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La categoria femminile tag team della WWE esiste? E se esiste, è allo sbando? In particolare i titoli di coppia femminili oggi hanno un senso? E’ da un po’ che cerchiamo una risposta e alla faccia della ‘Women’s Revolution’ di cui tanto ci si è riempiti la bocca nell’ultimo decennio, possiamo rispondere affermativamente: “sì questi titoli di coppia femminili non hanno senso”.

Non fraintendiamoci. Non è sessissimo o cose del genere. La colpa non è certamente delle donne della WWE, ma del suo booking team, che ad oggi e in particolar modo in questo 2023 si è dimostrato quantomai inadeguato sia nel creare dei tag team sia nel gestire le situazioni. Oggi la WWE non ha, o quasi, dei tag team femminili.

Il 2023 in particolare è stato tragico. Che in WWE non si formino tag team femminili se non a caso tra atlete in cerca di un rilancio visti i pochi spazi in singolo, non è certo cosa nuova. Ma escludendo le consolidate Damage CTRL, in questo 2023 rimane veramente poco e i titoli di coppia ne hanno indubbiamente risentito. Eravamo partiti con le due giovani leve delle Damage CTRL, ossia Iyo Sky e Dakota Kai, campionesse. Senza una vera alternativa, certo, ma almeno loro erano un tag team. Il problema, semmai, era trovare una o più coppie avversarie che potessero spodestarle o quantomeno competere con loro. E qui il primo flop. A ridosso di Wrestlemania i titoli passano nelle mani della strana coppia composta da una big che dopo anni al top doveva cedere il passo ad altre, ossia Becky Lynch, in coppia con la leggendaria Lita. Tutto, però, finalizzato alla faida tra Becky e Trish Stratus, quindi con i titoli a ricoprire solo un ruolo di secondo piano.

In realtà, finalmente, un paio di tag team all’orizzonte vengono fuori. Ma qui ci si mette la sfortuna. Il primo è la bella coppia formata da Liv Morgan e Raquel Rodriguez: la prima reduce da un ottimo 2022 in singolo, la seconda in ascesa. Le due strappano i titoli alle campionesse, ma il regno dura poco a causa di un infortunio della Morgan. Dicevamo, però, che ce n’era un’altra di coppia, ossia Shayna Baszler e Ronda Rousey. Shayna in cerca di un’ascesa che nel main roster non è mai arrivata, Ronda ormai nel pieno del flop del suo secondo stint in WWE. Anche qui errori a valanga. Ronda non convince ed è a mezzo servizio a causa di un infortunio; inoltre le due perdono i titoli per avviare un mini feud, che ancora una volta, dunque, pone i titoli in secondo piano. Prima di perderli, però, avviene un altro disastro. Dal roster di NXT arriva una bella e solida coppia, quella composta da Alba Fyre e Isla Dawn, campionesse di coppia femminili del roster di sviluppo. Ma la WWE decide di unificare titoli del main roster e di NXT in un match, vinto da Ronda e Shayna. Da lì Alba e Isla sono sparite, ma rimane una domanda: perché loro son dovute passare per il match di unificazione delle cinture, mentre oggi abbiamo Becky Lynch campionessa femminile di NXT e Dominik Mysterio campione nordamericano, pur essendo entrambi del main roster?

Ma dicevamo che comunque Ronda e Shayna alla fine i loro titoli li hanno persi. E sapete dopo quanto? Due mesi e soprattutto meno di un mese dopo l’unificazione coi titoli di NXT. Alla faccia della coppia dominante che sembrava fosse nata. E a chi vanno questi titoli? Di nuovo a Raquel Rodriguez e Liv Morgan, unica coppia competitor. Ma anche stavolta la sfortuna ci mette del suo. Liv e Raquel stavolta i titoli li perdono sul ring anche se dopo appena 15 giorni, e questo anche perché Liv in realtà si infortuna di nuovo. A conquistarlo è una nuova coppia formata forse a caso, ma che sembra dover essere di belle speranze: Sonya Deville e la rientrata Chelsea Green. Ma neanche a dirlo, la sorte ce l’ha con questi titoli. Sonya si fa male dopo due settimane scarse. Tra ipotesi di ritiro dei titoli o di torneo per la riassegnazione, alla fine si sceglie la strada del mantenimento dei titoli con Sonya sostituita “ad interim” da Piper Niven. Piper e Chelsea, una coppia a “casissimo” e che quasi mai vediamo all’opera.

Oggi la situazione di questi titoli è tristissima. Già le campionesse sono un “non-tag team”. Ma a ben vedere non abbiamo coppie stabili nel main roster. A Raw dominano Rhea Ripley, Becky Lynch, Raquel Rodriguez e la rientrata Nia Jax, ma tutte impegnate in singolo. Shayna Baszler anche sta provando ad entrare nel giro che conta, ma sempre in singolo. Il resto, tra infortunate e seconde linee lascia con sé un solo tag team vero, arrivato da NXT ma tremendamente messo nel dimenticatoio, ossia Kayden Carter e Katana Chance. Non va meglio a SmackDown, dove Charlotte Flair e Asuka, e probabilmente Bianca Belair appena rientrerà dalla sua pausa, sono le principali scelte del roster in singolo. Ci sarebbero le Damage CTRL, che sono addirittura tre, ma analizziamo bene la situazione: Iyo Sky è campionessa in singolo, ormai il tag team le sta stretto; Bayley sta recitando la parte dell’amica, che prima o poi si rivolterà contro; Dakota Kai è infortunata. Le uniche sono Alba Fyre e Isla Dawn, che la WWE finalmente si è decisa a pubblicizzare, sperando che le dia il giusto spazio. Inutile fare affidamento sulla nuova arrivata Jade Cargill: è materiale da titolo in singolo.

E dunque? Ora che abbiamo illustrato per bene la situazione, ripetiamo la domanda. La categoria femminile tag team della WWE esiste? E se esiste, è allo sbando? In particolare i titoli di coppia femminili oggi hanno un senso? Giudicate voi!

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns