Hulk Hogan (c) v King Kong Bundy
steel cage match per il WWF Championship
Hulk Hogan continua nel suo lungo regno da campione WWF, ma un nuovo pericolosissimo avversario si staglia all’orizzonte. L’Hulkster sta per schienare vittoriosamente The Magnificent Muraco durante una difesa titolata nel Saturday Night’s Main Event, quando a sorpresa viene aggredito dal massiccio King Kong Bundy. Questi, insieme a Muraco, si accanisce sul campione WWF, infortunandolo gravemente alle costole dopo averlo colpito più volte col Big Splash. E’ l’atto che precede il grande annuncio di Bundy: sfidare Hogan per il titolo WWF a Wrestlemania. La reazione di ‘The Immortal’ non si fa attendere e, anzi, contro ogni prescrizione dei medici, contrari al suo impegno in ring, Hogan accetta la sfida e rincara la dose: vuole che sia uno steel cage match. Solo loro due e una gabbia a circondare il ring
La grande sfida ha inizio con Hogan che si presenta con una fasciatura lungo il costato. Segnale, questo, che l’Hulkster non ha ancora smaltito i dolori dell’infortunio. Ma Bundy va all’attacco e ben presto prende le redini dell’incontro insistendo proprio sulle costole malandate di Hogan e sfilandogli la fasciatura. Grande reazione dell’eroe in giallo e rosso, che lancia più volte il rivale contro la gabbia e si carica provando la Scoop Slam. Ma Bundy è troppo pesante e col suo peso schianta Hulk, mettendo fine al suo ‘momentum’. Avalanche e Big Splash di Bundy e per Hogan sembra davvero finita, ma come spesso accade, riesce improvvisamente a rinvenire. Solita grande reazione che porta prima alla Scoop Slam, stavolta a segno, e poi al Leg Drop. Hogan sale in cima alla gabbia per scalarla. Bundy si rialza e prova a bloccarlo. Ma Hulk lo scalcia via ed esce liberamente dalla gabbia. E’ fatta: il titolo WWF rimane dov’è
Esito: Hulk Hogan vince e rimane WWF Champion
Giudizio: all’epoca ha certamente fatto la sua figura, ma gli standard qualitativi anni Ottanta non erano quelli di oggi. Valutandolo ai tempi nostri, è certamente uno dei main event più deboli della storia di Wrestlemania