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Lo si rumoreggiava da un pezzo, ma nell’ultimo episodio di Raw abbiamo avuto la conferma ufficiale. A Wrestlemania sarà Austin Theory contro John Cena con il primo che dovrà difendere il titolo statunitense. Una sfida che va oltre il semplice match in cui il grande John dovrà valorizzare ed elevare il giovane talento.

Theory, al netto della pessima run da Mr Money in the Bank, ha ripercorso in pieno l’avvio di carriera di John Cena. Tutti ricorderete come in occasione di Wrestlemania XX, battendo Big Show, il bostoniano diede inizio alla sua inesorabile ascesa conquistando il titolo US. Un titolo che in vita al buon Cena si è elevato come pochi per importanza. La sua prima run da campione US, con la cintura personalizzata con la ‘Chain Gang’, la ricordiamo tutti. Un successo che appena un anno dopo l’ha portato alla conquista del primo dei tanti titoli WWE, proprio allo ‘Showcase of Immortals’. E non solo. Il leader della Cenation, quando ormai era un campione affermato e aveva poco o nulla da dimostrare, si è ripreso quel titolo US a Wrestlemania 31, battendo Rusev, fino a quel momento imbattuto. Da qui ha avuto inizio una nuova run titolata di grandissimo successo, grazie alle Open Challenge in cui John metteva in palio ogni settimana, o quasi, il titolo contro chiunque all’interno del roster. Con il titolo statunitense in vita, insomma, Cena ha saputo rendere onore alla cintura come pochi.

Ma dicevamo di Theory e delle analogie con John. Come Cena nel 2003-2004, anche Theory oggi è un talento in attesa della grande consacrazione. Come Cena di inizio carriera, è un heel, ma di quelli fighi, che piacciono a molti. Come Cena ha conquistato il titolo statunitense e come Cena ha reso onore al titolo con delle Open Challenge, anche se per ora siamo lontani da quegli standard qualitativi. La differenza con il Cena del 2003-2004 è che Austin Theory ha raggiunto il traguardo già due volte, ma ancora gli è mancato l’exploit. La scintilla che serve a far schizzare la sua carriera. Wrestlemania era servita a John nel 2004 per vincere il suo primo titolo in singolo ed entrare in zona main event. Wrestlemania servirà a Theory per difendere il titolo che già ha, ma questa difesa sarà molto più importante della semplice mancata perdita della cintura. Vincendo contro Cena allo ‘Showcase of Immortals’, Austin metterebbe un mattone importantissimo nella sua carriera, imponendosi sulla scena che conta e candidandosi da qui a un anno, salvo macroscopici errori di booking, a vivere una stagione prossima da grande protagonista. Molto più della scellerata e malgestita vittoria del Money in the Bank.

Già, il Money in the Bank. Volendo un’analogia con Cena ci sarebbe anche qui. Come John, anche Theory è uno dei pochi ad aver fallito l’incasso della valigetta. Circostanze diverse. A Cena è accaduto nel 2012, vincendo solo per squalifica dopo un incasso pulito contro CM Punk. Un incasso fallito “coperto” e arrivato in una fase in cui la sua carriera gli aveva già dato tutte le soddisfazioni possibili. Theory ha rischiato seriamente di bruciarsi: non riesce ad incassare per il titolo universale indiscusso di Roman Reigns e ripiega sull’incasso del titolo statunitense, caso unico della storia di incasso su un titolo di seconda fascia. Dulcis in fundo, incassa e fallisce. Meno male che almeno la WWE ha trovato il modo di riabilitarlo, facendogli rivincere il titolo US successivamente e facendogli dare inizio a una interessante run titolata. Ma, al netto dei rimedi apportati, ora c’è bisogno di consolidare lo status e per farlo, Theory, non poteva chiedere di meglio di un grande match contro colui che oltre ai suoi 16 titoli mondiali, ha saputo rendere onore come pochi o nessuno al titolo US.

Le analogie (come anche le differenze) tra l’avvio della carriera di Theory e quella di Cena ci sono. Ma la vera analogia è il carisma e la presenza scenica che Austin possiede al pari del ‘GOAT’. Il tempo ci dirà se saprà ripercorrere le orme del grande John, ma per Austin Theory questa Wrestlemania sarà il punto di svolta.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns