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Le recenti evoluzioni viste a SmackDown e a Raw sembrano chiudere definitivamente la porta al grande scontro tra i colossi Bobby Lashley e Brock Lesnar a Wrestlemania. Brock è stato dirottato verso un’improbabile sfida contro il gigante Omos. Bobby è finito nel mirino di Bray Wyatt. Ma questa sfida tra colossi dal percorso simile quanto era davvero attesa oggi?
Una sfida attesa per anni. Sebbene lo status di Lesnar sia e probabilmente sarà sempre più elevato, il percorso di ‘The Beast’ e ‘The All Mighty’ è comunque molto simile. Brock è rimasto nella mente di tutti per il suo debutto impattante nel 2002. Una macchina da guerra con un background nella lotta libera (e nel football americano), che lascia il segno vincendo subito una Royal Rumble, andandosi a prendere il main event di Wrestlemania XIX e diventando campione WWE. Il momento d’oro di Brock ha avuto termine poco prima di Wreslemania XX, quando perse il titolo WWE contro l’indimenticato Eddie Guerrero e andò poi a impelagarsi nella deludente faida con Goldberg, ultima prima dell’addio. Ma da qui è iniziato un altro momento d’oro, che l’ha visto arrivare alla conquista del titolo pesi massimi nella UFC, la principale promotion di arti marziali miste. Con uno status ancora maggiore del 2002, Brock ha fatto il suo ritorno nel 2012. I suoi match non sempre sono straordinari. Spesso si riducono a rapidi spot di finisher realizzate e subite, ma il tutto è frutto del suo personaggio nuovo. Non più il grande talento che deve mostrarsi al mondo, ma l’affermato fighter distruttore, difficile da abbattere. Bobby Lashley ha un curriculum meno glorioso, ma certamente speculare quantomeno per esperienza, se non per titoli. ‘The All Mighty’ arriva in WWE nel 2005, anche lui dopo varie esperienze nella lotta libera. Si fa certamente notare per la sua stazza e potenza, ma non ha il carisma di Brock e nel suo primo stint in WWE arriva anche a un titolo mondiale, ma si tratta del titolo ECW, rinato per un paio di anni ma mai realmente considerato al pari del titolo WWE e del titolo mondiale pesi massimi in voga in quel periodo. Anche lui emigra in altri territori. Anche lui nelle arti marziali miste, senza vincere titoli ma con uno score di tutto rispetto: ben 15 vittorie e 2 sole sconfitte. L’ultima tappa è in Bellator, probabilmente insieme alla One Championship l’unica vera rivale della UFC. Poi torna al wrestling e a TNA Impact, a lungo rivale della WWE (prima di finire in decadenza), è per ben 4 volte campione mondiale TNA. Non sarà al pari di quanto fatto da Lesnar, ma anche lui ottiene quanto basta per tornare in WWE con uno status decisamente superiore. E in parte ha ottenuto anche ciò che non aveva ottenuto nel primo stint, diventando per ben due volte campione WWE. Il percorso simile e la stazza simile è stato, dunque, il motivo per cui intorno a questa sfida c’è sempre stato tanto hype tra i fan della disciplina
Royal Rumble: primo flop (o quasi). In avvio del 2022 la compagnia finalmente realizza il grande sogno di molti fan. Ma non si gioca la carta a Wrestlemania, bensì già alla Royal Rumble. Il primo grande scontro tra colossi non passa certo alla storia per essere stato epocale, ma non è neanche così male. Purtroppo è una sfida funzionale a una faida ben più grande, quella tra Roman Reigns e Brock Lesnar. Così accade che ‘The Beast’ perde il titolo WWE contro Lashley, ma a causa di un’interferenza del ‘Tribal Chief’. Poi Brock andrà a vincere la rissa e lancerà la sfida a Roman per Wrestlemania. Poi andrà anche a riprendersi il titolo WWE nella chamber, dove Lashley si infortuna (quindi neanche la soddisfazione di vedere lo scontro nella gabbia tra i due, ndr). Quindi a Wrestlemania vedremo Brock e Roman affrontarsi per l’unificazione dei titoli, ma questa è un’altra storia
Crown Jewel: tanto rumore per nulla. Lesnar torna qualche mese dopo Wrestlemania solo per la rivincita contro Roman Reigns. Solo una volta persa quella torna di moda la faida con Bobby Lashley. Ma la grande rivincita si rivela essere solo un enorme spot per il pubblico casual, visto che il teatro della sfida è Crown Jewel in Arabia Saudita. Match bruttino, chiuso stavolta con la vittoria di Brock, che evita di cedere alla Hurt Lock, ribaltando la sottomissione in uno schienamento in suo favore. Schienamento anticlimatico all’interno di un match davvero brutto. Se la sfida della Rumble è sotto le attese, ma è quantomeno salvabile, questa è un vero flop
Elimination Chamber: l’ultimo spreco. Il feud riprende vigore a inizio 2023. Prima con Lesnar che attacca più volte Lashley, causandone anche la sconfitta nel match contro Austin Theory per il titolo US. Poi con Bobby che elimina Brock dalla Royal Rumble. Inevitabile una resa dei conti, che viene a sorpresa sancita non allo ‘Showcase of Immortals’ ma già a Elimination Chamber. Il match è il solito spot-fest di finisher da una parte e dall’altra, ma senza mai coinvolgere davvero il pubblico. E poi la delusione finale: Bobby chiude Brock nella Hurt Lock e ‘The Beast’ si libera con un calcio nelle parti basse, che fa concludere il match per squalifica. Dopo un finale due finali sporchi, il finale per squalifica mancava. E’ il flop definitivo. Anche perché un finale così avrebbe senso per giustificare un rematch, questo sì a Wrestlemania. Ma a quanto pare sono state prese strade diverse e quindi su questa faida si può forse mettere la parola “fine”
E adesso? Se la porta sia definitivamente chiusa non si sa. In effetti MVP ha tirato dentro Omos rinfacciando a Lesnar la condotta scorretta contro l’ex suo assistito Lashley. E quest’ultimo prima della nuova interruzione di Bray Wyatt sembrava orientato verso una sfida decisiva contro ‘The Beast’. Ma le faide stanno prendendo forma. Wyatt è già al secondo video diretto a Bobby. Il match tra Omos e Lesnar, poi, è addirittura già fissato. Manca oltre un mese e può cambiare tutto, ma se Omos-Lesnar può essere una mossa per sviare, Wyatt non è un personaggio così secondario da essere usato solo per mischiare le carte. Inoltre, tornando a Omos-Lesnar, non dimentichiamo che potrebbe anche essere un match creato appositamente per dar vita a un Wrestlemania Moment non da poco: Brock che solleva e piazza la F5 su un gigante di oltre 2 metri per 180 chili; quindi anche sul discorso “sviamento” non siamo del tutto convinti
Magari una nuova sfida, magari con un esito chiaro e definito, ci sarà. Ma si sceglieranno forse altri palcoscenici. Magari Summerslam, chissà. Sta di fatto che ad oggi abbiamo una certezza: la faida tanto attesa tra questi due colossi è stata un buco nell’acqua. Chi si attendeva scontri titanici è stato deluso. Solo un ultimo grande scontro, vero, a Wrestlemania poteva e forse potrebbe ancora salvare le cose. Ma dopo questi tre brutti capitoli, siamo ancora certi di desidarlo?

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns