Summerslam è stato probabilmente il canto del cigno di Ronda Rousey in WWE. Ma un canto triste. Sembra passata un’era dal post-match della Royal Rumble 2018, quando ha fatto la sua prima apparizione nella compagnia (da atleta e non da ospite, come a Wrestlemania 31, ndr). Acclamata, adorata fin dalle prime battute e nel suo primissimo match di Wrestlemania 34. Eppure il suo addio è passato inosservato, quasi nell’indifferenza generale. Ma come siamo arrivati a tutto questo?
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Per dare una risposta dobbiamo fare un bel passo indietro alla Road to Wrestlemania che ha portato alla trentacinquesima edizione dello ‘Showcase of Immortals’, quella del 2019. Ronda aveva debuttato a gennaio 2018, prendendosi la scena della divisione femminile. Certo, rubando la scena stessa a molte atlete valide e promettenti, ma almeno era over per i fan e questo giustifica se tutto o quasi in questo business. Push, titolo femminile (di Raw, ndr) conquistato in pochi mesi e imbattibilità, tanto che nessuna riesce a schienarla. I match magari non sono un granché (eccezion fatta per l’ottimo incontro contro Sasha Banks di Royal Rumble 2019, ndr), ma poco importa. I problemi sono sorti però sul finire del 2018, con l’ascesa di un’atleta amata dai fan ma fino a quel momento tenuta ai margini. Il turn heel e il cambio di personaggio di Becky Lynch hanno travolto tutti. Con Roman Reigns che non era ancora la stella di oggi e senza un atleta maschio capace di catalizzare le attenzioni dei fan, il pubblico ha trovato in quel periodo in ‘The Man’ la nuova stella, il nuovo punto di riferimento della compagnia. Il fenomeno Becky Lynch è stato sconvolgente e quando ci si è avvicinati alle Survivor Series, che prevedevano lo scontro tra le due campionesse (Ronda per Raw e Becky per SmackDown, ndr), tutti ma proprio tutti attendevano questo match. Ma l’infortunio al naso della Lynch, che nonostante tutto va avanti nel suo ruolo, non fa altro che rendere l’irlandese un’icona ed eclissare Ronda. D’un tratto emergono tutti i limiti della ‘Baddest Woman on the Planet’. Nel lottato, troppo ancorato al mondo delle MMA e poco adattato al wrestling (mancanza totale di selling e storytelling nei suoi match, ndr). Ma anche nei promo, terribilmente piatti. Improvvisamente i fan rigettano la Rousey. La WWE è almeno brava a gestirla e a turnarla heel in vista del primo storico main event al femminile di Wrestlemania 35. Qui in un match buono, ma che delude le aspettative, Ronda subisce il primo e (fino a quel momento) unico schienamento della sua carriera in WWE, con Becky Lynch che corona la sua ascesa diventando campionessa. Da questo momento Ronda sparisce per tre anni.
Tra un rumor e un altro si aspetta il grande ritorno e lo si aspetta soprattutto per un motivo: la grande sfida contro Becky Lynch. La sfida tra le due è il più naturale snodo narrativo. Bekcy è stata l’unica a schienarla. Becky le ha tolto il titolo tre anni prima. Eppure le due non si sono mai affrontate uno contro uno. A Survivor Series 2018 la sfida è saltata per infortunio della Lynch; a Wrestlemania 35 si sono affrontate ma era un triple treath dove c’era anche Charlotte Flair. Eppure la seconda run di Ronda è costellata di errori suoi e di booking. A partire dalle modalità del ritorno. Ancora una volta la Royal Rumble, ma stavola quella del 2022 e non nel post-match, ma proprio nella rissa. La ‘Baddest Woman on the Planet’ torna e vince, rubando ancor più la scena ad atlete che forse avrebbero meritato più spazio (Liv Morgan ad esempio, ma ci torneremo, ndr). Già qui i fan storcono il naso, ma almeno con Becky Lynch in quel momento ancora campionessa di Raw, si pensa che tutto sia finalizzato al grande scontro. E invece no. La WWE sceglie che la strada di Ronda debba incrociarsi con quella di Charlotte Flair, campionessa a SmackDown. La sfida tra le due a Wrestlemania è deludente e Ronda fallisce anche l’assalto al titolo, perdendo. Tutto rinviato di un solo mese perché a Backlash, in un match decisamente migliore (forse l’unico davvero bello della sua seconda run, ndr), la Rousey conquista il titolo battendo la ‘Queen’.
Ma è un calvario. Tutto va storto. Ronda nei promo è pessima e i suoi match sono privi di trasporto. Ancorata all’immagine dell’atleta cattiva e imbattibile, ci mette poco a sconfiggere le sue già poco credibili avversarie. Il pubblico non la ama e addirittura esplode quando a Money in the Bank, Liv Morgan incassa la valigetta proprio su di lei, strappandole il titolo. Dopo appena 55 giorni, a Extreme Rules, Ronda si vendica e ritorna campionessa, ma paradossalmente è Liv che ne esce rafforzata nell’immagine. Il nuovo regno da campionessa della ex stella delle MMA è sulla falsariga del precedente, se non peggiore, visto che i fan passano da un rigetto a una sostanziale indifferenza. La WWE ci mette del suo facendole perdere il titolo per mano di Charlotte Flair, appena rientrata, nell’ultimo episodio di SmackDown del 2022 e non riaprendo neanche il vecchio feud tra le due. Ronda semplicemente sparisce per qualche settimana a causa di un infortunio.
Quando rientra il suo obiettivo è un altro: far coppia con l’amica Shayna Baszler e puntare ai titoli di coppia femminili. La delusione massima è nella collocazione nella card di Wrestlemania 39. Lei, la stella del judo, la campionessa UFC che ha reso popolare anche tra le donne lo sport delle MMA, lei che era stata così attesa e acclamata anni prima, ora si ritrova relegata in un match riempi-card. Un anonimo fatal four way a quattro coppie, dove fa tutto Shayna e lei (complice anche l’impiego a mezzo servizio per infortunio) chiude solo i giochi con la sua Armbar. Una volta ristabilitasi è riuscita a conquistare quei titoli insieme all’amica. Ma è l’ultimo scialbo tassello di una run deludente. Un mese da campionesse, poi Shayna che la tradisce e le fa perdere i titoli. La Baszler sarebbe la heel, ma Ronda è talmente fuori contesto che i fan finiscono per tifarle contro. Tifare si fa per dire, visto che nel bruttissimo MMA rules match andato in scena a Summerslam, Shayna la sconfigge nell’indifferenza generale. Era l’ultimo match della Rousey in WWE. L’ultimo di una run che si è rivelata un flop. Se la prima era partita in modo scoppiettante ed era finita male solo per via dell’esplosione del fenomeno Becky Lynch, questa volta è stata davvero un flop. Un fallimento su tutti i fronti, che apre anche tanti punti di domanda. Su tutte una: è quello di Ronda un caso isolato oppure semmai dovesse accadere ancora, anche altri atleti ex MMA non hanno grande futuro nel wrestling, che ha dinamiche molto diverse? Non citiamo Brock Lesnar perché il suo è stato un percorso diverso: partito dal wrestling, ha raggiunto il top in UFC ed è tornato al wrestling ma da part-timer. Tornando a Ronda credo che non la rivedremo per un bel po’. E forse oggi questo non importa a nessuno.