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E come sempre dopo un PLE andiamo a dare i nostri voti. Money in the Bank passa agli archivi, ma che show è stato?

Prima di capirlo, facciamo il solito passaggio sui pronostici. Prima una premessa. Sul Money in the Bank maschile non ha vinto la nostra prima scelta, ma in queste stipulazioni in genere diamo sempre tre opzioni e una di queste era stata proprio Damian Priest. Non il nostro favorito in prima battuta, ma qualche fish su di lui l’avevamo puntata. La contiamo come un mezzo punto. Nessun problema con il MITB femminile, dove ha vinto la nostra favorita Iyo Sky. Ma comunque non siamo andati alla grande. Chiudiamo con un 3,5-3. Avevamo puntato su una sconfitta “coperta” di Cody Rhodes, che invece ha battuto Dominik Mysterio. Avevamo puntato su una vittoria di Ronda e Shayna, prevedendo la perdita dei titoli a Summerslam, ma invece li hanno persi prima. Ma soprattutto credevamo che nella Bloodline Civil War avrebbero avuto la meglio Roman Reigns e Solo Sikoa, sbagliandoci.

Ora, però, i voti

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men’s Money in the Bank ladder match: 7,5
Grande apertura. Il MITB maschile bene o male non delude mai. Certo, quest’anno non siamo ai livelli delle ultime edizioni, ma è stato un incontro assolutamente gradevole. Quello che gli esperti chiamerebbero spot-fest. Poca costruzione, poca narrazione, tanta azione. Manovre spesso anche al limite sparate una dietro l’altra. Su tutte la fantastica e pericolosissima manovra realizzata da Ricochet e Logan Paul, che volano dalla scala, si incastrano tra le corde e si lanciano in Spanish Fly contro dei tavoli. Logan cade di testa facendosi un male cane. Bellissima la prestazione di LA Knight, che arriva a un passo dalla vittoria, che però va ad un altro atleta che la meritava per il percorso fatto finora: ossia Damian Priest. Siamo curiosi di vedere come userà la sua valigetta e vedendo quello che è successo poco più tardi, si può dire che la partenza è ottima

Ronda Rousey/Shayna Baszler (c) v Liv Morgan/Raquel Rodriguez: 6,5
Sarebbe un match sufficiente o anche meno, ma il finale che ha sorpreso tutti, gli regala un punticino in più. Quando il match corre via sui binari della normalità o anche al di sotto, c’è bisogno di una scossa. La scossa la dà Shayna Baszler che, sebbene durante l’incontro sembrava essere pienamente nel suo ruolo, spariglia tutte le carte con un inatteso attacco alla partner Ronda Rousey, che spiana la strada alla riconquista dei titoli di Liv e Raquel

Gunther (c) v Matt Riddle: 6
Questa è la vera delusione della serata. Matt Riddle è un grandissimo performer. Gunther un campione credibile, che ha acquisito credibilità a suon di grandi match. Era tutto scritto per un incontro quantomeno superiore alla sufficienza. E invece no. Match da compitino, con Gunther che sembra essere anche fin troppo dominante. Il colpo di scena è il ritorno di Drew McIntyre, che però, a differenza di quanto detto nel match precedente, arriva nel post-match, quindi non influisce sulla nostra valutazione

Cody Rhodes v Dominik Mysterio: 5
E qui arriviamo al punto più basso della serata. La sfida tra Cody Rhodes e Dominik Mysterio era già di per sé molto a caso. Il match non ha saputo raccontare nulla. Una sconfitta, magari “coperta” di Cody, avrebbe dato almeno un senso narrativo al tutto e avrebbe generato una reazione dei fan. Ma invece ha vinto, comunque giustamente, l’ ‘American Nightmare’. Tutto in pochi minuti e tutti a casa. Tutto molto scontato

women’s Money in the Bank ladder match: 7,5
Senza dubbio il miglior MITB match femminile di sempre. Dal 2017 ad oggi le donne con pochi alti e molti bassi hanno provato a realizzare qualcosa di bello con questa stipulazione, ma i risultati sono stati spesso negativi. Quest’anno già la costruzione è stata interessante, con le storie incrociate degli scricchiolii nelle Damage CTRL e del feud tra Becky Lynch e Trish Stratus, sostenuta da Zoey Stark, tutte nel MITB match. Ne viene fuori una sfida che, come quella maschile è uno spot fest (soprattutto nel finale), ma che segue un filo narrativo. E poi il finale è fantastico. Iyo Sky che si vendica della sua leader, che l’aveva spinta dalla scala poco prima, per ammanettarla a Becky, salirle sopra e andare in cima a prendersi la ‘briefcase’. Vittoria meritata per una grande atleta, da cui ora ci si aspetta davvero molto. E complimenti a tutte per essere finalmente riuscite a tirar fuori un MITB match di qualità che non abbia gli uomini come protagonisti

Seth ‘Freakin’ Rollins (c) v Finn Balor: 7-
Dimenticate il capolavoro di Summerslam 2016 e anche altri bei confronti tra i due. Questo incontro, sebbene non affatto brutto, è un match che scorre, che si lascia guardare, ma che se non fosse per il finale a sorpresa, non lascerebbe il segno. La vera differenza non la fanno i due sul ring, ma Damian Priest, che sembra voler incassare, poi si mette comodo ad aspettare il momento giusto e poi, sorpresa delle sorprese, si alza dalla sedia quando sta per vincere Finn Balor. Quasi come se aspettasse la vittoria del suo partner del Judgement Day per poi aggredirlo e incassare su di lui. Una bella narrazione, che alza di mezzo punto un match che un po’ ha deluso le aspettative

Usos v Roman Reigns/Solo Sikoa: 7,5
Prendiamo la prima metà e buttiamola. Se non fosse per il pubblico che, invece di fischiare, entra di prepotenza nel match con cori incessanti, forse giustificheremmo chiunque spegnesse il pc durante la visione. Ma invece ne vale la pena, anche e soprattutto per arrivare alla sequenza finale. Epica! Prima i near falls. Poi il solito momento con l’arbitro ko, Roman che schiena addirittura entrambi i cugini e si prepara all’ennesima chiusura trionfale. Ma quando anche questo diventa un near fall allora tutto cambia. Altro momento epico è il low blow durante lo schienamento di Jey Uso, che ci fa credere ancora una volta che possa esserci un finale diverso dal solito. Ed ecco che stavolta il finale diverso c’è. Jey schiena Roman. Il ‘Tribal Chief’ schienato! Non succedeva dal dicembre 2019. Emozionante questo momento e la narrazione è pronta a snodarsi con un nuovo capitolo. Un finale che spazza via tutta la noia della prima parte di match

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voto complessivo a Money in the Bank: 7
Assolutamente godibile. Scorre via facilmente e il coinvolgimento del pubblico inglese è davvero incredibile. Ma a questo evento se da un lato non sono mancati i momenti alti e sorprendenti, dall’altro è mancato il grande match, quello da far gridare al miracolo. Sicuramente molto bene i due match tematici, ossia i due MITB. Quello femminile finalmente di alto livello dopo tante battute a vuoto degli anni passati. Al contrario, quello maschile è inferiore ad altri passati (come quello dell’anno scorso ad esempio, ndr), ma è certamente un gran bel match. Il main event in generale sarebbe inferiore ai due incontri citati, ma la sequenza finale è straordinaria e scrive un’altra grandissima pagina della fantastica storyline dedicata alla Bloodline. Un po’ una delusione Rollins contro Balor, così come Gunther contro Riddle. Ma ci teniamo su con il ritorno di Drew McIntyre e la sorpresa di John Cena. Insomma, nulla di cosmico, ma certamente un buonissimo evento con colpi di scena interessanti

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns