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Il main event di Wrestlemania è ciò che suggella la carriera di qualsiasi wrestler. Ciò che tutti sognano. Lo ‘Showcase of Immortals’ stesso vive nell’attesa dell’ultimo match, quello che deve contrassegnare l’evento. Ogni tanto ha deluso, altre volte ha regalato spettacoli clamorosi o quantomeno momenti e finali da ricordare. Su tante edizioni non è facile muoversi per scegliere i migliori di sempre, ma ci abbiamo provato. Fare una top 10 sarebbe stato troppo riduttivo. Abbiamo scelto un’altra via: una top 20.

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20) Wrestlemania 37 night 1 – Sasha Banks (c) v Bianca Belair per lo SmackDown Women’s Championship

Se il primo storico main event al femminile di due anni prima è stato un gran traguardo per le women, ma il match è stato al di sotto delle aspettative, questo main event è il primo realmente degno di nota. Sasha Banks, finalmente reduce da un regno di una durata consona a un’atleta del suo spessore, affronta la vincitrice della Royal Rumble, Bianca Belair. E’ qui che nasce la stella della ‘EST’. Le due tirano fuori una prestazione fantastica, tra le migliori mai viste tra le donne a Wrestlemania. Un grandissimo main event, con Bianca che si consacra; ed è solo la prima delle sue consacrazioni allo ‘Showcase of Immortals’

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19) Wrestlemania V – Randy Savage (c) v Hulk Hogan per il WWF Championship

La storia della ‘Golden Era’ del wrestling. Una costruzione incredibile, che parte da lontano. A Wrestlemania IV nascevano i Mega Powers, la storica alleanza tra due icone come Hulk Hogan e ‘Macho Man’ Randy Savage, con al loro fianco la splendida Elizabeth, moglie di Savage. A Wrestlemania V l’alleanza è finita e i due si sfidano per il titolo WWF detenuto da ‘Macho Man’, diventato campione proprio un anno prima grazie al determinante aiuto di Hogan. Ma sono stati mesi difficili fatti di incomprensioni e dove Randy, accecato dalla gelosia per la sua Elizabeth, ha frainteso molti comportamenti dell’amico Hogan. In un paio di incontri Elizabeth è stata colpita accidentalmente e in uno di questi, Hulk da gentiluomo qual è si è interessato più delle condizioni della donna dell’amico che dell’amico stesso, rimasto in balìa degli avversari, in quel caso i Twin Towers. Il campione WWF va di matto e attacca violentemente Hogan. Inevitabile una resa dei conti tra i due, con Hogan che lancia la sua sfida a ‘Macho Man’ per Wrestlemania V col titolo WWF in palio. Elizabeth non si schiera al fianco di nessuno e rimane imparziale. Sul ring è spettacolo con la grande performance di Savage, uno dei migliori worker dell’epoca, e il grandissimo storytelling dell’Hulkster, che alla fine resiste al Big Elbow di ‘Macho Man’ e arriva alla vittoria con la sua classica sequenza conclusa col Leg Drop finale. Hulk Hogan torna campione WWF davanti a una folla impazzita.

 

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18) Wrestlemania XIV – Shawn Michaels (c) v Stone Cold Steve Austin per il WWF Championship [special enforcer: Mike Tyson]

Per tutti l’Attitude Era inizia da qui. Stone Cold Steve Austin, dopo aver vinto per la seconda volta la Royal Rumble, si lancia verso la sfida contro Shawn Michaels, campione WWF e leader della D-X. Feud intenso, che viene impreziosito dall’inserimento nella storia del pugile Mike Tyson. ‘Iron Mike’ viene scelto come special enforcer, ma non sembra essere una presenza imparziale, visto che fin da subito si schiera dalla parte della D-X. La strada verso il tetto del mondo sembra in salita per il ‘Texas Rattlesnake’. L’incontro è molto intenso, rissoso, aggressivo. Numerosi i faccia a faccia tra Tyson e Austin fuori dal ring. Ma è nel quadrato che i due competitor danno spettacolo. Finale stupendo con la Stunner di Austin e la Sweet Chin Music di ‘HBK’ stoppate a vicenda, fino ad arrivare alla Stunner decisiva. L’arbitro è ko e sembra tutto inutile, ma Tyson entra nel ring e conta in favore di Stone Cold, che diventa campione WWF. Michaels si riprende e chiede spiegazioni ad ‘Iron Mike’, che risponde con un gancio dei suoi. E alla fine grande festa con Tyson e Austin che brindano insieme con le birre.

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17) Wrestlemania XXVIII – The Rock v John Cena

La sfida tra due generazioni. Il ‘Once in a Lifetime’. Il campione del popolo di fine anni Novanta e inizio anni Duemila contro colui che è stato il volto della WWE per oltre 10 anni. The Rock contro John Cena. Una sfida programmata da un anno, fin dall’immediato post-Wrestlemania dell’anno precedente, dopo l’attacco di Rock al bostoniano. Due atleti che arrivano in condizioni diversissime. Cena è ormai il campione affermato che non ha bisogno di consacrazioni ulteriori. Rock è ormai una star del cinema, che dopo anni torna a casa sua, in WWE, per lottare nel più importante scenario di sempre. Incontro gradevole. Certo, non eccezionale, ma l’atmosfera fa la differenza. Pubblico che definire coinvolto sarebbe riduttivo. Alla fine vince The Rock, che consacra con un successo importante il suo ritorno sul ring. Una sola macchia a questo ‘Once in a Lifetime’… l’anno dopo c’è stato il ‘Twice in a Lifetime’. Ma diffidate dalle imitazioni: il vero The Rock contro John Cena è questo.

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16) Wrestlemania 39 night 2 – Roman Reigns (c) v Cody Rhodes per l’Undisputed WWE Universal Championship

Il finale meno atteso degli ultimi dieci anni, forse. Roman Reigns che si conferma dominante. Il vincitore della Royal Rumble, Cody Rhodes, dopo essersi fatto temporaneamente da parte per dare la sua opportunità a Sami Zayn, va alla carica pronto per distruggere Roman Reigns e la Bloodline. I due tirano avanti una faida fatta di provocazioni, in cui Roman non esita nel ricordare a Cody di essere stato allenato da suo padre Dusty, che però gli ha sempre ricordato di essere il figlio che non ha mai avuto. Rhodes si dice certo di poter spodestare il ‘Tribal Chief’ e arriva carico a mille al main event di Wrestlemania. La sfida è sensazionale. L’ ‘American Nightmare’ tira fuori una prestazione da guerriero, andando più volte vicino alla vittoria, ma Roman non molla. Durante il match interferiscono gli Usos, che però vengono cacciati via da Kevin Owens e Sami Zayn, che prima di andarsene rifilano le loro finisher sul campione. Eppure non basta neanche questo a Cody, che non demorde e dopo aver resistito a un momento favorevole di Reigns, arriva ancora una volta ad un passo dal trionfo. Ma dopo ben due Cross Rhodes, sulla terza viene interrotto dall’arrivo di Solo Sikoa, che lo mette ko con la Samoan Spike, spianando la strada alla Spear di Roman Reigns, che contro ogni pronostico, vince ancora e si conferma campione universale indiscusso

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15) Wrestlemania 23 – John Cena (c) v Shawn Michaels per il WWE Championship

Spettacolo puro. Vincendo un Triple Treath match contro Edge e Randy Orton, Shawn Michaels si è guadagnato la title shot per il titolo WWE a Wrestlemania 23. Piccolo intoppo: il campione WWE è John Cena, che è anche suo partner tag team e con cui condivide i titoli mondiali di coppia. I due sembrano mandare avanti la loro faida con grande rispetto, ma la brama di primeggiare di ‘HBK’ prende il sopravvento appena una settimana prima di Wrestlemania. A Raw va in scena la rivincita del match di coppia di No Way Out, dove Cena e Michaels sfidano di nuovo Batista e The Undertaker. Stavolta, quando sembra fatta per la vittoria, ‘HBK’ colpisce Cena con la Sweet Chin Music, causando la sconfitta del suo team e facendo capire che è definitivamente entrato in clima Wrestlemania. I due si affrontano pochi giorni dopo e ne viene fuori un incontro epico. Qualcosa di sensazionale, con una prestazione formidabile da entrambe le parti. Alla fine ha la meglio Cena, che riesce a far cedere il rivale alla STF e riesce a conservare il titolo WWE, consacrandosi ulteriormente. Match fantastico. E pensate che qualche settimana dopo, in un match non titolato e in una semplice puntata settimanale di Raw, i due alzeranno ulteriormente il livello, mettendo in scena un incontro decisamente superiore anche a questo capolavoro. Iconici.

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14) Wrestlemania XXIV – Edge (c) v The Undertaker per il World Heavyweight Championship

Sfida straordinaria. Edge è il campione mondiale pesi massimi ma a No Way Out, vincendo un Elimination Chamber, eliminando per ultimo nientemeno che Batista, The Undertaker è diventato il suo sfidante ufficiale. Le settimane che precedono il match vedono la ‘Rated-R Superstar’ distinguersi per la sua furbizia e per il suo opportunismo, che sembrano poter sopraffare il ‘Deadman’. Ma c’è una cosa contro cui non si può combattere: la streak di Undertaker a Wrestlemania. Edge si dice sicuro di poterla interrompere. Allo ‘Showcase of Immortals’ va in scena un incontro sensazionale, dove Taker non riesce a chiudere, anche a causa di interferenze esterne. Così sembra davvero possibile l’impresa dell’ ‘Ultimate Opportunist’, che piazza ben due Spear e sembra ormai pronto a porre fine alla storica streak del ‘Phenom’. Ma Taker ha l’asso della manica. Quando il canadese si avvicina per schienarlo, il ‘Deadman’ lo chiude nella Hell’s Gate e lo fa cedere. The Undertaker diventa campione e la sua streak rimane intatta. Edge RIP.

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13) Wrestlemania 37 night 2 – Roman Reigns (c) v Edge v Daniel Bryan in un triple treath match per l’Universal Championship

Incontro incredibile. Costruito benissimo. Il campione per anni imposto come face, che diventa heel e diventa straordinariamente dominante (Roman Reigns). Il grande atleta che dieci anni fa si è ritirato, poi è tornato, ha vinto la Royal Rumble entrando come numero 1 e va dritto al main event di Wrestlemania per riprendersi un titolo mondiale che non ha mai perso realmente in un match (Edge). L’underdog che riesce sempre a farsi amare e acclamare, tornato anche lui anni prima dopo un ritiro e che come nella magica notte del 2014 è riuscito a inserirsi nel main event per giocarsi le sue carte (Daniel Bryan). Questa la storia. E vogliamo parlare del match? Grandioso. Tutti hanno i loro momenti di dominio. Pathos, interferenze, rissa, tecnica. Di tutto. Roman sottomesso contemporaneamente da entrambi. Daniel Bryan che va a un passo dal sogno. Edge che tira fuori il lato più cattivo. Ma alla fine trionfa Roman Reigns, che schiena contemporaneamente entrambi i rivali, mettendo il sigillo sul suo regno e ottenendo, da heel, quella consacrazione che da face non ha avuto qualche anno prima.

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12) Wrestlemania VI – Hulk Hogan (c) v The Ultimate Warrior (c)* in un Title v Title match per il WWF Championship e per il WWF Intercontinental Championship

Raramente si sfidano due beniamini del pubblico o, quantomeno, uno dei due sveste i panni del beniamino quando questo accade. Ma il main event di Wrestlemania VI è davvero uno scontro face contro face, campione contro campione, titolo contro titolo. L’amatissimo campione WWF Hulk Hogan contro l’amico e nuovo beniamino delle folle, il campione intercontinentale The Ultimate Warrior. Una sfida iconica. Primo faccia a faccia tra i due durante una fase della Royal Rumble, che funge da prova generale e che funziona dannatamente bene vista la reazione dei fan. Inevitabile arrivare allo scontro a Wrestlemania VI, dove vengono messi in palio entrambi i titoli. Sfida equilibrata con il pubblico diviso nel tifare i suoi due idoli: quello affermato (Hogan, ndr) e quello in ascesa (Warrior, ndr). Anche l’andamento del match è incerto fino alla fine: a momenti di dominio dell’immortale si alternano quelli di dominio del guerriero, così come nelle prove di forza. Alla fine Hogan sembra farcela quando va per piazzare il Leg Drop, ma Warrior si scansa e con il rivale a terra piazza il Big Spalsh vincente. The Ultimate Warrior conserva il titolo intercontinentale e diventa campione WWF, unificando i due allori. Spettacolare è il finale con Hogan che va sportivamente a consegnare a Warrior la cintura di campione WWF, sancendo la fine del suo regno e lasciando al nuovo campione le luci della ribalta. Sembra essere il passaggio di consegne dal vecchio al nuovo volto della compagnia. Non lo sarà, in realtà. Ma quella notte è stato tutto grandioso. Degno di Wrestlemania.

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11) Wrestlemania 31 – Brock Lesnar (c) v Roman Reigns per il WWE World Heavyweight Championship

Uno dei main event più belli degli ultimi 10 anni di Wrestlemania. Costruzione che lasciava a desiderare. Brock Lesnar campione distruttore, ma anche assente per via del suo contratto part-time (sì, era così già nel 2014, pensate da quanto tempo va avanti sta storia, ndr). Roman Reigns vincitore della Royal Rumble, ma poco sostenuto. Il main event di Wrestlemania 31 aveva tutto per finire del dimenticatoio. E invece è stato straordinario. E lo è stato anche prima del colpo di scena. Scrittura epica con Lesnar che domina e che distrugge Roman, che però resiste. F5 dopo F5, Suplex dopo Suplex, botte dopo botte. Roman Reigns esce sempre al due dal pin e fa impazzire Brock quando quasi gli ride in faccia. Poi la reazione: il ‘Big Dog’ fa sanguinare ‘The Beast’ lanciandolo contro il ring-post e da qui inizia un altro match. Superman Punch e Spear una dopo l’altra, ma stavolta è Lesnar a resistere. Poi dal nulla F5. Entrambi a terra. E cosa accade? Arriva Seth Rollins, che incassa il Money in the Bank e trasforma la sfida in un Triple Treath match. ‘The Architect’ ha fretta, ma sembra fallire nella sua impresa quando Lesnar lo afferra per la F5. Ma rinviene anche Reigns, che piazza la Spear sul campione. Rollins ‘ringrazia’ l’ex partner dello Shield col Curb Stomp che vale la vittoria. Con un finale incredibile, Seth Rollins incassa con successo e diventa campione WWE.

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10) Wrestlemania III – Hulk Hogan (c) v Andre The Giant per il WWF Championship

Vedere questo match in questa posizione è quasi un sacrilegio, ma fidatevi, i match posizionati sopra sono di assoluta qualità. Abbiamo voluto mettere un po’ più in risalto il lottato, che in questo match oggettivamente è stato inferiore ai 10 match che lo precedono. Tuttavia questo è IL main event di Wrestlemania. Costruzione perfetta. Il campione eroico che tutti amano, grandi e bambini, che viene sfidato e attaccato dall’amico dieci volte più grosso, che è geloso di lui e che vuole una volta per tutte prendersi le luci della ribalta. In poche parole Hulk Hogan contro Andre The Giant. Il gigante domina tutto il feud e per Hogan, campione WWF da due anni, non sembrano esserci chance. Anche nella sfida di Wrestlemania III, davanti a oltre 90 mila spettatori, la storia sembra non cambiare. Hogan getta il cuore oltre l’ostacolo, ma non sembra bastare contro un avversario così grosso, che domina in lungo e in largo. Ma dal nulla arriva la reazione, con ‘The Immortal’ che con una Clothesline e un’azione insistita riesce a stordire il rivale. Ed è qui che assistiamo a quello che è IL Wrestlemania moment. Hulk Hogan solleva il pesantissimo Andre The Giant (oltre 200 kg, ndr) e lo schianta al tappeto con una Bodyslam prima di chiudere col suo Leg Drop, che gli permette di rimanere campione WWF. Il punto più alto della Hulkamania. Momento indimenticabile.

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09) Wrestlemania XII – Bret Hart (c) v Shawn Michaels in un 60-minute Iron Man match per il WWF Championship

Il capolavoro della tecnica. Difficilmente un Iron Man match di un’ora (più overtime, in questo caso, ndr) riesce a coinvolgere così tanto. Ancor più difficilmente se dopo un’ora il risultato è di 0-0. Eppure due artisti del ring come Bret Hart e Shawn Michaels sono stati capaci anche di questo. Il main event della dodicesima edizione dello ‘Showcase of Immortals’ è autentico spettacolo. Due clamorosi performer che si alternano nelle esecuzioni delle loro manovre, senza mai riuscire a prevalare l’uno sull’altro. Il finale, poi, è epico. Shawn Michaels alza il ritmo perché il tempo stringe e il pari non basta per vincere il titolo. Ma sul più bello ‘Hit Man’ lo chiude nella Sharpshooter. Shawn è eroico nel resistere per oltre 30 secondi alla presa e a non cedere mai. Ma il tempo scade e con lo 0-0 è Bret a conservare il titolo. Ma viene indetto l’overtime in base alla ‘sudden death rule’, secondo cui deve esserci un vincitore. Qui accade il contrario. Bret insiste sull’avversario sfinito, ma Michaels dal nulla tira fuori la Sweet Chin Music e poi un’altra ancora e per la prima volta in carriera corona il sogno: è campione WWF.

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08) Wrestlemania XXX – Randy Orton (c) v Batista v Daniel Bryan in un Triple Treath match per il WWE World Heavyweight Championship

L’apice dello ‘Yes Movement’. Un’intera arena ad alzare le braccia e a cantare ‘Yes Yes Yes’ sulle note del loro idolo: Daniel Bryan. Il main event di Wrestlemania XXX è il trionfo del popolo. Daniel Bryan in quel match non doveva neanche esserci. I suoi regni da campione WWE erano durati rispettivamente 10 minuti (a Summerslam, con incasso del Money in the Bank di Randy Orton, ndr) e un giorno (dopo Hell in a Cell, titolo revocato dell’Authority per presunte irregolarità, ndr). Era stato escluso dalla Royal Rumble. Non aveva riconquistato il titolo WWE, vessato dall’Authority che voleva a tutti i costi che rimanesse campione Randy Orton e che il suo sfidante fosse Batista. Una sfida tra i due ex Evolution, amici del COO Triple H e della vicepresidente Stephanie McMahon, che fanno di tutto per tener fuori dai giochi Daniel Bryan. Ma non possono tener fuori dai giochi la gente. Daniel Bryan occupa Raw poche settimane prima di Wrestlemania e costringe ‘The Game’ a sfidarlo allo ‘Showcase of Immortals’. Ma non finisce qui: chi vince si aggiunge al main event tra il campione WWE, Orton e il vincitore della Royal Rumble, Batista. Il match contro Triple H è il capolavoro che lo fa entrare nel main event. Ma il main event è comunque un incontro grandioso, da ricordare. Fantastica prestazione dell’ ‘American Dragon’, sostenuto praticamente da tutti. Non ce n’è uno nell’arena che non tifi per lui. Eppure sembra finita quando Orton e Batista lo schiantano sul tavolo di commento con un’azione combinata di Batista Bomb e RKO. Ma Bryan torna e quando fa cedere Batista alla sua Yes Lock e conquista il titolo WWE il pubblico esplode. Momento epico, che chiude una delle più belle edizioni di sempre di Wrestlemania, la trentesima.

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07) Wrestlemania 39 night 1 – Usos (c) v Sami Zayn/Kevin Owens per l’Undisputed WWE Tag Team Championship

Capolavoro. La storia raccontata perfettamente: Sami Zayn che cerca gloria nella Bloodline, avvicinandosi a Roman Reigns e lottando contro i sospetti degli Usos, soprattutto di Jey. Sami che tradisce l’amico di sempre Kevin Owens a Survivor Series, ma che torna sui suoi passi quando la Bloodline abusa su ‘KO’ alla Royal Rumble. Owens che esita, ma che poi si convince e si allea con Sami, lanciando la sfida per i titoli di coppia ai samoani, che da oltre due anni sono al comando della divisione tag team. Il match, main event della prima serata della 39.ma edizione, è straordinario. Storytelling, spettacolo, intensità e un finale da brividi con Zayn che si prende la sua rivincita su Jey Uso con ben tre Helluva Kick. Il trionfo e l’abbraccio finale tra i due nuovi campioni è qualcosa di indimenticabile.

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06) Wrestlemania XIX – Kurt Angle (c) v Brock Lesnar per il WWE Championship

Lo spettacolo. Kurt Angle è il campione WWE bravo a lottare, ma anche il classico heel furbo e opportunista. La vera minaccia al suo regno si chiama Brock Lesnar. Un giovane ragazzo con un ottimo background collegiale nella lotta libera, che qualche mese prima ha battuto tante leggende, tra cui The Rock diventando campione WWE prima di perdere il titolo. Ma ‘The Next Big Thing’ non si è dato per vinto e ha conquistato la Royal Rumble, diventando lo sfidante ufficiale al titolo WWE di Kurt Angle. Lo scontro va in scena a Wrestlemania ed è grandioso. Scelta una particolare stipulazione: in caso di sconfitta per squalifica, Kurt Angle avrebbe ugualmente perso il titolo. Questo per scoraggiare le interferenze degli amici del Team Angle (Charlie Haas e Shelton Benjamin, ndr). Match sensazionale, dove i due danno sfoggio del loro fantastico repertorio tecnico. Uno dei più belli delle loro carriere. Lesnar eroico: per poco non si rompe il collo quando ‘botcha’ una Shooting Star Press, battendo violentemente la faccia sul tappeto. Questo non impedisce a Brock di vincere il match e di prendersi le luci della ribalta. E’ lui il più giovane campione mondiale WWE di sempre (l’anno dopo Randy Orton batterà questo record, ndr). L’abbraccio sincero di Angle a fine match vale più di ogni parola.

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05) Wrestlemania XL – Cody Rhodes/Seth ‘Freakin’ Rollins v The Rock/Roman Reigns

The Rock fa il suo ritorno in WWE e lo fa per proporsi come sfidante di suo cugino Roman Reigns al titolo universale indiscusso, scavalcando Cody Rhodes che ha appena rivinto la Royal Rumble. Ma dopo pochi giorni il pubblico si ribella e Cody si riprende il main event, ma The Rock non la prende bene e gli mette il bastone tra le ruote. Dopo settimane di provocazioni, Cody propone un match contro The Rock in qualsiasi momento, ma il ‘People’s Champion’ rifiuta e fa una controproposta: un match di coppia con da una parte lui e Roman Reigns e dall’altra Cody Rhodes e il suo nuovo alleato Seth Rollins, campione mondiale, nel main event della prima serata, con implicazioni sulla stipulazione del match della sera successiva tra Roman e Cody. L’incontro è pazzesco. Dopo una prima parte lenta e rissosa, si passa ad una seconda parte che è un’altalena di emozioni, dove tutti e quattro i protagonisti regalano momenti incredibili. Fantastica la sequenza finale: Cody che schianta The Rock sul tavolo di commento con una Cross Rhodes, Reigns che schianta Rollins contro le barricate con una Spear, ma che viene preso in consegna proprio da Cody. Ma quando l’ ‘American Nightmare’ connette con due Cross Rhodes e prova la terza, subisce una cinturata da The Rock, che precede la Spear di Roman e la gran chiusura del ‘Final Boss’, che annichilisce Cody con una Rock Bottom e col People’s Elbow. Vittoria per i cugini samoani, che guadagnano il diritto di rendere il main event della sera successiva un Bloodline rules match

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04) Wrestlemania XL night 2 – Roman Reigns (c) v Cody Rhodes in un Bloodline Rules match per l’Undisputed WWE Universal Championship

Fantastico. La storia di Cody Rhodes che trova il suo capitolo finale e la sua realizzazione in un incontro con regole stabilite dalla Bloodline, in virtù della sconfitta della sera precedente. La vittoria della seconda Royal Rumble di fila, la rincorsa alla grande rivincita dell’anno prima, rischia di finire male.  Ma Cody non molla e tira fuori un match incredibile. Incontro durissimo e combattuto a lungo, ma ad un certo punto le regole della Bloodline vengono fuori con la girandola di interferenze. Prima Jimmy Uso, che però viene a sua volta attaccato da Jey, che arriva in soccorso di Cody. Rhodes sembra potercela fare, ma come l’anno prima subisce anche l’interferenza di Solo Sikoa. Ma stavolta resiste e poi arriva anche John Cena in aiuto ad attaccare sia Solo che Roman. A fermare il momento di Cena ci pensa l’arrivo di The Rock, che lo mette ko. E se l’arrivo di Seth Rollins vestito come ai tempi dello Shield, per provocare Roman, viene subito disinnescato, The Rock viene messo ko dall’arrivo di Undertaker. Quando la girandola di interferenze termina, Roman Reigns si ritrova con una sedia tra le mani e la possibilità di colpire Cody Rhodes o Seth Rollins. Ma delle due scelte preferisce vendicarsi su Seth e sul tradimento di anni prima quando erano nello Shield. Ma la scelta non paga e Cody lo prende in consegna e lo finisce con ben tre Cross Rhodes. Cody finisce la sua storia e viene portato in trionfo, dopo aver messo fine al regno record del ‘Tribal Chief’ durato ben 1316 giorni

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03) Wrestlemania XX – Triple H (c) v Chris Benoit v Shawn Michaels in un Triple Treath match per il World Heavyweight Championship

Che spettacolo, che match. Raramente il main event non è un uno contro uno, ma qui la sfida a tre per la ventesima edizione di Wrestlemania è un capolavoro. Chris Benoit, appartenente al roster di SmackDown, vince la Royal Rumble e a sorpresa decide di spostarsi nel roster di Raw per sfidare il campione mondiale pesi massimi, che è Triple H. Ma c’è un problema: Shawn Michaels è in faida con ‘The Game’ e dopo il grandissimo match terminato in pareggio tra i due alla Royal Rumble, avevano già sancito la rivincita a Wrestlemania, in attesa della scelta di Benoit. La decisione del ‘Canadian Crippler’ sorprende tutti, ma dopo settimane confuse, viene decisa la sfida a tre. Il match è fantastico. Ritmo alto, mai un attimo di tregua. Con Benoit che emoziona con i suoi voli e la sua tecnica, affiancato nel lavoro da due performer clamorosi come il ‘Cerebral Assassin’ e lo ‘Show-Stopper’. Alla fine è decisiva la Crippler Crossface con cui Chris fa cedere ‘The Game’ e diventa per la prima volta in carriera campione mondiale pesi massimi. Finale ad effetto, tra i più belli e strappalacrime di sempre. Eddie Guerrero, grande amico di Benoit, arriva al centro del ring col titolo WWE, che ha difeso con successo poche ore prima contro Kurt Angle. I due si abbracciano. Entrambi amatissimi e soprattutto, entrambi campioni. Tutto ciò che è successo dopo a entrambi è un’altra storia. Qui parliamo di wrestling e noi questa scena non la dimenticheremo mai.

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02) Wrestlemania X-Seven – The Rock (c) v Stone Cold Steve Austin in un No Disqualification match per il WWF Championship

Un simbolo. Il secondo capitolo della trilogia dei match a Wrestlemania tra le due icone della Attitude Era. The Rock contro Stone Cold Steve Austin per il titolo WWF. Come due anni prima è un No Disqualification match, ma molte cose sono cambiate. Ora entrambi sono due atleti amatissimi. Era da Wrestlemania VI che due face non si sfidavano tra loro, ma l’atteggiamento strafottente dell’uno e dell’altro rende tutto più figo. Un match intenso e clamoroso, che impreziosisce ulteriormente la Wrestlemania più bella mai concepita. Ma non poteva mancare il colpo di scena: quello che non ti aspetti. Irrompe Mr McMahon e lo fa per attaccare The Rock e favorire Stone Cold, che accetta l’aiuto. I due storici rivali ora sono fianco a fianco. Turn heel clamoroso ed epocale. Steve Austin, il ribelle, abbraccia il potere e stringe la mano al suo nemico di sempre. The Rock distrutto dalle sediate e Austin campione WWF in un clima elettrizzante e surreale.

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01) Wrestlemania XXVI – The Undertaker v Shawn Michaels in un No Disqualification No Countout Streak v Career match

Non poteva non essere questo. Un anno prima Shawn Michaels e The Undertaker hanno dato spettacolo a Wrestlemania XXV, ma non era il main event. Shawn era andato vicinissimo a mettere fine alla streak del ‘Deadman’ e questo l’ha portato a chiedere a tutti i costi una rivincita, quasi come un’ossessione. La ottiene con la forza, ma a patto che la sua carriera sia messa in palio. Costruzione straordinaria e match epico. Forse inferiore a quello dell’anno prima, ma di pochissimo. Match bellissimo e incerto fino alla fine. Fantastico il finale con ‘HBK’ che clamorosamente esce al due dal pin dopo una devastante Tombstone. Taker ne annuncia un’altra, ma nel vedere Shawn aggrapparsi a lui stremato, per rispetto verso di lui quasi vorrebbe risparmiarlo. Ma lo ‘Show-Stopper’ non vuole saperne e anche se ormai è finito, schiaffeggia il ‘Phenom’, scatenando la sua ira e portandolo a piazzare un’altra Tombstone. Quella che mette fine alla carriera di Michaels. Stretta di mano sportiva e standing ovation finale per Shawn Michaels, che chiude il main event più bello mai realizzato allo ‘Showcase of Immortals’.

 

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns