Quante volte abbiamo sperato nell’impossibile? Ora è realtà Il ‘Voice of voiceless’ è qui!

Negli anni precedenti
2017 – The Hardy Boyz a Wrestlemania 33
2018 – Rey Mysterio alla Royal Rumble
2019 – Roman Reigns a Raw del 25/02
2020 – Edge alla Royal Rumble
2021 – John Cena a Money in the Bank
2022 – Bray Wyatt ad Extreme Rules

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Best moment – Kevin Owens e Sami Zayn campioni di coppia a Wrestlemania

L’indecisione era tanta, ma alla fine abbiamo deciso di seguire la linea narrativa principale dell’anno. Nel 2022 avevamo premiato il grande tradimento di Sami Zayn ai danni di Kevin Owens, nel 2023 riprendiamo proprio questi due personaggi per scegliere il premio del miglior momento dell’anno. E la decisione non poteva che essere il trionfo di Kevin Owens e Sami Zayn, che superano gli Usos e diventano campioni indiscussi di coppia nel main event della prima serata di Wrestlemania. Un momento incredibile per i fan perché tutti da tempo speravamo in una consacrazione su un grande palcoscenico per i due grandi amici Owens e Zayn e non poteva esserci momento migliore di Wrestlemania e nel main event, dopo un match a dir poco pazzesco. Ad oggi il punto più alto della carriera dei due canadesi, che stanno raccogliendo quanto seminato in maniera incredibile in questi anni.

Ma di momenti, quantomeno da menzionare, ce ne sono. A partire proprio da Sami Zayn che attua il suo controtradimento nei confronti della Bloodline, alla Royal Rumble, riavvicinandosi all’amico Kevin. Oppure, rimanendo nella Bloodline e rimanendo in tema di tradimenti se ne potrebbero scegliere addirittura tre: Jimmy Uso che tradisce Roman Reigns a Night of Champions; Jey Uso che si schiera col fratello e schiena Roman Reigns per la prima volta a 1294 giorni a Money in the Bank; Jimmy Uso che fa marcia indietro e tradisce Jey Uso a Summerslam. Oppure potremmo cambiare completamente rotta, passando all’addio di Edge, che lascia dopo un grandissimo match contro Sheamus a SmackDown e saluta i fan della WWE per l’ultima volta. Ma, l’addio di Edge, seppur bello, non è così forte come momento secondo noi; mentre gli altri citati hanno tutti il tema del tradimento e non sapremmo sceglierne uno rispetto ad un altro. Da qui la scelta di premiare un momento davvero epico, come il trionfo di Zayn e Owens nel main event di Wrestlemania

Negli anni precedenti
2017 – Goodbye Taker: l’addio (poi smentito, ndr) di The Undertaker dopo la sconfitta contro Roman Reigns a Wrestlemania 33
2018 – il saluto del ‘Big Dog’: Roman Reigns lascia WWE e titolo universale a causa della leucemia a Raw del 22/10
2019 – KofiMania: Kofi Kingston campione WWE a Wrestlemania 35
2020 – “I’m gonna be a mother”: l’addio di Becky Lynch
2021 – Il trionfo del ‘Tribal Chief’: Roman Reigns schiena contemporaneamente Edge e Daniel Bryan nel main event di Wrestlemania
2022 – Sami Zayn tradisce l’amico Kevin Owens e sceglie la Bloodline

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Special award – Bray Wyatt

Un anno fa il buon Bray riceveva il nostro premio sul ritorno dell’anno, con l’augurio della rinascita del suo personaggio dopo aver passato un momento difficile. Purtroppo oggi ci ritroviamo a premiarlo ancora, ma con un premio più triste. Un premio alla carriera, con il quale riconosciamo ciò che è stato e la sua importanza nell’ultimo decennio. La sua morte ha shockato tutti e ci lascia con grande tristezza. Non ci dilunghiamo, avendolo già fatto qui, ma non possiamo fare a meno di ricordarlo ancora e di rimpiangerlo per ciò che poteva essere.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns