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Riyadh, Arabia Saudita

I match del kick-off

  • Sami Zayn batte JD McDonagh

 

I match del main show

  • Seth ‘Freakin’ Rollins (c) batte Drew McIntyre e rimane World Heavyweight Champion
  • Rhea Ripley (c) batte Nia Jax, Raquel Rodriguez, Shayna Baszler e Zoey Stark in un fatal five way match e rimane Women’s World Champion
  • Solo Sikoa batte John Cena
  • Logan Paul batte Rey Mysterio (c) e diventa United States Champion
  • Iyo Sky (c) batte Bianca Belair e rimane WWE Women’s Champion
  • Cody Rhodes batte Damian Priest
  • Roman Reigns (c) batte LA Knight e rimane Undisputed WWE Universal Champion

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L’evento in sintesi

Dopo il kick-off (con la vittoria di Sami Zayn su JD McDonagh, ndr), la serata entra nel vivo col primo match della card principale. Titolo mondiale in palio tra il campione, Seth Rollins, e lo sfidante, Drew McIntyre. Match non velocissimo, ma avvincente. Lo scozzese segue l’esempio di Nakamura e insiste sulla schiena, già malandata, del ‘Visionary’. Colpi durissimi, tra cui spicca su tutti una tremenda Spinebuster sull’apron ring, ma anche un Overhead Belly to Belly Suplex fuori dal ring dopo aver intercettato un Suicide Dive. Seth trova il modo di reagire e rispondere a tono, ma lo ‘Scottish Warrior’ sembra averne di più e infatti riesce a piazzare la Claymore, che sembra decisiva. Ma Rollins resiste ed esce al due dal conteggio. Ci prova anche con un Future Shock DDT, ma è ancora solo due. Poi arriva il momento del campione, che riesce ad inanellare una serie di ottime combinazioni, piazzando anche un Pedegree e uno Stomp. Ma stavolta è Drew ad uscire al due dal conteggio. La sfida è ormai una sfida senza sconti, che sembra avere un nuovo punto di svolta quando Seth prova a chiuderla con la Phoenix Splash. Ma la mossa va a vuoto e Drew piazza un Glasgow Kiss. Lo scozzese ha la vittoria in pugno, ma dopo la sua nuova Claymore il conto si ferma ancora al due. McIntyre ci riprova, ma stavolta si schianta contro i Superkick del ‘Visionary’, che riesce alla fine a chiudere i giochi con lo Stomp. Dopo un’autentica battaglia, Seth Rollins vince ancora e si conferma campione mondiale pesi massimi

Ma la serata è tutt’altro che finita. Mentre Rollins si sta ancora cercando di riprendere dalle fatiche, ecco arrivare il ‘Mr Money in the Bank’, Damian Priest, pronto per incassare il suo MITB. La valigetta viene consegnata all’arbitro, pronto ad ufficializzare il match. Ma Damian viene attaccato alle spalle da un uomo incappucciato, che si rivela essere Sami Zayn. Il canadese va oltre, rubando la valigetta al portoricano e impedendo l’incasso. Il regno di Seth Rollins è al sicuro

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E’ il momento del primo match tra donne della serata. La campionessa mondiale femminile, Rhea Ripley, mette in palio il suo titolo contro ben quattro avversarie: Shayna Baszler, Nia Jax, Raquel Rodriguez e Zoey Stark. La ‘Eradicator’ stupisce tutti già con la sua entrata, introdotta da vari emiri. Poi però inizia l’azione in ring. Nia Jax si defila lasciando che si scontrino le altre, per poi entrare in azione con la sua potenza devastante. Inevitabile la confusione generata dalle tante atlete presenti sul ring. Uno dei momenti clou è quando Shayna Baszler da sola ne sottomette tre, chiudendo sia Raquel che Rhea in una presa alle gambe e Zoey Stark in una Kirifuda Clutch, ma Nia Jax pone fine a tutto. Altro bel momento è la Tower of Doom realizzata da Zoey Stark su tutte le rivali. Quindi si arriva allo scontro tra Raquel e Rhea che si atterrano reciprocamente con un Big Boot. Zoey ci prova e piazza la Z-360 sulla Ripley, ma il conteggio è interrotto da Nia. Ma anche la ‘Irresistible Force’ viene colpita e atterrata da Raquel Rodriguez. Torna in cattedra Rhea, che dal nulla intercetta Shayna Baszler e la mette ko con la Riptide. Zoey ci prova con una mossa dalle corde, ma viene intercettata dalla Ripley. Raquel prova ad approfittarne schienando Shayna, che intanto è ko, ma sopra di lei Rhea piazza la Super Riptide sulla Stark, che si schianta su Raquel e Shayna. Rhea a questo punto ha la strada spianata: schiena la Baszler e va a vincere. Grande vittoria e grande conferma per Rhea Ripley come campionessa mondiale femminile

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Torna in azione per un match singolo il ‘GOAT’, John Cena. Il bostoniano si prepara ad affrontare Solo Sikoa. Match che fin dalle prime battute si rivela durissimo, col samoano che mette a dura prova la tenuta atletica di Cena, che conferma di avere tanta volontà ma di non essere più quello dei bei tempi andati. Cena riesce a resistere come può, evitando un Samoan Spike e dando vita alla sua classica sequenza: Shoulder Tackle, Protobomb e Five Knuckle Shuffle. Ma non c’è la AA e, anzi, Sikoa con dei Superkick torna a prendere il comando delle operazioni. E quando va a segno con un Samoan Spike, inizia il vero massacro. Sikoa, infatti, attende che Cena si rialzi per piazzarne un altro. Attende ancora e ne piazza un altro ancora, per poi colpirlo ripetutamente. E’ una mattanza, che si chiude con l’ultimo e decisivo Samoan Spike, con cui Solo si aggiudica il match e lascia esanime al tappeto John Cena. Nel post match il pubblico regala comunque una standing ovation al bostoniano, al quale viene quantomeno riconosciuto quanto fatto in carriera, ma che da questo incontro ne esce davvero demolito

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Non annunciato a inizio serata, è il momento del ‘Miz TV’. The Miz sale sul ring per introdurre il suo ospite, che è l’attore Ibrahim Al Hajjaj, celebre in patria. Miz sta intervistando il suo ospite, ma viene interrotto da Grayson Waller, che ritiene che il suo show sia migliore e vorrebbe sostituire il ‘Miz TV’ col ‘Grayson Waller Effect’. Miz e Waller si contendono Al Hajjaj, che sembra preferire Miz. Ne scaturisce un battibecco che porta a una rissa tra i due. Waller sulle prime sembra mettere ko l’attore, che però trova in Miz un alleato. L’ ‘A-Lister’ lancia Grayson contro Ibrahim, che piazza un calcio e spiana la strada alla Skull Crushing Finale di Miz. Quindi Al Hajjai regala ai fan un bel momento, citando The Rock, e piazzando il People’s Elbow sull’ ‘Arrogant Aussie’

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Ed eccoci all’atteso incontro con in palio il titolo statunitense. Lo sfidante, lo youtuber, Logan Paul entra a bordo di una macchina speciale. Il campione, Rey Mysterio, lo attende per la grande sfida. Dopo un avvio lento, inizia una fase molto atletica e con un ritmo elevato. I due atleti sembrano capirsi a meraviglia, con ‘Maverick’ molto bravo e Rey sempre una garanzia di qualità. Logan dalla sua ha una maggiore varietà di manovre a terra e con qualche sottomissione prova a creare problemi al campione, che però è bravo a reagire con un Tilt a Whirl Backbreaker. L’influencer sembra in grandissima forma e piazza una manovra citando il leggendario Bruno Sammartino e poi addirittura il Big Warrior Splash di Ultimate Warrior. Ma il conto si ferma al due. Ma Rey reagisce e dal nulla riesce a tirar fuori un Suicide Dive. Mysterio prende il controllo, arrivando anche a chiudere Logan nella Crossface, ma Paul reagisce ancora con una Powerslam. Moonsault Fallway Slam di Logan, ma non basta. Tenta allora la Frog Splash, ma Rey lo evita. Prova la 619, ma stavolta è Paul ad intercettarlo. Si sale sul paletto, ma Rey sfugge via e piazza la Sunsetflip Powerbomb, a cui segue una Standing Powerbomb. Ma Logan resiste al due. Ecco, però, la furbata. Mentre finge di riprendersi, Logan riceve da un suo amico un tirapugni, come accaduto contro Ricochet a Summerslam. Ma Rey lo spinge e il tirapugni finisce lontano, di nuovo fuori dal ring. L’amico prova a riprenderlo, ma dal pubblico arriva Santos Escobar, che prende il tirapugni e minaccia l’intruso. Ma inspiegabilmente, Santos, prima di rincorrere l’intruso, appoggia il tirapugni nel ring. Logan lo prende. Prima incassa la 619, ma poi, quando Rey si lancia in Splash, lo colpisce al volo col tirapugni e ottiene lo schienamento vincente. Incredibile! Logan Paul è il nuovo campione statunitense

Logan a fine match si scusa con Rey, che non la prende bene. Ma la vera resa dei conti dovrà essere all’interno del LWO, visto che il vero assist a Logan Paul l’ha fatto Santos Escobar con quell’inspiegabile gesto di piazzare il tirapugni nel ring

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Tornano in azione le donne, col match per il titolo femminile WWE. La campionessa, Iyo Sky, se la vede contro Bianca Belair. Ottima chimica tra le due atlete, che si alternano nelle fasi di dominio del match, regalando un’ottima contesa. Il match, però, subisce la solita inevitabile interruzione quando arriva a bordo ring la leader delle Damage CTRL, Bayley. La ‘Rola Model’ prova ad aiutare Iyo, senza ottenere grandi risultati. Infatti Bianca resiste benissimo e con una Spinebuster mette ko la campionessa, andando allo schienamento. Bayley distrare l’arbitro, impedendo il conteggio. Bianca allora non può fare a meno di rincorrere Bayley. Anche Iyo arriva a bordo ring, ma nella confusione, quando fa per colpire la ‘EST’, quest’ultima si scansa e la Sky colpisce in pieno Bayley. In realtà la ‘Genius of the Sky’ non sembra particolarmente dispiaciuta della cosa e torna nel ring. La Belair però sembra più in palla e si appresta a chiudere il match con la KOD fuori dal ring. Ma a sorpresa viene fermata fuori dal ring da un’ospite inattesa. Fa il suo ritorno Kairi Sane, che distrae Bianca, favorendo l’attacco di Iyo Sky, che chiude i giochi col suo Moonsault. Iyo Sky vince e si conferma campionessa. Kairi si lancia poi con il suo Elbow Splash sulla ‘EST’, sancendo il suo ritorno. Iyo e Kairi festeggiano insieme sul ring, sotto lo sguardo abbastanza preoccupato di Bayley, che sente di aver definitivamente perso il controllo della sua allieva Iyo

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Il ‘Mr Money in the Bank’, Damian Priest, dopo aver subito il furto della valigetta del MITB, che ha impedito l’incasso su Seth Rollins, prova almeno ad aggiustare la sua serata nel match che lo vede di fronte a Cody Rhodes. Azione fin dall’inizio, con Priest che non dà all’ ‘American Nightmare’ neanche il tempo di fare il suo ingresso, aggredendolo. Ma dopo una sofferenza iniziale, Cody riesce a reagire con un Disaster Kick e varie azioni. Priest piazza una Reckoning sul tavolo di commento. Ma una volta rientrati nel ring, Cody trova le forze per reagire ancora e dal nulla addirittura piazza la Cross Rhodes. Ma è solo conto di due. Arriva allora il resto del Judgement Day. JD McDonagh, Finn Balor, ma anche Dominik Mysterio con una sedia. Ma arriva anche Jey Uso, che a suon di Superkick li mette tutti fuori causa. L’ ‘American Nightmare’ si carica e sfrutta la distrazione e la frustrazione dell’ ‘Archer of Infamy’, mettendo a segno ben due Cody Cutter e connettendo con la decisiva Cross Rhodes. Cody vince e continua nella sua scalata verso il vertice

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Main event! Nuova prova per il campione universale indiscusso, Roman Reigns, che se la vede contro l’uomo del momento, l’acclamatissimo LA Knight. Match che non spicca per ritmo e velocità. La ‘Megastar’ soffre in avvio, ma poi tiene testa benissimo a Roman, riuscendo anche a piazzare dei bei colpi. Ma, come prevedibile, la Bloodline arriva in soccorso del ‘Tribal Chief’. Solo Sikoa si palesa sullo stage, ma per fortuna di LA Knight, il samoano viene tenuto a bada dalla sicurezza. Non c’è però la stessa fortuna con Jimmy Uso, che attacca la ‘Megastar’ a bordo ring, non visto dall’arbitro. Knight lo rincorre e lo mette ko, ma la distrazione è fatale. Appena rientra nel ring, viene “accolto” dal Superman Punch di Reigns, che poco dopo piazza la Spear. Finita? Neanche per sogno. LA Knight resiste al due. Ma il momento favorevole del campione prosegue. Roman chiude LA Knight nella Guillottine. Knight resiste, ma viene chiuso nuovamente. La ‘Megastar’ non molla e riesce a liberarsi, sferrando anche l’attacco che sembra decisivo, piazzando anche la BFT. Il ‘Tribal Chief’ è tramortito, ma la sua gamba sinistra è vicina alle corde e, non visto, Jimmy Uso gliela pone sulla corda più bassa, interrompendo il conteggio. LA Knight rincorre ancora Jimmy Uso, lanciandolo sul tavolo di commento, rendendolo praticamente inoffensivo. Ma ancora una volta la distrazione costa caro. Roman Reigns esce dal ring e si lancia in Spear sul rivale, schiantando le barricate. Quindi l’ ‘Head of the Table’ riporta Knight sul ring per un’ultima devastante Spear. Stavolta è davvero finita. Il leader della Bloodline vince ancora e si conferma, per l’ennesima volta, campione universale indiscusso. Il suo regno di quasi 3 anni e mezzo e di oltre mille giorni non sembra avere fine. Anche LA Knight entra nella lista delle vittime del ‘Tribal Chief’

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns