Roman Reigns (c) v Cody Rhodes per l’Undisputed WWE Universal Championship
Cody Rhodes ha fatto il suo ritorno in WWE a Wrestlemania 38. Poi, dopo un feud con Seth Rollins è stato fermato da un infortunio, ma è tornato entrando come numero 30 alla Royal Rumble del 2023. L’ ‘American Nightmare’ è riuscito ad imporsi nella rissa, ottenendo la title shot per il titolo universale indiscusso, detenuto da oltre due anni da Roman Reigns. Cody ha dapprima dato la carica a Sami Zayn nel suo assalto al titolo ad Elimination Chamber, ma, una volta fallita la missione di Sami, è andato dritto verso il ‘Tribal Chief’, ribadendo a più riprese di voler raggiungere l’obiettivo di vincere il titolo che in WWE è mancato a suo padre Dusty. Dal canto suo Roman Reigns ha ricordato di come Dusty, suo coach in gioventù, sia stato sempre vicino a lui e ha tenuto a ribadire come vedesse in lui ciò che non vedeva in suo figlio. La faida è andata avanti con reciproche provocazioni e con Cody che ha più volte garantito che otterrà ciò che suo padre in WWE non ha mai ottenuto, il titolo universale indiscusso
Main event! Emozionante ingresso di Cody Rhodes, che va ad abbracciare la famiglia in prima fila. Spettacolare quello del campione indiscusso, Roman Reigns, introdotto da vari pianisti. Si parte. Cody subito bene con un Dropkick e bravo a resistere dopo una Powerbomb del campione. Si va fuori dal ring con Roman che piazza una Bodyslam, subito restituita dal rivale. Rhodes c’è, ma Solo Sikoa, senza farsi vedere, lo attacca con una sedia, favorendo il contrattacco del ‘Tribal Chief’ col Drive-By. Roman prova anche a schiantare Cody sul tavolo di commento, ma Rhodes che inverte tutto con un Backbody Drop, schiantado lui. Rhodes insiste, torna sul ring e piazza la Cutter, ma è solo conto di due. Cody ancora attaccato da Sikoa, ma stavolta l’arbitro allontana il samoano. L’ ‘American Nightmare’ coglie l’attimo ed ecco la Cross Rhodes, ma è solo conto di due. Cody a segno anche col Pedegree, solo due. Roman reagisce e dal nulla piazza il Superman Punch. Solo due. Rhodes lo chiude nella Figure 4, ma nulla da fare. Reazione di Reigns: Spear dal nulla. Ancora solo due. Reigns lo chiude poi nella Guillottine. Cody quasi sviene, ma resiste e si rialza. Big Boot, ma per errore colpisce l’arbitro
Cody prova la Cross Rhodes, ma arrivano gli Usos. Vari Superkick e poi 1D. Ma arrivano anche Sami Zayn e Kevin Owens, che prima mettono fuori causa gli Usos e poi mettono ko Reigns con una Stunner e un Helluva Kick. Finalmente rinviene l’arbitro, ma il conteggio per Rhodes si ferma al due. Roman è comunque esausto. Scambi di colpi serrati tra i due, ma Reigns va a vuoto col Superman Punch e lo sfidante va asegno con una Cross Rhodes. Non si ferma e ne piazza un’altra. Sta per arrivare la terza, ma Paul Heyman distrae l’arbitro, mentre torna Solo Sikoa, che colpisce Cody col Samoan Spike. Quindi Roman connette con la Spear decisiva e supera anche questo ostacolo. Non basta la grande prova e il grande cuore di Cody Rhodes. Roman Reigns è ancora campione, a quasi 1000 giorni di regno. Imbattibile! Le lacrime di Cody e il trionfo del ‘Tribal Chief’ chiudono questa pazzesca edizione di Wrestlemania
Esito: Roman Reigns vince e rimane Undisputed WWE Universal Champion
Giudizio: Il finale sarà tra i più discussi di sempre. Era la storia di Cody Rhodes. Era il match di Cody Rhodes. Ma era soprattutto la Wrestlemania di Cody Rhodes. Lui ha fatto un match incredibile. Roman ha saputo elevarne lo status con un ottimo lavoro di selling, ma Cody è stato grandioso. Tutto, ma proprio tutto lasciava pensare alla sua vittoria. Anche dopo la Spear decisiva credevamo che all’ultimissimo decimo di secondo prima del “tre”, la spalla dell’ ‘American Nightmare’ si sarebbe sollevata. E invece no. Ha vinto Roman, come sempre, ancora una volta. Ma delusione a parte per una storia giusta, mandata all’aria, non possiamo dire che non sia stato un grande match. Un main event davvero bello. Un po’ come la prima sera, non è il match della serata per lottato (tutt’altro che brutto comunque), ma lo è per intensità. Anche le interferenze di Usos, Owens e Zayn non hanno disturbato perché non sono state quelle ad aver influito sull’esito finale, ma sono state una parentesi in una fase confusionaria del match. I near falls, la resistenza di Cody durante la Guillottine, le facce assurde di Rhodes e di Reigns nel vedere il rivale alzare la spalla prima del ‘tre’. Sono stati momenti epici. Il finale rovina la storia, certo. Ma il main event è stato degno, più che degno, di Wrestlemania
Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns