fbpx
Condividi

Triple H (c) v Batista
per il World Heavyweight Championship 

Da diverso tempo la Evolution domina incontrastata la scena in WWE nel roster di Raw. A guidarla c’è il campione mondiale, Triple H, assistito dalla leggenda Ric Flair e dall’astro nascente Batista. In origine c’era anche Randy Orton, che però appena ha iniziato ad avere più successo di ‘The Game’ è stato estromesso dalla stable. Ma ora è il momento in cui sta emergendo Batista. ‘The Animal’ inizia ad avere sempre maggiori dissidi con il suo capo Triple H. I due si ritrovano contro nell’elimination chamber per la riassegnazione del titolo mondiale, che era stato reso vacante. Triple H teme che Batista possa mettergli il bastone tra le ruote, così non fa nulla quando ‘The Animal’ subisce la RKO da Orton che lo elimina dalla chamber, che poi ‘The Game’ vincerà proprio grazie all’aiuto di Batista. Ma poche settimane dopo lo stesso Batista vince la Royal Rumble. ‘The Animal’ sembra sia stato convinto a scegliere di competere per il titolo WWE, ma una volta comprese le trame di Triple H per non affrontarlo, ‘The Animal’ sceglie di andare per il titolo mondiale del ‘Cerebral Assassin’, sancendo la fine defintiva della Evolution e preparando tutti a un super main event

Match piuttosto lento, con due avversari che si studiano, ma che non spingono mai sull’acceleratore. Triple H, introdotto dall’esibizione live dei Motorhead, riesce a tener testa a un avversario agguerrito, che non cede un centimetro. La sfida è durissima. Nessuno cede terreno e se le suonano con veemenza. Prove di forza iniziali, seguite da più o meno velati tentativi di interferenza di Ric Flair, volti a favorire ‘The Game’. Triple H tiene bene il ring, ma interrompe il suo controllo quando una sua manovra aerea viene intercettata dal rivale, che riesce anche a sbarazzarsi di Flair e di riprendere il controllo dell’incontro. Flair prova a colpire Batista con la cintura, ma viene messo ko. L’arbitro si distrae ed è allora Triple H a colpire Batista, ma clamorosamente il conteggio si ferma al due. ‘The Game’ prova allora il Pedegree, ma Batista lo ribalta. Prova allora lui a chiuderla con la Batista Bomb, ma si becca un low blow. Ma l’appuntamento con la gloria è solo rinviato di qualche minuto. Batista, infatti, riesce a riprendere il comando delle operazioni e a piazzare una Spinebuster. Quindi chiede l’acclamazione del pubblico, simulando il richiamo degli spiriti di Ultimate Warrior, e connette con la devastante Batista Bomb. E’ la mossa che decide il match. ‘The Animal’ è il nuovo campione mondiale pesi massimi e si consacra nel panorama del wrestling

Esito: Batista vince e diventa World Heavyweight Champion

Giudizio: la costruzione del match è fantastica e il finale dell’incontro altrettanto. La cosa che manca a questo main event è la quaità dell’incontro in sé. Molto lento, senza particolari sussulti almeno fino alla celebre sequenza conclusiva. Incontro equilibrato, ma che fatica a trascinare. Certamente fa la differenza la grandissima interpretazione di ‘The Animal’ nel finale, con velata (ma neanche tanto) citazione a Ultimate Warrior. E comunque parliamo di un match che segna l’inizio di una leggenda della WWE e che ha quindi, al di là della sua qualità, un suo importante significato nella storia di questa compagnia

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns