Detroit, Michigan
I match
- Viking Raiders [Erik/Ivar] battono New Day [Kofi Kingston/Xavier Woods] in un viking rules match
- Karrion Kross batte Drew Gulak
- Hit Row [Top Dolla/Ashante ‘Thee’ Adonis] battono Maximum Male Models [ma.cé/man.soor]
- Shinsuke Nakamura batte Happy Corbin
- Butch batte Ludwig Kaiser
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Storyline
Ultima fermata di SmackDown prima di Clash at the Castle. Si comincia col viking rules match (nient’altro che uno street fight a tema vichingo, ndr). Se le danno di santa ragione usando tavoli, scudi vichinghi, sedie e bastoni da kendo. Vari near falls: dopo un Running Crossbody che schianta Woods oltre le barriere o dopo uno Uranage di Erik su Kofi. Ma anche per il New Day, dopo che Kingston colpisce Erik con uno sledgehammer. Ivar manda Kofi contro una nave vichinga a bordo ring e poi si fa schiantare su di lui da Erik. Poi però Spinning DDT di Woods su Erik, ma ancora conto di due. Poco più tardi Falling Powerslam su Woods, ma Kofi salva tutto con un Double Footstomp dal paletto. Ancora botte da orbi finché non arriva la Ragnarock su due tavoli ai danni di Woods, che viene annichilito. I Viking Raiders vincono e si candidano a un ruolo top nella categoria tag team
Karrion Kross debutta sul ring affrontando Drew Gulak. Match praticamente senza storia, che Karrion vince chiudendo quasi subito il rivale nella Kross Jacket e lanciando un altro segnale al roster e ai piani alti
Ronda Rousey chiama sul ring l’official, Adam Pearce, per leggere il responso ufficiale dei vertici WWE sulla sua sospensione. I vertici assolvono la ‘Baddest Woman on the Planet’ e la riammettono. Ronda deride Adam che aveva fatto di tutto per allontanarla, ma Pearce contrattacca e la apostrofa con parole dure. La Rousey la prende malissimo e attacca ancora Adam, chiudendolo nella Armbar. Era appena stata assolta e ora c’è ricascata
Gli Hit Row sfidano gli MMM. Nello specifico si affrontano da una parte Top Dolla e Ashante Adonis, accompagnati da B-Fab, e dall’altra ma.cé e man.soor, accompagnati da Sofia Cromwell e Maxime Dupri. Match carino, vinto dagli Hit Row con manovra vincente su man.soor. Ma a fine match gli MMM vanno all’assalto, aiutati dai Los Lotharios, che stanno provando a entrare nella stable. In soccorso degli Hit Row arrivano, però, direttamente da Raw, gli Street Profits, che fanno piazza pulita
Un Happy Corbin ormai allo sbando chiama un qualsiasi avversario sul ring per sfidarlo. Arriva Shinsuke Nakamura, che lo batte abbastanza agevolmente. Più tardi nel backstage, Corbin viene avvicinato da una limousine e invitato a salirvi da qualcuno all’interno
Bucth, accompagnato da Sheamus e Ridge Holland, affronta Ludwig Kaiser, accompagnato dal campione intercontinentale, Gunther. Match ben lottato, soprattutto da parte di Butch. L’inglese si porta a casa la contesa con la Bitter End finale, ma a fine match Sheamus e Gunther arrivano faccia a faccia. Scontro evitato, ma solo rinviato di poche ore. I due si affronteranno a Clash at the Castle
Dopo vari video celebrativi eccoci al tanto atteso main event, con la celebrazione per i 2 anni da campione universale di Roman Reigns. La Bloodline sale sul ring e nonostante i soliti battibecchi tra Jey Uso e Sami Zayn, sedati da Jimmy Uso, viene chiamato sul quadrato il ‘Tribal Chief’. Ma nel parcheggio Roman subisce una violenta Claymore da Drew McIntyre, che si avvia nell’arena al suo posto. Subito Glasgow Kiss a Zayn e vari attacchi agli Usos. Scenografia distrutta. Rolling Plancha sulla Bloodline, Claymore su Zayn, Jimmy Uso lanciato contro il tavolo di commento, Spear oltre le barricate su Jey Uso. Quindi lo scozzese sale sul ring e preannuncia che la ‘God Mode’ di Reigns è ormai disattivata e a Cardiff diventerà lui l’indiscusso campione universale