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Bret ‘Hitman’ Hart (c) v Shawn Michaels
60-minute iron man match per il WWF Championship 

Bret Hart è il campione WWF da novembre. Ha messo fine al lungo regno di Diesel e da anni ha preso le redini di una WWF che non se la passa benissimo tra la ‘Golden Era’ finita e lo scandalo steroidi. Ma anche un altro interessante atleta si sta facendo avanti. Shawn Michaels già da tempo si sta facendo notare: più volte campione intercontinentale e già un anno fa vincitore della Royal Rumble. Ebbene, ‘HBK’ vince anche la Royal Rumble del 1996, eguagliando Hulk Hogan, unico all’epoca ad aver trionfato due volte nella rissa reale. Shawn a un anno dall’occasione persa contro Diesel, ci riprova. Tornerà a lottare per il titolo WWF e lo farà in un incontro diverso dal normale. Due mostri della tecnica che si sfideranno in un Iron Man match di un’ora. Spettacolo e intensità assicurate.

Si arriva all’attesissimo main event. In palio il titolo WWF in un Iron Man match di un’ora. Chi mette a segno più cadute dell’avversario vince. Entra prima Shawn Michaels. ‘HBK’ si presenta calandosi dall’alto dell’arena con una delle entrate più spettacolari della storia di Wrestlemania. Poi tocca al campione, Bret ‘Hit Man’ Hart. I due contendenti sono invitati dall’arbitro al centro del ring per farsi spiegare le regole. Dopodiché si comincia. La prima parte di incontro è molto tecnica. Equilibrio con entrambi che si alternano in prove di forza, prese statiche e qualche colpo di striking. Anche quando si passa fuori dal ring il match alterna fasi di dominio dell’uno e dell’altro. Tra gli spot fuori ring si segnala una Sweet Chin Music di Shawn che prende in pieno il time keeper dopo che Bret si sansa. Quando manca oltre mezz’ora è invece Shawn Michaels a passare in vantaggio nell’inerzia del match. Ma poi Bret si riprende e passa al contrattacco. Tra le mosse a segno un Bulldog e un Piledriver notevoli. Ma ‘HBK’ risponde colpo su colpo. E’ passata mezz’ora e più e nessuno è riuscito a prevalere neanche una volta. Il punteggio è ancorato sullo 0-0. Il tempo inizia a stringere e Shawn accelera il ritmo. Prova la Sweet Chin Music, ma il campione è bravo a uscire dal ring, ma fuori viene accolto da un Flying Crossbody dello ‘Show-Stopper’, che gliene riserva un altro nel ring, anche se ‘Hitman’ lo rovescia in pin in suo favore, ma solo di due. Anche Michaels va più volte vicino alla caduta dell’avversario con vari pin di due e con una Sleeper Hold, senza successo. Poi Bret lancia il rivale in Backbody Drop fuori dal ring contro un cameraman. Da qui il match passa dalla parte del campione, che sia fuori che dentro il ring riesce più volte mette in difficoltà Shawn. Double Axe Handle e Super Back Suplex, che sembrano stordire Shawn, che però resiste sempre al due al pin. Siamo a un quarto d’ora dalla fine e siamo ancora sullo 0-0. Il canadese sembra in controllo, ma ecco che Michaels trova le forze per reagire. L’ultima parte di match è bellissima e intensa. Bret riesce comunque a controllare con un Suicide Dive e vari Suplex. Ma quando prova a chiudere il rivale nella Sharpshooter subisce l’ennesimo contrattacco. Shawn resiste a una Boston Crab. Il tempo stringe e allora passa all’attacco senza sosta. Dropkick, lanci all’angolo, Double Axe Handle, ma solo pin di due a poco più di tre minuti dalla fine. Allora Suplex e Flying Elbow, Pump Handle Slam, ancora niente e mancano due minuti. Shawn insiste: Moonsault e pin, ma solo di due, a un minuto e mezzo dalla fine. Sunset Flip a un minuto dalla fine, ma ancora pin di due. Bret è esausto e Shawn ci crede, ma il tempo stringe. Trenta secondi alla fine: Michaels si lancia dalla corda più alta per un Dropkick, ma stavolta il campione lo aggancia e lo chiude nella Sharpshooter. Siamo agli sgoccioli e incredibilmente è il campione a sottomettere lo sfidante. Shawn non cede, ma allo stesso tempo non riesce a liberarsi. Il tempo scorre inesorabile e alla fine suona la sirena. Michaels non ha ceduto, ma è finita 0-0. Pareggio. Bret Hart rimane campione e va via tranquillo verso il backstage. Ma il presidente della compagnia, Gorilla Moonsoon, annuncia che deve esserci un vincitore e applica la ‘Sudden Death Rules’. Si ripartirà e si combatterà finché non ci sarà stata una caduta decisiva dell’uno o dell’altro. Bret parte in quarta e attacca con la sua straordinaria tecnica un ‘HBK’ sfinito. Ma ecco che all’improvviso Shawn tira fuori dal cilindro la mossa vincente. Viene lanciato all’angolo, ma quando Hart gli va incontro lo evita e appena si gira rifila una devastante Sweet Chin Music all ‘Excellence of Execution’. Quindi aspetta che si alzi e gliene dà un’altra, destinata a passare alla storia. Il pin stavolta è vincente. All’overtime Shawn Michaels batte Bret Hart ed è per la prima volta campione WWF. Momento storico per lo ‘Show-Stopper’, autore di una prestazione e di una serata magica.

Esito: Shawn Michaels vince e diventa WWF Champion

Giudizio: un’ora pià overtime e una sola caduta valida. Sembrerebbe una noia annunciata e invece è un incontro magico. In un’ora questi due fenomeni del ring regalano uno spettacolo assurdo di tecnica, agilità, capovolgimenti di fronte. Abbiamo tutto. Il dominio di Bret. La risposta di Shawn. Il finale in cui entrambi fanno di tutto per aggiudicarsi la caduta decisiva e la resilienza di ‘HBK’, che pur di non perdere non cede alla Sharpshooter, lasciando che il cronometro scorra fino alla fine sullo 0-0. E poi la ripartenza con quelle due Sweet Chin Music epiche, che regalano a Shawm Michaels il trionfo più bello di sempre. Main event tra i più belli mai realizzati. Lungo, ma stupendo

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns