Saint Petersburg, Florida
I match del kick-off
- Riddle (c) batte Mustafa Ali e rimane United States Champion
I match del main show
- Nia Jax/Shayna Baszler (c) battono Sasha Banks/Bianca Belair e rimangono Women’s Tag Team Champions
- Big E (c) batte Apollo Crews e rimane Intercontinental Champion
- Braun Strowman batte Elias
- Seth Rollins batte Shinsuke Nakamura
- Drew McIntyre batte Sheamus in un no holds barred match
- Alexa Bliss batte Randy Orton in un intergender match
- Roman Reigns (c) batte Daniel Bryan [special enforcer: Edge] e rimane Universal Champion
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L’evento in sintesi
Prima di entrare nel vivo della serata di Fastlane, segnaliamo il kick-off, dove essenzialmente vediamo due cose. Prima l’infortunio di Shane McMahon, che sembra a serio rischio forfait per il suo match contro Braun Strowman. Poi la sfida per il titolo statunitense, dove Riddle si conferma campione battendo Mustafa Ali. Il pakistano protesta ancora contro i suoi della Retribution, ma stavolta non gli danno ascolto. Reckoning e Slapjack lasciano il ring, mentre Mace e T-Bar con una doppia Powerbomb mettono Ali al tappeto. Di fatto finisce qui la Retribution
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Inizia finalmente Fastlane, che parte con la sfida per i titoli di coppia femminili. Le due campionesse femminili di coppia, Nia Jax e Shayna Baszler, arrivano accompagnate da Reginald. Le sfidanti sono la vincitrice della Royal Rumble, Bianca Belair, e la campionessa femminile di SmackDown, Sasha Banks. Le due dovranno anche affrontarsi a Wrestlemania e infatti la tensione sembra stia crescendo. Fin dalle prime battute gli animi sono tesi, con qualche incomprensione sui tag. Incomprensioni anche, però, tra le campionesse, con Nia che non sembra ancora aver digerito la sconfitta di pochi giorni fa a SmackDown, causata proprio da un errore della partner. Ma le campionesse ritrovano coesione e mettono in seria difficoltà la Belair, che da sola riesce comunque a reagire, arrivando perfino a piazzare un ottimo 450 Splash su Nia. Ma entra in azione Reginald, che distrae la Banks e anche l’arbitro, impedendo alla ‘EST’ di concludere il pin decisivo. Bianca se la prende con Sasha, ma poco dopo i ruoli si invertono. La ‘Boss’ chiude la Baszler nella Bank Statement; Nia Jax prova a intevenire, Bianca vorrebbe colpirla, ma colpisce inavvertitamente Sasha. Battibecco tra le due, con Sasha che rifila uno schiaffo alla Belair. Del battibecco se ne avvantaggia Shayna, che sorprende Sasha con un roll-up con Bianca che non fa in tempo a interrompere il conteggio. Vittoria per le campionesse, che rimangono tali, ma Sasha Banks e Bianca Belair ora rimangono sul ring per discutere dei loro errori. Tensione sempre più alta, con la Banks che si spazientisce e rifila un ceffone al volto di Bianca. Sasha se ne va, ma la ‘EST’ le indica il logo di Wrestlemania. Da parte ogni rispetto: ora vuole batterla e prendersi quel titolo
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Si prosegue col match per il titolo intercontinentale, dove il campione, Big E, deve difendersi dall’assalto di Apollo Crews. Coerentemente con la piega che ha preso la loro rivalità, anche la loro sfida è molto aggressiva. Fin da subito Big E va all’assalto del rivale, rifilandogli una Spear sull’apron ring e varie manovre molto potenti. Apollo trova però il modo di reagire, accanendosi sulla gamba sinistra del campione. La sfida sembra farsi interessante, ma finisce improvvisamente quando Big E sorprende il rivale con un roll-up, vincendo e confermandosi campione. Apollo non la prende affatto bene e si sfoga colpendo ripetutamente Big E con sedie e ringstep, prendendosi poi gioco di lui. Di certo tra i due non finirà qui
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Shane McMahon conferma il suo forfait, ma raccatta nel backstage Elias e Jaxson Ryker, convincendo il primo a sfidare Strowman al suo posto. Esito prevedibile: il ‘Monster Among Men’ si sbarazza di Elias annichilendolo e chiudendo i giochi con la Running Powerslam. Nessun contatto tra Strowman e Shane, ma il messaggio di Braun è chiaro: se lo sfiderà ancora sarà questa la fine che farà il figlio del boss
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Passiamo ora alla sfida tra Shinsuke Nakamura e Seth Rollins. Match che parte lento, ma che poi offre qualche spunto interessante. Il cambio di passo si ha quando Rollins, che sembra in pieno controllo, prova a imitare Cesaro con una Swing ai danni di ‘The Artist’. Ma il giapponese è bravo a interromperla e a trasformarla in un’Armbar in suo favore. Rollins rischia grosso, ma tocca le corde e si salva. Match che aumenta nell’intensità con Nakamura che resiste alla sequenza Slingblade-Falcon Arrow e che evita uno Stomp, andando ancora a colpire Seth con le sue manovre. Ma alla lunga il ‘Messiah’ riprende il controllo e grazie a uno Stomp ottiene la vittoria. Un chiaro messaggio a Cesaro, semmai dovesse tornare a farsi vivo
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Siamo al no holds barred match tra i due ex amici: Sheamus e Drew McIntyre, quest’ultimo prossimo sfidante del campione WWE, Bobby Lashley, a Wrestlemania. Dopo i due scontri di Raw, questa sfida si preannuncia cattivissima. E infatti lo è. Fin dalle prime battute i due non si risparmiano e si rifilano botte da orbi. Ben presto fanno la loro comparsa i kendo stick, con cui i due rivali si colpiscono ripetutamente. La contesa si sposta anche fuori dal ring, dove Drew evita una White Noise e lancia Sheamus dagli spalti, fancendolo schiantare contro alcuni led del Thunderdome. Ma più tardi Sheamus si prende la sua rivincita. La sfida prosegue, infatti, fino a quando l’irlandese piazza la White Noise sul tavolo dei commentatori, schiatando così McIntyre. Il ‘Celtic Warrior’ sembra in controllo ora. Rilancia Drew sul ring e prende un pezzo del tavolo di commento per usarlo come arma. Ma qui viene sorpreso. Lo scozzese reagisce e connette con un Future Shock DDT su Sheamus proprio sul pezzo di tavolo. Quindi prende le misure e piazza la sua Claymore, che lo porta alla vittoria. Niente da fare per Sheamus. Drew McIntyre vince anche questa e ora può davvero pensare a Wrestlemania e alla grande sfida contro Bobby Lashley che lo attende
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E’ il momento dello stranissimo intergender match tra Alexa Bliss e Randy Orton. Più che un vero match si rivela essere un segmento. I due non vengono mai a contatto. Orton fin dalle prime battute inizia a vomitare il solito strano liquido nero. La Bliss si diverte nel vederlo in difficoltà, ronza intorno al ring, e intanto lo spaventa prima facendo crollare dal soffitto una parte dell’impianto luci, poi lanciandogli delle fiamme contro, che impediscono a ‘The Viper’ di attaccarla. Ma la vera sorpresa (ma neanche tanto, ndr) arriva quando da sotto il ring emerge una mano, che tocca una gamba di Orton. Randy si sposta, ma poco dopo da sotto il ring emerge The Fiend, in una versione ancora più spaventosa di quella di prima. Randy si allontana, ma quando arriva all’angolo dove c’è Alexa, quest’ultima lo spinge verso il Fiend, che gli rifila la Sister Abigail. La Bliss comodamente va a schienare Orton vincendo il “match” e godendosi la vittoria col ritrovato maligno
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E siamo ora al main event. Roman Reigns difende il titolo universale contro Daniel Bryan. Il vincitore della Royal Rumble, Edge, è presente nelle vesti di special enforcer. Sfida combattuta fin dall’inizio, con Reigns che agisce di potenza e Daniel che risponde con tecnica e agilità. Match che si sposta anche fuori dal ring, dove passa sui binari della rissa. Tornati sul ring, Bryan è bravo a chiudere Roman nella Yes Lock, ma il ‘Tribal Chief’ si libera e lo fa anche da una Triangle Choke, riuscendo a schiantare il rivale al tappeto con ripetute Powerbomb. Ma non basta per vincere. Anzi, Daniel riorganizza i suoi attacchi e mette in difficoltà ‘The Head of the Table’. Il ‘Goat Face’ ci crede e va per il Running Knee, ma Reigns si scansa e Daniel centra in pieno l’arbitro, che rimane ko. Reigns ne approfitta e piazza la Spear su Bryan. Sul ring arriva Edge, che in virtù di enforcer sostituisce l’arbitro. Ma il pin si ferma al due. Reigns discute con Edge, ma Bryan ne approfitta e arriva a chiudere il campione nella Yes Lock. Roman soffre, Edge sta quasi per decretarne la sconfitta. Ma arriva Jey Uso che con i suoi Superkick mette ko prima Edge e poi Bryan. Daniel, però, reagisce e con un Running Knee mette ko Jey. Poi afferra una sedia. Vorrebbe colpire Reigns, ma centra in pieno Edge, che finisce ancora ko. Ancora duello tra Daniel e Roman, col primo che ha la meglio, riuscendo ancora a chiudere Reigns nella Yes Lock. Il campione le prova tutte per uscire dalla presa, ma stavolta non ce la fa e cede. Ma non c’è nessun arbitro per poter vedere il tutto. Edge si rialza, ma non per sancire la vittoria di Bryan, bensì per afferrare una sedia e colpire indistintamente sia Daniel che Reigns. Nella confusione generale, uno stremato Reigns allunga il braccio per schienare il ‘Goat Face’, ottenendo il pin di tre, vincente. Con grandissima sofferenza Roman Reigns si conferma campione universale, ma ora è difficile pensare, dopo quello che è successo, che Daniel Bryan sarà fuori dai giochi