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Che Gunther fosse un atleta di tutto rispetto e di grande prospettiva era chiaro, ma adesso siamo già a un’importante svolta del suo percorso. Wrestlemania sarà un momento importante anche per il campione intercontinentale.

Un percorso iniziato nel circuito indipendente, dove si è fatto notare col celebre nome di Walter, mettendo subito in mostra le sue doti di atleta tecnico ma anche potente con uno stile fatto di colpi stiff. Che sia un predestinato lo si capisce quando nel 2019 approda nell’ormai scomparsa divisione di NXT UK, il ramo britannico di NXT. Qui diventa un’icona del roster, arrivando a contendere il titolo NXT UK a Pete Dunne. La sfida va in scena addirittura nel roster “maggiore”, nell’evento NXT TakeOver New York, dove Walter diventa campione. Un regno che durerà tantissimo. In molti proveranno a spodestarlo, senza riuscirci. Walter batte ogni record, confermandosi come solido campione e leader della stable dell’Imperium composta da Fabian Aichner (oggi Giovanni Vinci), Marcel Barthel (oggi Ludwig Kaiser) e Alexander Wolfe (oggi non più in WWE). Walter si mette così in evidenza che riesce a ritagliarsi uno spazio, sebbene piccolo, nella storyline che porta allo scontro tra NXT, Raw e SmackDown alle Survivor Series del 2019. L’austriaco, da campione NXT UK, farà infatti parte del team NXT nel match a squadre. Non farà una grandissima figura, finendo per essere il primo eliminato della serata. Ma è solo un falso allarme. Quando arriverà davvero il momento di apparire nel main roster saprà farsi notare.

Dopo questa piccola parentesi, Walter riprende il suo dominio a NXT UK, che termina solo nell’agosto del 2021 dopo un match favoloso e intensissimo contro Ilja Dragunov. Un regno durato la bellezza di 870 giorni. Un record nell’era moderna. Pensate che solo gli oltre 900 giorni da campione universale di Roman Reigns sono oggi un regno migliore. Il 2022 è un anno chiave. Approda definitivamente nel vero e proprio NXT, dove però ottiene poco perché è solo di passaggio. A NXT l’unica vera cosa degna di nota è il cambio di nome in Gunther, ma che il ‘Ring General’ è materiale per i grandi è già chiaro. A NXT dura pochissimo perché già nel mese di aprile, appena dopo Wrestlemania, approda nel main roster, a SmackDown. Il suo compito è subito importante: scalare subito il ranking, vincere il titolo intercontinentale e ridare lustro a una cintura passata da troppo tempo in secondo piano. Gunther riesce nell’impresa. Spodestato l’anonimo Shinsuke Nakamura, il leader dell’Imperium dà inizio ad un altro lunghissimo regno. Tante difese, tutte autorevoli. Su tutte spicca l’incredibile match di Clash at the Castle contro Sheamus.

E’ talmente ‘on fire’ da offire una prestazione notevole anche alla Royal Rumble, dove entra come numero 1 e rimane nel ring fino alla fine, cedendo per ultimo solo dopo uno scontro durissimo con Cody Rhodes. Gunther è il vincitore morale, col record infranto di permanenza. A Wrestlemania arriverà da campione con un regno già vicino ai 300 giorni. Ma avrà anche la vera grande prova della carriera. Difenderà il suo titolo contro due grandissimi e durissimi performer come Sheamus e Drew McIntyre in una sfida tutta europea. Gunther dovrà uscire vincitore anche da questo incontro, per rende il suo regno inattaccabile e per accrescere ancora il suo status. Se dovesse riuscirci prepariamoci perché potrebbe essere lui il vero grande protagonista della quarantesima edizione di Wrestlemania nel 2024

Di Mario Grasso

giornalista pubblicista, laureato in Giurisprudenza e potenziale avvocato. Da sempre appassionato di wrestling. Tra i suoi miti 4 nomi si tutti: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome