The Rock (c) v Stone Cold Steve Austin
no disqualification match per il WWF Championship
The Rock e Stone Cold Steve Austin sono i due idoli del pubblico e i due simboli della Attitude Era. Il main event di Wrestlemania X-Seven è così un evento straordinario destinato a essere ricordato. I due già si sono sfidati due anni prima nel main event di Wrestlemania XV, ma la storia era diversa: The Rock non era ancora il beniamino, bensì un heel fedele di Mr McMahon. Ora, invece, i due sono amatissimi dal pubblico, che è diviso su chi tifare. Austin si guadagna la title shot vincendo per la terza volta in carriera (record ancora imbattuto, ndr) la Royal Rumble del 2001. Un mese dopo The Rock riesce, invece, a battere Kurt Angle a No Way Out, diventando campione WWF. Così ecco che il main event di Wrestlemania X-Seven diventa improvvisamente un incontro epico. Sembra che la faida debba svolgersi nel rispetto reciproco, ma Mr McMahon ci mette lo zampino. Il chairman impone a Debra, moglie di Stone Cold, di fare da manager di The Rock. Né Rock né Austin sono d’accordo, ma Austin promette guerra qualora sua moglie durante il feud si fosse fatta male. A Raw va in scena il rematch tra The Rock e Kurt Angle, dove Angle attacca anche Debra con una Ankle Lock, mettendola fuori causa. Irrompe sul ring Austin, che attacca Rocky con una Stunner, facendo scattare la squalifica e permettendogli di rimanere campione, ma allo stesso tempo lanciando un chiaro segnale per Wrestlemania. Una settimana dopo Stone Cold interviene ancora a interrompere un match dove Rock fa coppia con Chris Jericho contro Kurt Angle, Chris Benoit e William Regal, ma stavolta evita la Stunner e rifila una Rock Bottom al ‘Rattlesnake’. A SmackDown Debra non riesce a evitare una nuova rissa tra i due e per questo viene rimossa dal ruolo di manager di The Rock. A Wrestlemania saranno solo loro due. Per una sfida che si preannuncia epica.
E si arriva alla sfida delle sfide. Wrestlemania XSeven è stata un’edizione a dir poco straordinaria, ma manca la ciliegina sulla torta. Il main event tra i due beniamini: il ‘People’s Champion’ contro il ‘Rattlesnake’. Poco prima dell’incontro viene annunciato che sarà un No Disqualification, esattamente come il già ottimo scontro di Wrestlemania di due anni prima. Neanche il tempo di entrare nel ring che Austin va subito all’attacco del campione WWF. E’ subito ritmo alto. Assalto fatto di pugni, calci e gomitate varie. L’offensiva viene placata da un improvviso Swimming Neckbreaker di Rocky. Ma dura poco: i due provano a colpirsi senza successo con le rispettive mosse finali e al termine di questo siparietto, Austin spazza via Rock fuori dal ring. Ritmo da rissa da strada finché non si torna nel quadrato, dove regna l’equilibrio con fasi di offensiva dell’uno e dell’altro. Entrambi danno tutto e lo dimostra il volto insanguinato di The Rock, che però, nonostante tutto, contrattacca e lancia più volte il rivale all’angolo, colpendolo poi con la cintura. Ora anche Stone Cold sanguina. La sfida si sposta ancora fuori dal ring, dove Austin ha una ripresa lanciando il campione contro le barricate e contro il ring-post e colpendolo poi con un monitor sottratto al tavolo di commento. Si torna nel ring con il ‘Rattlesnake’ in controllo. Sembra fatta, ma quando va per la Stunner, Rock lo blocca e lo chiude inaspettatamente nella Sharpshooter. Il texano, però, non solo si libera, ma chiude il ‘Brahma Bull’ nella stessa Sharpshooter. Anche Rock si libera, ma Austin insiste nei colpi al ginocchio del campione, per poi chiuderlo ancora nella Sharpshooter. The Rock si libera ancora e incredibilmente sorprende il rivale rifilandogli la sua stessa mossa finale: la Stunner. Ma vale solo un pin di due. Entrambi sono al tappeto, ma l’attenzione si sposta sul titantron. Sta arrivando il chairman Mr McMahon. Cosa ci faccia lì non è chiaro. Da tempo non è più alleato di The Rock, visto che ormai sono finiti i tempi della Corporation, ed è il rivale storico di Stone Cold Steve Austin. Insomma, sul ring ci sono due suoi nemici, cosa ha intenzione di fare? La sfida intanto prosegue e dopo qualche colpo reciproco è ancora The Rock ad andare vicino a chiuderla. Spinebuster e People’s Elbow. Ma il pin si ferma al due perché McMahon entra nel ring e tira via The Rock. Cosa stiamo vedendo? Mr McMahon aiuta Stone Cold! The Rock lo rincorre, ma quando rientra nel ring viene ‘accolto’ da Stone Cold che gli rifila la sua stessa mossa finale, la Rock Bottom. Solo pin di due. Sfida emozionante. Austin prova la Stunner, ma Rock lo respinge mandandolo contro l’arbitro, che finisce ko. Intanto McMahon afferra una sedia ed entra nel ring, dove va a colpire The Rock. Austin schiena, l’arbitro si riprende e conta, ma è solo pin di due. Momento fantastico: Rock evita un’altra sediata e stende Stone Cold con una Rock Bottom, McMahon distrae l’arbitro e viene attaccato da The Rock, ma il ‘Great One’ quando si volta si becca una Stunner da Austin. Ma incredibilmente è ancora solo pin di due. Austin non ci crede e parte l’assalto cieco. Si fa dare la sedia da McMahon e colpisce Rock, che esce ancora al due dal pin. A questo punto Stone Cold va di matto e colpisce con infinite sediate il povero Rock, che viene letteralmente seppellito dai colpi di sedia sul corpo e sulla schiena. Alla fine il pin è vincente. Stone Cold Steve Austin vince ed è il nuovo campione WWF. Ma è il colpo di scena. Austin ha venduto l’anima al diavolo. Dopo anni di rivalità è passato tra gli heel. Epica la stretta di mano col nemico di sempre Mr McMahon a fine match. The Rock rimarrà lontano dalle scene per qualche mese prima di tornare a dominare.
Esito: Stone Cold Steve Austin vince e diventa WWF Champion
Giudizio: magnifico. Una sola parola per descrivere questo main event. Pura adrenalina. Due atleti incredibili, che alzano ulteriormente il livello dei loro scontri e della loro rivalità, regalando un main event a dir poco iconico. Sfida tra due ‘face’ che sembra non esserlo. E’ molto diversa da Hogan-Warrior del 1990. Qui è una rissa senza sconti, dove il rispetto viene messo da parte. E poi quel finale assurdo. Stone Cold che si allea col ‘diavolo’, accettando l’aiuto dell’eterno rivale Vince McMahon e diventando campione con un turn heel storico