fbpx
Condividi

E ora il momento più atteso. Andiamo a premiare il match dell’anno risalendo la china della top 10 dalla decima posizione fino alla prima

Va detto che, soprattutto nell’era Triple H, ma anche nella prima parte di anno sotto il vecchio Vince McMahon, anche gli show settimanali hanno regalato ottimi incontri. Pensiamo a varie sfide viste a Raw tra Seth Rollins e Kevin Owens, o Seth Rollins ed AJ Styles, o Seth Rollins contro Matt Riddle, o Kevin Owens contro Drew McIntyre, o ancora tra AJ Styles e Rey Mysterio. Bei match anche a SmackDown, tra cui magari ricordiamo uno street fight match tra Drew McIntyre e Sheamus, o una grandissima sfida tra New Day e Usos o anche la rivincita tra Sheamus e Gunther per il titolo intrecontinentale, o la finale della World Cup tra Santos Escobar e Ricochet.

Se dobbiamo, però, scegliere degli incontri da tenere fuori dalla top 10 ma che quantomeno vanno citati:

  • Edge v Finn Balor in un I quit match (Extreme Rules)
  • Drew McIntyre/RK-Bro v Bloodline in un six-men tag team match (Wrestlemania Backlash)
  • Alpha Academy (c) v Seth Rollins/Kevin Owens v RK-Bro in un triple treath tag team match per il Raw Tag Team Championship (Raw del 07/03)

***

Premio speciale – Johnny Knoxville v Sami Zayn in un anything goes match (Wrestlemania 38)

Non ce la siamo sentita di metterlo in top 10 perché non è un vero e proprio match di wrestling “canonico”, ma non possiamo non dare un premio speciale al divertentissimo match tra Sami Zayn e Johnny Knoxville di Wrestlemania. Storia semplice ma efficace, con Sami che entra in deliri di onnipotenza e se la prende con l’attore comico dei ‘The Jackass’. Ma il match, che doveva essere solo un angle o poco più, si è rivelato un capolavoro nel suo non essere un vero e proprio incontro. estintori in faccia, schianti contro i tavoli, la macchina dei calci, le intrusioni di Party Boy e Wee Man di Jackass, Wee Man che fa la Bodyslam, i pyros sul paletto che ostacolano Zayn, Sami colpito nelle parti basse con la palla da bowling, la mano gigante che stoppa la corsa si Sami e il finale con le trappole per topi. Fantastico Assolutamente da recuperare.

Ora però via con la top 10

***

10 – Usos (c) v Street Profits per l’Undisputed WWE Tag Team Championship (Money in the Bank)

Sicuramente una delle difese titolate degli Usos più emozionanti del 2022, penalizzata forse da un inizio stranamente lento per due tag team di questo livello e noti per essere molto dinamici. Ma gli ultimi otto minuti sono davvero straordinari. Near falls che piovono dal cielo. Spot clamorosi, come lo splendido volo oltre le corde del solito immenso Montez Ford. Match davvero incredibile. Finale che forse lascia un po’ di amaro in bocca, soprattutto dopo la straordinaria prestazione degli Street Profits. Peccato solo che il seguito della faida non abbia regalato un incontro né migliore né tantomeno pari a questa sfida

***

09 – Roman Reigns (c) v Riddle per l’Undisputed WWE Universal Championship (SmackDown del 17/06)

Match costruito molto bene. Riddle dopo esser arrivato al top con Randy Orton al fianco, diventando campione di coppia di Raw, entra in faida con la Bloodline. Prima lo fa con Randy al suo fianco contro gli Usos, cosa che costerà loro i titoli di coppia di Raw. Poi va avanti da solo e arriva fino a Roman Reigns, arrivando a puntare al titolo. Alla fine viene indetto un match in un episodio di SmackDown in cui viene, però, imposto all’Original Bro di non poter più sfidare il ‘Tribal Chief’ in caso di sconfitta. Ne viene fuori un incontro pazzesco, che Riddle conduce benissimo, riuscendo a sorprendere con la sua tecnica, i suoi voli e la sua resistenza ai colpi dell’ ‘Head of the Table’. Alla fine la spunta Roman e lo fa anche in modo pulito, cosa che non sempre è accaduta nelle sue difese titolate. Senza dubbio uno degli episodi migliori dell’anno

***

08 – Roman Reigns (c) v Seth ‘Freakin’ Rollins per l’Universal Championship (Royal Rumble)

Raramente un match che termina per squalifica lascia il segno. Ma qui Roman e Seth, già noti per precedenti sfide da ricordare, hanno saputo davvero fare molto bene. Bello anche il richiamo alla storia dei due con i mindgames di Rollins, che si veste come ai tempi dello Shield e dimostra di avere le carte in regola per resistere al ‘Tribal Chief’, tanto da fargli perdere le staffe e costringerlo alla squalifica, che gli permette di rimanere campione vigliaccamente. Il vero rammarico è che le strade di Roman e Seth sono andate subito su binari diversi e che non c’è stato un seguito, ma sarebbe stato bello assistere a una rivincita. Match davvero bello fino alla squalifica, ricco anche di citazioni al passato: la Spear intercettata e trasformata in Pedegree come a Money in the Bank 2016, le sediate di Reigns al rivale, uguali, ma a parti invertite, a quelle con cui Seth pose fine alla stable attaccando Roman alle spalle. Peccato solo per il finale, insomma

***

07 – Cody Rhodes v Seth ‘Freakin’ Rollins (Wrestlemania Backlash)

Come Wrestlemania, ma senza l’atmosfera di Wrestlemania. La rivincita tra Cody Rhodes e Seth Rollins che va in scena a Backlash è un altro grandissimo incontro. Più della sfida dello ‘Showcase of Immortals’ ha lo storytelling, avvalorato dal fatto che la faida stavolta è ben costruita. Rollins fa leva sul fatto che stavolta non sarebbe arrivato impreparato ed è bravissimo nel prevedere, infatti, le mosse del rivale. Fantastici i Superplex che si piazzano a vicenda e i reverse continui. Grandissimo incontro. Ma, come detto, non ha l’atmosfera che solo Wrestlemania sa dare e poi finisce con una vittoria di Cody solo per roll-up. Coerente per dare seguito alla faida fino al magnifico capitolo di Hell in a Cell, ma un po’ anticlimatico e bruttino da digerire. Nota stonata in un match davvero bello

***

06 – Cody Rhodes v Seth ‘Freakin’ Rollins (Wrestlemania 38)

Sì, ci rendiamo conto che mettere solo al sesto posto questo match è quasi come commettere un crimine contro l’umanità. Un incontro incredibile. Costruzione bellissima incentrata su Seth Rollins, che non riesce a ritagliarsi in alcun modo un match per Wrestlemania e allora decide di presentarsi lo stesso sul ring allo ‘Showcase of Immortals’ e affrontare chiunque si proponga per farlo. Ed ecco che si spengono le luci e compare lui, il figliol prodigo Cody Rhodes. E cosa ne viene fuori? Un match incredibile. Cody ha reso magico il tutto con l’effetto sorpresa (in realtà c’erano già dei rumors, ma è stato fighissimo lo stesso, ndr). Rollins ha fatto il resto, trovando immediatamente una grande chimica col rivale e dando vita a un grandissimo incontro. Due prove di grande atletismo di due grandissimi performer. Ripetiamo, che siamo stati forse cattivi a metterlo così giù, ma non riuscivamo proprio a tirar giù i cinque che stiamo per indicare

***

05 – Becky Lynch (c) v Bianca Belair per il Raw Women’s Championship (Wrestlemania 38)

Ecco, al massimo l’unico sacrificabile per tirar su il match fantastico poc’anzi descritto, era questo. Ma almeno in live ci ha emozionato di più, anche se di poco. Così, in un anno così povero di grandi match al femminile, abbiamo deciso almeno di premiare con una buona posizione in top 10 la sfida tra Becky Lynch e Bianca Belair di Wrestlemania 38. Come l’anno prima Bianca si consacra nello ‘Showcase of Immortals’, ponendo fine (in realtà la vera fine è stata a Summerslam, ndr) alla faida con Becky iniziata nell’estate precedente col colpaccio di ‘The Man’ ai suoi danni. Tutto davvero fatto vene. La partenza col richiamo a Summerslam 2021: Becky che inizia sprint cercando la ‘vittoria lampo’, che stavolta non arriva. La campionessa che fa di tutto per non far entrare la ‘EST’ nel match, temendo che questo potrebbe penalizzarla alla lunga. Bianca che prima resiste e poi attacca, sfoderando il suo repertorio. Bella la fase delle finisher fuori dal ring e belli i reverse conclusivi, fino alla KOD vincente della Belair. Match fantastico

***

04 – Roman Reigns (c) v Brock Lesnar in un last man standing match per l’Undisputed WWE Universal Championship (Summerslam)

Durante la Road to Wrestlemania siamo stati letteralmente “fracassati” dalla storia del main event più grande di sempre tra Brock Lesnar e Roman Reigns. E in effetti, sebbene sia stata la terza volta che i due si sono sfidati in un main event di Wrestlemania, almeno le premesse c’erano: bella faida, un campione WWE contro un campione universale per l’unificazione dei titoli. Ma il match, sebbene non brutto, è stato tutt’altro che il grande main event che avevano annunciato. Se Wrestlemania 38 è stata un grande evento non è certo merito del main event. Quando Brock Lesnar è tornato a Money in the Bank per riprendere la faida con Reigns per l’ennesima volta, un po’ tutti ne avevamo le balle piene. Anche il feud stavolta è stato costruito maluccio. Ma il last man standing match di Summerslam è stato davvero un ottimo match. Niente di tecnico, ma molto emozionante nel suo essere la solita rissa selvaggia tra Reigns e Lesnar. C’è stato forse un po’ di overbooking, come il ring sollevato con la ruspa. Ma la scrittura generale è stata ottima. I due si sono presi a legnate per tutta la durata dell’incontro, alternando fasi di dominio totale di Lesnar a ottimi come back di Roman. Bella anche l’idea di stoppare sul nascere il tentativo di incasso di Theory, che toglie ogni scontatezza sull’utilizzo del suo Money in the Bank. Insomma, metteteci la buona costruzione di Wrestlemania e sostituite quel main event con quello di Summerslam e avrete qualcosa di davvero niente male

***

03 – Gunther (c) v Sheamus per l’Intercontinental Championship (Clash at the Castle)

Apriamo ora il nostro podio con la medaglia di bronzo. Un grandissimo incontro per il titolo intercontinentale tra un astro nascente e un veterano che ha vissuto in questo 2022 una seconda giovinezza. Signori questo è wrestling con la W maiuscola. Tecnica quanto basta, molte botte. Stile ruvido e un pathos crescente. Bella l’idea di far menare Brawling Brutes e Imperium in avvio. Gunther e Sheamus se le sono potuti suonare senza sconti e senza terze persone. Straordinario il trasporto dei fan in favore di Sheamus, che ha ricambiato con una prestazione tra le più belle della sua carriera. Non è bastato contro un Gunther sempre più credibile come campione. Ma che match

***

02 – men’s WarGames match (Survivor Series WarGames)

In coda il 2022 ha regalato una perla, non tanto di wrestling lottato ma soprattutto in campo di wrestling raccontato. Davvero un capolavoro.  La dimostrazione che il wrestling non è e non può essere solo atletismo, ma è tanto tanto spettacolo. Una costruzione che è partita da lontano, con Sami che si è inserito nella Bloodline creando disappunto in Jey Uso. Poi Kevin Owens che entra in faida con la stable di Roman Reigns e prova ad aprire gli occhi all’amico di sempre, fino ad arrivare a questo grande incontro, che non si incentra sulla potenza della Bloodline, ma sul rapporto Sami-Kevin. Non siamo davanti a un match bello tecnicamente (ammesso che con questa stipulazione sia possibile, ndr). Non si vedono voli, super-spot e neanche tanti oggetti. Eppure è un capolavoro di storytelling. Fin dall’inizio è stato incentrato sulla figura di Sami Zayn: i suoi attriti con Jey Uso, il suo rapporto con Kevin Owens e i dubbi del suo capo, Roman Reigns. Ma quando di fronte alla scelta della vita, tra stare con l’amico di sempre o dimostrare la fedeltà alla Bloodline, Sami sceglie quest’ultima, la storia tocca vette straordinarie di epicità. Bravissimo lui ad esitare e poi a sferrare il colpo. Un finale eccezionale, che crea hype per come evolverà la storia tra lui e la Bloodline.

***

MATCH OF THE YEAR – Cody Rhodes v Seth ‘Freakin’ Rollins in un hell in a cell match (Hell in a Cell)

Signori, come un anno fa, anche quest’anno il match dell’anno è un hell in a cell. E che hell in a cell. La sfida andata in scena nell’omonimo evento tra Cody Rhodes e Seth Rollins è un autentico capolavoro. E dire che c’è stato il rischio che il magnifico capitolo di chiusura del loro feud non andasse neanche in scena. Cody si strappa il pettorale a pochi giorni dal match. Ma stringe i denti e lotta. E quello che ne viene fuori è sensazionale. Chi temeva limiti nel minutaggio o nelle manovre si sbagliava di grosso. Anzi, cosa hanno fatto i due? Hanno reso l’infortunio reale di Cody un elemento trainante della storia del match, con Rollins che addirittura colpisce col bastone l’ ‘American Nightmare’ sul petto dolorante. Cody ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e, guidato da un grandissimo ‘Visionary’, ha tirato fuori una prestazione di sacrificio incredibile. Match partito piano e salito sempre più di livello. Belle anche le trame narrative di Rollins, vestito come Dusty Rhodes e che ha insistito sul petto infortunato del rivale. Belli i near falls. Stupendi i momenti in cui si sono rubati le mosse del proprio repertorio (il Pedegree di Cody, la Cross Rhodes di Seth). E il finale davvero emozionante, con Cody che una volta per tutte pone fine al feud aggiudicandosi il terzo incontro su tre contro il suo avversario

***

Anni precedenti
2017 – AJ Styles (c) v John Cena per il WWE Championship (Royal Rumble)
2018 – Becky Lynch (c) v Charlotte Flair in un last woman standing match per lo SmackDown Women’s Championship (Evolution)
2019 – Daniel Bryan (c) v Kofi Kingston per il WWE Championship (Wrestlemania 35)
2020 – Edge v Randy Orton (Backlash)
2021 – Edge v Seth Rollins in un hell in a cell match (Hell in a Cell)

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns