Lo ‘Showcase of Immortals’ di quest’anno sarà un vero e proprio “giorno del giudizio”. E non può esserci modo migliore per definire il percorso del Judgement Day. Un anno fa nel ‘Grandstage of them All’ nasceva questa stable che si è andata via via ingrandendo e a un anno di distanza arriverà al suo punto di svolta. Tre membri su quattro saranno chiamati alla resa dei conti decisiva della loro carriera e della loro stable. Finn Balor, Rhea Ripley e Dominik Mysterio avranno tre match fondamentali, che andranno a chiudere il percorso controverso del loro team
Tutto è iniziato a Wrestlemania 38. Edge sfida AJ Styles in un match tra grandissimi performer, sicuramente bello, ma al di sotto delle aspettative. Ma la notizia è che si assiste al turn heel di Edge. La ‘Rated-R Superstar’ torna nelle sue storiche e più consone vesti di cattivo, battendo Styles grazie all’aiuto di Damian Priest e ponendosi a capo di una stable che dovrà dettare il nuovo corso: il Judgement Day. A Backlash il secondo step. Rivincita tra Edge e AJ Styles, sulla falsa riga del primo incontro e con un finale praticamente simile: Edge vince ancora, stavolta con l’aiuto di un’atleta donna in cerca di rilancio: Rhea Ripley. Due grandi talenti al fianco del canadese e non è finita qui. Se AJ Styles sembra rassegnarsi, non fa lo stesso Finn Balor, che intraprende un feud con Edge, perdendo nello scontro di Hell in a Cell. Ma l’irlandese ha un piano. Finge di convincersi che l’unica strada da percorrere è accogliere la richiesta di Edge di unirsi a loro per poter emergere. Poi, una volta unitosi al team, porta Rhea e Damian dalla sua parte e i tre attaccano il loro capo, mettendolo fuori causa. Edge viene tradito e il Judgement Day dà la sterzata alla storyline.
Dal piattume alla rinascita. I mesi che seguono sono in realtà abbastanza piatti. Il trio composto da Finn Balor, Damian Priest e Rhea Ripley non si segnala per grandissimi colpi messi a segno. Balor sembra abbastanza anonimo; Priest partecipa al Money in the Bank ladder match ma senza brillare; Rhea Ripley ottiene una title shot per il titolo femminile di Raw contro Bianca Belair a Money in the Bank, ma a causa di un infortunio non la sfrutterà mai. Il tutto condito da qualche sconfitta qua e là. Le cose vanno anche peggio a Summerslam. Il Judgement Day entra in conflitto con Rey Mysterio e prova in tutti i modi a convincere suo figlio Dominik a mollare il padre e unirsi a loro. Dominik si mostra fedele alla famiglia e insieme al padre regola i conti con Damian Priest e Finn Balor, battendoli a Summerslam, grazie al decisivo ritorno di Edge, che attacca il team che lui stesso ha creato. Ma la svolta è dietro l’angolo. Edge e Rey uniscono le forze, con Dominik che viene relegato al ruolo di accompagnatore. A Clash at the Castle le due leggende affrontano Balor e Priest, battendoli ancora, ma la vera notizia è il turn heel di Dominik, che colpisce Edge con un colpo basso e allontana suo padre. Dominik addirittura mostra un particolare feeling con la sua ‘Mami’, Rhea Ripley. E’ guerra aperta e lo è soprattutto tra Dominik e suo padre Rey Mysterio, che subisce gravi attacchi anche in casa sua davanti a sua moglie. Ed è guerra tra Edge e Finn Balor, che arrivano a sfidarsi in un I quit match fantastico che va in scena ad Extreme Rules. Nel match interviene anche Beth Phoenix, la moglie del canadese. Ma proprio Beth è la “causa” della sconfitta di Edge, costretto a dire “I quit” quando vede che Rhea Ripley sta per piazzare la Con-Chair-To sulla ‘Glamazon Girl’. Finisce male lo stesso: Con-Chair-To prima su Beth e poi su Edge ed entrambi finiscono lontani dalle scene per tanto tempo. Non va meglio a Rey Mysterio, che pur di non avere altri problemi col figlio ribelle, lascia Raw per passare a SmackDown. Il Judgement Day, ora nel pieno delle sue forze, entra in faida con AJ Styles, a cui non basta riunirsi con Luke Gallows e Karl Anderson (e poi anche con Michin, ndr) negli OC. Questi ultimi perdono nel tre contro tre di Crown Jewel e poi Styles viene sconfitto ancora anche da Finn Balor nella loro resa dei conti di Survivor Series. Il 2022 si chiude con il Judgement Day in stato di grazia
Ma è il 2023 l’anno della verità. La Royal Rumble è la vera svolta nel percorso. Rhea Ripley prende parte alla rissa femminile: entra come numero 1 e vince, guadagnandosi la title shot per Wrestlemania, dove ha scelto di sfidare Charlotte Flair per il titolo femminile di SmackDown. Lato maschile si assiste invece al ritorno delle faide passate, per un ultimo e decisivo scontro. Dominik Mysterio impedisce al padre di prendere parte alla rissa, infortunandolo. Damian Priest e Finn Balor si uniscono a lui e tutto sembra andare per il meglio, finché non arriva Edge che elimina due di loro, dando inizio poi a una rissa fuori dal ring a cui si uniscono prima Rhea per gli heel e poi la ritornata Beth Phoenix in soccorso di Edge. Il tutto porta al mixed tag team match di Elimination Chamber, in cui Beth ed Edge superano Balor e Rhea. Ma è solo un breve intrattenimento in vista delle vere rese dei conti. E arriviamo ora a Wrestlemania: il giorno della verità
Rhea Ripley è certamente quella che si gioca più di tutti. Avrà la sua grande rivincita contro Charlotte Flair nel match per il titolo femminile di SmackDown, che è a mani basse il match più importante della card per quanto concerne le donne. ‘The Eradicator’ ha già fatto benissimo a NXT, è già stata campionessa anche nel main roster, vincendo il titolo (di Raw, ndr) anche a Wrestlemania due anni fa. Ma le è mancata la vera consacrazione. Due anni fa non vinse la Rumble e il suo regno non fu straordinario come quello della Belair a SmackDown. In più su di lei grava la macchia della consacrazione mancata di Wrestlemania 36, quando faceva ancora parte del roster di NXT, ma riuscì a guadagnarsi il suo spazio nello ‘Showcase of Immortals’, perdendo però il titolo proprio contro Charlotte. Da allora non sono mancati titoli e allori, ma Rhea è sempre stata un po’ come la stella incompiuta, ma ora potrà rifarsi
Discorso diverso per Finn Balor. Lui è di fatto il nuovo vero leader della stable, che ha spodestato Edge. Ha alzato il tiro a Extreme Rules, accendendo la rivalità col canadese. Il feud ha forse stancato, ma siamo alla sua naturale conclusione. Una resa dei conti a Hell in a Cell. Edge si è fissato l’obiettivo di distruggere ciò che lui stesso ha creato. Probabilmente lo farà, ma parlando in chiave “smart” il suo compito sarà un altro: elevare le capacità di Finn, che pur perdendo dovrà ergersi a main eventer, cosa che gli è sempre riuscita benissimo a NXT, ma che gli è dannatamente mancata nel main roster. Potrebbe starci anche la vittoria di Balor, che unita a quella di Rhea e/o di Dominik darebbe inizio a un JD in stile Bloodline, dominatore assoluto
Quanto a Dominik Mysterio, qui non abbiamo ad oggi un match annunciato, ma la strada tracciata è chiarissima. Per quanto ancora suo padre Rey rifiuterà di mettergli le mani addosso? Dom lo sta provocando: gli ha rinfacciato le sue assenze per dare precedenza al business; è tornato a dire che avrebbe preferito essere figlio di Eddie Guerrero, riprendendo la vecchia faida tra Rey e ‘Latino Heat’ del 2005, con la paternità di Dominik in palio. E poi, tornando a parlare in chiave “smart” un duello padre-figlio è esattamente quello che ci vuole per tanti motivi. Uno: è la storia da Wrestlemania. Due: Rey per circa due anni ha fatto coppia col figlio per migliorarlo; i due erano prima o poi destinati a staccarsi e ora Dom può andare per la sua strada regolando definitivamente i conti in un match che potrebbe anche perdere, ma in cui suo padre certamente ne esalterà col selling le sue doti. Tre: Rey Mysterio è appena entrato nella Hall of Fame. Siamo dunque ai titoli di coda della sua straordinaria carriera. Potrà annunciare di accettare il match, dicendo che sarà l’ultimo. Potrà lottare e fare il grande annuncio del ritorno a fine match. O magari si sceglierà di ricorrere al match con la carriera in palio, al termine del quale, perdendo, Rey saluterà i fan magari togliendosi anche la sua celebre maschera e prendendosi l’acclamazione finale in un grandissimo Wrestlemania Moment. No, raga. Dominik contro Rey tutta la vita. Non ci sono storie
E Damian Priest? Beh questo è un bel problema. E’ l’unico rimasto fuori, ma magari potrà incidere nel match di Balor e/o in quello di Dominik, “coprendo” la sconfitta di leggende come Edge e Rey Mysterio e allo stesso tempo ricoprendo il ruolo di quello che fa il lavoro sporco per gli altri, sullo stile di Solo Sikoa nella Bloodline. Ruolo tutt’altro che da sottovalutare. Insomma, questa Wrestlemania sarà davvero il “giorno del giudizio”