Shawn Michaels (c) v Stone Cold Steve Austin
per il WWF Championship [special enforcer: Mike Tyson]
Shawn Michaels domina la scena della compagnia da quando è tornato campione WWF nel discusso evento dello ‘screwjob di Montreal’. Lo ‘Show-Stopper’ è leader incontrastato della irriverente stable della DX, che con un modo di fare a metà tra l’aggressivo e l’osceno, si prende la scena. Shawn resiste anche all’assalto di Undertaker, riuscendo a batterlo in un casket match alla Royal Rumble, in cui però riporta anche un grave infortunio alla schiena, che rischia quasi di non fargli disputare il main event di Wrestlemania. Intanto Stone Cold Steve Austin ha vinto di nuovo la Royal Rumble, stavolta senza le irregolarità dell’anno precedente, e ottiene la tanto attesa title shot, revocatagli l’anno prima. Gli animi si scaldano soprattutto quando Vince McMahon annuncia che il match sarà arricchito dalla presenza a bordo ring nelle vesti di enforcer (arbitro esterno), nientemeno che del celebre pugile Mike Tyson. Ma per Austin è una trappola. Infatti ‘Iron Mike’ si rivela essere un grande fan della DX e la sua presenza a bordo ring diventa un chiaro vantaggio per Shawn Michaels. Le settimane che separano dal grande scontro vedono Austin particolarmente attivo nelle proteste, non senza attacchi fisici, contro la dirigenza e Mr McMahon e contro la DX
Si arriva all’incontro tra ‘HBK’ e il ‘Rattlesnake’. Fin dalle prime battute Michaels viene palesemente aiutato da Triple H e Chyna, suoi partner nella DX. I due mettono in difficoltà Stone Cold a bordo ring, con Tyson che osserva senza intervenire mai. Chi interviene è però l’arbitro, che non ne può più delle continue interferenze e caccia via sia Triple H che Chyna. E a sorpresa, in questo caso, Tyson non si oppone, quasi a volerli rassicurare che con lui a bordo ring non ci sarà vittoria per Austin. Finalmente si assiste al vero scontro tra i due contendenti. Michaels conduce bene, ma si scontra con la furia rissosa di Steve, che lo colpisce con veemenza contro il tavolo di commento. Shawn risponde per le rime, riuscendo più tardi a colpirlo con la ring-bell. Quindi ‘HBK’ si concentra sul ginocchio infortunato dell’avversario, colpendolo spesso. Shawn mette sotto pressione Austin, costretto a ripararsi fuori dal ring, dove però viene accolto da una Baseball Slide, che lo spinge fino al tavolo di commento. Tyson riporta Stone Cold nel quadrato, dove viene subito chiuso in una Figure 4 Leglock dolorosissima. Shawn bara facendo leva aggrappandosi sulla seconda corda, ma Austin riesce a fatica a liberarsi, toccando le corde. Michaels insiste e chiude il rivale in una Sleeper Hold. Austin si libera mandando il campione contro il turnbuckle, ma con questa mossa mette ko l’arbitro, che rimane incosciente al tappeto. Shawn riprende il controllo e dopo un Atomic Drop, piazza il suo Flying Elbow. Sembra fatta, ma nessuno può effettuare il conteggio. Shawn vuole però finire l’avversario con la Sweet Chin Music. Ma Austin lo blocca e prova la Stunner, anch’essa bloccata. Michaels riprova la Sweet Chin Music, ma Steve lo blocca ancora e lo ribalta, piazzando poi la decisiva Stunner. Nessuno può effettuare il conteggio e allora ecco il colpo di scena. Tyson si sostituisce all’arbitro e conta lo schienamento, sancendo la vittoria di Stone Cold Steve Austin, nuovo campione WWF. Tyson alza al cielo il braccio del nuovo campione. Ma appena Shawn Michaels si riprende, chiede spiegazioni ad ‘Iron Mike’. Il battibecco si fa pesante e il pugile sferra un gancio dei suoi, che stende nuovamente Shawn. Ed ecco il gran finale: Tyson si toglie la t-shirt della DX e mostra a tutti la t-shirt con scritto “Stone Cold 3:16”, celebrando la vittoria e la consacrazione del ‘Rattlesnake’
Esito: Stone Cold Steve Austin vince e diventa WWF Champion
Giudizio: assolutamente uno dei main event migliori. Shawn tira fuori il solito immenso repertorio sia nel wrestling sia nel selling, elevando anche il personaggio di Austin. Cosa che risalta ancor di più se si pensa ai notevoli problemi alla schiena di ‘HBK’ che dopo questo match lo costringeranno a un lunghissimo stop. Ben riuscita anche la presenza di Mike Tyson, mai troppo invasiva, ma ben strutturata e con il bel risvolto nel finale. Senza contare poi l’impatto notevole per la carriera di Stone Cold. Match incredibile