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Sami Zayn è uscito allo scoperto: si è ribellato alla Bloodline e al suo capo Roman Reigns e ha lanciato la sua sfida. A Elimination Chamber lotterà per il titolo universale indiscusso davanti alla sua gente, a Montreal. Il capitolo finale di una storyline incredibile, che vogliamo ripercorrere.

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Honorary Uce. Tutto ha inizio più o meno a metà del 2022. Sami Zayn è in un momento abbastanza critico della sua carriera (in chiave mark, ndr). Ha iniziato l’anno arrivando a un match a Wrestlemania contro l’attore Johnny Knoxville, perdendo. Quindi ha provato a sfidare Drew McIntrye, finendo con le ossa rotte. In qualche modo è riuscito anche ad avere un match per il titolo universale indiscusso, perdendo abbastanza agevolmente contro Roman Reigns, ma proprio Reigns è l’obiettivo di Sami. Il canadese vede nella Bloodline, la dominante stable samoana guidata proprio dal ‘Tribal Chief’, quello che potrebbe essere per un un trampolino di “rilancio”. Settimana dopo settimana si fa notare rendendosi utile alla causa della Bloodline, senza che gli venga chiesto nulla, come nell’episodio di SmackDown del 27 maggio, quando interviene in soccorso degli Usos. Roman Reigns all’inizio è titubante, ma lo prende in simpatia. Anche Paul Heyman e Jimmy Uso sembrano accettarlo, ma a chi proprio non va giù la presenza di Sami è a Jey Uso. Jey non lo vede come uno di loro e più volte mostra distacco e acredine nei suoi confronti; ancor più quando Roman lo incorona come membro onorario, soprannominandolo Sami Uso.

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La svolta di Survivor Series. Le settimane passano lente, ma con una costante: Sami Zayn entra sistematicamente al fianco della Bloodline, protetto da Roman Reigns, da Paul Heyman, da Jimmy Uso e anche dal nuovo arrivato Solo Sikoa. Tutti sembrano accettare la sua presenza nella stable e le sue comparse fiere al loro fianco. Ma Jey proprio no, tanto da rifiutare ogni suo aiuto. Roman impone al cugino di darsi una calmata e tenere il gruppo unito, ma si avvicinano le Survivor Series e con loro il WarGames maschile, dove tutta la Bloodline sarà impegnata. La squadra che si oppone ai samoani è composta dai Brawling Brutes, capitanati da uno Sheamus in grande forma, insieme a Drew McIntyre e a una vecchia conoscenza di Sami, il suo amico Kevin Owens. Con il ‘Prizefighter’ Sami ha condiviso tutto: il percorso nelle indies, quello a NXT, quello nel main roster. Anche da avversari, certo, ma con tanta stima e affetto reciproco. Kevin si rivolge al suo amico, ammonendolo a mollare la Bloodline perché non è come loro e presto sarà tradito. Sami è combattuto tra dar retta all’amico di sempre o cavalcare ancora l’onda della Bloodline per la carriera. Jey Uso però becca di nascosto una discussione tra Sami e Kevin e, dopo che Zayn ha negato di aver parlato con Owens, riferisce tutto a Roman Reigns. E’ la mossa decisiva. Roman convoca Sami prima del WarGames e il canadese ammette l’errore, ma si mostra sinceramente fedele alla Bloodline. Ma quando inizia il match, Reigns lo mette alla prova. Jey Uso è il primo ad entrare nel match. Il secondo dovrebbe essere suo fratello Jimmy, ma Roman lo ferma e impone a Sami di entrare e far coppia con Jey. Il match è confusionario, ma ha due momenti chiave: un faccia a faccia tra Sami e Kevin, che però non si attaccano, e un Superkick dato non si sa quanto per sbaglio da Jey proprio a Sami. L’incontro sembra volgere un favore del team di Owens, quando ‘KO’ piazza anche la Stunner decisiva su Roman. Ma proprio qui Sami fa la sua mossa: ferma il conteggio dell’arbitro e poi colpisce Owens con un low blow. Quindi piazza la Helluva Kick e spiana la strada a Jey Uso per lo Splash finale vincente. E’ il gesto decisivo e anche Jey Uso se ne convince, abbracciando sinceramente Zayn. Ora Sami è uno di loro. Forse

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Il Tribal Court. Già. Perché se gli attriti con Jey Uso sembrano finalmente essere stati messi da parte, il 2023 inizia con dei dubbi proprio da parte di Roman Reigns. Durante alcuni promo Sami parla di Owens come suo amico (e non ex amico, ndr). Al ‘Tribal Chief’ la cosa suona strana e inizia a manifestare una sempre maggiore titubanza nei suoi confronti. Roman va su tutte le furie dopo una sconfitta nell’utimo episodio del 2022 di SmackDown, in cui Sami subisce lo schienamento decisivo nel match in cui faceva coppia con Roman contro Kevin Owens e John Cena, tornato eccezionalmente in azione. Reigns dubita della lealtà del canadese, ma per provare a risolvere il problema viene indetto un match tra Sami e il suo amico Kevin in un episodio di SmackDown. Zayn non sembra contentissimo della scelta, ma alla fine accetta per dimostrare ancora una volta la fedeltà alla Bloodline. Il match scorre via con Sami che va verso la vittoria. Ma inspiegabilmente Roman fa intervenire gli Usos, che fanno scattare la squalifica in un momento in cui Zayn non aveva bisogno di aiuto. Un atto che svilisce la sua posizione. Una settimana dopo c’è la firma del contratto tra Kevin Owens e Roman Reigns per la loro sfida titolata alla Royal Rumble. Owens attacca tutta la Bloodline e semina il panico. Sami arriva per fermarlo, ma troppo tardi. E’ davvero troppo. Viene stabilito che nello speciale episodio del trentennale di Raw ci sarà un processo a Sami. La ‘Tribal Court’ capeggiata da Reigns, giudicherà Zayn colpevole o innocente quanto a lealtà nei loro confronti. Paul Heyman si lancia in un’arringa in cui dimostra tutti i momenti di slealtà di Sami. Zayn è all’angolo e la sua difesa si riduce solo a un’ammissione di aver dato il cuore per loro. Reigns lo giudica colpevole e si infuria nel vedere che Sami non prova neanche a difendersi dalle accuse. Ma a sorpresa Jey Uso, proprio lui che era stato il suo acerrimo nemico, lo difende e manda in onda dei video che smentiscono l’arringa di Heyman. Roman lo assolve, ma gli impone di non farsi vedere fino alla Royal Rumble, dove Sami dovrà sostenere l’ultima prova di fedeltà

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La Royal Rumble e il colpo di scena. Sami di stare con le mani in mano, però, proprio non vuole saperne. Già a Raw aiuta gli Usos a battere il Judgement Day e confermarsi campioni di coppia, sostituendo Jimmy, temporaneamente infortunato e facendo coppia con Jey. Poi compare nell’ultimo episodio di SmackDown prima della Royal Rumble, disubbidendo agli ordini del capo, ma rendendosi comunque utile nel match vinto da Solo Sikoa proprio contro Owens. Ma arriva la Royal Rumble: il momento della verità. Roman gli impone di essere al suo fianco durante il suo match contro Kevin Owens. La sfida vede Sami grande protagonista a bordo ring con reazioni di non facile interpretazione. Sussulta quando Roman e Kevin escono al due dai conteggi di schienamento, senza far capire bene se stia parteggiando per il suo capo o per il suo amico. Quando Roman massacra ‘KO’ a bordo ring, lui gli grida di star giù e non combattere, ma non si sa se per il suo bene o per fare il gradasso e sancire la superiorità del suo boss. Ma una volta che il match finisce e Roman Reigns arriva alla vittoria, inizia il bello. Roman vuole annientare Owens. Lo fa ammanettare alle corde e lo fa attaccare a turno dal resto della Bloodline, con Sami costretto a guardare l’amico massacrato e a non fare nulla per dimostrare la sua lealtà. Ma quando Roman sta per dare a Owens la sediata finale, Sami lo ferma, dicendogli che è il campione indiscusso e che Owens è inerme, non c’è bisogno di tutto questo. Reigns però ha un’altra idea: passa la sedia a Sami e gli impone di dar lui il colpo di grazia. Zayn esita, Roman gli urla in faccia, Zayn carica il colpo ma si ferma ancora, Roman gli urla ancora più forte spingendolo. Sami non ha scelta e si convince. Carica il colpo, che però finisce dritto sulla schiena di Roman Reigns. Noooo. Sami ha colpito il ‘Tribal Chief’. Sami ha tradito la Bloodline. Le conseguenze sono nefaste. Jimmy Uso e Solo Sikoa lo aggrediscono brutalmente. Anche Roman, ripresosi, fa lo stesso. Non Jey Uso che, confuso, se ne va. Che sia lui l’unico amico realmente rimasto? La serata si conclude con Sami Zayn e Kevin Owens esanimi al tappeto, massacrati da Roman Reigns e dai suoi cugini

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La grande sfida. Cosa aspettarsi? Sami Zayn però non molla la presa e non accusa il colpo. Anzi, rilancia. Attacca alle spalle il ‘Tribal Chief’ durante un suo promo nell’episodio di SmackDown post Royal Rumble. Quindi prende la parola e dice di non aver usato la Bloodline per motivi personali e che mai avrebbe chiesto nulla al suo boss. Ma ora è cambiato tutto. Ora vuole sfidarlo e vuole farlo per il titolo universale indiscusso a Elimination Chamber. Ne segue un altro massacro, ma dopo qualche colpo subito da Jimmy Uso e da Solo Sikoa, Roman ferma tutti e accetta la sfida, pronto a dare a Sami l’ultima lezione che si merita. Cosa dobbiamo aspettarci? Beh, spodestare questo Roman Reigns è difficile se non impossibile. L’unico che ha lo status e la credibilità per farlo sembra essere Cody Rhodes, che avrà la sua chance a Wrestlemania. Ma Sami è tremendamente over. Ha condotto una storyline straordinaria e meriterebbe un grande riconoscimento. Il titolo? Forse no, per quanto sarebbe bellissimo vederlo salire sul tetto del mondo nella sua Montreal il 18 febbraio. Ma il main event di Wrestlemania? Eh, qui è già un altro bel discorso. Come Daniel Bryan nel 2014 le acclamazioni dei fan spingono quasi a inserirlo nella sfida già fissata tra Roman Reigns e Cody Rhodes. Ma Cody Rhodes di oggi non è Batista del 2014, che vinse la Rumble nel dissenso generale. Cody è anche lui molto over e questo giustifica un uno contro uno senza intromissioni di terzi. Volendo c’è una terza strada: premiare il gran lavoro di Sami lanciandolo nel panorama titolato per i titoli di coppia, che magari potrebbe vincere a Wrestlemania, magari in coppia con l’amico Owens. Certo, tutto questo gran lavoro solo per avere dei titoli di coppia? Dipende dal premio che gli si vuol dare.

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Dal nostro punto di vista semmai vincesse il titolo ad Elimination Chamber (e non ci crediamo), sarebbe solo un campione di transizione, che presto riperderebbe la cintura. Semmai dovessero inserirlo nel main event di Wrestlemania sarebbe un grandissimo riconsocimento, ma non vediamo lui come vincitore: decisamente più lanciato e credibile Cody o paradossalmente più probabile l’ennesima riconferma di Reigns. I titoli di coppia sarebbero un ripiego, certo. Ma un ripiego vincente, ancor più se dovessero arrivare a Wrestlemania. In ogni caso godiamoci ora l’ultimo atto di questa splendida storyline, condotta da questo splendido performer.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns