fbpx
Condividi

Columbus, Ohio

I match

  • Judgement Day [Finn Balor/Damian Priest] battono LWO [Rey Mysterio/Santos Escobar]
  • Braun Strowman/Ricochet battono Viking Raiders [Erik/Ivar]
  • Liv Morgan/Raquel Rodriguez (c) battono Chelsea Green/Sonya Deville e rimangono WWE Women’s Tag Team Champions
  • Gunther (c) batte Xavier Woods e rimane Intercontinental Champion
  • Solo Sikoa batte Matt Riddle in uno street fight match

****

Storyline
Ultimo episodio di SmackDown prima di mischiare le carte nel Draft. Si parte subito con un match. Da una parte la LWO, rappresentata da Rey Mysterio e Santos Escobar. Dall’altra il Judgement Day, raprpesentato da Finn Balor e Damian Priest. Match molto dinamico e ben combattuto da entrambe le parti. Il duo Escobar-Rey sembra farcela quando Mysterio va a segno con la 619 e Santos con lo Splash ai danni di Balor. Ma l’uomo legale è Priest, che chiude personalmente i giochi con la South of Heaven ai danni di Escobar. Bella vittoria per il Judgement Day

Non è una serata che lascia molto spazio ai promo, si va avanti con un altro match. La coppia composta da Ricochet e Braun Strowman ha un nuovo confronto con i Viking Raiders. Nonostante le distrazioni provocate da Valhalla, i Viking non riescono a spuntarla e alla fine la solita manovra combinata di Strowman e Ricochet porta questi ultimi alla vittoria

Si passa ora alla difesa titolata di Liv Morgan e Raquel Rodriguez, che difendono i loro titoli di coppia femminili contro Chelsea Green e Sonya Deville. Match più complicato del previsto perché Chelsea e Sonya sono brave e scorrette al punto giusto. Ma alla fine le più furbe sono le campionesse, con la Morgan che butta dell’acqua in faccia alla Green, che viene schienata con un roll-up da Raquel. Roll-up irregolare perché Liv mette i piedi della partner sulle corde per far leva. Ma l’arbitro non vede nulla ed è vittoria. Liv e Raquel si confermano campionesse

Altra difesa titolata, stavolta in palio c’è il titolo intercontinentale, detenuto ormai da quasi un anno da Gunther. Il suo avversario è Xavier Woods. Dopo un inizio dominante del ‘Ring General’, Woods trova le contromisure e crea non pochi problemi all’austriaco. Addirittua, dopo aver evitato la finisher del rivale, piazza lui la Crucifix Bomb. Ma non basta. Gunther contrattacca e chiude il rivale nella Sleeper Hold, Woods prova ad uscirne, ma dopo un po’ cede. Non basta il cuore a Xavier, è ancora Gunther il campione

Main event della serata preceduto dagli Usos, che in un breve promo assicurano che già venerdì prossimo metteranno fine al regno da campioni indiscussi di coppia di Sami Zayn e Kevin Owens, battendoli. Quindi introducono Solo Sikoa, pronto per lo street fight match contro Matt Riddle. Match davvero intenso, dove i due se le suonano di santa ragione tra sediate e colpi di kendo stick. Riddle è una furia e vuole vendicare i recenti attacchi, arrivando a mettere ko Solo con il Floating Bro e gli scaraventa il tavolo di commento addosso, vendicando l’affronto subito di recente. Arrivano però gli Usos, che attaccano l’ ‘Original Bro’, che però riesce a contrattaccare, mettendoli fuori causa. Ma nel frattempo Solo Sikoa rinviene, con Matt che rimane letteralmente stupito. Riddle prova di nuovo ad attaccare il rivale, che però reagisce con la Uranage e chiude i giochi con la Samoan Spike, che non lascia scampo a Matt. Incredibile match ed incredibile successo per l’ ‘enforcer’ della Bloodline

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns