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E dopo le donne ecco gli uomini. Chi è stato il protagonista assoluto del 2021? In molti avete già un’idea, ma proviamo a tenervi col fiato sospeso e sfoderiamo la nostra top 10

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King Woods

Posizione n. 10 – Xavier Woods/King Woods
Sembrava un’annata normale. Poi la svolta del King of the Ring. Woods, così come accaduto ai partner Kofi Kingston e Big E, si lancia in una competizione anche in singolo e ottiene una straordinaria affermazione, superando anche un favoritissimo Finn Balor nella finale. Grandissimo successo, che lo pone su alti livelli anche da singolo, non solo nel New Day. Giusto riconoscimento a una gran bella carriera

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Damian Priest

Posizione n. 9 – Damian Priest
E’ stato il nostro best rookie e se lo merita tutto. Grande annata, mai sottotono e un regno da campione statunitense credibilissimo. L’ ‘Archer of Infamy’ sta ampiamente meritando nel suo percorso di crescita, destinato a portarlo a un push per qualcosa di ancor più importante

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Randy Orton

Posizione n. 8 – Randy Orton
Anno dopo anno non possiamo fare a meno di citarlo nella top 10. Segno di grande costanza e presenza. Una sicurezza nel panorama WWE. Randy Orton rimane fuori dal giro titolato, ma conduce un’ottima faida con Alexa Bliss e il Fiend a inizio anno, rovinata solo dal pessimo match di Wrestlemania. Poi intraprende uno stranissimo percorso tag team con Riddle, così diverso da lui ma con cui le cose funzionano benissimo. Titoli di coppia a Raw e annata davvero ottima ancora una volta. Poco da dire: una sicurezza

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Daniel Bryan

Posizione n. 7 – Daniel Bryan
E’ passato alla rivale AEW, vero. Ma la prima parte del 2021 è stata in WWE ed è stata assolutamente di primo piano. Prestazione di cuore alla Royal Rumble, vittoria di un fantastico Elimination Chamber. Quindi si insidia nella Road to Wrestlemania tra Roman Reigns ed Edge, entrando nel main event e alzando il livello in maniera incredibile. Poi fa un ultimo tentativo di conquista del titolo contro Reigns e tira fuori il suo ultimo match in WWE che è qualcosa di incredibile. Performer straordinario che dispiace davvero tanto aver perso

Drew McIntyre

Posizione n. 6 – Drew McIntyre
Non sarà paragonabile all’anno devastante passato, ma lo scozzese ha saputo comunque barcamenarsi bene nei posti che contano a Raw. Perde a febbraio il titolo WWE solo a causa dell’incasso del Money in the Bank di The Miz. Fino a poco dopo Wrestlemania rimane, pur non vincendolo più, nel giro titolato. Ne esce, si “parcheggia” per poco in qualche feud di secondo piano e poi torna alla carica su Big E. Quindi approda a SmackDown, dove già sta dominando, lasciando capire che presto o tardi punterà al titolo di Roman Reigns. Passo indietro sì, ma nel giro che conta lo scozzese c’è

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Bobby Lashley

Posizione n. 5 – Bobby Lashley
Dopo 16 anni e dopo qualche anno dal suo ritorno in WWE, ‘The All Mighty’ si è preso la sua rivincita. Diventa campione WWE e conduce il suo regno ottimamente. Bello vederlo vincere a Wrestlemania. La spunta nel feud contro il lanciatissimo Drew McIntyre e perde il titolo solo con il solito incasso furbo del Money in the Bank. Macchina da guerra devastante, riesce a far fare un bel match anche a Goldberg a Crown Jewel. Davvero bene. Dal suo ritorno questo è assolutamente l’anno migliore per lui

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Seth Rollins

Posizione n. 4 – Seth Rollins
Non ha vinto nulla, ma rimane assolutamente un riferimento. Il personaggio del messia-visionario gli si addice benissimo e gli permette di condurre i feud in maniera esemplare. E sul ring è sempre una sicurezza. Grandissimi i match contro Cesaro nella prima metà dell’anno. Letteralmente immenso nel feud e negli incontri contro Edge nella seconda metà. E ora candidato numero uno al titolo WWE, dopo anche il trionfo nelle Survivor Series. Un atleta di sicuro affidamento

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Big E

Posizione n. 3 – Big E
Non c’è che dire. Una grandissima scalata. Iniziata a fine 2020 col titolo intercontinentale e proseguita a colpi di vittorie e soddisfazioni personali. Il Money in the Bank anticipa l’incasso su Bobby Lashley, che finalmente gli dà quel titolo WWE che tanto ha rincorso. E il suo regno è tutt’altro che brutto, anzi. Settimana dopo settimana sembra essere sempre più credibile. E il 2022 potrà regalare altre soddisfazioni

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Edge

Posizione n. 2 – Edge
Immenso. Infinito. Non abbiamo altri aggettivi. Un anno fa è tornato dopo 9 anni dal ritiro. Si fa male di nuovo, torna, vince la Royal Rumble da numero 1 e si proietta nel giro che conta. Nella Road to Wrestlemania innalza il livello della costruzione del main event a suon di ottimi promo che caricano anche Bryan e Reigns. Quindi tira fuori un grande match contro i due. Torna per sfidare solo Reigns a Money in the Bank e anche qui vediamo un gran bel match. Ma poi diventa sublime nel feud con Seth Rollins, dove, grazie anche al suo rivale, dà vita a un feud bellissimo, con tre match uno meglio dell’altro nonostante gli anni che avanzano inesorabilmente. Campione senza età

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Roman Reigns

MAN OF THE YEAR – Roman Reigns
Indiscutibilmente lui, il ‘Tribal Chief’, ‘The Head of the Table’, il ‘Big Dog’: Roman Reigns. Che qualcosa fosse finalmente cambiato lo si era intuito già dal suo ritorno a metà 2020, finalmente heel e con un personaggio rivisto, credibile e dannatamente cazzuto. Ma se la conquista immediata del titolo universale sembrava forse un regalo, il suo regno, tuttora in corso, è stata una costante legittimazione. Una crescita esponenziale nei promo, nell’interpretazione, nello storytelling e anche i match. Roman ha vinto contro chiunque e l’ha fatto in tutti i modi. Con opportunismo, con l’aiuto degli Usos, in modo pulito, in modo netto. Le abbiamo viste tutte, ma l’epilogo è stato sempre lo stesso. In questo 2021 sono caduti nell’ordine: Kevin Owens alla Royal Rumble dopo un fantastico no holds barred; Daniel Bryan prima di furbizia a Elimination Chamber e poi a Fastlane con l’interferenza di Edge; poi Edge e Daniel Bryan insieme a Wrestlemania; poi un’ultima volta Daniel Bryan; poi è toccato a Cesaro; poi a Rey Mysterio in un ottimo hell in a cell; poi ancora a Edge; quindi al grande rientrante John Cena; poi ben due volte, sia in versione ‘Prince’ che in versione ‘Demon’ a Finn Balor; quindi a Brock Lesnar. E mettiamoci dentro anche Big E, anche se in questa sfida non era in palio il titolo. Insomma, li ha distrutti tutti. E se lui dice “Aknowledge me”, mai come quest’anno non possiamo fare altro che fare come dice lui

 

Anni precedenti

2017 – Roman Reigns
2018 – AJ Styles
2019 – ‘The Fiend’ Bray Wyatt
2020 – Drew McIntyre

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns