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Backlash passa agli archivi, ma prima di chiudere il cerchio non si può non passare per i nostri giudizi.

Come di consueto, facciamo prima un flash sui pronostici. Chiudiamo con un 5-2. Abbiamo sbagliato il main event, dove avevamo puntato su Lesnar. Ma anche il tre contro tre dove piuttosto che la Blooldine avevamo ritenuto papabili vincitori i tre ‘face’.

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Bianca Belair (c) v Iyo Sky: 7
Buonissimo opener. Le due atlete mostrano tutto il loro lato atletico. C’è anche un buono storytelling con Iyo che insiste sul braccio infortunato della ‘EST’. C’è anche narrativa con Bayley che, forse gelosa della sua allieva che sta per arrivare dove non è arrivata lei, si rende protagonista di un’interferenza che non è affatto un aiuto per la Sky. Cosa che potrebbe aprire delle crepe nelle Damage CTRL. Match assolutamente sorprendente

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Seth ‘Freakin’ Rollins v Omos: 6-
Tirar fuori un match buono da Omos è pressoché impossibile. Ma se l’avversario è Seth Rollins qualcosa di carino riesce almeno a venirne fuori. Canovaccio prevedibile: il gigante fa la parte del leone, il più piccolo lo sorprende. Ma quando neanche lo Stomp era bastato siamo rimasti colpiti anche noi. Ma Seth aveva da regalarci la perla della serata: il Super Stomp dal paletto. Grande come sempre. Il match grazie a qualche piccola accortezza apportata da Seth riesce ad essere almeno sufficiente

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Austin Theory (c) v Bobby Lashley v Bronson Reed: 6,5
Non bellissimo, ma neanche brutto. Una buona interazione tra tutti i partecipanti, ognuno dei quali ha recitato bene il suo ruolo. Reed e Lashley quello dei dominatori, Theory quello del campione vigliacco, ma astuto, che alla prima occasione buona “ruba” la vittoria a Lashley e si conferma campione. Non ci si è annoiati, anche se non gridiamo al miracolo

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Rhea Ripley (c) v Zelina Vega: 5,5
Chi si aspettava la vittoria di Zelina era un inesperto o un ingenuo. Chi si aspettava almeno una prestazione da “cuore oltre l’ostacolo” della ‘Muneca’ non lo era certamente. Ma sarà comunque rimasto deluso. Zelina ha avuto sì un suo “momentum”, anche prevedibile. Ma è durato lo spazio di qualche minuto. Il prima, il dopo e il durante della contesa è stato un monologo della ‘Eradicator’. Match senza storia e tutto sommato anche bruttino

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Bad Bunny v Damian Priest (street fight match): 7,5
La piacevole sorpresa della serata. Che Bad Bunny sa il fatto suo l’avevamo scoperto già a Wrestlemania 37. Ma qui si è davvero superato. Bravo a vendere i bump e a connettere con mosse comunque non facili. Bravissimo anche Priest a valorizzarlo, ma di Bad Bunny apprezziamo la dedizione e il non essersi risparmiato, nonostante abbia un tour che sta per partire. Bravo davvero. Unica pecca del match l’eccessivo, anche se prevedibile, overbooking. Ma siamo assolutamente nel punto più alto della serata

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six-men tag team match: 6,5
Certamente non male, ma più che il match la cosa interessante dell’incontro è rappresentata dalle crepe che iniziano a mostrarsi sempre più nette all’interno dello stesso gruppo samoano della Bloodline. Solo Sikoa non vede più bene i suoi fratelli, Usos. I tag rubati, il quasi attacco a Jey, la palese mancata accettazione del fatto che gli Usos si siano appropriati di una vittoria, che di fatto ha ottenuto lui. Tutto molto interessante e che apre a mesi di probabili novità. Una sola cosa. Ora che i titoli di coppia sono rimasti a Owens e Zayn e che col Draft sia loro che Riddle sono stati separati dalla Bloodline, si spera che gli incroci tra questi atleti siano terminati e si punti tutto su questa nuova rottura interna alla Bloodline, senza più coinvolgere i due canadesi

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Cody Rhodes v Brock Lesnar: 6
L’inizio bomba di Rhodes lasciava ben sperare, ma col passare dei minuti si è scivolato nel solito canovaccio prevedibile dei match di Lesnar. Ci siamo ravvivati un po’ nel finale con Brock che sanguinava, ma poca roba. La vittoria di Cody solo per roll-up, mentre stava subendo la Kimura, apre a nuovi incontri tra i due. Speriamo migliori di questo

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voto a Backlash: 6+
Un evento che, vista la card, non generava particolare hype. Nonostante questo si è lasciato guardare. Quasi tutti i match sono risultati almeno sufficienti, con un opener sopra la media generale e una bella sorpresa nello street fight match, penalizzato forse solo dall’overbooking del finale, ma che è stato a mani basse il match migliore della serata. Lo show nel complesso è quantomeno sufficiente. Non doveva essere un momento chiave dell’annata WWE, ma un momento di transizione tra Wrestlemania e i prossimi grandi appuntamenti (Night of Champions, Money in the Bank, Summerslam). Ha anche aperto un paio di snodi narrativi interessanti: le crepe tra gli stessi samoani della Bloodline e un finale tra Cody Rhodes e Broc Lesnar che apre a una rivincita per ‘The Beast’. Quindi, nel complesso, va bene così

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns