Anche tra gli uomini regna un po’ di incertezza, ma qui ci sono almeno un paio di nomi, che hanno sparigliato le carte. Non sono certamente Santos Escobar, Shinsuke Nakamura, Ricochet e Butch. Tutti grandissimi atleti, ma che a nostro modo di vedere sono messi lì solo per rendere il match avvincente e dinamico. Nessuno di loro però ha, a nostro modo di vedere, il profilo giusto per vincere. Ovviamente, per esclusione, i nostri tre nomi dei “papabili” vincitori sono gli altri tre. Ma in che ordine? Scopriamolo
***
Logan Paul. L’ultimo arrivato, l’unico senza un match di qualificazione, l’unico non wrestler puro. Eppure è il nostro favorito. Ragioniamoci su. Non è un wrestler, ma in tutte le occasioni in cui è salito sul ring ha fatto vedere di saper fare benissimo. Ci sa fare al microfono ed è arrogante abbastanza da essere credibile come mina vagante col Money in the Bank. Certo, il suo problema è legato all’incasso, perché far vincere il titolo a uno che wrestler non è rischia di rendere poco credibile il titolo stesso. Ma avrebbe senso. A inizio anno si è impegnato in feud con Seth Rollins. L’ha affrontato a Wrestlemania, perdendo. Potrebbe incassare su di lui per il titolo mondiale pesi massimi, riprendere la faida, affrontarlo a Summerslam e magari perdere il titolo lì. E’ uno scenario secondo noi non così lontano dal palesarsi
***
Damian Priest. Altro nome caldo. Nell’ultimo periodo sta mostrando un certo attrito verso il partner di stable, Finn Balor. E’ un ottimo atleta, ha uno status interessante ed è cresciuto molto negli ultimi anni. Potrebbe poi verificarsi uno scenario non così poco credibile. Finn Balor che batte Rollins e diventa campione, ma perde immediatamente il titolo a causa del tradimento di Damian, che incassa su di lui, rovinandogli il suo grande momento
***
LA Knight. E’ forse il meno probabile dei tre, ma lo scegliamo perché ha il carisma giusto per essere credibile con la valigetta tra le mani. Inoltre il fatto che, dando seguito a quanto accaduto un anno fa, la briefcase è incassabile anche su altri titoli, non vediamo così lontana l’ipotesi di un suo futuro incasso per un titolo secondario come il titolo US