E siamo giunti anche al momento del pagellone su Extreme Rules. Prima di partire facciamo il consueto check sui pronostici. Chiudiamo con un ottimo 5-1. Unico errore nel match per il titolo femminile di SmackDown, dove non prevedevamo un finale per squalifica. Prendendola larga abbiamo comunque indovinato che il titolo è rimasto a Becky Lynch, ma non con l’epilogo esatto da noi pronosticato per l’incontro. Non fa testo l’opener della serata, non annunciato nella card fino a poche ore prima e per questo non pronosticato. Ora, diamoci dentro con i voti.
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The New Day v Bobby Lashley/AJ Styles/Omos => 6+
Incontro non previsto dalla card e annunciato nel kick-off. Certamente buono e con un ritmo interessante. Il New Day tutto e la solita maestosa interpretazione atletica e recitativa di AJ Styles garantiscono la riuscita della sfida. Ma a dirla tutta l’hanno tirata decisamente per le lunghe. Con un minutaggio inferiore avremmo avuto una riuscita ancora migliore e invece, pur non essendo insufficiente, alla lunga questa sfida stanca. Serve più che altro a costruire la rivincita in un match vero tra Lashley e Big E andata in scena la sera dopo. E anche qui una postilla: se dovete fare Big E contro Lashley in uno steel cage match in una puntata di Raw, perché non lo fate direttamente a Extreme Rules? Bah
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The Usos (c) v The Street Profits per lo SmackDown Tag Team Championship => 7
Se non è il match migliore della serata poco ci manca. Ritmo alto, ottimi spot, minutaggio giusto. La dimostrazione che (forse solo insieme al New Day) siamo di fronte ai migliori tag team in circolazione. Come prevedibile la spuntano i due samoani, ma non poteva andare diversamente visto il gran momento della Bloodline. Ma abbiamo almeno la consapevolezza di aver assistito a un gran bell’incontro
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Charlotte Flair (c) v Alexa Bliss per il Raw Women’s Championship => 6,5
Forse la sfida di qualche anno fa alle Survivor Series è stata migliore, ma anche qui abbiamo assistito a un’ottima contesa. Charlotte ha sapientemente condotto gran parte dell’incontro, ma è stata bravissima a esaltare le doti di Alexa, che non fa del lottato il suo punto di forza ma che dimsotra di saperci fare se messa contro a un’avversaria capace di elevarla. Abbiamo visto finalmente ridotti al minimo gli espedienti paranormali connessi al personaggio della Bliss, che potrebbe essere giunto al capolinea con la distruzione della bambola Lilly. Vedremo come si evolverà tutto nei prossimi mesi. Quando alla sfida, niente di strabiliante, ma assolutamente al di sopra delle aspettative
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Damian Priest (c) v Sheamus v Jeff Hardy in un triple treath match per l’United States Championship => 7
Buon incontro, dinamico, a tratti anche incerto e con ottimi spot e momenti anche comedy (come quando Sheamus sale sul paletto imitando le movenze di Jeff Hardy). Peccato per i vari botch clamorosi. Su tutti la caduta dall’apron di Priest e la Dragon Sleeper uscita malissimo al ‘Charismatic Enigma’. Peccato anche per il finale con roll-up, che non rende onore a una bella contesa. Serve ad aprire la strada alla forse decisiva sfida tra Sheamus e Damian andata in scena la sera dopo a Raw in un match senza squalifiche (anche qui, non aveva più senso farla direttamente nel ppv “extreme”? ndr). Nel complesso, comunque, il giudizio è più che positivo
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Becky Lynch (c) v Bianca Belair per lo SmackDown Women’s Championship => 6,5
Tra le due c’è del potenziale. Dopo lo squash di Summerslam, assistiamo finalmente a un match vero, dove sembra che ci sia chimica tra la tecnica dell’una e quella dell’altra. Ma l’anticlimaticità e il finale per squalifica rovinano tutto, relegando un potenziale ottimo match al ruolo di incontro carino. Certo, narrativamente parlando ci sta che Sasha Banks sia tornata per riprendersi quella chance che un improvviso infortunio le ha tolto prima di Summerslam. Ma inevitabilmente questi finali incidono sul giudizio finale di un incontro
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Roman Reigns (c) v ‘Demon’ Finn Balor in un extreme rules match per l’Universal Championship => 7
Sarebbe stato senza dubbio il match più bello. Extreme sì, anche se senza particolari eccessi. Ma comunque molto intenso e aperto. L’esito finale, visto anche il già annunciato Reigns contro Lesnar di Crown Jewel, era scontato, ma per lunghi tratti i due sono stati bravi a farci credere nella sorpresa. Anche l’irruzione degli Usos è stata ben gestita e contrastata dal ‘Demon’ e la Spear tra le barricate successiva è stata epica. Ma a rovinare tutto è stato il finale. L’improvvisa “resurrezione” del demone con tanto di atmosfera con luci rosse basse era già una forzatura non richiesta. Ma soprattutto le corde che collassano prima della Coupe de Grace sono un “non-sense” unico. Dove non arrivano gli Usos arriva chi? La provvidenza? La fortuna? Da chi è stato aiutato Reigns? E la cosa ancora più assurda è che a SmackDown giorni dopo non hanno neanche saputo dare una risposta; anzi, più che altro non ci hanno neanche provato. Alla fine un 7 lo diamo, ma il finale è quanto di più brutto mai concepito in un match della WWE negli ultimi anni
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Voto complessivo all’evento: 5,5
Domanda. Ma se non c’è alcun match insufficiente perché la valutazione complessiva è mediocre? Semplice. La prima motivazione sta nel nome. Se ti chiami “Extreme Rules” la stipulazione dei match o almeno di due o tre incontri della card deve essere estrema. Solo il main event è stato un extreme rules match, tra l’altro appena sopra le righe rispetto al normale e rovinato da un finale senza senso. Il resto solo match normali, di cui uno addirittura terminato per squalifica. Sempre per proseguire sulla linea del ‘non-sense’. Ma poi anche i match, non credete che siano stati iconici. Niente di pessimo, ma tutto sommato roba non da ppv. Lo show scorre eppure lo fa lasciando una sensazione di vuoto e incompiuto. Se non è stato il peggior ppv dell’anno poco ci manca