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Hulk Hogan v Sid Justice

A causa di irregolarità nel corso del rematch di This Tuesday in Texas, in cui Hulk Hogan ha sconfitto Undertaker riprendendosi il titolo WWF sottrattogli pochi giorni prima dallo stesso ‘Deadman’, la compagnia decide di togliere l’alloro all’Hulkster. Visti i tanti pretendenti, viene deciso che il titolo sarà rimesso in palio nella Royal Rumble. In una delle risse reali più belle di sempre, Ric Flair trionfa e diventa campione WWF, ma lo fa grazie ai dissidi tra gli altri due ultimi rimasti in gara: gli amici Hulk Hogan e Sid Justice. Nel momento clou, quando i due sembra siano alleati nell’eliminare il ‘Nature Boy’, per poi vedersela nel duello finale tra loro, Sid volta le spalle a Hogan, eliminandolo. Hogan si prende però la rivincita, trascinando Sid fuori dal ring, dando di fatto una mano a Flair, che vince. Ric Flair avrà in Randy Savage il suo rivale, ma la faida parallela è quella tra gli ex amici Sid Justice e Hulk Hogan. La compagnia punta molto sulla storia del doppio main event, quello col titolo in palio e quello tra Hogan e Sid, pubblicizzato come l’ultimo incontro di Hogan prima del ritiro (si parla di una brillante carriera cinematografica, che in realtà non durerà tantissimo). Tecnicamente, però, il main event, essendo l’ultimo match della serata, è questo

L’incontro, però, si rivela deludente. Dopo un buon inizio Hogan le prende di santa ragione da Sid, che sembra poterla chiudere agevolmente quando mette a segno la Power Bomb. Ma ‘The Immortal’ resiste e, anzi, reagisce. Il copione è sempre il solito. Dopo averle prese, Hogan non molla e caricato dal pubblico esce dal conteggio e inizia a non sentire più i colpi dell’avversario. Quindi eccoci alla solita sequenza, che si conclude col Leg Drop. Ma incredibilmente stavolta non c’è il lieto fine. Sid riesce a resistere, uscendo dal conteggio. C’è ancora da lottare. A questo punto, però, l’intervento del manager di Sid, Harvey Whippelman, rovina tutto e costringe l’arbitro a sancire la squalifica di Sid Justice. Vince Hulk Hogan ma solo per squalifica. Incontro ufficialmente finito, ma la resa dei conti prosegue e alla coppia Sid-Whippelman si aggiunge Papa Shango. L’Hulkster è solo contro tutti, incapace di difendersi dall’aggressione dei tre infuriati rivali. Ma a questo punto arriva a risolvere tutto The Ultimate Warrior, che ritorna dopo un lungo periodo di assenza. Hogan e Warrior insieme si caricano, mandano in estasi il pubblico e fanno piazza pulita sul ring. Main event deludente, ma che almeno si chiude con i due beniamini Hogan e Warrior festanti sul ring, per la gioia dei fan.

Esito: Hulk Hogan vince per squalifica

Giudizio: in una classifica dei più brutti main event di sempre nella storia di Wrestlemania, questo ci entra di diritto. Match che, anzitutto, non avrebbe dovuto neanche prendersi l’ultima slot della serata (deliberatamente rubata alla sfida tra Ric Flair e Randy Savage per il titolo WWF, ndr). Ma soprattutto un match molto debole, scarno e addirittura peggiorato dal finale per squalifica (evento unico nella storia dello ‘Showcase of Immortals’). Salva qualcosa solo il ritorno acclamatissimo di Ultimate Warrior, ma il giudizio complessivo rimane assolutamente negativo

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns