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The Undertaker v Roman Reigns 
no holds barred match

La Royal Rumble del 2017, pur deludendo le attese nel lottato e nella scrittura, parte come una delle più grandi degli ultimi tempi per lo star power in scena. Tre grandi nomi tra i favoriti: Brock Lesnar, Goldberg e The Undertaker. Insomma, davvero tanta roba. Ma a un’entrata dalla fine due dei favoritissimi, ossia Lesnar e Goldberg sono già stati eliminati. Undertaker sembra il grande favorito, ma ecco che a sorpresa col numero 30 entra Roman Reigns, sconfitto poche ore prima nel match per il titolo universale contro Kevin Owens. I due interagiscono nel ring e a sorpresa il ‘Big Dog’ elimina proprio il ‘Deadman’ urlandogli in faccia che questo ora è il suo territorio. Alla fine Roman comunque non vince, così Undertaker fa capolino negli episodi successivi di Raw, mettendo pressione al ‘Big Dog’ con i suoi mindgames. Taker interferisce durante un match tra Reigns e Braun Strowman, ma subisce anche una Spear dell’ex leader dello Shield. E’ l’evento che fa scaturire la decisione definitiva da parte di entrambi: una resa dei conti a Wrestlemania. E con grande sorpresa (visto che tutti davano per certo il main event tra Lesnar e Goldberg per il titolo universale, ndr), il main event della serata è proprio questa sfida, con una novità dell’ultim’ora nella stipulazione: sarà un no holds barred match

Subito il ‘Deadman’ fa capire chi comanda e per due volte scaraventa ‘The Big Dog’ fuori dal ring, urlandogli “Questa è casa mia”. Reigns risponde riuscendo anche lui una volta a buttare fuori dal quadrato ‘The Phenom’. La contesta si sposta proprio fuori dal ring, dove la potenza di Undertaker si manifesta tutta quando connette con una Chokeslam sul tavolo dei commentatori. Taker prova a disintegrare Roman con una Tombstone Piledriver proprio sul tavolo, ma Reigns ha un sussulto e schianta il rivale con una Spear devastante sull’altro tavolo dei commentatori. Segue una serie di colpi proibiti: Reigns sembra in controllo, ma The Undertaker solleva il suo rivale e gli rifila una Last Ride Powerbomb, forse non perfetta stilisticamente, ma sempre devastante, ma Roman resiste. Il ‘Deadman’ va a prendere una sedia per far male al rivale, ma ‘The Big Dog’ rinviene e lo colpisce due volte col Superman Punch. Va per il terzo, ma si becca una Chokeslam, che fa finire Reigns con la schiena sulla sedia. Parte il conteggio, ma Roman c’è. Allora The Undertaker prova a chiuderla con la Tombstone Piledriver, che va a segno. Nuovo conteggio, ma la resistenza di Roman Reigns non ha limiti: si continua. La vittoria di Undertaker sembra e va per una nuova Tombstone; Reigns prova ribaltarla, ma non ce la fa e alla fine connette “solo” col Superman Punch, per poi rifilare al ‘Deadman’ una Spear. Ma Taker evita il pinfall sottomettendo Roman nella Hell’s Gate. A fatica Reigns arriva alle corde. Undertaker più volte vicino alla vittoria, ma in evidente difficoltà a causa di una forma fisica che non è più quella dei tempi migliori. Prova a prendere la sedia che è sul ring, ma arriva prima Reigns, che lo colpisce ripetutamente. Quindi connette con la Spear, ma Undertaker resiste al conteggio. Reigns si rialza e connette con un’altra Spear violentissima. Ma Undertaker non vuole saperne di cedere e resiste anche a questo conteggio. The Undertaker è stremato. Prova a regalare un gran momento ai fan rialzandosi, ma stavolta ricade mentre si sta rialzando. Il ‘Deadman’ si riscopre umano e quando riesce con grande fatica a rimettersi in piedi crolla ancora sotto un nuovo Superman Punch. Undertaker è in ginocchio ma parla a Roman Reigns, che risponde con due pugni. Quindi, quando il ‘Deadman’ è di nuovo in piedi, ‘The Big Dog’ si lancia per tre volte alle corde per prendere il giusto slancio per una nuova violentissima Spear. Stavolta non c’è più storia. Vince Roman Reigns, che si prende la scena e scrive una pagina di storia di questa disciplina. Ma il momento epico deve ancora arrivare. A fine match Undertaker prima si riveste e si prende comunque l’ovazione del pubblico, poi mentre sta uscendo decide di lanciare un segnale emblematico. Si toglie prima un guanto, poi un altro, poi il mantello e infine il cappello, sbarrando gli occhi per un’ultima volta. Quindi esce dal ring e saluta la moglie, come un comune essere umano, non più come il ‘Deadman’ che abbiamo visto in questi anni. Non pronuncia parole, come spesso in carriera, ma il segnale è evidente: la sua carriera leggendaria finisce qui. I rintocchi di campana della sua theme song risuonano nell’arena, un’ultima volta.

Esito: Roman Reigns vince

Giudizio: brutto, lento, con botch incredibili. Il peggior Undertaker di sempre forse in una Wrestlemania. Il ‘Deadman’ decisamente fuori forma contro Roman decisamente in forma ma incapace di tirar fuori una prestazione che possa anche trascinare il pubblico. Il finale vuole essere ad effetto, ma finisce con annoiare. Si salva, però, il post-match, che sarebbe stato un modo assai suggestivo di dire addio al wrestling per il ‘Phenom’. Peccato che poi si sono inventati altri piani, rendendo di fatto inutile e improduttiva la vittoria di Reigns e facendo perdere la magia del (finto) addio di Taker

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns