Philadelphia, Pennsylvania
I match
- Usos [Jimmy Uso/Jey Uso] (c) battono Judgement Day [Damian Priest/Dominik Mysterio] e rimangono Raw Tag Team Champions
* a match in corso Sami Zayn sostituisce Jimmy Uso- Becky Lynch v Bayley: no contest in uno steel cage match
- Seth ‘Freakin’ Rollins/Street Profits [Montez Ford/Angelo Dawkins] battono Imperium [Gunther/Ludwig Kaiser/Giovanni Vinci] (special referee: Kurt Angle) in un six-men tag team match
- Bianca Belair batte Sonya Deville
- Austin Theory (c) batte Bobby Lashley in un no disqualification match e rimane United States Champion
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Storyline
Raw compie 30 anni e lo fa con una puntata speciale, a pochissimi giorni dalla Royal Rumble, con tante celebrità del passato, tante presenze anche da SmackDown e con una card incredibile. L’onore di aprirla spetta al leggendario Hulk Hogan, accompagnato da Jimmy Hart. L’ ‘Hulkster’ si lancia nel solito breve e intramontabile promo per gli ‘Hulkamaniac’ e dà il via alle danze
Si parte subito forte con la Bloodline pronta al processo a Sami Zayn. Il canadese deve rispondere alle accuse di slealtà, mosse dai sospetti di Roman Reigns e dalle ultime azioni di Sami che sono sembrate alquanto ambigue. Paul Heyman prende la parola e dà del traditore a Sami, mostrando le prove in un video in cui sono raccolti tutti gli “errori” commessi da Zayn in questi mesi. Sami dovrebbe difendersi, ma sceglie una strategia diversa: dice di averci messo l’anima, il cuore e tutto sé stesso, non ha niente da rimproversari e non intende difendersi. Il campione universale indiscusso, Roman Reigns, la prende malissimo e gli grida che è un insolente. Lo condanna come traditore e chiede a Solo Sikoa di colpirlo. Ma mentre Solo carica la Samoan Spike viene clamorosamente fermato da Jey Uso. Quello che fino alle Survivor Series è stato l’acerrimo rivale di Sami nella Bloodline, diventa il suo più grande alleato e mostra un video di difesa dove ci sono tutti gli atti compiuti da Sami per la stable. Roman Reigns sembra arrendersi all’evidenza e assolve Zayn, dicendogli però di rendersi utile questa sera, dimostrando davvero di essere dalla loro parte e poi gli chiede di non farsi vedere fino alla Royal Rumble. Sami viene abbracciato dagli Usos e rimane al loro fianco per il match che sta per iniziare
Primo match della serata. Titoli di coppia di Raw (solo quelli, ndr), in palio. I campioni, Usos, sfidano il Judgment Day, rappresentato da Damian Priest e Dominik Mysterio. A bordo ring si sistemano Sami Zayn a sostegno degli Usos e la coppia Finn Balor-Rhea Ripley a sostegno degli sfidanti. Sfida durissima e intensa, dove entrambe le coppie vanno vicine alla vittoria. Poi l’evento cardine: Jimmy Uso si fa male al ginocchio e sembra non poter proseguire. Sami Zayn si “rende utile”, come chiestogli dal suo ‘Tribal Chief’ e si espone per sostituire Jimmy a match in corso. Adam Pearce dà l’ok e la sfida prosegue. Momenti incredibili con ottimi spot da entrambe le parti. Poi però gli sfidanti sembrano farcela quando Dominik piazza 619 e Frog Splash su Jey Uso. Ma Sami interrompe il conteggio e nella confusione generale rigenera il team, chiudendo la sfida con la decisiva 1D. Gli Usos, nell’insolita formazione composta da Jey Uso e Sami Zayn, si confermano campioni di coppia di Raw. I titoli di coppia di entrambi i roster rimangono alla stessa coppia
JBL e Baron Corbin sono protagonisti nel backstage in una grande partita di poker, che però come spesso accade viene vinta da ‘Million Dollar Man’ Ted DiBiase. Cosa che scatena il disappunto di Farooq, storico partner di JBL (all’epoca Bradshaw, ndr) negli APA
LA Knight sale sul ring per tenere un promo contro Bray Wyatt, suo prossimo avversario alla Royal Rumble. Ma viene interrotto. Ma stavolta niente Wyatt, Funhouse o Uncle Howdy. Si tratta di Undertaker. La leggenda non entra però nelle vesti di ‘Deadman’, bensì in quelle di ‘American Badass’, a bordo della sua moto. Non parla, ma viene comunque irriso da Knight, che se ne va baldanzoso. Ma ben presto è costretto a tornare nel ring perché stavolta arriva davvero Bray Wyatt. Tornato nel quadrato viene afferrato al collo da Undertaker, ma il texano attende soltanto l’arrivo di Wyatt, per consegnargli LA Knight e sussurrargli qualcosa all’orecchio. Wyatt esegue l’ordine piazzando la Sister Abigail sul rivale, mentre Taker saluta i fan sul titantron
E’ il momento dello steel cage match tra Bayley e Becky Lynch. Ma la sfida non ha mai inizio. Le Damage CTRL attaccano brutalmente ‘The Man’ prima ancora che entri nella gabbia. Poi sono loro stesse a buttarla dentro, ma solo per massacrarla. A nulla serve l’intervento di Adam Pearce. Il match non può avere inizio. Becky è dolorante, ma dentro di sé cova vendetta
Arriva ora la D-Generation X. Sul ring oltre a Road Dogg e X-Pac ci sono anche gli immancabili Shawn Michaels e Triple H. Il loro promo è interrotto a sorpresa da Kurt Angle. L’indimenticato ‘Olympic Hero’ chiede di far parte del loro team per una notte. Ma mentre la DX discute arriva a sorpresa l’Imperium. Il campione intercontinentale, Gunther, e i suoi scagnozzi accusano le vecchie glorie di mancare di rispetto allo sport e alle nuove leve. Angle e la DX valutano di sfidarli, ma prima di loro arriva Seth ‘Freakin’ Rollins, che si fa avanti per un match. Il quintetto delle vecchie glorie torna a discutere, ma viene ancora anticipato, stavolta dagli Street Profits. Discutono allora per un arbitro, ma Kurt Angle si toglie la maglietta e mostra di averne una da arbitro e si autoelegge arbitro speciale della contesa. Teddy Long compare sul titantron e ufficializza la sfida
Va, dunque, in scena un tre contro tre tra l’Imperium e il trio composto da Seth Rollins e gli Street Profits. Match senza particolari sussulti, a parte qualche bello spot regalato da Rollins e Ford. In particolare si segnala una Angle Slam di Seth, che omaggia un compiaciuto Kurt Angle. Gran finale con la Spinebuster su Vinci, che precede il Frog Splash e il decisivo Stomp di Rollins
Altra leggenda: il ‘Nature Boy’, Ric Flair arriva sul titantron per introdurre la più grande woman di tutti i tempi (a suo dire, ndr): sua figlia e campionessa femminile di SmackDown, Charlotte Flair. La ‘Queen’ si autocelebra, ma viene presto interrotta dalla campionessa femminile di Raw, Bianca Belair, che le ricorda che questo non è lo show blu ed è casa sua. Ma ecco arrivare Sonya Deville, che continua a chiedere un match a Charlotte. La ‘Queen’ le propone un match contro Bianca Belair. La ‘EST’ acconsente e rinnova la sfida: Sonya accetta
Il match che ne viene fuori dura pochissimo e viene rapidamente deciso dalla KOD della Belair. Al termine dell’incontro la ‘EST’ lancia le sue ultime parole di sfida ad Alexa Bliss in vista del match titolato della Royal Rumble. Ma la Bliss compare in video, interrotta spesso dall’immagine di Bray Wyatt. Una Alexa inquietante lancia nuovi segnali di sfida alla campionessa, dicendo di tenersi pronta per il loro match
The Miz sale sul ring decisamente contrariato per non aver avuto un suo momento all’intero di questa speciale puntata di Raw. Ma il suo promo di protesta viene interrotto da Kevin Owens, che lo zittisce con una Stunner. Poi prende la parola e dopo la solita frecciata all’amico Sami Zayn, dice a Roman Reigns che il tempo di tenere in ostaggio il titolo indiscusso universale sta finendo e alla Royal Rumble sarà lui a trionfare. Intanto si rialza The Miz, ma solo per prendersi un’altra stunner
Main event della serata: no disqualification match in cui il campione statunitense, Austin Theory, mette in palio il titolo contro Bobby Lashley. Match impari, dove ‘The All Mighty’ non disdegna di colpire l’avversario in ogni modo: sui ring post, sui gradoni d’acciaio e sul tavolo di commento. Theory abbozza una reazione, ma finisce schiantato con una Uranage su un tavolo al centro del ring. Sembra ormai finita. Ma a sorpresa arriva Brock Lesnar. ‘The Beast’ se la prende ancora una volta con Lashley, connettendo con una F5. Quindi prende Theory e piazza una F5 anche su di lui, facendolo però finire sopra Bobby. Parte il conteggio dell’arbitro e in maniera quantomai rocambolesca, Austin Theory vince e si conferma campione statunitense