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Kurt Angle (c) v Brock Lesnar
per il WWE Championship 

Con la vittoria su The Rock a Summerslam, Brock Lesnar, astro nascente del pro-wrestling, si erge a stella della WWE e diventa il più giovane campione di sempre (record che sarà battuto l’anno dopo da Randy Orton). Ma a causa di un clamoroso tradimento del suo manager, Paul Heyman, perde il titolo alle Survivor Series contro Big Show. Ad Armageddon è poi Kurt Angle a diventare campione battendo in un triple treath sia Big Show che Brock Lesnar. Ma ‘The Next Big Thing’ non si dà per vinto e vince la Royal Rumble, riuscendo a conquistare la celebre title shot per andare a sfidare il campione WWE. C’è già la divisione tra Raw e SmackDown, ma non c’è ancora la possibilità di scegliere. Così al vincitore viene data la title shot per il titolo mondiale del suo roster, nel caso di Lesnar, che è di SmackDown, quella per il titolo WWE. Dal canto suo il campione, Kurt Angle, fa il suo egregio lavoro difendendo il titolo in un durissimo match contro Chris Benoit alla Rumble. Superato questo ostacolo inizia il feud con Lesnar, arricchito dalla presenza di Paul Heyman, che si schiera con Angle e con i suoi scagnozzi Charlie Haas e Shelton Benjamin. Battendo Heyman in uno steel cage match, Lesnar ottiene anche la possibilità di sfidare Angle anche prima di Wrestlemania, vinto però da Kurt con palesi irregolarità dovute alle interferenze della sua stable. Così la general manager, Stephanie McMahon, decide che la sfida tra Angle e Lesnar a Wrestlemania ci sarà lo stesso e che sarà aggiunta una stipulazione: il titolo potrà passare di mano anche in caso di vittoria per squalifica e count-out da parte di Brock, annullando il championship advantage. Kurt è così costretto a tener lontano dalla sfida i suoi scagnozzi

La sfida è molto equilibrata. Con la sua tecnica Angle riesce a controbattere bene alla potenza di Lesnar, rovesciando uno Shoulder Block con un German Suplex. Più tardi l’ ‘Olympic Hero’ riesce anche a sfuggire a una F5 mettendo a segno una Ankle Lock, da cui Brock riesce comunque a uscire. Nella fase clou però è ‘The Next Big Thing’ a fare la grande giocata. Evita una Angle Slam e mette a segno una F5. Ma qui Brock decide di strafare. Sale sul paletto per mettere a segno una incredibile Shooting Star Press. Ma clamorosamente botcha la mossa, sfiorando appena il rivale e facendosi male seriamente. I due battagliano ancora per qualche minuto, ma Lesnar ha la forza per mettere a segno l’ultima e decisiva F5, che gli permette di vincere il match. Brock Lesnar è campione WWE, il più giovane di sempre. A fine incontro, Angle riconosce i grandi meriti dell’avversario e gli stringe la mano, alzando il suo braccio al cielo e coronando la grandissima serata, che consacra ‘The Beast’ al mito nell’olimpo del wrestling

Esito: Brock Lesnar vince e diventa WWE Champion

Giudizio: uno dei più grandi main event di sempre. Brock Lesnar nella sua versione migliore e più tecnica in WWE contro un maestro della tecnica come Kurt Angle. Due autentici campioni che danno vita a una sfida incredibile e ricca di emozioni. Il botch della Shooting Star Press paradossalmente passa alla storia per lo stoico tentativo di Brock di arrivare a fine match. Non rovina per nulla la sfida, anzi la rende leggendaria, pur riconsocendo che con quell’errore Lesnar ha rischiato grosso per la sua carriera. Grandissimo incontro, tra i più belli di sempre visti in un main event di Wrestlemania

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns