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Providence, Rhode Island

I match del main show

  • Cody Rhodes batte Seth ‘Freakin’ Rollins
  • Omos batte Bobby Lashley
  • Edge batte AJ Styles
  • Ronda Rousey batte Charlotte Flair (c) in un I quit match e diventa SmackDown Women’s Champion
  • Madcap Moss batte Happy Corbin
  • Bloodline [Roman Reigns/Jey Uso/Jimmy Uso] battono Drew McIntyre/RK-Bro [Randy Orton/Riddle] in un six-men tag team match

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L’evento in sintesi

Si comincia subito con una grande rivincita di Wrestlemania. Seth Rollins affronta di nuovo Cody Rhodes. Il ‘Visionary’ è decisamente più preparato e controlla bene, prevedendo ogni mossa dell’avversario, che vola fuori dal ring dopo un Running Knee Strike. L’unica reazione di Cody arriva con un Disaster Kick, che vale un conto di due. Seth torna in controllo quando la sfida si sposta fuori dal ring. Poi dopo una serie di reverse, Cody piazza un Superplex straordinario, ma che vale solo un conto di due. La sfida si accende con altri near falls: prima Rhodes con il Cody Cutter, poi Seth con un Superkick. Quindi Cody evita sia lo Stomp che il Pedegreee, ma quando prova lui la mossa, si becca il Falcon Arrow. Ma ancora solo due. Seth intercetta un Disaster Kick e piazza Buckle Bomb e Frog Splash: solo due. Prova la Phoenix Splash, ma Rhodes lo intercetta col Superkick. Sale sulle corde, ma Seth lo raggiunge e piazza un Superplex. Prova anche il Falcon Arrow, ma Cody inverte e connette con la Cross Rhodes. Ma è solo conto di due perché Rollins tocca le corde con la gamba destra. Sfida senza sconti: Rollins evita il Moonsault e piazza il Pedegree, ma è ancora solo due. Cody, però, sembra sfinito. Il ‘Visionary’ lo irride colpendolo come faceva Dusty Rhodes, ma Cody reagisce e piazza la Cross Rhodes. Prova a farne un’altra come a Wrestlemania, ma stavolta Rollins reagisce con una ginocchiata. I due si alternano a vari tentativi di Vertebreaker, passando poi a vari roll-up. Si ferma al due quello di Rollins, arriva al tre quello di Cody, che la spunta ancora. Seth protesta perché Rhodes si è aggrappato ai suoi pantaloni, ma il verdetto è chiaro. Vince ancora l’ ‘American Nightmare’

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Altra rivincita di Wrestlemania. Stavolta ad affrontarsi sono Bobby Lashley e il gigante nigeriano, Omos, accompagnato da MVP. Match lento che non regala sussulti particolari. Lashley fa quel che può per tener testa all’omone e sembra anche riuscire a farlo egregiamente. MVP prova a interferire quando Omos finisce intrappolato tra le corde, ma l’arbitro lo allontana. Allora Lashley va all’attacco dell’ex manager, chiudendolo nella Hurt Lock. Omos si riprende e riporta Lashley nel ring. Ma Bobby è in stato di grazia e lo chiude nella Hurt Lock, per poi schiantarlo a terra con la Spinebuster. ‘The All Mighty’ si prepara a chiudere la pratica con la Spear, ma MVP, non visto dall’arbitro, lo colpisce con il suo bastone. Lashley barcolla e Omos lo annienta con la Double Hand Chokeslam. Il ‘Nigerian Giant’ trionfa e si prende la sua rivincita

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Ancora un rematch di Wrestlemania. AJ Styles affronta ancora Edge e stavolta Damian Priest non potrà interferire nell’incontro, essendo bandito dalla ringside area. AJ parte forte con una bella sequenza di mosse, tra cui un Asai Moonsault fuori dal ring. Edge blocca con un Big Boot il Phenomenal Forearm e inizia il contrattacco, piazzando anche un Rocket Launcher e concentrandosi sulla spalla infortunata del rivale. Edge insiste chiudendo l’avversario nella Armbar. AJ reagisce liberandosi e piazzando un Pelé Kick. Quindi AJ connette con un Ushigorishi e una Hurracarrana dalla terza corda, evitando poi una Edgecution e piazzando un altro Ushigorishi per un altro conto di due. Styles ci crede, ma Edge reagisce e lo chiude nella Crossface. Styles la inverte nella Calf Crusher. Edge si libera e toglie la protezione da un angolo, caricando la Spear. AJ si sposta ed Edge centra in pieno l’angolo senza protezione. Ma è solo conto di due. Poco dopo Edge ci riprova e stavolta la Spear va a segno: ma è solo conto di due. Ci prova ancora, ma stavolta viene intercettato e AJ piazza la Styles Clash. Ma è solo conto di due. AJ sente dolore alla spalla, ma sale sulla terza corda per provare a piazzare il Phenomenal Forearm. Sulla rampa compare Damian Priest, che si ferma al limite della ringside area. Styles si distrae, ma Finn Balor arriva in soccorso attaccando Priest. Nel caos generale un incappucciato arriva a bordo ring e fa cadere AJ dal paletto. Edge ne approfitta e chiude Styles nella Crossface. AJ resiste finché può, ma poi sviene dal dolore. Edge vince ancora grazie all’interferenza di un nuovo membro del Judgement Day. Ma non si tratta di un uomo. Bensì di Rhea Ripley, che si rivela al pubblico e inchinandosi al suo leader, Edge

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Ultimo rematch di Wrestlemania e unico titolato è l’I quit match tra Ronda Rousey e la campionessa femminile di SmackDown, Charlotte Flair. Nessuna squalifica, nessuna regola: bisogna solo far dire all’avversaria “I quit” (io cedo, ndr). Ronda parte forte rispondendo colpo su colpo alla rivale. Charlotte riesce a prendere il controllo solo quando evita una Armbar e si trascina la rivale fuori dal ring lanciandola contro le barricate. Ronda risponde mandando la Flair nell’area del time keeper. L’arbitro si avvicina per chiedere se cede, ma Charlotte dice no. Anzi piazza un Big Boot e afferra dei kendo stick. Ma Ronda la anticipa e li afferra entrambi, rincorrendola e colpendola più volte lungo la rampa. L’arbitro chiede ancora a Charlotte cosa voglia fare, ma la ‘Queen’ risponde ancora di non cedere e afferra la telecamera di un operatore e la lancia addosso alla rivale. Il duello prosegue in mezzo al pubblico, dove la Flair chiude Ronda in una Camel Clutch tra le barriere delle scale. Ma stavolta è la Rousey a dire di no all’arbitro quando le si avvicina. Charlotte insiste e piazza un Big Boot su una sedia appena strappatale di mano da Ronda. Quindi lancia la rivale contro le barricate con la Buckle Bomb. Ma Ronda dice ancora di no all’arbitro. Duello serrato che si trascina fino all’apron e qui, facendo leva sulle corde, Ronda chiude Charlotte nella Armbar. L’arbitro si avvicina alla campionessa che grida dal dolore, ma resiste e non cede. Ancora rissa fuori dal ring. Si torna dentro, dove Charlotte connette con la Natural Selection sulla sedia. Ronda dice ancora di no all’arbitro, ma ora Charlotte la chiude nella Figure 8. Stavolta è Ronda a gridare dal dolore, ma la sua risposta è sempre no. La campionessa sembra però in controllo e prende la sedia, dicendo al microfono alla rivale che questa è la sua ultima occasione per cedere, augurandole sarcasticamente “buona festa della mamma”. Ma Ronda, proprio facendo leva sulla sedia, incastra in essa il braccio della ‘Queen’ e la chiude nella Armbar. Charlotte dice ancora di no, ma Ronda rafforza la presa e sembra romperle il braccio. Charlotte stavolta pronuncia “I quit” e Ronda Rousey diventa la nuova campionessa femminile di SmackDown. La Flair è costretta a lasciare l’arena con un grave infortunio al braccio. Vendetta è compiuta: Ronda trionfa

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Dopo la rottura della loro partnership ecco che Madcap Moss e Happy Corbin vanno allo scontro. Match dove Corbin prova a spuntarla con qualche furbata, non riuscendo a tener testa né alla freschezza atletica né alla stazza di un buon Moss. Nella fase centrale Corbin mette a segno una Pump Handle Slam e un Running Senton, che valgono un conto di due. Moss reagisce e dopo qualche spallata piazza una Fallaway Slam. Ma è solo conto di due. Prova il Punchline, ma Corbin lo intercetta e piazza un Back Suplex per un altro conto di due. Corbin tenta la End of Days, ma Moss la evita. Corbin reagisce ancora e va a segno col Deep Six. Ma è ancora solo conto di due. Prova allora con una Clothesline, ma Moss la evita e piazza un Sunset Flip che risulta vincente. Madcap Moss si aggiudica la sfida contro il suo vecchio leader

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Main event. Tutta la Bloodline da una parte: i campioni di coppia di SmackDown, Usos, e il campione indiscusso universale, Roman Reigns. Dall’altra Drew McIntyre con i campioni di coppia di Raw, RK-Bro. Match intenso, dove Reigns fa di tutto per non entrare in gioco e lo fa solo quando l’uomo legale degli avversari è Riddle, il meno grosso dei tre. La prima parte è un lungo duello tra Riddle e gli Usos, con il ‘Bro’ che fatica a dare il cambio ai partner. Ma dopo una sua reazione, che mette ko entrambi gli Usos, Reigns si prende il cambio. Riddle con uno scatto riesce a dare il tag a McIntyre. Con tutti ko dopo una fase confusionaria, si arriva all’atteso duello tra Drew e Roman. Lo scozzese sembra avere la meglio ma quando carica la Claymore viene distratto dagli Usos. Resiste all’assalto, ma Reigns piazza il Superman Punch. Roman controlla e alza al cielo le sue cinture per dimostrare che è il migliore. Colpisce anche Riddle con un Uppercut, ma dal nulla rinviene McIntyre, che piazza una Claymore sul campione, costretto a fatica a dare il cambio a Jimmy Uso. Entra anche Randy Orton, che piazza la solita sequenza di mosse, chiusa dal Silver Spoon DDT. Interrotto però al momento della RKO. Arriva da dietro Reigns per la Spear, ma Randy intercetta e piazza su di lui la RKO. Il campione è ancora steso al tappeto. Jimmy Uso piazza un Superkick, ma si becca anche lui la RKO. Ma solo conto di due. Fase confusa con Drew che si becca lo Stereo Superkick dai samoani. Entra Riddle, che attacca tutti e va a segno col Floating Bro. Ancora solo due. Scontro fuori dal ring tra Orton e Reigns, interrotto dall’arrivo di McIntyre, che però viene schiantato contro il tavolo di commento dalla Uranage del ‘Tribal Chief’. Riddle dal nulla si lancia in Summersault contro tutti. Duello tra Riddle e Jey Uso col primo che intercetta uno Splash, piazzando la Super RKO. Sembra fatta, ma arriva ancora Reigns con la Spear, che è decisiva. La Bloodline si aggiudica un match pazzesco

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns