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Orlando, Florida

I match

  • Raquel Gonzalez/Dakota Kai battono Ember Moon/Shotzi Blackheart nella finale del women’s Dusty Rhodes Tag Team Classic, vincono il women’s Dusty Rhodes Tag Team Classic e diventano sfidanti ufficiali per il Women’s Tag Team Championship
  • Johnny Gargano (c) batte Kushida e rimane NXT North American Champion
  • MSK [Wes Lee/Nash Carter] battono The Grizzled Young Veterans [Zack Gibson/James Drake] nella finale del men’s Dusty Rhodes Tag Team Classic e vincono il men’s Dusty Rhodes Tag Team Classic
  • Io Shirai (c) batte Toni Storm e Mercedes Martinez in un triple treath match e rimane NXT Women’s Champion
  • Finn Balor (c) batte Pete Dunne e rimane NXT Champion

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L’evento in sintesi

La serata prende il via con la finale del torneo femminile della Dusty Cup. Dakota Kai e Raquel Gonzalez se la vedono contro Ember Moon e Shotzi Blackheart. Grandissima prestazione della Gonzalez, che non solo mostra un grande impatto, ma resiste anche quando Shotzi ed Ember si concentrano su di lei, mettendola in difficoltà. In particolare quando subisce una Eclipse dalla Moon, resistendo al pin di due. Shotzi ruba la scena con un bellissimo Suicide Dive su Dakota Kai, lasciando che sul ring sia la Moon a concentrarsi su Raquel. La ‘Big Mami Cool’, però resiste ancora, a volte uscendo da sola dal pin altre volte venendo salvata in extremis da Dakota. Alla fine riesce a schiantare Ember, facendola crollare dallo stage, quindi con una manovra combinata lancia la Kai in splash sulla Blackheart. Infine con una One-Armed Powerbomb annienta definitivamente Shotzi, ottenendo la vittoria. Cammino straordinario per Raquel e Dakota, coronato dalla vittoria della prima Dusty Cup femminile. Si candidano ora a sfidare Nia Jax e Shayna Baszler per i titoli di coppia femminili

Dakota Kai e Raquel Gonzalez superano Ember Moon e Shotzi Blackheart nell’opener della serata e diventano le prime storiche vincitrici del Dusty Rhodes Classic femminile

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Si passa ora al match per il titol nordamericano. Kushida va all’assalto del campione, Johnny Gargano, che entra insieme a tutta la The Way, ma si accorge che manca Austin Theory, rapito da Dexter Lumis, poco prima. Johnny manda Indi Hartwell e Candice LeRae a cercare Theory, rimanendo solo. Il match contro Kushida è tostissimo. Il giapponese tira fuori la solita incredibile serie di sottomissioni al braccio, mettendo a dura prova Gargano. Kushida riesce perfino a tasformare una posizione da DDT in un Suplex. Johnny riesce miracolosamente a resistere perfino a un bellissimo Superplex, seguito poco dopo da un Tornado DDT dalla seconda corda. Johnny trova le forze per chiudere il rivale nella GargaNo Escape, ma Kushida ne esce e ribalta tutto in un Hoverboard Lock con cui schiena il campione, che si salva ancora al conto di due. Spettacolare Spanish Fly del nipponico, che subito dopo chiude Gargano nella Cross Armbreaker. Ma Johnny riesce a uscire a fatica dal ring, costringendo il rivale a mollare la presa. Kushida rincorre Gargano fuori dal ring, ma sbaglia e si becca una One Final Beat sullo stage. Johnny spinge l’avversario nel quadrato e gliene rifila un’altra, stavola sul ring e stavolta vincente. Con grandissima fatica, ma ce l’ha fatta. Johnny Gargano si conferma campione nordamericano

un grande Kushida non basta, Johnny Gargano lo batte e rimane campione nordamericano

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E’ il momento ora della finale maschile della Dusty Cup. Gli MSK, al debutto a NXT e finora imbattuti, se la vedono contro i Grizzled Young Veterans, già finalisti un anno fa. Inizio tutto favorevole ai britanici, che mettono in seria difficoltà il povero Nash Carter. La svolta sembra esserci quando Carter dà il cambio a Wes Lee, che con i suoi voli, tra cui uno splendido Summersault, ruba davvero la scena. L’atletismo di Lee rinvigorisce gli MSK che tornano prepotentemente nel match. Ma i GYV tornano a condurre poco dopo andando vicini alla vittoria dopo un Helter Skelter di Gibson su Lee e un 450 Splash di Drake sempre su Lee, che però riesce a resistere. Doomsday Device dei Grizzled, che però non porta a nulla. Carter salva Lee dalla sconfitta e i due ritrovano le forze per un ultimo assalto, che si conclude con vari Superkick e con una Double-Team Blockbuster su Drake, che vale la vittoria. Per il secondo anno consecutivo i Grizzled Young Veterans perdono in finale, mentre gli MSK festeggiano la vittoria della Dusty Cup dopo appena un mese a NXT

gli MSK battono i Grizzled Young Veterans in finale e si aggiudicano il Dusty Rhodes Classic maschile

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Triple treath con il titolo femminile in palio. Io Shirai se la vede contro due ostiche rivali come Toni Storm e Mercedes Martinez. Prima parte dove sono le due sfidanti a sembrare più in palla, ma la ‘Genius of the Sky’ non sta a guardare e riesce a ben inserirsi nella contrsa. Il primo colpo di scena quando la giapponese riesce a piazzare una 619 sulla Martinez, seguita da un Missile Dropkick. Poi prende il controllo Toni Storm, che riesce a schiantare Mercedes sul tavolo di commento, prima che però sia ancora Io Shirai a rubare la scena con un fantastico Crossbody dall’impalcatura circostante. La Martinez, comunque si riprende e mette fuori causa la campionessa, schiantandola contro i ring step. Sembra ormai una cosa a due, visto che la Shirai è ko. Martinez e Storm non si risparmiano, con la neozelandese che va vicina alla vittoria quando piazza la Storm Zero, seguita da un bellissimo Headbutt. Ma Mercedes resiste e trova la forza per piazzare un fantastico Knee Strike. Va a schienare Toni, ma dal nulla Io Shirai colpisce entrambe con il Moonsault; spazza via la Storm e schiena proprio la Martinez, ottenendo la vittoria. Incredibile successo per Io Shirai, che conserva ancora il titolo femminile

Io Shirai supera anche l’ostacolo del triple treath match contro Mercedes Martinez e Toni Storm e si conferma campionessa femminile NXT

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Main event della serata con il titolo NXT in palio. Pete Dunne va all’assalto del campione, Finn Balor. Match molto tecnico e intenso. Dunne lavora sul braccio sinistro del campione, mettendolo in seria difficoltà. Finn risponde agendo sulla gamba sinistra dell’inglese, finendo però poi chiuso in una Guillottine e subendo poi un X-Plex. STF di Pete, ma Balor resiste. Pete riesce anche a evitare una Cupe de Grace, dopo la consueta sequenza del campione, ribaltandola in un Triangle Choke. Finn sembra in difficoltà e addirittura subisce la Bitter End, dalla quale miracolosamente esce al pin di due. Dunne allora prova a far male Balor alle duta, ma Finn trova la forza per reagire e piazzare vari Dropkick. Con la forza della disperazione, il ‘Prince’ riesce a trovare la chiave riuscendo a spingersi fino alla Coupe de Grace. Quindi la chiude con la 1916, che vale la vittoria e l’incredibile record del quindicesimo successo su altrettanti incontri in un Take Over.

Finn Balor supera Pete Dunne, si conferma campione NXT e incrementa il suo record di imbattibilità nei Take Over: 15 su 15

Colpo di scena finale. Arrivano i campioni di coppia, Oney Lorcan e Danny Burch, che insieme a Dunne malmenano Balor. Ma risuona la musica della Undisputed Era ed ecco arrivare Kyle O’Reilly, Roderick Strong e Adam Cole in soccorso di Balor. Gli aggressori vanno in fuga e il ‘Prince’ si convince di avere degli alleati, posando insieme alla Undisputed Era. Ma a sorpresa Adam Cole lo colpisce con un Superkick. Kyle O’Reilly non capisce il gesto del suo leader e si prende un Superkick anche lui. Quindi Adam Cole se ne va, lasciando Roderick Strong perplesso e stupito da cò che ha appena visto. E’ la fine della Undisputed Era?

Finn Balor e Kyle O’Reilly stesi al tappeto dopo i Superkick da parte di Adam Cole, che ha shockato tutti col suo turn heel

Di Mario Grasso

giornalista pubblicista, laureato in Giurisprudenza e potenziale avvocato. Da sempre appassionato di wrestling. Tra i suoi miti 4 nomi si tutti: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome