Passiamo adesso alla classifica degli special event. Scopriamo insieme qual è stato il ppv più bello dell’anno, risalendo la china dal peggiore al migliore. Buona lettura.
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11) Extreme Rules (@ Nationwide Arena, Columbus, Ohio)
A mani basse il peggior evento dell’anno. Costruzioni povere e match scialbi. Usos e Street Profits fanno appena più del compitino, deludendo le grandi attese. La sfida tra Bianca Belair e Becky Lynch per il titolo femminile di SmackDown è un’altra delusione col finale per squalifica che rovina tutto. Salva qualcosa il main event tra Roman Reigns e il ‘Demon’ per il titolo universale, ma il finale inspiegabile (e inspiegato soprattutto, ndr) rovina anche quel poco di buono che si era visto. Tutto questo senza parlare del fatto che ormai di “extreme” in questo evento non c’è proprio più niente
Top match dell’evento: Roman Reigns (c) v ‘Demon’ Finn Balor in un extreme rules match per l’Universal Championship
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10) Survivor Series (@ Barclays Center, Brooklyn, New York)
Uno dei big four che ormai da anni sta perdendo valore a causa della scellerata assenza di costruzione delle faide tra Raw e SmackDown, totalmente a caso. I match in sé, tolti alcuni, non sono stati neanche così male, ma mancano completamente di storia. Abbiamo però uno dei più bei capitoli dell’anno nella divisione femminile, come l’ottima sfida tra le veterane Becky Lynch e Charlotte Flair, che mettono da parte gli attriti extra-ring e tirano fuori un match bellissimo. Bene anche Big E e Roman Reigns nel main event, ma il resto al massimo è sulla sufficienza
Top match dell’evento: Becky Lynch v Charlotte Flair in un champion v champion match
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9) Wrestlemania Backlash (@ Thunderdome, Yuengling Center, Tampa, Florida)
Show tutto sommato buono, ma che manca del match trainante che alza il livello complessivo. Insufficienze non ce ne sono, ma neanche eccellenze. Lo stesso main event tra Roman Reigns e l’ottimo Cesaro risulto bello, ma delude le attese della vigilia, stroncando un eventuale successivo push per lo svizzero. Carino il triple treath tra Rhea Ripley, Asuka e Charlotte Flair per il titolo femminile di Raw, ma anche qui non siamo su livelli superlativi. Carino un po’ tutto, ma nulla di eccezionale
Top match dell’evento: Roman Reigns (c) v Cesaro per l’Universal Championship
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8) Fastlane (@ Thunderdome, Tropicana Field, Saint Petersburg, Florida)
Nella Road to Wrestlemania spesso questo evento è più una seccatura che un valore aggiunto. Eppure la seconda parte della serata alza il livello a tal punto da far risultare questo Fastlane uno show tutto sommato gradevole. Seth Rollins e Shinsuke Nakamura tirano fuori un’ottima contesa, poi vediamo il grande ritorno del ‘Fiend’ nell’angle tra Randy Orton e Alexa Bliss, poi abbiamo anche il gran bel match tra Sheamus e Drew McIntyre. Ma soprattutto abbiamo il main event magnifico tra Roman Reigns e Daniel Bryan per il titolo universale. La fisicità del primo contro l’immensa tecnica del secondo. Un mix perfetto per un gran match. L’interferenza decisiva di Edge crea hype e inizia a costruire il triple treath che vedremo a Wrestlemania. Peccato per l’avvio troppo noioso, ma l’evento non è stato male
Top match dell’evento: Roman Reigns (c) v Daniel Bryan per l’Universal Championship
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7) Hell in a Cell (@ Thunderdome, Yuengling Center, Tampa, Florida)
Ottimo evento con due match a tema veramente ben fatti. Aver tolto dalla card la sfida tra Roman Reigns e Rey Mysterio è stata un errore da una parte, ma un bene dall’altra perché ha permesso di variare nella scelta del main event, ricaduta sull’ottima resa dei conti tra Drew McIntyre e Bobby Lashley, risultata davvero una contesa di grande qualità. Forse però l’hell in a cell migliore è stato il primo, quello femminile, in cui abbiamo visto la solita ottima Bianca Belair contro una Bayley agguerrita più che mai (peccato per l’infortunio che ce ne priverà ancora per molto, ndr). Cesaro e Seth Rollins perfezionano il già ottimo match di Wrestlemania, tirando fuori un’ottima contesa. C’è qualche battuta a vuoto nel mezzo dello show, che abbassa il voto generale, ma è stato certamente un buon evento
Top match dell’evento: Bianca Belair (c) v Bayley per lo SmackDown Women’s Championship in un hell in a cell match
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6) Elimination Chamber (@ Thunderdome, Tropicana Field, Saint Petersburg, Florida)
Un classico della Road to Wrestlemania. Un evento che, soprattutto nel suo avvio, viene costruito molto bene. L’elimination chamber del roster di SmackDown, che decreta lo sfidante ufficiale al titolo universale per la stessa serata, è davvero incredibile e vive dei fantastici duelli tecnici tra Cesaro e Daniel Bryan. L’ ‘American Dragon’ la spunta, ma viene beffato, venendo sfidato e demolito immediatamente dal più fresco Roman Reigns, giocandosi subito la title shot, ma allo stesso tempo dando inizio alla costruzione del suo inserimento nel main event di Wrestlemania. La fase centrale è discreta, ma il finale è ancora una volta ben fatto. L’elimination chamber di Raw, con Drew McIntyre che si conferma campione WWE, è gradevole, sebbene non tocchi i livelli dell’opener. Ma il post-match, con The Miz che soprende tutti e incassa il Money in the Bank, diventando (anche se per poco, ndr) campione, è davvero un bel momento
Top match dell’evento: SmackDown’s elimination chamber match
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5) Royal Rumble (@ Thunderdome, Tropicana Field, Saint Petersburg, Florida)
Una Royal Rumble senza pubblico non l’avevamo ancora vista. Già, perché la pandemia nel 2020 è scoppiata dopo la Rumble e prima dello stop agli eventi pubblici avevamo assistito al boato per il ritorno di Edge. In questo 2021 la Rumble arriva qualche mese prima delle riaperture e ci siamo dovuti accontentare del Thunderdome e dei cori artificiali. Meglio che niente, ma forse più di ogni altro evento, la rissa reale necessita della presenza di fan veri in un’arena. Le risse, pur carine, risentono molto di questa mancanza e alla fine risultano un po’ scialbe. A renderle piacevoli sono gli esiti: con Bianca Belair che mette il record di eliminazioni e inizia la sua ascesa, eliminando per ultima Rhea Ripley, tra le donne; e con Edge che eguaglia Chris Benoit e Shawn Michaels, vincendo dopo essere entrato come numero 1. Il match della serata è però il fantastico last man standing match tra Kevin Owens e Roman Reigns per il titolo universale, penalizzato solo dal botch nella scena delle manette
Top match dell’evento: Roman Reigns (c) v Kevin Owens in un last man standing match per l’Universal Championship
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4) Summerslam (@ Allegiant Stadium, Paradise, Nevada)
Fatta eccezione per alcuni incontri, il ‘Biggest Party of Summer’ del 2021 non si fa ricordare per grandi match ma per la sua capacità complessiva di intrattenere e per i colpi di scena. Il match più bello è certamente quello tra Edge e Seth Rollins, primo fantastico capitolo della loro trilogia. Ma la serata si elettrizza al grande ritorno di Becky Lynch, che non solo torna sostituendo Sasha Banks, a causa dell’improvviso forfait contro Bianca Belair, ma batte proprio quest’ultima in 26 secondi, conquistando il titolo femminile di SmackDown. La serata però vive tutta nell’hype per la sfida generazionale tra Roman Reigns e John Cena per il titolo universale. Match che parte piano ma poi decolla e risulta davvero molto bello. Ma dopo l’ennesima vittoria del ‘Tribal Chief’ ecco la seconda grande sorpresa della serata: il ritorno di Brock Lesnar, nuovo rivale che si fa avanti. Ci sarebbero tante cose da rivedere o addirittura da dimenticare, ma nel complesso questo Summerslam ha saputo intrattenere bene
Top match dell’evento: Roman Reigns (c) v John Cena per l’Universal Championship
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3) Crown Jewel (@ Mohammed Abdu Arena, Riyadh, Arabia Saudita)
Ricordate i soliti eventi arabi con grandi palcoscenici ma che, a conti fatti, erano poco più che dei live event? Ecco, dimenticateli. Crown Jewel di quest’anno è stato uno degli episodi migliori del 2021. Partiti a razzo con lo spettacolare hell in a cell tra Edge e Seth Rollins, uno dei più belli di sempre con questa stipulazione. Ma anche il seguito è stato fantastico. Soprattutto il finale con il triple treath femminile, la bella finale del King of the Ring, la piacevole sorpresa del no holds barred tra Bobby Lashley e Goldberg, il grandissimo scontro tra Big E e Drew McIntyre per il titolo WWE e il main event tra Roman Reigns e Brock Lesnar per il titolo universale. Un match intenso e raccontato benissimo dal travaglio interiore di Paul Heyman, diviso tra il sostegno al vecchio e al nuovo cliente. Uno show davvero di gran livello
Top match dell’evento: Edge v Seth Rollins in un hell in a cell match
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2) Wrestlemania 37 (@ Raymond James Stadium, Tampa, Florida)
Senza dubbio una delle Wrestlemania migliori degli ultimi anni. Forse dall’edizione numero 30 non ne vedevamo una davvero così ben fatta. La suddivisione in due giornate è una formula che funziona e che rende più fruibile il tutto. Prima serata con un ottimo main event femminile tra Bianca Belair e Sasha Banks e una parte restante che ci regala ottime contese come quella tra Seth Rollins e Cesaro o l’opener tra Drew McIntyre e Bobby Lashley, o anche sfide piacevoli come quella in cui il rapper Bad Bunny fa coppia con Damian Priest o quella in cui Shane McMahon non sfigura affatto nello steel cage contro Braun Strowman. La seconda serata parte con la delusione tra Fiend e Orton, ma sale gradualmente di livello con le sfide Owens contro Zayn, Riddle contro Sheamus e Big E contro Apollo Crews. Molto bene anche Rhea Ripley contro Asuka, con l’australiana che si prende la meritata ribalta venuta meno l’anno prima. E poi la chiusura spettacolare con il main event più bello da qualche anno a questa parte. Finalmente una degna chiusura dello ‘Showcase of Immortals’ con un fantastico triple treath tra Roman Reigns, Edge e Daniel Bryan per il titolo universale. Incerto fino alla fine e con un epilogo evocativo al massimo con Roman che schiena entrambi i rivali e si conferma l’assoluto ‘Head of the Table’
Top match dell’evento: Roman Reigns (c) v Edge v Daniel Bryan per l’Universal Championship in un triple treath match
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PPV OF THE YEAR – Money in the Bank (@ Dickies Arena, Fort Worth, Texas)
Primo posto di quest’anno va a Money in the Bank. Un evento davvero magnifico. Probablmente il ritorno (eccetto Wrestlemania) dei fan ha caricato l’ambiente per tirar fuori un ottimo ppv. Partenza soft ma poi ecco il decollo a suon di grandi match e grandi sorprese. Se il Money in the Bank femminile si lascia guardare ma non stupisce, quello maschile è il match della serata senza alcun dubbio, Davvero molto bello, combattuto e avvincente, con un Big E in grande spolvero, che stupisce tutti. Ma i numerosi spot e un ritmo incessante fanno di questa contesa una delle più belle di sempre con questa stipulazione. Altro grandissimo match è senza dubbio quello per il titolo femminile di Raw, dove Rhea Ripley e Charlotte Flair perfezionano quanto di buono avevano fatto l’anno prima a Wrestlemania, tirando fuori una contesa pazzesca. La spunta ancora la ‘Queen’. Il main event tra Roman Reigns ed Edge per il titolo universale delude nella prima fase, ma poi diventa bello e il finale convulso, con l’inizio della rivalità tra Edge e Seth Rollins, lo rende ancor più bello. Ma il vero punto forte è nel finale, quando si rivede John Cena, che fa il suo ritorno lanciando la sfida a Roman Reigns
Top match dell’evento: men’s Money in the Bank ladder match
Anni precedenti
2017 – Royal Rumble
2018 – Survivor Series
2019 – Wrestlemania 35
2020 – Royal Rumble