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Hulk Hogan (c) v The Ultimate Warrior (c)
title v title match per il WWF Championship e per l’Intercontinental Championship

Raro vedere uno scontro tra due buoni. Due icone. Due beniamini del pubblico. Ma questo può portare a qualcosa di magico. E’ quello che succede nel 1990. Il campione WWF è Hulk Hogan da circa un anno: l’Hulkster è l’idolo delle folle, quello che tutti amano. Ma c’è ora anche un altro atleta che il pubblico acclama e che lo fa quasi allo stesso modo di Hogan; ossia il campione intercontinentale, The Ultimate Warrior. I due sono amici e non collidono mai. Finché non si arriva alla Royal Rumble. Lì ognuno conta per sé. E dopo aver eliminato un bel po’ di rivali, Hogan e Warrior si ritrovano faccia a faccia soli sul ring. Il pubblico va in visibilio nel vederli fronteggiarsi. Il duello, sostanzialmente alla pari, viene interrotto da nuovi ingressi che si susseguono. Ma ormai le loro strade si sono incrociate. La rissa la vince Hogan, ma Warrior si fa notare e Hulk lo sfida alla Ultimate Challenge a Wrestlemania. Un match epico. Due icone, due beniamini, ma soprattutto due titoli in palio. Il titolo WWF di Hulk Hogan e il titolo intercontinentale di The Ultimate Warrior. Chi vince, vince tutto, chi perde torna a casa con il classico ‘pugno di mosche in mano’. L’attesa si fa subito spasmodica.

Pubblico caldissimo. Toronto è una bolgia. I fan sono divisi. Hulk Hogan è tifatissimo, certo, ma anche Warrior ha una fanbase vastissima. E’ la sfida tra i due più amati. Le due icone del momento. I titoli sono in palio. Si parte. Prima parte a effetto. Uno spintone per parte e poi via alla prova di forza. Sulle prime è Warrior a primeggiare, ma poi Hogan riprende le redini della lotta. Ancora equilibrio dopo una Powerslam per parte. Warrior chiama i suoi spiriti e inizia la sua azione insistita che spinge Hogan fuori dal ring. Ma il campione WWF riesce a contrattaccare poco dopo con varie manovre all’angolo, Roll-Up e prese statiche di sottomissione. Ma il campione intercontinentale non molla. Warrior reagisce, ma entrambi i contendenti finiscono al tappeto quando si colpiscono con una doppia Clothesline. Ma si rialzano ed ecco un altro grandissimo momento ad effetto. Entrambi si ridestano con i loro classici spot. Warrior invoca e sente gli spiriti. Hogan ha la sua classica ‘Hulked Up’. Hogan colpisce ripetutamente Warrior, che non sembra sentire nulla. Anzi reagisce con varie Clothesline, colpi all’angolo e un Suplex. Poi chiude Hogan nella Bear Hug, ma l’Hulkster si riprende, facendo finire l’avversario contro l’arbitro. Hogan prende il sopravvento e riesce a far cadere il campione intercontinentale al tappeto, schivando una Shoudler Block. Ma nessuno può contare perché l’arbitro è ko. Stesso discorso poco dopo per Warrior, quando va a segno con un Back Suplex. La sfida prosegue fuori dal ring, dove sembra essere il campione intercontinentale a uscirne meglio. Ma una volta tornati nel quadrato ecco la reazione di Hogan, che subisce il Big Splash ma esce al due dal pin. Ora il campione WWF non avverte più i colpi dell’avversario e che reagisce a suon di pugni e poi con il classico Big Boot seguito dall’immancabile Leg Drop. E’ fatta. Anzi no. Warrior schiva il colpo e contrattacca con un altro Big Splash. Hogan alza la spalla durante il conteggio, ma l’arbitro è già arrivato al tre. The Ultimate Warrior vince e unifica titolo WWF e titolo intercontinentale. Il finale è da antologia. Hulk Hogan prende il titolo WWF e lo va a consegnare personalmente a Warrior. L’abbraccio tra i due è uno dei momenti più belli di sempre della storia di Wrestlemania. Sembra essere il passaggio di consegne. Non sarà così, ma quella sera è tutto perfetto. Anche questo splendido finale tra due icone, acclamatissime dal pubblico.

Esito: The Ultimate Warrior vince e diventa “unified” WWF and Intercontinental Champion

Giudizio: straordinario. Come rendere un match tra “face” interessante e come, allo stesso tempo, riuscire a sopperire evidenti limiti tecnici da entrambe le parti, tirando fuori un grandissimo incontro. Hogan e Warrior tirano fuori una grande faida e mettono in scena un match intenso, che elettrizza il pubblico con le sue fasi di equilibrio. Bravissimi entrambi a sfruttare l’energia dei fan e a sugellare il tutto con l’abbraccio che sembra segnare il passaggio di consegne tra i due

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns