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Anche l’ultimo special event targato WWE del 2021, Survivor Series, passa agli archivi e noi andiamo a dare i voti allo show. Prima il consueto passaggio coi pronostici. Chiudiamo con un salomonico 3-3, visti gli errori sul match a squadre maschile, sul match tra campioni di coppia e su quello tra campioni di seconda fascia. In totale chiudiamo comunque in attivo il nostro 2021 dei pronostici con un finale di 55-25, segnale che qualcosa di wrestling ne capiamo, probabilmente. Dopo questa breve autocelbrazione, passiamo al pagellone
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Becky Lynch v Charlotte Flair in un champion v champion match => 8+
Indiscutibilmente tra i migliori episodi femminili del 2021. Due veterane che non tradiscono mai. Al di là dei dissapori della vita reale, ‘The Man’ e ‘The Queen’ hanno messo da parte tutto e hanno tirato su un incontro ottimo. Hanno trasmesso la rabbia che avevano in corpo, il disprezzo, spesso sfociato in rissa. Peccato solo per il finale, ma era comunque prevedibile. Nessuna delle due avrebbe perso in modo ‘pulito’
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men’s 5-5 Survivor Series match => 6,5
Incontro a squadre senza particolari sussulti. Ben gestito dal momento dello scontro Lashley-McIntyre in poi. Discutibile la parte iniziale. Bello vedere un novello come Austin Theory e un veterano come Jeff Hardy arrivare fino in fondo. Ha senso farla spuntare a Seth Rollins, che ha concesso abbastanza job negli ultimi mesi e necessita una certa credibilità in vista dello scontro con Big E per il titolo WWE
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20-men dual brand battle royal => 4,5
Punto più basso della serata. Sfida costruita esclusivamente per accrescere lo status di Omos come gigante indistruttibile. Li ha eliminati quasi tutti lui. Dominio assoluto tanto devastante quanto prevedibile. Battle royal senza emozioni
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RK-Bros v The Usos in un champions v champions match => 6+
Vera delusione della serata. Due ottimi tag team, uno consolidato (gli Usos), l’altro improvvisato ma che funziona (gli RK-Bros). Ma non ne viene fuori altro se non un match sufficiente. Struttura classica, in attesa dell’hot tag in favore di Orton. Usos che dominano, Riddle che tiene botta. Finale con l’improvvisa RKO del ‘Legend Killer’. Nulla di pessimo, sia chiaro, ma ci aspettavamo molto di più
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women’s 5-5 Survivor Series match => 6+
Stesso discorso del match a squadre maschile, leggermente peggio. C’è l’elemento in più dell’impresa titanica di Raw, rimasto in netta inferiorità numerica per buona parte del match, fino addirittura al 4 contro 1 con cui si ritrova Bianca Belair, sola a difendere i colori del brand rosso. Buon espediente narrativo, sebbene visto già altre volte. Ma proprio perche quell’ “1” era la Belair, personalmente non abbiamo mai avuto dubbi nell’impresa, lasciando così alla sfida quel senso di scontato. Godibile, ma scontato
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Big E v Roman Reigns in un champion v champion match => 7,5
Il main event risolleva il livello della serata. Match molto buono, sulla falsa riga degli match di Roman Reigns di questo 2021: partenza lenta, poi cresce, tanta intensità. Bravissimo Big E che non ne esce affatto male dalla sfida. Ancora meglio Reigns, che vince senza interferenze, alternando quindi il suo dominio tra vittorie sporche e vittorie pulite. Non siamo ai livelli dell’opener, ma certamente è stato un ottimo incontro
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voto complessivo all’evento: 6
Le Survivor Series purtroppo da anni soffrono di un problema di costruzione molto serio. Con la nuova brand division del 2016 si è impostato questo evento come il momento dello scontro tra Raw e SmackDown. Il che potrebbe anche andar bene, se solo questo scontro fosse ben costruito durante l’anno. Ma invece assistiamo da anni a un mese di improvviso di rivalità tra roster che non si calcolano minimamente e anzi, in questo 2021, neanche durante il mese di avvicinamento abbiamo visto un minimo di costruzione, eccetto per il feud tra Reigns e Big E. Lo show, poi, è stato sufficiente e poco più. Match a squadre non brutti, ma certamente dimenticabili. Battle royal inutile, match tra campioni di coppia deludente. Bene solo l’opener, ampiamente top match della serata, e il main event. Ma l’impressione generale è quella di un evento discreto, ma malcostruito. Non brutto, certo, ma ce ne dimenticheremo presto

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns