Anche Survivor Series WarGames passa agli archivi, chiudendo la stagione dei PLE (o ppv se preferite, ndr) del 2022. Andiamo, dunque, a chiudere anche noi con le nostre pagelle.
Capitolo pronostici: prima però i pronostici. Chiudiamo con un 3-2. Errore nel triple treath per il titolo statunitense, dove credevamo nella vittoria di Rollins e invece siamo stati sorpresi già col cambio in favore di Austin Theory. Altro errore nel match tra Styles e Balor, dove vedevamo il ‘Prince’ vincente ed invece c’è stato il grande ritorno al successo in PLE per il ‘Phenomenal One’
Ora però diamo un po’ di voti ai match.
***
– women’s WarGames match – voto 7,5
pronostico: SI
Ha divertito? Sì. E questo è ciò che conta. Non un capolavoro di storytelling, ma una contesa solida con ottimi spot. Iyo Sky e Nikki Cross regalano qualche volo e qualche momento di sano disagio. Rhea Ripley esalta la sua potenza. Bianca Belair consolida la sua posizione da campionessa femminile di Raw. Becky Lynch regala lo spot della serata col Leg Drop dalla cima della gabbia e si rilancia nel suo ritorno post operazione alla spalla. Si poteva forse costruire meglio qualche rivalità nuova per la Belair, ma non dimentichiamoci che questo match doveva servire (ed è servito, ndr) a chiudere quella con Bayley e le Damage CTRL, che d’ora in poi a quanto pare si concentreranno su Becky Lynch
pronostico: SI
Ha divertito? Sì. E questo è ciò che conta. Non un capolavoro di storytelling, ma una contesa solida con ottimi spot. Iyo Sky e Nikki Cross regalano qualche volo e qualche momento di sano disagio. Rhea Ripley esalta la sua potenza. Bianca Belair consolida la sua posizione da campionessa femminile di Raw. Becky Lynch regala lo spot della serata col Leg Drop dalla cima della gabbia e si rilancia nel suo ritorno post operazione alla spalla. Si poteva forse costruire meglio qualche rivalità nuova per la Belair, ma non dimentichiamoci che questo match doveva servire (ed è servito, ndr) a chiudere quella con Bayley e le Damage CTRL, che d’ora in poi a quanto pare si concentreranno su Becky Lynch
– AJ Styles v Finn Balor – voto 7,5
pronostico: NO
Memori della grande sfida di TLC del 2017 ci attendevamo un upgrade. Se nel 2017 ci fu il supermatch senza la costruzione, qui il contrario. C’è la costruzione, ma non il supermatch. Chiariamo, però, che siamo dinanzi a un ottimo confronto tecnico tra due egregi performer. Match per nulla rovinato dalle stable a bordo ring, che si sono autoleiminate azzuffandosi e uscendo di scena, lasciando il ring ai loro leader. Probabilmente vedremo altre sfide tra i due e intanto ci portiamo a casa questa che male non è stata
pronostico: NO
Memori della grande sfida di TLC del 2017 ci attendevamo un upgrade. Se nel 2017 ci fu il supermatch senza la costruzione, qui il contrario. C’è la costruzione, ma non il supermatch. Chiariamo, però, che siamo dinanzi a un ottimo confronto tecnico tra due egregi performer. Match per nulla rovinato dalle stable a bordo ring, che si sono autoleiminate azzuffandosi e uscendo di scena, lasciando il ring ai loro leader. Probabilmente vedremo altre sfide tra i due e intanto ci portiamo a casa questa che male non è stata
– per lo SmackDown Women’s Championship – Ronda Rousey (c) v Shotzi – voto 5
pronostico: SI
Unico vero “neo” di questo show. Shotzi si impegna, ma non trascina. Ronda un po’ per il personaggio che interpreta e un po’ per i soliti limiti interpretativi, fa altrettanto. Il match ne risente. Fortuna che dura poco, ma è davvero poca cosa
pronostico: SI
Unico vero “neo” di questo show. Shotzi si impegna, ma non trascina. Ronda un po’ per il personaggio che interpreta e un po’ per i soliti limiti interpretativi, fa altrettanto. Il match ne risente. Fortuna che dura poco, ma è davvero poca cosa
– triple treath match per lo United States Championship – Seth ‘Freakin’ Rollins (c) v Bobby Lashley v Austin Theory – voto 8-
pronostico: NO
Piacevole sorpresa. Minutaggio superiore alle attese e incontro dove i tre si incastonano benissimo l’uno con l’altro. Lashley recita la parte del distruttore. Theory quella dello scaltro e la sua vittoria finale ne è l’esempio. A Rollins va, invece, la palma del man of the match. La sua prestazione è straordinaria. Da solo trascina gli altri due e offre un ottimo spettacolo prima del gran finale. Forse abbiamo esagerato nel voto, ma ci sentiamo di premiarlo perché ha intrattenuto benissimo
pronostico: NO
Piacevole sorpresa. Minutaggio superiore alle attese e incontro dove i tre si incastonano benissimo l’uno con l’altro. Lashley recita la parte del distruttore. Theory quella dello scaltro e la sua vittoria finale ne è l’esempio. A Rollins va, invece, la palma del man of the match. La sua prestazione è straordinaria. Da solo trascina gli altri due e offre un ottimo spettacolo prima del gran finale. Forse abbiamo esagerato nel voto, ma ci sentiamo di premiarlo perché ha intrattenuto benissimo
– men’s WarGames match – voto 8,5
pronostico: SI
Capolavoro. La dimostrazione che il wrestling non è e non può essere solo lottato, ma è tanto tanto spettacolo. Non siamo davanti a un match bello tecnicamente (ammesso che con questa stipulazione sia possibile, ndr). Non si vedono voli, superspot e neanche tanti oggetti. Eppure è un capolavoro di storytelling. Fin dall’inizio è stato incentrato sulla figura di Sami Zayn: i suoi attriti con Jey Uso, il suo rapporto con Kevin Owens e i dubbi del suo capo, Roman Reigns. Ma quando di fronte alla scelta della vita, tra stare con l’amico di sempre o dimostrare la fedeltà alla Bloodline, Sami sceglie quest’ultima, la storia tocca vette straordinarie di epicità. Bravissimo lui ad esitare e poi a sferrare il colpo. Un finale eccezionale, che crea hype per come evolverà la storia tra lui e la Bloodline. Ora che sono tutti amici è davvero finita qui? O qualcuno tradirà? Sami tornerà sui suoi passi? O sarà la Bloodline a tradire lui?
pronostico: SI
Capolavoro. La dimostrazione che il wrestling non è e non può essere solo lottato, ma è tanto tanto spettacolo. Non siamo davanti a un match bello tecnicamente (ammesso che con questa stipulazione sia possibile, ndr). Non si vedono voli, superspot e neanche tanti oggetti. Eppure è un capolavoro di storytelling. Fin dall’inizio è stato incentrato sulla figura di Sami Zayn: i suoi attriti con Jey Uso, il suo rapporto con Kevin Owens e i dubbi del suo capo, Roman Reigns. Ma quando di fronte alla scelta della vita, tra stare con l’amico di sempre o dimostrare la fedeltà alla Bloodline, Sami sceglie quest’ultima, la storia tocca vette straordinarie di epicità. Bravissimo lui ad esitare e poi a sferrare il colpo. Un finale eccezionale, che crea hype per come evolverà la storia tra lui e la Bloodline. Ora che sono tutti amici è davvero finita qui? O qualcuno tradirà? Sami tornerà sui suoi passi? O sarà la Bloodline a tradire lui?
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voto complessivo a Survivor Series WarGames: 8
Da tempo si chiedeva una rivisitazione del format delle Survivor Series. La sfida Raw contro SmackDown che dal 2016 era diventata il mood di questo evento aveva finito con lo svilire uno dei ‘big four’ della WWE. Bravo Triple H a cambiare rotta. Si torna a match costruiti (come in ogni ppv che si rispetti, ndr) e si cambia il concept di “survivor”. Non più i soliti match ad eliminazione a squadre che, sebbene tipici di questo evento, sono diventati un po’ macchinosi. Si è deciso di tenere il concetto di squadre, ma di modificare il concetto di “survivor” estendendolo al team nel suo complesso all’interno di un match cruento come il WarGames. Scelta indovinatissima. I due match trainanti dell’evento sono stati ottimi. Quello femminile forse un po’ “telefonato”, ma solido e con spot ben riusciti. Quello maschile un capolavoro, se non nel lottato certamente nello storytelling. Il resto dell’evento è tutto sommato ben riuscito. Styles e Balor forse non incantano, ma fanno il loro egregiamente. Il triple treath per il titolo US è davvero bello. Unica vera nota negativa è Shotzi contro Ronda, mai realmente coinvolgente. Al netto di tutto siamo davanti a uno dei top show del 2022. Forse, anzi certamente, non il migliore, ma assolutamente tra i più riusciti
Da tempo si chiedeva una rivisitazione del format delle Survivor Series. La sfida Raw contro SmackDown che dal 2016 era diventata il mood di questo evento aveva finito con lo svilire uno dei ‘big four’ della WWE. Bravo Triple H a cambiare rotta. Si torna a match costruiti (come in ogni ppv che si rispetti, ndr) e si cambia il concept di “survivor”. Non più i soliti match ad eliminazione a squadre che, sebbene tipici di questo evento, sono diventati un po’ macchinosi. Si è deciso di tenere il concetto di squadre, ma di modificare il concetto di “survivor” estendendolo al team nel suo complesso all’interno di un match cruento come il WarGames. Scelta indovinatissima. I due match trainanti dell’evento sono stati ottimi. Quello femminile forse un po’ “telefonato”, ma solido e con spot ben riusciti. Quello maschile un capolavoro, se non nel lottato certamente nello storytelling. Il resto dell’evento è tutto sommato ben riuscito. Styles e Balor forse non incantano, ma fanno il loro egregiamente. Il triple treath per il titolo US è davvero bello. Unica vera nota negativa è Shotzi contro Ronda, mai realmente coinvolgente. Al netto di tutto siamo davanti a uno dei top show del 2022. Forse, anzi certamente, non il migliore, ma assolutamente tra i più riusciti